Ciao a tutti! Non so cosa accidenti mi sia preso. In genere, non mi dedico a questo genere di fan fiction, ma devo averne lette troppe ultimamente e proprio non sono riuscita a trattenermi. Chiedo scusa anticipatamente a tutte quelle persone che potrebbero sentirsi offese, o toccate in qualche modo da questa storia, ma credetemi è stata scritta col solo scopo di farci tutti insieme una sana risata. Adesso comunque è inutile parlare, vi lascio alla lettura e rimando lo sproloquio infondo alla pagina …
Potterian Comedy
Cosa
c’è di peggio dell’essere segretamente
innamorata del
proprio miglior amico e ancor più segretamente ossessionata
da un furetto
biondo platinato con una profonda propensione per il masochismo?
Scoprire che
suddetto miglior amico, e suddetto furetto
allupato se la fanno vicendevolmente. Sì, se
la fanno nel senso che pensate voi. Okay, magari non sarebbe
dovuto essere
un trauma per me. Voglio dire cosa si ci poteva aspettare da Malfoy con
tutte
le ore passate allo specchio a lisciarsi per benino
all’indietro quei fili di
platino, così sottili e lucenti? E Harry? Con le sue manie
da outsider
incompreso, e il suo completo disinteresse per il sesso opposto? Era
ovvio che
ci fosse qualcosa dietro. Strega più brillante un par di
ciufoli! Ho preferito ignorare
la verità per tutti questi anni. E adesso so’
cazzi.
Me ne andavo bel
bella una mattina per le rive del lago di
Como …
“Mmh”
una testa più arruffata e crespa della mia entrò
nei
pensieri in una nuvoletta sfumata di grigio “Hermione cara.
No. Il lago di Como
è stato già usato.”
Ah, okay. Me ne
andavo bel bella una mattina per le rive del
lago Nero quando mi imbattei in un camper lucidato della produzione,
nascosto
dietro foglie di acanto e alberi secolari. La scritta Harry Potter Cast
brillava nel tranquillo sole mattutino. Ero pronta a proseguire per la
mia
strada. Infondo, cosa c’è di strano in un camper
parcheggiato sulla riva del
lago Nero? Sarà stato qualche turista babbano. Sentii
però dei rumori sospetti:
qualche ‘mmh’, ‘aaah’,
‘siii’, ‘ancora’,
‘dai Potter, dacci dentro’.
Chi osava
nominare il nome del mio amico invano?
“Strega
più brillante? Tzé. Ginny Weasley a dodici anni
era
più sagace di te.” Mormorò sottovoce la
testa nella mia testa.
“Zitta
testa grigia. Dobbiamo scoprire cos’è?
Vieni.”
“E non
è elementare, Watson?”
“Granger.”
“No,
no. Credimi. Te sei Watson.”
Dopo questa
discussione utilissima con la testa nella mia
testa, in cui scoprii che non solo ero Hermione Jean Granger, la strega
più
brillante del mio anno, amica di Harry Potter, e co-salvatrice del
mondo
magico, ma che in realtà avevo il volto di
un’attrice ragazzina britannica di indubitabile
fascino, mi avvicinai di
soppiatto. Oh, cosa videro i miei occhi marroni!
“Color
Cioccolato”
“Non
marroni?”
“Oh,
no. Cioccolato variegato al miele, foglie d’autunno
spruzzate di raggi di sole, legno massello di noce rifinito in
bassorilievi
color dell’oro. Ma mai, e dico mai, marroni.”
“Mmh”
ci riflettei un attimo. “Okay.” Scrollai le spalle,
tornando a quella abnorme visione di fronte a me. Vidi Malfoy, il suo
bel viso
d’angelo caduto contorto in una smorfia di piacere (o di
dolore, era difficile
decidere da quella angolatura), il petto levigato e nudo, e le mani
stringere
su una capigliatura nera e così famigliarmente scompigliata,
piegata su di lui.
E non gli stava allacciando la cerniera.
Sentì
distintamente il mio cuore frantumarsi in mille
pezzettini di vetro, che cadevano verso le profondità del
lago come tanti
coriandoli il giorno di Carnevale. Le lame di mille cavalieri saraceni
erano
nulla al confronto, nessuna bacchetta di Mangiamorte, nessun pugnale
avvelenato
che colpisce un elfo in procinto di smaterializzarsi avrebbe fatto
tanto
dolore. E se il re dei Grifoni, e il principe delle Serpi se la
spassano
insieme, come dovrebbe sentirsi la regina dei Grifoni?
