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Autore: Miza    01/01/2011    26 recensioni
Ronald Weasley si fece largo tra le ragazzine gridoline e i ragazzi che sghignazzavano.
Raggiunse Hermione Granger, anch'essa intenta a scrutare la bacheca, e allungò il collo per sbirciare oltre la sua chioma scarmigliata.
"A San Valentino, si sa, gli amori sbocciano e si concretizzano!
E allora, perchè lasciarsi sfuggire un'occasione divertente?
Per il mese in cui cade la Festa degli Innamorati, partecipate al concorso...
La Coppia più Bella di Hogwarts!
Inserite un bigliettino con i vostri nomi all'interno della scatola rossa collocata nell'Ingresso.
La proclamazione dei partecipanti questa sera in Sala Grande!"
-Miseriaccia!- mormorò Ron, gli occhi spalancati. -Che...che cos'è questa buffonata?-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lavanda Brown, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo Sesto




Quando si mordicchiava il labbro inferiore in quel modo lo mandava ai matti.
Se l'avesse fatto di nuovo, non sapeva se sarebbe riuscito a trattenersi.
Lei lo rifece, sorridendo lascivamente.
Ron deglutì con molta fatica.
I lunghi capelli bruni le cadevano scomposti sulle spalle diafane.
Hermione Granger fece una risatina trillante, lanciandogli uno sguardo infuocato.
Ron, le orecchie in fiamme, si lasciò andare contro i cuscini candidi posati sulla testiera del suo letto.
Hermione, senza smettere di fissarlo, prese a sbottonare lentamente la camicetta.
Molto lentamente.
Una lentezza esasperante.
Respirando affannosamente, Ron la vide sganciare l'ultimo bottoncino, e lasciar scivolare il tessuto liscio lungo le braccia esili.
Poi passò alla gonna, con altrettanta lentezza.
Il ragazzo sentiva il viso in fiamme, un desiderio bruciante attraversargli il corpo, e il sangue affluirgli tutto...in un punto ben preciso.
Si passò una mano nei capelli, trattenendo a fatica un gemito quando la vide avvicinarsi.
Studiò con attenzione la pelle candida, il completino di seta blu notte, i capelli ribelli scendere lungo la schiena delicata.
Lei lo fissò, un sorrisetto diabolico dipinto sul viso.
Gli catturò gli occhi blu con le sue iridi nocciola, talmente intense da sembrare nere.
Era uno sguardo infuocato, che non le aveva mai visto prima.
Uno sguardo che lo fece rabbrividire da capo a piedi.
Che fece sussultare il lenzuolo proprio dalle parti del suo bacino.
Hermione abbassò lo sguardo, studiando con interesse la sua erezione.
Lui tossicchiò, a disagio, ma lei non sembrò affatto turbata.
Anzi, sorrise ancora di più.
Poi, con lentezza, salì sul letto.
Strappandogli un gemito roco, scostò il lenzuolo bianco e si mise cavalcioni su Ron.
Respirando a fatica, la fissò in tutto il suo etereo splendore.
Rimase immobile, poggiato ai cuscini, troppo eccitato, spaventato, emozionato per fare qualsiasi cosa.
Ci pensò lei a sbloccare la situazione.
Si chinò in avanti, serrando il bacino di lui con le proprie gambe, e gli schiuse le labbra con la lingua.
Prese a baciarlo con foga, stordendolo col suo profumo dolce e allo stesso tempo selvatico.
Ron, dal canto suo, dopo i primi istanti di panico ricambiò il bacio con fervore.
Le infilò una mano nei capelli, e con l'altra le carezzava la schiena liscia.
Si staccavano solamente per leccarsi il collo, le labbra, baciarsi il contorno del viso.
Quando Hermione prese a strusciarsi su di lui, Ron si lasciò scappare un altro gemito.
La guardò sorridergli, la sentì muoversi con desiderio, sentì il cervello andare in tilt.
Poi lei gli lasciò un ultimo bacio sulle labbra, gli lanciò uno sguardo furbo, e gli infilò una mano piccola e fredda nei boxer...

