Una mia amica
Ary POV
Quel giorno mi svegliai
ancora più stanca di prima.
Maledetto Edo e le sue uscite
del giorno prima.
Non lo sopportavo e l’avevo
sognato anche tutta notte.
Ma perché non voleva
lasciarmi vivere la mia vita in pace?
Come il mattino precedente mi
svegliai troppo presto e decisi di andare sul balcone ad ammirare la bella
vista e a cercare di smettere di pensare ad Edo.
Ovviamente, questo non
avvenne. Lo pensai tutto il tempo e ebbi molte conversazioni con la me “ma
perché pensi ad Edo” e l’altra me “Perché lo amo ancora”. Conversazioni mirate
a auto-criticarmi e a darmi della stupida.
Quando si svegliò la Ila,
restammo ancora un po’ sul terrazzo a parlare.
-Allora, com’è andata
stanotte?- mi chiese guardandomi. O avevo la faccia di una che non aveva dormito
per niente o lei mi capiva davvero troppo bene.
-Di merda. Mi credi? L’ho
sognato tutta notte. Non ce la faccio più. Continuo a pensare perché ieri si è
comportato in quel modo. Perché non vuole lasciarmi vivere la mia vita in pace.
Non ce la faccio davvero più.- ammisi sconfitta. Anche se lo amavo ancora, non
ero pronta a farmi mille seghe mentali per colpa sua e il suo comportamento.
Non volevo tollerarlo e nemmeno accettarlo.
-Scusa.- mi chiese la Ila con
gli occhi bassi.
-Per cosa?- le chiesi non
riuscendo a capire il motivo delle sue scuse.
-Diciamo che è anche colpa
mia e di Simo. Se io non avessi compiuto gli anni non saremmo qui, se Simo non
mi avesse fatto questo regalo, tu non saresti qua e, soprattutto, non saresti
qua se sia io che Simo non ti avessi quasi “costretto” a venire qua. È tutta
colpa nostra. Se tu non fossi venuta con me, non avresti rivisto Edo e non
saresti in questo stato.- mi disse ancora con gli occhi bassi. Mi misi a
ridere.
-Non è né colpa tua né di
Simo. Voi non potevate saperlo. E,sinceramente, se non aveste insistito, ora
non sarei a passare la mia prima vacanza con la mia migliore amica in un posto
favoloso. Ti assicuro che va bene così. E poi se non avessi rivisto Edo, sarei
ancora nella convinzione di non provare nulla per lui, quando non è
assolutamente vero. Questa vacanza mi ha aperto gli occhi. Prima o poi smetterò
di pensarci, no?- le dissi con un sorriso, toccandole un braccio.
Lei mi guardò con quei suoi
occhi verdini acqua. Era davvero dispiaciuta e il fatto che non ci fosse il
sole, le comportava quel colore strano. Quanto avrei voluto avere i suoi occhi?
-Sicura che vada tutto bene?
– mi chiese ancora.
-Non va bene, ma sono sicura
che andrà meglio.- avevamo la capacità di compensarci. Quando una pensava in negativo
l’altra pensava in positivo, quando una era felice, l’altra era triste, ma
immancabilmente miglioravamo il nostro umore. Ecco perché ci compensavamo ed
anche in quel caso, ci stavamo compensando.
-Andiamo a fare colazione?-
le chiesi dopo qualche minuto di silenzio.
-Ci sto.- disse lei
sorridendo.
Tornammo nella stanza, ci
cambiammo ed andammo a fare colazione.
Il sole entrava già nella
sala da pranzo, scaldandoci il corpo.
Mangiammo e andammo in stanza
a metterci il costume per fare un altro bagno di sole e in mare.
Eravamo sdraiate sul lettino,
quando si dimenticò di aver dimenticato il cellulare in camera e che doveva
chiamarla Simo.
Andò in stanza e mi lasciò lì
sola.
Chiusi gli occhi cercando di
rilassarmi, ma mi sentivo a disagio, così cominciai a guardare il paesaggio e i
passanti.
Venni attratta dall’immagine
di un ragazzo, alto, moro, con un fisico decisamente niente male, che stava
passeggiando sulla spiaggia con una ragazza.
Il ragazzo era di spalle per
cui non lo vidi bene, finché non si girò, mostrando la sua dentatura perfetta e
gli occhi di ghiaccio.
Prese tra le mani il viso
della ragazza e la baciò.
Bastardo. Cioè non mi aveva
neanche più cercato per avere spiegazioni che se n’era già trovata un’altra.
Stronzo.
Speravo che mi avesse
considerato almeno fino alla fine della settimana o almeno per un paio di
giorni, non che il giorno dopo non mi considerasse nemmeno più.
Era un stronzo. Sembrava la
copia sputata di Simo, anche se io non avevo mai visto Simo fare apertamente lo
stronzo, io l’avevo conosciuto già quando stava cominciando a cambiare, quindi
non l’avevo visto all’attacco.
Ma che stronzo e io che
pensavo di piacergli davvero. Povera illusa.
