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Autore: ethelincabbages    29/12/2010    11 recensioni
Cosa c’è di peggio dell’essere segretamente innamorata del proprio miglior amico e ancor più segretamente ossessionata da un furetto biondo platinato con una profonda propensione per il masochismo?
Scoprire che suddetto miglior amico, e suddetto furetto allupato se la fanno vicendevolmente. Sì, se la fanno nel senso che pensate voi.
Attenzione! Questa è una storia ad alto contenuto demenzial-parodico. Potrebbe nuocere gravemente alla vostra salute.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Draco/Hermione, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutti! Non so cosa accidenti mi sia preso. In genere, non mi dedico a questo genere di fan fiction, ma devo averne lette troppe ultimamente e proprio non sono riuscita a trattenermi. Chiedo scusa anticipatamente a tutte quelle persone che potrebbero sentirsi offese, o toccate in qualche modo da questa storia, ma credetemi è stata scritta col solo scopo di farci tutti insieme una sana risata. Adesso comunque è inutile parlare, vi lascio alla lettura e rimando lo sproloquio infondo alla pagina …



Potterian Comedy

Cosa c’è di peggio dell’essere segretamente innamorata del proprio miglior amico e ancor più segretamente ossessionata da un furetto biondo platinato con una profonda propensione per il masochismo?

Scoprire che suddetto miglior amico, e suddetto furetto allupato se la fanno vicendevolmente. Sì, se la fanno nel senso che pensate voi. Okay, magari non sarebbe dovuto essere un trauma per me. Voglio dire cosa si ci poteva aspettare da Malfoy con tutte le ore passate allo specchio a lisciarsi per benino all’indietro quei fili di platino, così sottili e lucenti? E Harry? Con le sue manie da outsider incompreso, e il suo completo disinteresse per il sesso opposto? Era ovvio che ci fosse qualcosa dietro. Strega più brillante un par di ciufoli! Ho preferito ignorare la verità per tutti questi anni. E adesso so’ cazzi.

Me ne andavo bel bella una mattina per le rive del lago di Como …

“Mmh” una testa più arruffata e crespa della mia entrò nei pensieri in una nuvoletta sfumata di grigio “Hermione cara. No. Il lago di Como è stato già usato.”

Ah, okay. Me ne andavo bel bella una mattina per le rive del lago Nero quando mi imbattei in un camper lucidato della produzione, nascosto dietro foglie di acanto e alberi secolari. La scritta Harry Potter Cast brillava nel tranquillo sole mattutino. Ero pronta a proseguire per la mia strada. Infondo, cosa c’è di strano in un camper parcheggiato sulla riva del lago Nero? Sarà stato qualche turista babbano. Sentii però dei rumori sospetti: qualche ‘mmh’, ‘aaah’, ‘siii’, ‘ancora’, ‘dai Potter, dacci dentro’.

Chi osava nominare il nome del mio amico invano?

“Strega più brillante? Tzé. Ginny Weasley a dodici anni era più sagace di te.” Mormorò sottovoce la testa nella mia testa.

“Zitta testa grigia. Dobbiamo scoprire cos’è? Vieni.”

“E non è elementare, Watson?”

“Granger.”

“No, no. Credimi. Te sei Watson.”

Dopo questa discussione utilissima con la testa nella mia testa, in cui scoprii che non solo ero Hermione Jean Granger, la strega più brillante del mio anno, amica di Harry Potter, e co-salvatrice del mondo magico, ma che in realtà avevo il volto di un’attrice ragazzina britannica di indubitabile fascino, mi avvicinai di soppiatto. Oh, cosa videro i miei occhi marroni!

“Color Cioccolato”

“Non marroni?”

“Oh, no. Cioccolato variegato al miele, foglie d’autunno spruzzate di raggi di sole, legno massello di noce rifinito in bassorilievi color dell’oro. Ma mai, e dico mai, marroni.”

“Mmh” ci riflettei un attimo. “Okay.” Scrollai le spalle, tornando a quella abnorme visione di fronte a me. Vidi Malfoy, il suo bel viso d’angelo caduto contorto in una smorfia di piacere (o di dolore, era difficile decidere da quella angolatura), il petto levigato e nudo, e le mani stringere su una capigliatura nera e così famigliarmente scompigliata, piegata su di lui. E non gli stava allacciando la cerniera.