“Cornuta?”
E fu
così che decisi.
“Ma ti
ha spezzato il cuore il furetto o lo sfregiato?”
“Che
ti frega?”
“Ehm,
dovrei scriverlo.”
“’Fanculo.”
“Hermione
Granger non dice parolacce! E poi io sono la tua
autrice, merito rispetto!” la testa nella mia testa
sembrò allibita.
“E io
sono la tua protagonista principale, e dico quello che
cazzo voglio.”
Raggiunsi la
Sala Comune a passo sicuro e rapido. Ron,
stravaccato sul divano, leggeva stranito Mondo
Quidditch. “Ron, ti sposo.”
“Mmh,
okay.” Biascicò lui.
--
Un’oretta
prima, nel
camper lucidato della produzione della Warner Bros sulla riva del lago
Nero,
nascosto dietro foglie di acanto e alberi secolari …
“Malfoy,
ma sei sicuro? Io non mi ricordo proprio di aver
letto una cosa del genere nel settimo libro. E poi mamma Jo non ci
avrebbe mai
fatto fare una cosa del genere! Siamo tories capisci, tories. Noi gli
amori
omosessuali li nascondiamo sotto le scrivanie!” Harry Potter
sembrava
sinceramente perplesso.
“E
cosa ti aspetti da quella lì? Non lo sai, ogni tanto se ne
esce con una novità sconvolgente su noi poveri personaggi!
Silente è gay, e
Luna Lovegood non ha mai trovato il ricciorso spocchioso.”
Affermò ammirandosi
allo specchio.
“Ricc
…”
“E’
uguale. Credi che a me faccia piacere?” si passò
una mano
tra i biondi capelli, e si lanciò quasi disperato sulla
poltroncina in velluto
nero, che aveva trasportato direttamente dalla Sala Comune dei
Serpeverde. “Un
giorno sono un mangiamorte bambino cacasotto, l’altro uno
stronzo che si
inginocchia davanti alla mezzosangue,” Harry saltò
col pugno in aria, e gli
lanciò un’occhiataccia, evitando però
di dire le temute parole ‘Non chiamarla
mezzosangue.’ “e un secondo dopo sto facendo sesso
orale col mio più acerrimo
nemico. E’ qualcosa che non riesco a seguire! Oh, ma
disinteressarsi così tanto
dei suoi personaggi non è corretto. A me piaceva essere
cacasotto, sexy e
platinato!” fece apparire magicamente due bicchierini di
Whiskey Incendiario, e
ne porse uno ad Harry “E’ tutta colpa di quella,
come si chiama?” buttò giù il
suo whiskey in maniera assolutamente regale, esattamente come si
confaceva a un
Malfoy. “Fanny Writer.”
“E chi
sarebbe?”
“Ma
che ne so? Una a cui, a quanto pare, la nostra cara
mammina ha lasciato libera decisione sulla nostra vita, morte, miracoli
e
pensieri zozzi. Te lo mostro se non mi credi.” E fece
comparire una strana
cornice nera, mentre Harry finiva il suo bicchiere. Aveva una forma
rettangolare, era esattamente come una cornice, semplice. Solo che non
c’era
nessuna fotografia, era tutto nero. O almeno finché Malfoy
non pigiò un tasto,
o agitò la bacchetta? Harry non capiva.
“Cos’è?”
“Il
mio nuovo I-pad. Me lo ha regalato papino!” rispose
Malfuretto tutto contento, come un bambino la mattina di Natale. Potter
si
limitò a fare il pesciolino lesso con la bocca. Wow.
“Ecco, vedi.” Comparve un
foglio azzurro sullo schermo pieno di scritte strane, in una lingua per
loro
incomprensibile come ‘cmq’, ‘ma tu ke czz
vuoi d me?’ ‘FU’ ‘T lovvo
tnt’, ‘se
io potrei amarti, sì, sì, sì; se poi
tu la capresti, no, no, no; xké io ti AMO
…’.
Harry non si
fermò a un giudizio superficiale. Si inoltrò in
quel mondo sconosciuto come Indiana Jones alla ricerca del mondo
perduto di
Jurassick Park, e della pietra filosofale (tanto Silente l’ha
distrutta! Tié!).
“Ehi,
ma qui c’è scritto, che siccome io sono
ossessionato da
te per tutto il sesto libro, Fan Writer ha il diritto di immaginarmi
innamorato
di te! Ma non è mica vero! A me piace Ginny! … o
Cho? O Hermione? O Luna? O
Pansy?” Harry sembrava sempre più confuso.