Ron spalancò gli occhi.
Col respiro affannato, si tirò su a sedere di colpo.
La stanza era buia e silenziosa. fatta eccezione per i respiri profondo di Harry, Seamus, Neville e Dean, che dormivano profondamente.
Si passò una mano tra i capelli, sconvolto.
Doveva essere notte fonda, e doveva aver sognato tutto.
Prese qualche respiro profondo, tentando di calmarsi.
Sollevò le coperte e si accorse che lì sotto, altezza bacino, qualcuno era molto più agitato di lui.
Fissò con orrore il rigonfiamento dei pantaloncini rossi, alzandosi velocemente dal letto.
-Miseriaccia- borbottò sottovoce. Posò la fronte contro il vetro gelido, cercando un pò di sollievo.
Passò qualche minuto scrutando le tenebre notturne dei giardini di Hogwarts, ma continuava a sentirsi su di giri.
Si versò un bicchiere d'acqua ghiacciata, ma nemmeno quello servì a molto.
Con rabbia, aprì i pantaloncini e ci svuotò dentro la brocca, pentendosene immediatamente dopo.
-Miseriacciamiseriacciamiseriaccia!- sibillò a denti stretti, saltellando sul posto.
Urtò il proprio baule, rischiando di cadere, e con un tonfo sordo si buttò di nuovo sul letto.
Restò a guardare il velluto del baldacchino per ore, le braccia spalancate, gli occhi vitrei.
Per quella notte, aveva dormito abbastanza.