Sentì distintamente il mio cuore frantumarsi in mille pezzettini di vetro, che cadevano verso le profondità del lago come tanti coriandoli il giorno di Carnevale. Le lame di mille cavalieri saraceni erano nulla al confronto, nessuna bacchetta di Mangiamorte, nessun pugnale avvelenato che colpisce un elfo in procinto di smaterializzarsi avrebbe fatto tanto dolore. E se il re dei Grifoni, e il principe delle Serpi se la spassano insieme, come dovrebbe sentirsi la regina dei Grifoni?

“Cornuta?”

E fu così che decisi.

“Ma ti ha spezzato il cuore il furetto o lo sfregiato?”

“Che ti frega?”

“Ehm, dovrei scriverlo.”

“’Fanculo.”

“Hermione Granger non dice parolacce! E poi io sono la tua autrice, merito rispetto!” la testa nella mia testa sembrò allibita.

“E io sono la tua protagonista principale, e dico quello che cazzo voglio.”

Raggiunsi la Sala Comune a passo sicuro e rapido. Ron, stravaccato sul divano, leggeva stranito Mondo Quidditch. “Ron, ti sposo.”

“Mmh, okay.” Biascicò lui.

--

Un’oretta prima, nel camper lucidato della produzione della Warner Bros sulla riva del lago Nero, nascosto dietro foglie di acanto e alberi secolari …

“Malfoy, ma sei sicuro? Io non mi ricordo proprio di aver letto una cosa del genere nel settimo libro. E poi mamma Jo non ci avrebbe mai fatto fare una cosa del genere! Siamo tories capisci, tories. Noi gli amori omosessuali li nascondiamo sotto le scrivanie!” Harry Potter sembrava sinceramente perplesso.

“E cosa ti aspetti da quella lì? Non lo sai, ogni tanto se ne esce con una novità sconvolgente su noi poveri personaggi! Silente è gay, e Luna Lovegood non ha mai trovato il ricciorso spocchioso.” Affermò ammirandosi allo specchio.

“Ricc …”

“E’ uguale. Credi che a me faccia piacere?” si passò una mano tra i biondi capelli, e si lanciò quasi disperato sulla poltroncina in velluto nero, che aveva trasportato direttamente dalla Sala Comune dei Serpeverde. “Un giorno sono un mangiamorte bambino cacasotto, l’altro uno stronzo che si inginocchia davanti alla mezzosangue,” Harry saltò col pugno in aria, e gli lanciò un’occhiataccia, evitando però di dire le temute parole ‘Non chiamarla mezzosangue.’ “e un secondo dopo sto facendo sesso orale col mio più acerrimo nemico. E’ qualcosa che non riesco a seguire! Oh, ma disinteressarsi così tanto dei suoi personaggi non è corretto. A me piaceva essere cacasotto, sexy e platinato!” fece apparire magicamente due bicchierini di Whiskey Incendiario, e ne porse uno ad Harry “E’ tutta colpa di quella, come si chiama?” buttò giù il suo whiskey in maniera assolutamente regale, esattamente come si confaceva a un Malfoy. “Fanny Writer.”

“E chi sarebbe?”

“Ma che ne so? Una a cui, a quanto pare, la nostra cara mammina ha lasciato libera decisione sulla nostra vita, morte, miracoli e pensieri zozzi. Te lo mostro se non mi credi.” E fece comparire una strana cornice nera, mentre Harry finiva il suo bicchiere. Aveva una forma rettangolare, era esattamente come una cornice, semplice. Solo che non c’era nessuna fotografia, era tutto nero. O almeno finché Malfoy non pigiò un tasto, o agitò la bacchetta? Harry non capiva.

“Cos’è?”

“Il mio nuovo I-pad. Me lo ha regalato papino!” rispose Malfuretto tutto contento, come un bambino la mattina di Natale. Potter si limitò a fare il pesciolino lesso con la bocca. Wow. “Ecco, vedi.” Comparve un foglio azzurro sullo schermo pieno di scritte strane, in una lingua per loro incomprensibile come ‘cmq’, ‘ma tu ke czz vuoi d me?’ ‘FU’ ‘T lovvo tnt’, ‘se io potrei amarti, sì, sì, sì; se poi tu la capresti, no, no, no; xké io ti AMO …’.

Harry non si fermò a un giudizio superficiale. Si inoltrò in quel mondo sconosciuto come Indiana Jones alla ricerca del mondo perduto di Jurassick Park, e della pietra filosofale (tanto Silente l’ha distrutta! Tié!).

