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Autore: Nisi    12/12/2005    7 recensioni
Katie Bell è disperata: Oliver Baston si è sposato... Chi la consolerà?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Percy Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Penso che il titolo del capitolo si riferisca ad un musical intitolato "Kiss me, Kate." correggetemi se sbaglio.

Ecco a voi il nuovo aggiornamento.

* * *

Fred e George erano molto soddisfatti.

Katie stava ridendo di gusto e li teneva a braccetto.

Entro dieci minuti avrebbero dovuto incontrare Percy da Fortebraccio che aveva accompagnato Hermione al Ghirigoro, mentre Harry, Ron, Charlie e Ginny stavano ammirando il nuovo modello della Firebolt e Fred e George avevano dovuto trascinare via una Katie che stava praticamente sbavando.

Loro tre si stavano divertendo un sacco. Per cui non sarebbe durata; infatti, Oliver Baston incrociò il loro cammino tenendo qualcosa appeso al suo braccio.

Beh, qualcuno, per essere più precisi.

“Fred, George!” poi, rimasto di stucco:”Katie.”

Katie stava respirando a fatica.”Oliver.”

“Tu non andavi ad Hogwarts?” chiese quella cosa di sesso femminile appesa al braccio di Oliver.

“Ci vado tutt’ora.” rispose Katie.

Fred si mosse a disagio e si chinò:”Penelope?”

"George."

Katie borbottò:”Quello è Fred.”

George ridacchiò: Katie aveva tirato fuori gli artigli.

“Ah, allora sei nello stesso anno di Fred e George?”

“Pen, conosci già Katie. E’ una delle cacciatrici di Grifondoro.”

“Ah, sei tu? Quasi quasi non ti riconoscevo.”

Proprio in quel momento, Katie si rese conto di chi fosse la persona che stava guardando.

Si trattava di Penelope Light.

La Penelope di Percy.

La ragazza che lo aveva scaricato.

Perché era noioso.

Figuriamoci!

La Signorina Light non capiva un cavolo.

Ma che diavolo ci faceva con Oliver Baston? Perché teneva in braccio di lui in maniera così terribilmente confidenziale.

E dove era la Signora Baston, la troietta babbana?

Fred formulò i pensieri che attraversavano la mente di Katie a voce alta. “Baston, dov’è tua moglie?”

“Ah, sì.” disse Oliver un po’ innervosito.”Beh, stiamo divorziando.”

“Di già?” disse George.

“Ecco, lei era più babbana di quanto riuscissi a sopportare.”

Fred fece una smorfia. “E allora tu e la Penelope qui….”

“Usciamo assieme. Si.”

Katie barcollò. E Fred e George la strinsero più forte. Non era proprio il momento per andare in crisi per Oliver. E quando pensarono che le cose non potessero andare peggio…

"Ciao, Bell."

Katie si girò lentamente. Non era possibile sbagliarsi: quei denti non li si poteva proprio confondere.

Prima che Katie potesse dire alcunché, Oliver aveva praticamente aggredito quell’uomo.

“Cosa vuoi, Flint?”

“Oh, Baston. Non ti avevo visto.” Si voltò ancora verso Katie. “Ti vedo bene. Che cos’hai fatto durante l’estate?”

"Percy." disse Fred.

Gli occhi di Katie si spalancarono per la sorpresa.”No, non è vero”. Esclamò scandalizzata. “Ci siamo solo baciati… e qualcos’altro.”

"Tu e Percy Weasley?" disse Penelope, scettica.

Katie posò una mano sul fianco.”Certo. Io e Percy. E allora?”

“Katie” disse Fred. “Percy. Percy è qui.”

Tutti alzarono lo sguardo. E Percy era proprio lì accanto a Fred. Katie gli sorrise timidamente. Era nervosissima e non sapeva perché.