“O Zabini??”
“Sicuro,
Potter?” Draco si era levato la maglietta e gli
mostrava i pettorali scolpiti e perfetti di un Apollo senza riccioli,
di un
Hermes senza ali, di Raoul Bova senza occhi azzurri.
E fu
così che gli occhi grigi, come la tempesta invernale
sulla folta foresta nera di Fantaghirò, e lo sguardo verde
mare, cielo e salice
piangente di Pochaontas, si incontrarono.
“No
ragazzi! Così, non va. Non va. Dovete essere più
coinvolti! Provate a guardare Willwoosh …” esplose
una nuvola grigia con gli
occhiali … no, un capigliatura crespa, … no una
testa con gli occhiali e i
capelli da schifo ad altezza della porta. I tre si fermarono a guardare
attentamente ‘Sessualmente me’ sul nuovo I-pad di
Malfoy. “Musica soffusa,
prego.”
“Mi
aiuteresti a
sistemare un attimino la conchiglia?”
C’è sempre qualcosa dietro. Draco Malfoy
si aumenta il pacco!
“Certo.”
E fu
così che si trovarono in quella posizione compromettente
che aveva tanto sconvolto la nostra cara Hermione, cuore infranto non
si sa per
chi, Granger. All’urletto isterico della ragazza Harry
scattò in piedi, Draco
strabuzzò gli occhi. Avevano sempre amato il tono acuto di
quei gridolini da
pazza.
“Oh.
No! Hermione! Ho perso l’unico grande amore della mia
vita, per aiutare un emerito idiota!”
“No, IO ho perso
l’unica donna capace di salvarmi dal baratro della
malvagità, per dare corda a
una scema di autrice e a un occhialuto sfregiato!”
“Ehm,
scusa un secondo … perché adesso sono sicuro di
aver
perso il grande amore della mia vita?”
“Perché
ti accorgi di quanto ami qualcosa solo quando la
perdi.” Tornò a parlare la nuvoletta sulle loro
teste.
“E chi
lo ha deciso?”
“Io.”
“E
perché?”
“Perché
questa storia la scrivo io.” Sorrise di un sorriso
smagliante, Mentadent con particelle bioattive che eliminano la placca.
“E
adesso?”
“Adesso
o vi consolate a vicenda o correte a fermarla perché
sta per sposare il bradipo Ron.”
--
“No,
‘Mione. Non farlo. Io ti amo!” sentii la voce
melliflua
del furetto biondo urlare, mentre Silente, il celebrante, tornato dal
mondo dei
morti appositamente per sposare me e Ron, stava mostrando,
sull’altare, al mio
futuro marito il movimento giusto per un perfetto punto a croce. Malfoy
continuò “Cambierò lo giuro. Non
passerò più le giornate ad ammirare il mio
splendore miltoniano, non provocherò mai più
risse con Lenticchia o Sfregiato,
in cui poi scapperò a gambe levate, non oserò mai
più chiamarti sudicia mezzosangue
in maniera dispregiativa … solo nei momenti intimi, se ti va
…”
“No,
Herm!” Spuntò Harry da qualche parte, mentre
ansimava e
correva. “Non ascoltarlo, è un bugiardo. Sono io.
Solo io il vero grande amore
della tua vita. Tu lo sai, io lo so. Lo sanno i fan, lo sa Cuaron, e
pure
Yates. Lo sa Voldy, che ci ha fatto ballare la samba insieme davanti
agli occhi
di Ron in quel medaglione delle meraviglie. Lo sanno persino Ron e
Ginny, ma
facciamo tutti finta che ci va bene così per il bene di
bambini con nomi
stupidi che ancora devono nascere, e perché mamma Jo ha
essenzialmente una
benda sugli occhi …”
“Harry
riprendi fiato, caro.” Molly afferrò Harry con
delicatezza, e lo condusse a sedersi in una panca vuota.
“Ma io
…” borbottai. “Io … vi ho
visto. Voi due!”
“Non
è come credi! Era un piano malefico della strega cattiva
di Biancaneve, che aveva complottato con la matrigna di Cenerentola,
che
avevano convinto Fanny Writer a negarci il nostro lieto fine, mia amata
‘Mione!”