“Ehi, ma qui c’è scritto, che siccome io sono ossessionato da te per tutto il sesto libro, Fan Writer ha il diritto di immaginarmi innamorato di te! Ma non è mica vero! A me piace Ginny! … o Cho? O Hermione? O Luna? O Pansy?” Harry sembrava sempre più confuso. “O Zabini??”

“Sicuro, Potter?” Draco si era levato la maglietta e gli mostrava i pettorali scolpiti e perfetti di un Apollo senza riccioli, di un Hermes senza ali, di Raoul Bova senza occhi azzurri.

E fu così che gli occhi grigi, come la tempesta invernale sulla folta foresta nera di Fantaghirò, e lo sguardo verde mare, cielo e salice piangente di Pochaontas, si incontrarono.

“No ragazzi! Così, non va. Non va. Dovete essere più coinvolti! Provate a guardare Willwoosh …” esplose una nuvola grigia con gli occhiali … no, un capigliatura crespa, … no una testa con gli occhiali e i capelli da schifo ad altezza della porta. I tre si fermarono a guardare attentamente ‘Sessualmente me’ sul nuovo I-pad di Malfoy. “Musica soffusa, prego.”

“Mi aiuteresti a sistemare un attimino la conchiglia?” C’è sempre qualcosa dietro. Draco Malfoy si aumenta il pacco!

“Certo.”

E fu così che si trovarono in quella posizione compromettente che aveva tanto sconvolto la nostra cara Hermione, cuore infranto non si sa per chi, Granger. All’urletto isterico della ragazza Harry scattò in piedi, Draco strabuzzò gli occhi. Avevano sempre amato il tono acuto di quei gridolini da pazza.

“Oh. No! Hermione! Ho perso l’unico grande amore della mia vita, per aiutare un emerito idiota!”

“No, IO ho perso l’unica donna capace di salvarmi dal baratro della malvagità, per dare corda a una scema di autrice e a un occhialuto sfregiato!”

“Ehm, scusa un secondo … perché adesso sono sicuro di aver perso il grande amore della mia vita?”

“Perché ti accorgi di quanto ami qualcosa solo quando la perdi.” Tornò a parlare la nuvoletta sulle loro teste.

“E chi lo ha deciso?”

“Io.”

“E perché?”

“Perché questa storia la scrivo io.” Sorrise di un sorriso smagliante, Mentadent con particelle bioattive che eliminano la placca.

“E adesso?”

“Adesso o vi consolate a vicenda o correte a fermarla perché sta per sposare il bradipo Ron.”

--

“No, ‘Mione. Non farlo. Io ti amo!” sentii la voce melliflua del furetto biondo urlare, mentre Silente, il celebrante, tornato dal mondo dei morti appositamente per sposare me e Ron, stava mostrando, sull’altare, al mio futuro marito il movimento giusto per un perfetto punto a croce. Malfoy continuò “Cambierò lo giuro. Non passerò più le giornate ad ammirare il mio splendore miltoniano, non provocherò mai più risse con Lenticchia o Sfregiato, in cui poi scapperò a gambe levate, non oserò mai più chiamarti sudicia mezzosangue in maniera dispregiativa … solo nei momenti intimi, se ti va …”

“No, Herm!” Spuntò Harry da qualche parte, mentre ansimava e correva. “Non ascoltarlo, è un bugiardo. Sono io. Solo io il vero grande amore della tua vita. Tu lo sai, io lo so. Lo sanno i fan, lo sa Cuaron, e pure Yates. Lo sa Voldy, che ci ha fatto ballare la samba insieme davanti agli occhi di Ron in quel medaglione delle meraviglie. Lo sanno persino Ron e Ginny, ma facciamo tutti finta che ci va bene così per il bene di bambini con nomi stupidi che ancora devono nascere, e perché mamma Jo ha essenzialmente una benda sugli occhi …”

“Harry riprendi fiato, caro.” Molly afferrò Harry con delicatezza, e lo condusse a sedersi in una panca vuota.

“Ma io …” borbottai. “Io … vi ho visto. Voi due!”

“Non è come credi! Era un piano malefico della strega cattiva di Biancaneve, che aveva complottato con la matrigna di Cenerentola, che avevano convinto Fanny Writer a negarci il nostro lieto fine, mia amata ‘Mione!”