“Eccoti qui.” disse Percy ignorando tutti all’infuori della ragazza con la quale stava parlando. Si mise al posto di Fred.”Ti ho cercato dappertutto.”

“Davvero? E dov‘è andata Hermione?”

“E’ assieme a Bill. Quei due sono dei topi di biblioteca. Ma per quanto i libri mi piacciano, ho deciso che preferivo stare con te.”

“Davvero?” disse Katie con un sorriso.

Fred e George si scambiarono un sorriso. Visto che Percy stava rendendo Katie tanto felice, avrebbero dovuto smetterla di prenderlo in giro. Katie non stava neanche degnando Oliver di uno sguardo. Per il tiranno del quidditch Baston, questa doveva essere una novità.

“State scherzando.” disse Flint con una risata cattiva.”Bell e QUESTO Weasley?”

Katie lo guardò minacciosa. Stava per dire qualcosa, quando Percy la precedette.”Si, è non ho neanche dovuto saltarle addosso per poterla baciare, Flint.”

“Che cosa diavolo state dicendo?” scattò Oliver.

Ma Marcus flint aveva già sfoderato la sua bacchetta.”Dillo ancora, Weasley.”

“Molto bene. Non devo trascinare Katie dietro ad un arazzo dopo una partita di quidditch per riuscire a darle un bacio.

Flint puntò la bacchetta, ma Percy fu più rapido.

"Expelliarmus!"

La bacchetta di Flint finì nella mano tesa di Percy, mentre l’ex capitano della squadra di quidditch di Serpeverde fu schiantato.

Percy attese che il polverone sollevato da Flint ricadesse prima di parlare ancora.

“Lo so che è successo quasi due anni fa, Flint. Ma se proverai ancora a toccarla se lei non lo desidera, sarò costretto a farti del male, molto male.”

“Si può sapere che succede?” scattò Oliver.

Percy guardò Katie. Lei annuì. Era ancora stupita da quello che Percy aveva fatto a Flint per difenderla.

“La stella della tua squadra è stata aggredita dal Signor Flint dopo la partita con Tassorosso, quando Katie era al quinto anno. Mentre tu stavi frignando sulla partita, Katie è stata trascinata dietro ad un arazzo e le sue labbra sono state prese dal suddetto Serpeverde.”

Oliver spostò lo sguardo su Flint che stava ancora seduto per terra.”Tu hai baciato Katie?”

“Si, certo.”

“Come hai osato!”

Penelope alzò gli occhi al cielo.”Sono passati quasi due anni. E credo che ci stia sfuggendo qualcosa.”

“Certo che sì!” disse George indicando Percy.”Lui è MIO fratello.”

Fred annuì orgogliosamente.”Finalmente gliel’hai fatta vedere. Bella mossa, Percy, vecchio mio.”

“Fenomenale.”

“Semplicemente splendido.”

“Meraviglioso, mio caro.”

“Assolutamente fantastico!

Percy li guardò:”Fate silenzio.”

“No…” disse Penelope evidentemente sconvolta. “Percy, ma tu stai davvero… assieme a lei?”

“Cosa c’è di strano?” disse Percy borbottando.

“Beh, lei è…”

“Assolutamente fantastica?”

Fred e George si rotolarono dalle risate, mentre Marcus Flint stava cercando di rialzarsi.

“Non ci provare, Flint.” lo minacciò Percy.

“Non hai niente in comune con lei, Percy.” disse Penelope.

“E allora? Non ci credo a queste cose, con me non hanno funzionato. Almeno Katie non pensa che il mio lavoro al Ministero sia noioso.”

“Allora, lei è la tua ragazza, ora.”

“Non lo so.”

Katie era lì lì per morire. Non ne avevano mai parlato, ma lei ne era così sicura… e poi lui la guardò.

“Stiamo insieme, vero?”

