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Autore: angelikakiki    30/12/2010    1 recensioni
Dopo la morte di Sirius, a casa di Remus. Tonks, sconvolta dalla morte del cugino che aveva appena ritrovato, sarà costretta a sfogarsi con l'unico che la può aiutare: Remus. Ma cosa succederà tra i due, in un clima di tristezza?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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“ Quindi io faccio male a disperarmi per la morte di Sirius? Io non ho famiglia, Remus, se non i miei genitori. Avevo ritrovato mio cugino. Dopo tredici anni. Ti rendi conto? E adesso... morto... Remus, ti prego, non farmi questi discorsi. Sirius non avrebbe voluto andarsene e basta” gli uscì una lacrima. Ma fu bene attenta a non incrociare il suo sguardo.

“ Dora, le cose stanno così... e non possiamo fare niente per cambiare ciò che è stato... vuoi un po' di cioccolato? Sembri distrutta...”

“ Non lo voglio quel tuo maledetto cioccolato! Mentre tu stavi qui a bere io stavo a lavorare al Ministero! Indovina? Ora che è morto ammettono la sua innocenza! Ma ti rendi conto? Ora? Remus... io non so che fare, sono disperata... era Sirius... il più forte di noi... che cosa farò ora? L'avevo ritrovato...” ripose Tonks in lacrime. Sarebbe stata una lunga notte.

“ Dora...” La ragazza lo incenerì con lo sguardo. Pochi secondi, il tempo di incenerirlo.

“ Tonks” si corresse Lupin. “ Io non so come aiutarti. Vorrei ma non ho la soluzione.. non so perchè tu sia venuta qui... ma posso offrirti solo da bere in un momento come questo... io anche sto soffrendo... Ma davvero... non so come aiutarti...”

Stavolta Tonks perse la pazienza. Gli afferrò la camicia e lo trascinò verso di sé. Il suo volto era poco distanza da quello del professore.

“ Mi ascolti bene, professore: io non voglio né l'acqua, né il cioccolato, né il Wisky Incendiario!” gli urlò in faccia. Lupin non si scompose.

“ E allora cosa posso farti io?” rispose esitante.

Tonks lo fissò. Gli occhi di Remus erano pieni di tristezza. La sua bocca così sola. Lui era solo. Lei era sola.

“ Voglio un tuo abbraccio. Un tuo conforto. Ti prego...” supplicò lei. Era scesa dal tavolo e stavolta lo guardava fisso negli occhi, senza mai distogliere lo sguardo.

“ Ti supplico... voglio sentirti vicino...”. Remus si bloccò di colpo. Si allontanò dalla giovane, indietreggiando.

“ Ninfadora, ti prego... ancora con questa storia... io e te mai potremo stare insieme... ricordatelo... è una cosa che ti ho già spiegato mille volte...

“ E io ti ho detto mille volte che la cosa non mi interessa...” replicò lei in lacrime, quasi urlando.

“ Ti prego, Tonks... non mi mettere in questa posizione... lo sai che vorrei poterti dare conforto, ma non vorrei che ti facessi illusioni... perchè io sono ancora convintissimo della mia idea...”

“ Ho detto che voglio fare il bis del sei maggio? No, Remus... voglio solo stare con te. Questa è una cosa che non puoi togliermi. La tua presenza... ti prego...” il suo sguardo era implorante e supplice. I suoi capelli assunsero sfumature blu elettrico. Blu... il colore preferito di Remus Lupin. E poi era così bella... sì, la donna che amava da quella benedetta sera del sei maggio, era così incantevole... troppo vecchio, si diceva. Ma alla fine... non avrebbe certo scatenato altro... insomma... poteva controllarsi... ma perchè non lasciava che Tonks lo avvicinasse? Aveva paura. Paura di affondare in quegli occhi scuri. Paura di lasciarsi convincere. No, non poteva cedere. O sì? Alla fine non stava facendo niente di male... Il corpo esile della ragazza tremava. I suoi occhi erano bassi e lacrimosi. Fissavano il terreno. Quanto era bella. Lupin si convinse: era duo dovere, da amico, aiutarla. Alla fine, Lupin aveva abbracciato Lily, quando sua madre era morta. Perchè non poteva essere lo stesso con Dora? No, non sarebbe stato lo stesso e lo sapeva. Ma non gliene importava. Remus avanzò esitante. Allungò lentamente le braccia, e lentamente l'abbracciò.

Tonks fu invasa da mille emozioni. Flashback, per lo più. Suoni, sensazioni le tornarono in mente. Scene di una notte limpida... di un freddo pavimento che diventava caldo... bollente... e dei suoi vestiti che si mischiavano ad altri...

Appoggiò la sua testa sul petto di Remus. Il suo cuore batteva... forte... forte... ma perchè batteva così forte? Ma allora... ma allora l'amava? No? Sì... forse... una speranza c'era...

 

 

  
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