Non avevo ancora capito che
quello voleva solo una cosa e pensavo che da quella la avrebbe ottenuta.
Uno così era meglio perderlo
che trovarlo.
Però che stronzo. Continuavo
a pensarci.
Non faceva di certo bene al
mio ego, anche se non ne avessi molto.
-Vedo che il tuo amichetto si
è consolato facilmente.- la voce di Edo mi fece prendere paura e saltai
leggermente sul lettino.
Mi girai e lo vidi sdraiarsi
sul lettino della Ila.
-Non è il mio amichetto.-
dissi acida. Ci voleva solo lui a mettere il dito nella piaga. Un altro
stronzo.
-Ah no? Ieri sera mi pareva
di sì.- disse continuando a guardare Fede.
-No. Non era il mio
amichetto.- gli dissi ancora più acida.
-Allora, perché lo stavi per
baciare?- mi chiese.
-E perché tu non sei con la
tua ragazza?- gli chiesi girandomi a guardarlo.
-è a fare una qualche seduta
di bellezza, non so nemmeno quale ed io non avevo voglia di andare con lei.- si
girò a guardarmi.
-E quindi, sei venuto a
rompere a me?- mi stavo per perdere in quei suoi occhi verdi, ma cercai di
mantenere il controllo e distolsi lo sguardo, sperando di non essere arrossita.
-Diciamo di sì.- disse
ridendo leggermente.
Quella risata mi portò alla
memoria un sacco di bellissimi ricordi che scacciai immediatamente scrollando
leggermente la testa.
-Non si vede che sprizzo
gioia da tutti i pori?- ero sarcastica ovviamente, anche se mi faceva piacere
passare del tempo da sola con lui. Avrei preferito che fossimo ancora insieme,
ma non potevo pretendere troppo dalla vita.
-Ma come hai potuto uscire
con uno così?- mi chiese lui dopo un po’.
-Che cos’ha di strano scusa?-
gli chiesi, ammirando Fede.
Non aveva decisamente niente
di strano. Aveva tutto al posto giusto: un bel sedere, fisico da paura, gli
occhi ti inchiodavano alla parete con uno sguardo. No, non aveva niente di
strano ai miei occhi.
-Be, è…è…stronzo. È…strano.-
disse lui.
-Che era stronzo ci ero
arrivata anche da sola grazie. Ancora ieri se per quello. E poi ti ricordo che
hai un amico stronzo. Dovresti esserci abituato a vedere un ragazzo fare così.-
gli ricordai.
-Mi dava fastidio quando lo
faceva Simo, figurati vederlo fare ad un altro con la mia…- si bloccò
improvvisamente.
-Con la tua cosa?- gli chiesi
stupendomi del suo blocco momentaneo.
-Con un’amica.- rispose lui
immediatamente.
Ero quello per lui? Solo
un’amica? Be, certo, ci eravamo mollati, ma non ero nemmeno amica sua.
-Io e te saremmo amici?- gli
chiesi scrutandolo.
-E che cosa saremmo, scusa?-
mi chiese evitando di guardarmi.
-Ex, Edo. Ex. Questa è la
definizione di due persone che si sono lasciate. Non siamo amici, non credo
nell’amicizia tra ex. – gli dissi sinceramente continuando a guardarlo, dato
che lui non guardava me.
-E perché non ci credi?- mi
chiese girandosi a guardarmi.
-Perché non sarebbe
un’amicizia sincera, perché uno dei due potrebbe essere ancora interessato
all’altro. Non sarebbe giusto. Per nessuno dei due. – distolsi lo sguardo dai
suoi occhi che mi guardavano così intensamente da non riuscire a resistere alla
tentazione di baciarlo.
-Quindi, chi dei due sarebbe
interessato in questo caso?- mi chiese, sentii la sua voce a pochi centimetri
di distanza da me.
Quando mi girai me lo trovai
davanti.
-Io di certo no, non so tu.-
dissi con la voce un po’ incerta.
Merda. Ci mancava solo che diventassi
rossa e completavo l’opera.
-Edo, non dovresti essere con
Jessica?- per fortuna era arrivata la Ila. Le avrei fatto un monumento.
-Ciao, anche a te, Ila.- la
salutò lui girandosi.
In quel momento stavo
santificando la mia migliore amica.
Mi aveva appena salvato da
una figura di merda, colossale.
-Rivorrei il mio lettino.-
disse lei sorridendo, ma la nota acida nella sua voce si poteva notare senza
nessun problema.
-Prego. Si sieda.- le disse
Edo alzandosi.
-Grazie.- ancora più acida.
-Be, ci vediamo ragazze.-
disse lui andandosene.
Aspettai qualche minuto,
girandomi per accertarmi che non ci fosse.
-Grazie. Grazie. Grazie.
Grazie. Grazie.- dissi toccandole un braccio.-Se non fossi arrivata in quel
momento non sai che figura di merda avrei fatto.- le dissi sorridendo come un
ebete.