Lei ridacchiò:”Oh, Merlino, certo! Voglio dire, ho dormito nel tuo letto e tutto quanto…”

Oliver rimase di sasso.”Tu… hai dormito…”

“Nel suo letto. Sicuro. Voglio dire che Percy non era lì, ovviamente. Oh, no aspetta, invece sì. Disse pensando a quando lui si era seduto sul letto.”Ma in quel momento ero sveglia.”

Quando Fred e George videro la faccia che aveva fatto Oliver, cominciarono a rotolarsi dalle risate. Percy era arrossito un po’.

“Bene.” disse Katie avvicinandosi a Percy.”Ora che ci siamo capiti e che tutti hanno abbastanza capito che sono la ragazza di Percy Weasley, mi dici cosa c’è, Perce?”

“Ginny ha deciso che alla fine si comprerà una scopa con i soldi che ha risparmiato. Vuole che tu le dia un consiglio e mi ha mandato a chiamarti.” Poi, le sussurrò all’orecchio, in modo che solo Katie potesse sentire le sue parole.”Per essere sinceri, ha detto che voleva che la futura signora Percy la aiutasse a scegliere la scopa. Te lo immagini? Dove va a prenderle, certe idee”

Katie arrossì e fece una risatina.

“Ma voi state davvero assieme.” disse Oliver.

Katie lo guardò. Con Percy accanto a lei, si sentiva molto meno vulnerabile al fascino di Oliver.”Ancora? Si, Percy bacia da Dio, per cui, come potrei non stare insieme a lui?”

Fred e George fecero quegli strani suoni che stavano a significare che potevano benissimo andare avanti senza sapere che Percy fosse un baciatore eccezionale.

Le orecchie di Percy erano diventate rosa.

“Ma Katie, non sa neanche volare.”

“Ed invece sì.” disse Katie dolcemente.”Gli ho insegnato io.”

"Tu..."

“Gli ho insegnato, Oliver. Cielo, mi sembri un po’ lento, oggi.”

“Questa volta ero molto motivato.” disse Percy con un sogghigno.

Katie lo guardò. Non importava che il quidditch non fosse il suo mondo. In qualche modo, era bello che fosse così.

Accidenti, non gli piaceva volare, a meno che lei fosse sulla scopa assieme a lui. Ma comunque aveva cominciato a farlo.

Lo fissò. Portava gli occhiali ed il suo vecchio mantello nero sul maglione Weasley di colore blu con una P sul davanti.

Il colletto della camicia bianca che portava sotto era un po’ spiegazzato. E poi era pure magro, quasi quanto lei.

Penelope aveva ragione, non aveva molto in comune con lei, e Katie stava cominciando a pensare che le piacesse proprio per quello.

“Perché ci state mettendo tanto?” Charlie arrivò sbuffando.”Cè Ginny che si sta strappando i capelli. E dire che lei è paziente in tutto, tranne riguardo ad Harry che non si accorge che è una ragazza.”

“Abbiamo avuto un contrattempo.” spiegò Percy.

Charlie guardò la scena.

Ah, Oliver Baston.

Penelope Light.

E chi era quel tipo seduto per terra. Gli pareva di conoscerlo. E Percy aveva due bacchette in mano. Una era puntata contro quel tipo.

“Tutto bene, Katie?”

Stava guardando Percy con uno stranissimo sguardo. Sembrava che Merlino le fosse atterrato davanti a lei.

“Oh, si. Per una volta, va tutto bene.”

“Non ci credo.” disse Oliver. “Non ci credo…. Voi due….

Katie è così… non è possibile… non ci credo, siete troppo diversi.”

“Credo che glielo dobbiamo dimostrare.” disse Percy.

"Ma che…"

Lui le chiuse la bocca con un bacio. Per la miseria, proprio nel bel mezzo di Diagon Alley, dove chiunque poteva vederli.

Le sue braccia ondeggiarono un po’ prima di posarsi sulle spalle di lui, in modo da stargli più vicina.

La gente aveva cominciato a fissarli.

