Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Bonnies    30/12/2010    2 recensioni
Sana e Akito.
Akito e Sana.
Due nomi.
Due persone.
Due cuori.
Due anime.
[...]
Sana e Akito.
Akito e Sana.
Due nomi in uno.
Due persone, due cuori ma una sola anima

La mia prima fic su Sana e Akito. spero vivamente che vi piaccia ed essendo molto affezionata a questo manga vorrei sapere la vostra opinione per capire se ne sono degna, quindi... Commentate per piacere! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

visto che è vietato in EFP di mettere scene erotiche con raiting arancione.. ho tolto la nota "erotico". però dato che ero nel dubbio e non sapevo se la scena descritta da me rientrasse in questa nota, ho messo avviso di raiting rosso ( anche se, come detto, non ne sono sicura) verso la fine del chappy. Buona lettura =)

 

Akito è stato trattenuto quasi un’ altra settimana ( perdonatemi se i tempi non sono esatti ma non so qnt tempo ci mettono per fare degli accertamenti dopo essere usciti da un coma di tre anni xD nd me) ma adesso finalmente è fuori. Tutto è tornato alla normalità, e per quanto riguarda la scuola non so se continuare con le lezioni private, ma non ho proprio voglia di pensarci. Domani che è sabato potremo finalmente riuscire insieme come una coppia, prima però voglio andare a trovare la madre di Hayama per ringraziarla. Sono sicura al cento per cento che è merito suo.

Mi dirigo verso il fioraio e prendo un mazzo di fiori composto da iris, ibisco, violette, gigli e al centro un girasole. Ho scelto questi fiori perché credo che sia contenta anche lei per la guarigione di suo figlio.

 

Sono davanti alla lapide, poggio i fiori nel vaso. Spero proprio di non aver sbagliato, magari sono troppo allegri… faccio un respiro profondo. Mi inginocchio e chiudo gli occhi.

Salve signora Hayama, sono sempre io Sana, come vede sono tornata. Volevo ringraziarla per aver fatto guarire Akito, non so proprio come avrei fatto altrimenti. Spero che i fiori non siano troppo sgargianti. La ringrazio ancora, io sono sicura che è solo merito suo…

<< che ci fai qui?>> riconosco subito questa voce. Il mio cuore inizia a palpitare.

<< ciao Akito, io?! Niente ero solo venuta a ringraziare tua madre per averti fatto guarire>> rispondo sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi. Dopo avergli sorriso, sembra quasi sorpreso, è strano, è la terza persona dopo Mama e Rei, chissà che avranno tutti.

<< spiegati meglio>> dice inarcando, come sempre, un sopracciglio. In brave gli racconto tutta la storia, del fatto che fossi disperata senza di lui - non senza arrossire -, che ero una delle poche che credeva nel suo risveglio, della mia visita alla madre, della preghiera, e del suo ritorno tra noi.

All’inizio mi fissa negli occhi, poi dopo pochi secondi mi abbraccia di slancio. Dopo un po’ di smarrimento ricambio l’abbraccio e avvicino il mio viso al suo per baciarlo.

È tutto così bello!

Dopo aver salutato anch’egli sua madre ci dirigiamo fuori dal cimitero per fare quattro passi.

 

Camminiamo mano nella mano, senza vergogna, voglio mostrare a tutto il mondo che Akito Hayama è solo mio. E me ne frego anche se qualche giornalista decide di scattarci una foto. Si è vero! Non sono più un personaggio tanto famoso! Ma i giornalisti farebbero di tutto, potrebbero anche ricordarsi improvvisamente di me per uno scoop.

Senza che me ne renda conto ci ritroviamo sempre al nostro solito gazebo. Ci sediamo sulla panchina. Ma una domanda mi passa per la mente e decido di porgliela.

<< Senti Akito, ma tu…cioè quando io…venivo all’ospedale ti parlavo…e…mi chiedevo…per caso ti ricordi qualcosa di quello che ti ho detto?>> si gira verso di me e mi fi ssa. Trattengo il respiro finché non parla.