-Per la verità era un po’ che
ero dietro, mi sono nascosta bene ed ho ascoltato tutto. Ho pensato che quando
ne avessi avuto bisogno, sarei uscita e ti avrei salvato facendo apparire tutto
naturale. – mi sorrise.
La adoravo ancora di più.
-Grazie, davvero grazie. No,
ma davvero, da quanto sei qua?- le chiesi tornando a sdraiarmi sul lettino.
-Da quando ti ha definito una
sua “amica”.- enfatizzò la parola amica con le dita.
-Non sai quanto ci sono
rimasta di merda quando l’ha detto. Cioè io amica sua? Ma quando mai.- dissi io
sbuffando.
-Gli hai tenuto testa bene
però, quando ti si è avvicinato, ho quasi pensato che lo baciassi. Forse stando
con me, hai imparato.- disse lei ridendo.
-Oh be. Con tutte le volte
che sei resistita con Simo, ho imparato tranquilla.- dissi.
Restammo un po’ in silenzio.
Pensavo che la Ila si fosse addormentata, aveva la capacità di addormentarsi
dovunque, anche al sole.
-Ma quello non è Fede?- mi
chiese scioccatissima.
-Quello che si sta
sbaciucchiando la ragazza bionda?- le chiesi, non curante della faccenda.
-Si.- mi rispose lei
scioccata.
-Si, è lui. Lo so è uno
stronzo. Non è venuto nemmeno a cercarmi, si è subito buttato nelle braccia di
un’altra e non mi ha nemmeno calcolato. Ma va bene così. Voleva solo una cosa e
da quella magari la riceve.- dissi continuando a prendere il sole senza aprire
gli occhi.
-Di la verità che l’avevi già
visto.- mi disse capendo che forse ero troppo calma per aver appena visto di
essere stata “scaricata”.
-Si, prima. Ci stavo pensando
prima che arrivasse Edo. – dissi tranquillamente.
-Capisco la tua tranquillità
allora.- tornammo in rigoroso silenzio.
Forse mi addormentai anche o
forse era tutta una mia impressione, so solo che quando riaprii gli occhi.
La spiaggia era ormai semi
vuota ed il sole era a tre quarti del suo percorso per tramontare.
La Ila in parte a me, dormiva
bellamente a pancia in giù.
-Ila. Svegliati. Dovremmo
andare a mangiare.- le dissi muovendola un po’.
-Mmmmmh. Voglio dormire
ancora un po’.- mi disse con la voce ancora impastata dal sonno.
-Ila c’è Simo nudo che ti
aspetta.- dissi pronta per vedere la sua reazione.
-Dove? Dove?- chiese
alzandosi improvvisamente.
Mi guardò malissimo. –Ma
vaffanculo.- io risi.
-Non avevi intenzione di
svegliarti. Dovevo fare qualcosa.- ammisi tra le risate.
Andammo a farci una doccia e
restammo in camera a guardarci un film.
La spiaggia ci aveva talmente
stancato da non farci avere nemmeno la forza di andare a mangiare.
Chiamammo il servizio in
camera che ci portò il nostro cibo.
Lo mangiammo sul letto e guardammo la televisione.
Il massimo.
Crollammo dal sonno
prestissimo.
Un’altra giornata era finita
e l’ultimo mio pensiero chi poteva essere se non Edo?
Lo sognai anche quella notte.
Buonasera! Eccomi qua con un
nuovo capitolo di questa storia.
Allora, come avete passato il
Natale? Tutto a posto? Guadagnato qualche soldo con le tradizionali tombole di
Natale? Io sono spennata -.- non ho più nemmeno uno spiccio. -.- in compenso,
ho tanti bigliettoni Ahahah
Va be, passiamo altre. Avete
visto che sono arrivata prima dell’ultimo dell’anno? Eheh, sono diventata
brava. Forse troppo xD
Allora, in questo capitolo
abbiamo di nuovo tra i protagonisti un Edo un po’ invadente, anzi, parecchio
invadente che si comporta leggermente da stronzo mettendo il dito nella piaga
in qualcosa che alla Ary da fastidio. Stronzissimo proprio -.-
Comunque, parlando con la Ary
arriva addirittura a definirla un’amica, ma cosa voleva dire in realtà? Eheh,
provate a pensarci. Se ci pensate bene bene forse potete capire cosa stava per
dire e quindi anche cosa gli passava per la testa.
Ha abbandonato la stronza per
stare con la Ary, qualcosa vorrà dire, no? Non si sa. xD
Come sempre ringrazio tutte
le persone che hanno aggiunto la storia alle seguite, preferite e ricordate e a
quelle che mi hanno aggiunto come autore preferito. Davvero grazie ragazze. *_*
Augurissimi di un buon anno sperando che vi porti tante cose buone, magari anche uno come Simo, non ci starebbe affatto male xD
Alla prossima ^_^
Augurissimi di un buon anno sperando che vi porti tante cose buone, magari anche uno come Simo, non ci starebbe affatto male xD
Alla prossima ^_^