“Oh, per la miseria.” borbottò Fred.”Come se quest’estate non ne avessimo viste abbastanza di scene simili a casa…”

“I miei poveri occhi.” gemette George.

Charlie separò Percy e Katie.”Capisco il bisogno, Pierce, ma forse voi due dovreste trovare uno sgabuzzino o qualcosa del genere. E comunque, al Paiolo Magico ci sono un sacco di tavoli. E qualcuno di noi sa quando vi piaccia imboscarvi sotto ai tavoli.”

Marcus Flint sembrava sconvolto. Stava per alzarsi, quando Charlie lo prese rudemente per una spalla e lo rimise seduto.”Va bene così, non alzarti.”

Anche Oliver e Penelope parevano sconvolti tanto quanto Flint.

“Tu… voi due…. Assieme…”

Katie sorrise trionfante.”Si, Oliver. A qualcuno non importa che sia uno stecchino senza tette, i capelli che sembrano degli spaghetti gialli e vestiti da maschiaccio, buona solo per lanciare la pluffa.”

Oliver impallidì.

Così come Fred e George. Non si sarebbero mai aspettati che Katie avrebbe sentito quello che Oliver diceva di lei.

“Chi ha detto quelle cose?” sussurrò Percy.

"Oliver."

Percy si girò e guardò Oliver con uno sguardo che sarebbe stato in grado di fare bollire l’acqua. Katie gli prese il mento e girò il viso di Percy verso il suo.

“Lascia perdere, non importa.”

“Tu non sei un grissino. Sei solo snella e flessuosa. Mi piace che la tua vita sia più sottile della mia.”

Lei fece una risatina.

“Ed i tuoi capelli hanno il colore del miele. Spaghetti gialli, col cavolo.”

Katie rise più forte.

“E giocare a quidditch non è la sola cosa che sai fare: sei un’istruttrice di volo fantastica e fai degli ottimi massaggi al collo, e poi c’è quell’altra cosa…”

Katie arrossì, mentre stava ancora ridendo a crepapelle.

“I tuoi vestiti ti stanno bene e così gli altri ragazzi non ti notano. Tranne i Serpeverde, a quanto sembra. Ed il tuo petto mi piace. Non direi proprio che tu sia piatta; hai un seno giusto, mi sembra. Bisognerebbe toccare con mano per saperlo, ma..”

“Percy!” disse Katie, fingendosi molto scandalizzata, quando in realtà era arrossita dal piacere.

Penelope trasalì. Fred, George e Charlie sghignazzarono.

“Voi non avete…” farfugliò Oliver.

“No, non ancora.” disse Percy con un sorriso cattivo.”Non che la cosa ti riguardi.”

“Dobbiamo andare.” disse Katie. “Mi è venuta una voglia improvvisa di sapere tutto sul fondo dei calderoni ancora una volta.”

“E ci sono altri fondi che mi interessano.” le bisbigliò Percy ancora all’orecchio.”Dopo tutti quegli anni sulla scopa, alcune parti del tuo corpo sono diventate molto toniche, non pensare non l’abbia notato.”

"Percy!" gli diede un buffetto scherzoso.

“Si, improvvisamente non vedo l’ora di vedere l’interno di uno sgabuzzino.”

Avevano già cominciato ad allontanarsi, d’accordo sullo sgabuzzino, quando Percy si voltò e lanciò la bacchetta di Flint al suo legittimo proprietario.

“Parlavo seriamente prima. Lei è mia, ora ed io alle mie cose tengo molto.”

Charlie rise. Quei due stavano così bene assieme. Katie considerava Percy mondo e Percy pensava che lei fosse la cosa più bella di quello stesso mondo.

Era bello vedere suo fratello, normalmente così schizzinoso bisbigliare qualcosa all’orecchio di Katie, qualcosa che la faceva diventare di brace e sulla quale lei aveva preso a ridacchiare.