<< può darsi>> può darsi??? Ma che risposta è può darsi??? Grrr. Estraggo il mio inseparabile martelletto e glielo rompo in testa

<< ahio>>

<< ma che razza di risposta è può darsi???>> decido di dar voce ai miei pensieri.

<< significa che non lo so, non ricordo. Fammi un esempio>>

Arrossisco di botto. Accidenti a me e alla mia boccaccia.

<< beh ecco…una frase che ti ripetevo tutti i giorni era…ciao amore mio! Sono sempre io, la tua Sana e continuerò a parlarti finché non ti sveglierai. Scusami se sono un po’ fastidiosa e se parlo sempre ma lo faccio perché sono sicura che tu possa sentirmi… così quando ti risveglierai saprai tutto quello che è successo in questi tre anni, a partire dalla mia vita e dei tuoi cari fino ad arrivare a qualsiasi attività sportiva. Lo so, sono tre anni che ti ripeto questa frase, ma ne sento il bisogno, quindi scusami ancora se sono ripetitiva. Mi manchi tanto sai?! Ormai sono una delle poche che crede ancora in te e nel tuo risveglio, ma io ci crederò fino alla morte, e sappi che se la tua vita dovesse finire, automaticamente finirebbe anche la mia, non ce la farei proprio a sopravvivere>>

La mia faccia diventa ancora più rossa di prima, e per cercare di non farmi notare mi giro nella direzione opposta ad Hayama.

<< allora ti viene in mente niente>> proseguo flebilmente.

Lo guardo di sottecchi e sembra quasi stupito.

<< mi manchi tanto sai?! Questa frase ha qualcosa di molto familiare.>>

<< questa era la frase che ti ripetevo notte e giorno.>> e con la mente torno indietro di tre anni. Il mio sguardo si incupisce ed una lacrima mi solca il viso. Lui sembra accorgersene, poiché mi solleva il volto ed asciugandomi la lacrima col pollice mi da un bacio estremamente dolce e carico di amore, ma anche di tristezza, come a volersi scusare per avermi fatto piangere.

<< ti amo >> gli dico quando ci stacchiamo.

<< anche io>> risponde un po’ imbarazzato. E faccio un enorme sorriso sincero .

Rimaniamo ancora un bel po’ lì, sotto al gazebo, a coccolarci, poi mi riaccompagna a casa.

Ci salutiamo come nostro solito con un bacio, dopodichè ci ‘separiamo’. Lo osservo fino a che non esce dal cancello e mi è possibile. Saluto tutti quanti non appena entro in casa. Dopo aver cenato mi dirigo in camera mia col mio sorrisetto perenne.

Dopo essermi lavata e cambiata mi infilo sotto le mie coperte che sono calduccie calduccie e sempre col mio solito sorriso mi addormento immaginando che bel giorno sarà domani.

 

Ormai è pomeriggio e sto iniziando a pensare che cosa mettermi per l’appuntamento con Hayama. Apro l’armadio,ma qualunque cosa prendo in mano mi sembra troppo infantile per i suoi gusti. Accidenti. Gettando tutti i panni dall’armadio al letto – ma la maggior parte a terra – in poco tempo svuoto completamente il mobile e mi ritrovo a sospirare sedendomi sul letto a riflettere. Mmmm…cosa posso mettere??? . un improvviso colpo di genio mi sorprende, e tutta contenta inizio a prepararmi per uscire.

Sono appena uscita dalla doccia quando il suono del campanello mi sorprende. Decido di non scomodarmi sicuramente sarà per Rei o per la mia mammina. Detto questo vado in camera e ripescando gli indumenti che ho deciso di indossare gli do una bella botta si stiro. Sicuramente si saranno stropicciati.