“Aspettate
un attimo.” Ci interruppe Harry, che ormai aveva
preso a respirare in maniera quasi normale. “Ma non vi
sposate un tantino
presto? Voglio dire, primo nessuno mi ha invitato. E sono il vostro
migliore
amico, oltre che il protagonista indiscusso della saga” a
questo metà degli
invitati alle nozze alzò un coro di protesta, con buuu,
fischi, trombette e
quant’altro. “ E POI, soprattutto, Ginny non ha
ancora fatto una scena isterica
su quanto il vestito da damigella la ingrassi, e il rosa shocking non
le doni!”
“Potter!
Hai azzeccato un congiuntivo!” gridò sorpreso
Draco.
“Grande!” Si scambiarono un cinque.
Ginny, dal canto
suo, si era accasciata a terra ed era
esplosa in un pianto disperato.
“Harry
ha detto che sono grassa … gnuè, gnué
… Harry Potter,
l’unico ragazzo che abbia mai amato …
gnué, gnué … ricco, sexy, famoso,
sfregiato, timidone, coccolone, strafottente, e vittimista allo stesso
tempo
(come accidenti si fa?) … gnué, gnué
… non mi aaaamaaa!” osservò un
po’ le
persone che si erano fermate a guardarla in quel momento. E poi vide
qualcosa,
o qualcuno. “Dean! Tu che fai stasera?”
“E io
sarei peggio di lei?” chiesi alla testa nella mia
testa, che adesso era uscita dalla mia testa e ci sovrastava tutti
quanti. Boccheggiava
anche lei, scuotendo quell’ammasso informe che chiamava
capelli, senza parole.
E io
d’un tratto tornai ad affrontare il mio dilemma. Eccoli
lì, i tre uomini che amavo, disposti davanti a me, pronti a
giurarmi amore
eterno, che attendevano solo una mia parola. Devo dire che la
situazione aveva
un non so ché di soddisfacente.
Harry era seduto
col capo chino, mentre Molly gli accarezzava
i capelli e lo consolava. “Tranquillo caro.” Draco
al centro della navata stava
controllandosi qualcosa tra i denti, attraverso il sorriso smagliante
di
Zabini. E Ron cercava di seguire la spiegazione sempre più
contorta di Silente
sul ricamo di immagini in movimento.
Ecco, magari non
era poi così soddisfacente come sembrava.
“Basta!”
sentii una tripla voce tuonare. Tre Cavalieri
scesero dall’alto, uno a cavallo di un cervo dorato, il
secondo aggrappato al
collo di un cane nero enorme, e il terzo penzoloni dalle grinfie di un
lupo.
Ah, e poi c’era un topolino con un paffutello pagliaccio al
seguito.
L’attenzione di tutti i presenti si rivolse ai quattro
spaventosi cavalieri
scesi dall’alto.
“Siete
I Cavalieri dell’Apocalisse! I protagonisti di quella
favola babbana!” esclamò eccitato Ron, che
finalmente si era deciso ad
abbandonare Silente e il suo punto a croce.
“Ma
no! Siamo …” risposero in coro. “I
Maladrini
Giustizieri!”
“Ah,”
Ron rimase un po’ deluso. “E Lily
dov’è?”
“Qua,
qua, qua.” Urlò la strega che scendeva rapida
dall’alto
circondata dall’aura magica che i suoi capelli rossi sparati
in ogni angolo le
davano.
“Ci
siamo tutti adesso?” domandò James Potter
spazientito. Si
sentirono sussurrare diversi sì, sconvolti e spaventati.
“Bene, Remus, puoi
iniziare.”
L’ex-professore
di Difesa contro le Arti Oscure, srotolò una
pergamena, e iniziò a leggere, declamando. “Il
gran consiglio della vecchia
generazione annuncia attraverso questo messo il proprio sdegno nei
confronti
della degenerazione del mondo ficcionario. Ci sentiamo in dovere di far
sentire
la nostra voce contro questo utilizzo sproposito degli stereotipi
babbani, in
cui le immagini degli omosessuali, delle donne e dei vecchietti barbuti
vengono
continuamente vituperate e degradate. Non è questo il mondo
in cui siamo nati,
non è questo il mondo in cui vogliamo vivere.” Ci
ritrovammo tutti a battere le
mani coinvolti, chi urlava di giubilo, chi si asciugava le lacrime
commosso. “Quel
che chiediamo a voi, amici, compagni di sventure, e ti unirci alla
rivolta,
ribelliamoci allo strapotere di chi ci ha resi schiavi di una pagina
scritta!”
urlò la parte finale, come si confaceva a un grande oratore
carismatico,
scuotitore delle masse.