Fred scosse il capo.”Katie baciava la terra dove camminavi, Baston, e tu non te ne sei mai accorto. Lo sai che Percy ci ha messo solo un giorno a capire che era perso per lei?” “E tu” disse George rivolgendosi a Penelope.”Scaricare nostro fratello solamente perché non era un ragazzo brillante. Devo però dirti che… è sembrato rinascere a nuova vita assieme a Katie. Harry li ha beccati che si spupazzavano a vicenda nel bagno. Sono insaziabili, quei due. E’ meglio per lei che lui la baci… costantemente.”

“E quanto a te..” disse Fred guardando Flint.

George scosse il capo.”Rubare baci. Sai, se tu ti facessi mettere a posto quei denti, non dovresti ricorrere a misure tanto drastiche.”

Flint levò la sua bacchetta.

“Io non lo farei.” disse Charlie stringendo dolorosamente la spalla di Flint.

*~*~*~*~*~*

Mentre entravano nel negozio, Katie guardò Percy.

“Cosa c‘è?"

“Prima parlavi sul serio?”

“Prima quando?”

“Prima. Quello che hai detto.”

“Ogni singola parola.” le sorrise. “E tu?”

“Ed io cosa?”

“Parlavi sul serio?”

“Ogni singola parola.”

“Anche quando ho detto che eri la mia ragazza?”

“Soprattutto quelle.”

“Davvero.”

“Certo. Ma ad una condizione.”

“E sarebbe?”

“Devi venire alla prima partita di quidditch e fare il tifo per me.”

“Non hai nemmeno da chiederlo.”

Lei sorrise.

“Ed intendo farmi un’idea precisa della questione sul tuo seno prima che tu finisca la scuola. Vorrei poter dire ad Oliver Baston che sono certo che si sbagliava di grosso e che tu il seno ce l’hai. Non che sia poi così importante.”

“Harry Potter ha le tette più grosse delle mie.”

“Beh, considerando che ho visto Harry a torso nudo, devo contraddirti. Da quello che ho visto - e nota che era coperto - credo che tu batta Harry in quel campo.”

Harry e Ron giunsero in quel momento.

“Ron, dammi una mano. Secondo te, chi ha le tette più grosse… Harry o Katie?”

Harry farfugliò qualcosa imbarazzatissimo, mentre Ron si era fatto di porpora.

Accidenti, non si sarebbero mai abituati a sentire Percy parlare a quel modo.

“Che succede?” domandò Ginny, che nel frattempo era arrivata.

Ron si voltò piano verso di lei. “Percy è andato via di testa, ecco che succede!”

Katie si capovolse dalle risate.

* * *

Grazie infinite per aver letto anche questo capitolo, che è il penultimo.

ora vi ringrazio per le vostre gentilissime recensioni:

Savannah: Oh, che onore, la grande Savannah di The Ground Beneath Her Feet, giusto? Spero che anche questo nuovo capitolo possa assicurarti una scorta di risate sufficiente almeno per oggi. Grazie infinite!

Maho: ciao, dolcezza, come stai? Aggiornamento che si è fatto attendere… il prossimo capitolo è l’ultimo. Grazie, come al solito.

Iride: Piacere di conoscerti… Direi che questo Percy è decisamente nella sua forma migliore, no?

FedeHermy: Ed invece sì. Echo ha un senso dell’umorismo davvero fantastico. Anzi, assolutamente fantastico, non credi?

Lanya: In effetti, credo che questo ed il prossimo capitolo siano i migliori… ma sta a te giudicare. Intanto, grazie per la recensione.

L-fy: Ma ciao! Paperino sexy? Beh, secondo Paperina, direi proprio di sì. Un gran bel pezzo di anatra, si potrebbe dire… ciao Elfie tesora, stammi bene.

Grazie ancora a tutti voi. A presto (spero)

Nisi Corvonero

   
 
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