“Aspettate un attimo.” Ci interruppe Harry, che ormai aveva preso a respirare in maniera quasi normale. “Ma non vi sposate un tantino presto? Voglio dire, primo nessuno mi ha invitato. E sono il vostro migliore amico, oltre che il protagonista indiscusso della saga” a questo metà degli invitati alle nozze alzò un coro di protesta, con buuu, fischi, trombette e quant’altro. “ E POI, soprattutto, Ginny non ha ancora fatto una scena isterica su quanto il vestito da damigella la ingrassi, e il rosa shocking non le doni!”

“Potter! Hai azzeccato un congiuntivo!” gridò sorpreso Draco. “Grande!” Si scambiarono un cinque.

Ginny, dal canto suo, si era accasciata a terra ed era esplosa in un pianto disperato.

“Harry ha detto che sono grassa … gnuè, gnué … Harry Potter, l’unico ragazzo che abbia mai amato … gnué, gnué … ricco, sexy, famoso, sfregiato, timidone, coccolone, strafottente, e vittimista allo stesso tempo (come accidenti si fa?) … gnué, gnué … non mi aaaamaaa!” osservò un po’ le persone che si erano fermate a guardarla in quel momento. E poi vide qualcosa, o qualcuno. “Dean! Tu che fai stasera?”

“E io sarei peggio di lei?” chiesi alla testa nella mia testa, che adesso era uscita dalla mia testa e ci sovrastava tutti quanti. Boccheggiava anche lei, scuotendo quell’ammasso informe che chiamava capelli, senza parole.

E io d’un tratto tornai ad affrontare il mio dilemma. Eccoli lì, i tre uomini che amavo, disposti davanti a me, pronti a giurarmi amore eterno, che attendevano solo una mia parola. Devo dire che la situazione aveva un non so ché di soddisfacente.

Harry era seduto col capo chino, mentre Molly gli accarezzava i capelli e lo consolava. “Tranquillo caro.” Draco al centro della navata stava controllandosi qualcosa tra i denti, attraverso il sorriso smagliante di Zabini. E Ron cercava di seguire la spiegazione sempre più contorta di Silente sul ricamo di immagini in movimento.

Ecco, magari non era poi così soddisfacente come sembrava.

“Basta!” sentii una tripla voce tuonare. Tre Cavalieri scesero dall’alto, uno a cavallo di un cervo dorato, il secondo aggrappato al collo di un cane nero enorme, e il terzo penzoloni dalle grinfie di un lupo. Ah, e poi c’era un topolino con un paffutello pagliaccio al seguito. L’attenzione di tutti i presenti si rivolse ai quattro spaventosi cavalieri scesi dall’alto.

“Siete I Cavalieri dell’Apocalisse! I protagonisti di quella favola babbana!” esclamò eccitato Ron, che finalmente si era deciso ad abbandonare Silente e il suo punto a croce.

“Ma no! Siamo …” risposero in coro. “I Maladrini Giustizieri!”

“Ah,” Ron rimase un po’ deluso. “E Lily dov’è?”

“Qua, qua, qua.” Urlò la strega che scendeva rapida dall’alto circondata dall’aura magica che i suoi capelli rossi sparati in ogni angolo le davano.

“Ci siamo tutti adesso?” domandò James Potter spazientito. Si sentirono sussurrare diversi sì, sconvolti e spaventati. “Bene, Remus, puoi iniziare.”

L’ex-professore di Difesa contro le Arti Oscure, srotolò una pergamena, e iniziò a leggere, declamando. “Il gran consiglio della vecchia generazione annuncia attraverso questo messo il proprio sdegno nei confronti della degenerazione del mondo ficcionario. Ci sentiamo in dovere di far sentire la nostra voce contro questo utilizzo sproposito degli stereotipi babbani, in cui le immagini degli omosessuali, delle donne e dei vecchietti barbuti vengono continuamente vituperate e degradate. Non è questo il mondo in cui siamo nati, non è questo il mondo in cui vogliamo vivere.” Ci ritrovammo tutti a battere le mani coinvolti, chi urlava di giubilo, chi si asciugava le lacrime commosso. “Quel che chiediamo a voi, amici, compagni di sventure, e ti unirci alla rivolta, ribelliamoci allo strapotere di chi ci ha resi schiavi di una pagina scritta!” urlò la parte finale, come si confaceva a un grande oratore carismatico, scuotitore delle masse.