<< Sanaaaa c’è Akito-kun ( mi sembra fosse questo l’onorativo di Akki Ndme) che ti aspetta qui in soggiorno.>>

<< ok mama ho capito! >> riprendo il ferro in mano, decisa a ripassare il ferro sugli indumenti per renderli più perfetti. Ripenso a quello che mi ha detto Mama. Akito. Aspetta. Soggiorno. oh cazzo! Akito è di sotto. Inizio a prepararmi nel modo più veloce possibile, stando attenta a non perdere l’equilibrio in qualsiasi modo. Mi do una passata veloce di piastra arricciando le prime ciocche vicino al viso. Un velo di trucco. Le scarpe. E voilà sono pronta per uscire. Scendo le scale che separano il piano di sopra dal piano in cui in questo momento si trova Akito. Scendo lentamente le scale per evitare di inciampare nei miei tacchi. In questo momento mi sento una principessa, anche se chiaramente non lo sono, ma, non so scendendo le scale sotto gli occhi di un Hayama alquanto compiaciuto, mi fa battere il cuore a mille e mi fa sentire importante; e non perché un tempo ero una famosa attrice ma perché mi sento amata nel profondo, perché ci capiamo e ci amiamo, nessun’altro motivo.

Una volta scese le scale il mio bellissimo ragazzo mi si avvicina e mi sussurra un “andiamo”. Annuisco col capo, osservando, poi,divertita, un Rei alquanto geloso e in procinto di uccidere. Mi volto anche verso mia madre e noto che ha un sorriso malizioso che non mi piace per niente. Subito arrossisco leggermente, e dopo aver salutato tutti ci dirigiamo all’esterno. Solo fuori Akito mi dice con voce bassa e roca che sono bellissima e io non posso far altro che toccare il cielo con un dito, ripetendomi mentalmente che ho proprio fatto una scelta intelligente ad indossare quest’abito.

http://i55.tinypic.com/spkufr.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic">

http://i54.tinypic.com/aws2tg.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic">

( in realtà non so se va bene ma mi è sembrato abbastanza adatto ^//^nd me)

 

Non appena usciti dal cancello ci incamminiamo ad un ristorantino dove prendiamo qualcosa di leggero da mangiare. Siamo seduti uno di fronte all’altro con una candela al centro tavolo. Lo trovo romantico, anche se per me lo è di più guardare nelle sue iridi dorate. Finito di mangiare il cameriere ci porta il conto; faccio per prenderlo in mano ma Akito mi blocca e paga al posto mio. Usciti dal locale lo ringrazio dicendogli che è stato gentilissimo e che lo amo tanto.

Lui mi risponde con un bacio.

Camminiamo per le vie di Tokyo stretti l’uno all’altra ogni tanto ci scambiamo qualche effusione sedendoci su qualche muretto magari, mentre i bimbi piccoli che passano ci guardano curiosi. Sorrido mentre penso ai bambini. Sorrido perché immagino la mia vita con Akito tra qualche anno, magari sposati o con un bambino…sarebbe la cosa più bella per me. Ci stacchiamo mentre io sorrido. Lui mi guarda ammaliato ma anche un po’ confuso.

<< perché hai un sorriso ebete in faccia?>> mi domanda.

<< no niente è che pensando ai bambini mi è venuto da immaginare come sarebbe la mia vita se noi… un giorno avessimo un bambino >> nel pronunciare quest’ultima frase arrosisco irrimediabilmente. Ma a quanto pare non sono l’unica. Piccola vittoria per me.

<< sarebbe meraviglioso >> sussurra piano sulle mie labbra con un rosso che gli colora le guance. È proprio bellissimo penso.

<< si sono d’accordo >> e detto questo ci scambiamo un altro bacio più dolce ma comunque carico di passione. Restiamo a baciarci tutta la serata, ridendo, scherzando, abbracciandoci, pensando; dopodichè lui mi riaccompagna a casa. Ma un foglio vicino alla porta mi lascia un po’ perplessa. Ci avviciniamo e lo prendiamo in mano.

Ciao Sana,, ciao Akito-kun

Volevo dirvi che io, Rei e la sig. Shimura siamo usciti e torneremo domani mattina tardi, perché….beh perché ci va ahah.

Mama.

Mama, solo lei avrebbe potuto dire siamo usciti perché ci va.

<< Sana c’è una nota infondo al foglio >> dice Akito indicandola.

P.S.

Usate delle precauzioni ahahha.

Entrambi arrossiamo immediatamente. L’avevo detto io che Mama aveva un sorriso malizioso che non mi piaceva per niente. Chissà cosa avrà fatto per convincere Rei.