Percepii di
essere rimasta sola nel mio dubbio amletico. “E
io adesso chi scelgo?” mi buttai sul gradino che mi
sorreggeva, lottando col
mio vestito di
panna montata e pesche
dell’Alto – Adige. Draco e Harry si guardarono
profondamente per qualche secondo,
poi mi si avvicinarono entrambi.
“Potremmo
fare …” iniziò Harry, e poi venne a
suggerirmi
nell’orecchio qualcosa che non oso ripetere!
“Oh,
sì! Vi amo!” Urlai, e presi tra le braccia, i miei
due
amori segretissimi, segretamente innamorati l’uno
dell’altro.
“E io
che faccio?” Ron si era perso parte della conversazione
finale.
“Tu,
tesoro? Tieni.” Smaterializzai un vassoio di tartine al
caviale che si trovava sul tavolo del buffet.
“Mangi.”
Bene. Allora, se
siete arrivati fin
qui, vuol dire che la storia ha avuto il suo sano effetto di farvi
leggere fino
alla fine. Di questo vi ringrazio di tutto cuore. Anche
perché la mia idea di
umorismo spesso è molto simile a quella di zio Vernon
– sono pericolosamente
vicina allo zero assoluto. Comunque, sono piuttosto soddisfatta del
risultato
finale (a parte forse la fine che forse è un po’
troppo frettolosa …).
Chiedo scusa a
peacemaker a cui ho
rubato la storia del camper dalla fan fiction ‘Il
bacio’, che ha come
protagonisti il cast di HP; una one-shot molto intrigante (fidatevi),
ma non ho
saputo resistere all’idea di piazzare un camper nel bel mezzo
della Foresta Proibita.
Il problema è che a lasciare briglia sciolta alla mia
demenzialità non so più
controllarmi. Tra l’altro ci tengo a precisare che i
cliché che prendo di mira
in questa storia sono io la prima ad usarli (Non ci riesco proprio a
scrivere ‘occhi
marroni’!).
Ehm, niente
più spero vi sia
piaciuta, vi abbia fatto ridere un po’, e che vogliate
lasciarvi la vostra
opinione al riguardo J
Credits
assolutamente a J.K.Rowling!
A Willwoosh che resta il mio unico mito moderno, e ad Aldo, Giovanni e
Giacomo
per la canzoncina (che ho storpiato) che credo fosse della
pubblicità della
Wind di qualche anno fa, poi che c’è? Biancaneve,
Fantaghirò e tutto il resto,
boh. Tanto non uso niente a scopo di lucro … e mi stavo per
dimenticare!
Credits anche alla grande, immensa, grandissima Fanny Writer! (che
ovviamente
siamo tutti/e noi!)
La vostra Jay, dalla sua nuvoletta di fumo grigia
La storia ha partecipato al "The LOL Contest (Lot of Laught) - Demenzial Contest indetto da mattamaty e strabilius sull'EFP Forum, classificandosi quarta e aggiundicandosi il premio miglior scena demenziale
a) 21/24b) 28/36
c) 8/10
d) 14/16
e) 10/14
Per un totale di 81 punti
4) Potterian comedy di Jaybree88 Partiamo con l’aspetto grammaticale: “A lisciarsi per benino all’indietro i capelli” frase molto contorta, noi toglieremmo per benino, è un rafforzativo e quindi non necessario nella frase, anzi in questo caso la complica. “Entrò nei pensieri” dovresti aggiungere un quando fra nei e pensieri. “Hermione cara. No.” Il punto non va assolutamente bene! Se vuoi dividere metti la virgola, non puoi mettere soggetto e verbo in due frasi diverse. “e dico quello che cazzo voglio!” o “ e dico quello che voglio” o “e dico quel cazzo che voglio” non tutte e due insieme. Il Punto a croce, dovresti togliere quella a. di solito si dice Punto croce. Premettendo che vedere un riferimento ad un mito del demenziale come WillWoosh in questo contest è stato più che gradito; la tua storia non ci ha dato un attimo di tregua per riprendere il fiato da tutto quel ridere. Non hai avuto minimamente pietà di noi! Vorremmo sottolineare alcune scene che meritano davvero: ad esempio quella degli occhi tutto-tranne-che-marroni di Hermione e poi quella Che più ci ha colpite, quella del camper... Ci hai scioccate... Draco che si aumenta il pacco e Harry che gli sistema la conchiglia? Solo che questa demenzialità è andata un po' a tratti: secondo noi inserendo qualche aspetto un po' più comico in alcune scene, come quella dell'arrivo dei malandrini giustizieri e poco dopo della drammatica scelta di Hermione, la storia potrebbe migliorare ancora di più.