Percepii di essere rimasta sola nel mio dubbio amletico. “E io adesso chi scelgo?” mi buttai sul gradino che mi sorreggeva, lottando col mio vestito di panna montata e pesche dell’Alto – Adige. Draco e Harry si guardarono profondamente per qualche secondo, poi mi si avvicinarono entrambi.

“Potremmo fare …” iniziò Harry, e poi venne a suggerirmi nell’orecchio qualcosa che non oso ripetere!

“Oh, sì! Vi amo!” Urlai, e presi tra le braccia, i miei due amori segretissimi, segretamente innamorati l’uno dell’altro.

“E io che faccio?” Ron si era perso parte della conversazione finale.

“Tu, tesoro? Tieni.” Smaterializzai un vassoio di tartine al caviale che si trovava sul tavolo del buffet. “Mangi.”


Bene. Allora, se siete arrivati fin qui, vuol dire che la storia ha avuto il suo sano effetto di farvi leggere fino alla fine. Di questo vi ringrazio di tutto cuore. Anche perché la mia idea di umorismo spesso è molto simile a quella di zio Vernon – sono pericolosamente vicina allo zero assoluto. Comunque, sono piuttosto soddisfatta del risultato finale (a parte forse la fine che forse è un po’ troppo frettolosa …).

Chiedo scusa a peacemaker a cui ho rubato la storia del camper dalla fan fiction ‘Il bacio’, che ha come protagonisti il cast di HP; una one-shot molto intrigante (fidatevi), ma non ho saputo resistere all’idea di piazzare un camper nel bel mezzo della Foresta Proibita. Il problema è che a lasciare briglia sciolta alla mia demenzialità non so più controllarmi. Tra l’altro ci tengo a precisare che i cliché che prendo di mira in questa storia sono io la prima ad usarli (Non ci riesco proprio a scrivere ‘occhi marroni’!).

Ehm, niente più spero vi sia piaciuta, vi abbia fatto ridere un po’, e che vogliate lasciarvi la vostra opinione al riguardo J

Credits assolutamente a J.K.Rowling! A Willwoosh che resta il mio unico mito moderno, e ad Aldo, Giovanni e Giacomo per la canzoncina (che ho storpiato) che credo fosse della pubblicità della Wind di qualche anno fa, poi che c’è? Biancaneve, Fantaghirò e tutto il resto, boh. Tanto non uso niente a scopo di lucro … e mi stavo per dimenticare! Credits anche alla grande, immensa, grandissima Fanny Writer! (che ovviamente siamo tutti/e noi!)

La vostra Jay, dalla sua nuvoletta di fumo grigia

La storia ha partecipato al "The LOL Contest (Lot of Laught) - Demenzial Contest indetto da mattamaty e strabilius sull'EFP Forum, classificandosi quarta e aggiundicandosi il premio miglior scena demenziale

a) 21/24 
b) 28/36 
c) 8/10 
d) 14/16 
e) 10/14 
Per un totale di 81 punti 
4) Potterian comedy di Jaybree88 Partiamo con l’aspetto grammaticale: “A lisciarsi per benino all’indietro i capelli” frase molto contorta, noi toglieremmo per benino, è un rafforzativo e quindi non necessario nella frase, anzi in questo caso la complica. “Entrò nei pensieri” dovresti aggiungere un quando fra nei e pensieri. “Hermione cara. No.” Il punto non va assolutamente bene! Se vuoi dividere metti la virgola, non puoi mettere soggetto e verbo in due frasi diverse. “e dico quello che cazzo voglio!” o “ e dico quello che voglio” o “e dico quel cazzo che voglio” non tutte e due insieme. Il Punto a croce, dovresti togliere quella a. di solito si dice Punto croce. Premettendo che vedere un riferimento ad un mito del demenziale come WillWoosh in questo contest è stato più che gradito; la tua storia non ci ha dato un attimo di tregua per riprendere il fiato da tutto quel ridere. Non hai avuto minimamente pietà di noi! Vorremmo sottolineare alcune scene che meritano davvero: ad esempio quella degli occhi tutto-tranne-che-marroni di Hermione e poi quella Che più ci ha colpite, quella del camper... Ci hai scioccate... Draco che si aumenta il pacco e Harry che gli sistema la conchiglia? Solo che questa demenzialità è andata un po' a tratti: secondo noi inserendo qualche aspetto un po' più comico in alcune scene, come quella dell'arrivo dei malandrini giustizieri e poco dopo della drammatica scelta di Hermione, la storia potrebbe migliorare ancora di più.  
   
 
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