<< senti Hayama, in ogni caso puoi salire, magari resti a dormire qua visto che è tardi. Infondo mamma non si stupirebbe più di tanto trovandoti qui visto quello che ha scritto.>> il solo pensiero della lettera mi fa arrossire di nuovo.

<< d’accordo.>>

Lo faccio entrare in casa.

<< fa come se fossi a casa tua mentre vado a prepararti la stanza.>> faccio per salire ma mi blocca il polso con una mano.

<< voglio dormire con te>> annuisco non senza un po’ di imbarazzo e ci dirigiamo in camera mia.

prendo il pigiama e prima che lui possa bloccarmi vado in bagno. Quando ne esco sono rossissima in viso. Avendo preso il pigiama troppo in fretta non mi sono accorta di che tipo di pigiama si trattasse, ma a quanto pare è stata un’idea di Mama che mi ha lasciato un biglietto con su scritto che il mio pigiama era in lavatrice, e che la lavatrice era in funzione.

In fondo chi mi dice che non succeda qualcosa, abbiamo sedici anni e dormire nello stesso letto, da soli in casa, con una vestaglia come pigiama è un po’ “pericoloso”, inoltre sto seriamente iniziando a pensare che mamma sia un po’ pervertita.

Facendo un bel respiro profondo entro in camera, e per poco non svengo vedendo un Akito in soli boxer. ( *ç* nd me xD) senza dire una parola mi infilo sotto le coperte e lui mi imita. Accendo la tv, cercando qualche canale che trasmetta qualche film interessante. Finalmente lo trovo, ma non sono molto interessata, la mia attenzione è catturata dal ricordo di Hayama in mutande. Mi giro verso di lui e mi accorgo che anche lui mi sta fissando con uno sguardo che sembra quasi voglia spogliarmi con gli occhi. Senza nemmeno accorgercene finiamo per baciarci. Il bacio da prima casto ( ma mooooolto prima nd me)diventa appassionato e lui mi fa distendere sul letto mentre si posiziona su di me.

DA QUI IL CAPITOLO È A RATING ROSSO!!!

Ci baciamo con sempre più foga, ed ad un certo punto sento la sua eccitazione tra le gambe, mentre io inizio a sentirmi piuttosto bagnata. E capisco che è l’eccitazione, arrossisco un po’. Dopo poco lui, rendendosi conto della situazione, alza lo sguardo colpevole verso di me, ed io per tutta risposta, presa da chi sa quale coraggio, inizio a togliermi la vestaglia. Capisce subito le mie intenzioni e mi aiuta a slacciare il reggiseno e a togliermi gli slip. Ora davanti ai suoi occhi sono completamente nuda, e tocca a lui spogliarsi. Quasi leggendomi nel pensiero si sfila i boxer e li getta da qualche parte. Riprende a baciarmi, lambendo con la lingua il mio collo, strappandomi un gemito che sembra eccitarlo ancora di più. Poi scende sul mio seno e inizia a giocare con i miei capezzoli facendoli inturgidire. Sento di non farcela più ma proseguo lo stesso, prendendo il suo membro in mano accarezzandolo, facendolo impazzire e gemere. Non vado troppo oltre e ribaciandolo lo fisso per fargli capire che voglio che mi faccia sua. Senza farselo ripetere due volte avvicina il suo bacino al mio mentre lentamente mi penetra. All’inizio sento un po’ di dolore, ma poi il dolore fa spazio al piacere mentre accelerando il ritmo delle spinte grido il suo nome. Alla fine raggiungiamo l’orgasmo insieme e esausti ci addormentiamo abbracciati uno all’altra

___________________________________________________________________________________________________________________

ok...

punto zero( xD) lo so sono in ritardooo T.T

punto primo... Misako così pervertita mi è sembrata adatta... insomma basta dare un' occhiata all'ultimo volume del manga ^^

punto secondo... la scena.. ehm.. finale...spero sia andata bene... visto che è la prima che scrivo e che è stato anche moolto imbarazzante v///v

punto terzo... eccoci arrivati al penultimo chappy.. dopo di questo seguirà l'epilogo... incredibile vero?? beh x me si xD

ciaooo a tutti

un beso enorme e al prossimo aggiornamento ;)

sara

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Bonnies