*


-Ron, dove diavolo eri finito?!-
Hermione si sbracciava davanti al portone della Sala Grande, spazientita.
Ron sospirò.
L'aveva evitata tutto il giorno, ma non c'era piu' via di fuga,
Era arrivato il momento della terza prova, e lei lo aspettava imbronciata, insieme a tutte le altre coppie.
-Mancavi solo tu!- gli sibilò con rabbia, quando la raggiunse esitante.
Il ragazzo fece spallucce, farfugliando un -Non mi ero accorto dell'orario-
Quando entrarono nella Sala rimasero abbagliati.
Piccoli cuori di strass rossi galleggiavano per la stanza, riflettendo la luce delle candele.
Sulle pareti erano appesi grandi e lucidi arazzi di seta rossa.
Ogni tavolo e sedia era ricoperto di stoffa luccicante, e al centro della stanza c'era un piccolo palco.
Rosso, naturalmente.
-Per le mutande di Merlino!- sbottò Ron coprendosi gli occhi con una mano -Cos'è oggi tutto questo scintillio?-
-Oggi è S.Valentino, Ronald- spiegò Hermione alzando gli occhi al cielo.
Il ragazzo le lanciò uno sguardo inebetito.
Si era completamente dimenticato che la terza prova cadeva esattamente nel giorno della festa degli innamorati.
-Questa prova è, senza dubbio, tra le più impegnative...ma sicuramente anche tra le più romantiche finora!-
Il Professor Silente fece correre lo sguardo lungo la folla di studenti, pubblico e partecipanti, che trattennero il respiro.
-Oggi, i nostri cavalieri dovranno dichiararsi alle nostre dame con una bella dichiarazione d'amore!!!-
La folla applaudì e gridò entusiasta.
Ron sentì tutto il sangue abbandonargli il cervello e il volto.
Quando si voltò a guardare Hermione, si accorse che anche lei era impallidita.
-Per l'amor del cielo!- piagnucolò torcendosi le mani -Stavolta non abbiamo speranza!-
Ron deglutì e si arrovellò il cervello, mentre Terry Steevel proclamava versi romantici alla sua dama, strappandole qualche lacrima.
-Ron, devi essere credibile!- esclamò Hermione tirandolo per un braccio  -Fa finta di essere innamorato! Abbiamo affinato la nostra tecnica, o no?- gli fece un sorrisetto che lui ricambiò debolmente.
Gli studenti applaudirono alla prima coppia, che stava scendendo dal palco stretta in un abbraccio, e la McGrannit annunciò:
-Ronald Weasley ed Hermione Granger!-
Mentre salivano, Hermione sentiva le gambe tremare.
Sedette controvoglia sulla poltroncina di velluto, tirò Ron per farlo inginocchiare, e aspettò.
Il ragazzo la fissava spaventato, gli occhi spalancati, le orecchie in fiamme.
Un silenzio irreale li circondava.
-Ron, dì qualcosa!- implorò lei a denti stretti, qualche secondo dopo.
Ron si riscosse. Il cervello gli lavorava febbrilmente, alla ricerca di una qualche poesia o di qualche verso che aveva letto.
Ma aveva la testa completamente vuota.
-Ron!- mormorò di nuovo Hermione.
Lui alzò lo sguardo, incontrando i suoi occhi preoccupati.
E quasi senza accorgersene, sentì la propria voce parlare.
-Io...io non ho nessuna poesia in testa, Hermione. Non me le ricordo, e non so niente. Però se c'è una cosa che so, è che quando ti guardo io...i-io mi sento diverso!-
Vide Hermione spalancare gli occhi sorpresa.
-Mi sento diverso, mi sento migliore, sento di valere qualcosa. E tutto questo è nascosto dietro i tuoi occhi grandi, che mi rasserenano. Dentro i tuoi capelli, la più bella cornice che io abbia mai visto per un'opera ancora più bella.-
All'improvviso si sentì avvampare. Si accorse del silenzio attonito che regnava nella stanza.
Degli occhi luccicanti di Hermione.
Delle sue gote arrossate.
Deglutì a fatica, e ci mise qualche istante per aprire di nuovo la bocca.
-Ecco...guardarti studiare è la cosa più bella che mi sia mai capitata... E sfiorati equivale al caos più totale e io... H-ho finito.-
Sentendo il volto in fiamme, Ron si alzò in piedi e abbassò lo sguardo.
Per qualche secondo il silenzio gli perforò i timpani.
Poi la folla esplose in un boato assordante, in un applauso scrosciante.
Ron e Hermione si guardarono intorno, sorpresi.
La professoressa Sprite si era addirittura alzata in piedi per applaudire.
-Meravigliosa! Una dichiarazione così spontanea, così tenera!!!- si congratulò il Preside.
I ragazzi scesero dal palco, storditi.
Mentre il loro posto veniva preso da Neville e Luna, Hermione si voltò verso Ron.
Erano entrambi paonazzi, e lei sembrava vagamente turbata.
-Ron, io...-iniziò, con voce tremante.
-No...scusami Hermione- la interruppe lui. -Ho...ho esagerato. E' che ehm...mi sembrava la cosa giusta da dire e io...-
Hermione lo fissava, persa, le guance accese e gli occhi luccicanti.
-Sei stato bravissimo, Ron- disse piano -E'... sono state le cose più belle che mi abbiano mai detto. Anche se è una finzione, naturalmente!- si affrettò ad aggiungere.
Ron le lanciò uno sguardo triste.
Lei gli sorrise, ma dopo pochi istante la vide rabbuiarsi e si sentì battere su di una spalla.
-Questa volta l'hai fatta grossa, Ronron!-
Lavanda si ergeva in tutta la sua altezza, i capelli biondi crepitanti di elettricita, l'ombretto fucsia glitterato che le ingrandiva in maniera quasi impressionante gli occhi azzurri.
Ron fece un lungo sospiro.
-Lavanda... è stato solo...-
-Oh certo, è stata solo una prova!- trillò lei con foga, le mani sui fianchi -Ho visto come la guardavi, Ronron!-
Il ragazzo si passò una mano sul volto, stancamente.
-Lo sai che è solo una cosa finta, Lav.-
Lei ghignò. -Oh, io lo so benissimo, tesoro. Ma non credo che la nostra Hermione l'abbia afferrato!- sibillò.
Hermione alzò il mento con aria di superiorità.
-Non preoccuparti, LavLav- abbaiò -Io afferro tutto ciò che c'è da afferrare. Sempre.-
Lanciò uno sguardo strano a Ron e si allontanò, cercando Harry.
Quando annunciarono che la terza prova era stata vinta da loro due, nè Ron nè Hermione erano più nella Sala Grande.
Fu Harry a dirglielo, il mattino dopo, durante la colazione.






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 E buonissimo anno nuovo belli miei!
Ho avuto una festa di fine anno fantasticosa, ho dato il peggio di me, ho un sonno della miseria e dalla mia mente malata è venuto fuori questo capitolo xD
Allora, spero che abbiate passato un buon fine anno, un buon inizio anno, e che il 2011 sia per tutti noi un anno migliore di quello trascorso ^^
Vi ringrazio per il vostro affetto e sostegno, e ASPETTO CON ANSIA IL VOSTO PARERE *_*
Aaaaaauuuuguri e a presto! ^_^
Minnieinlove












   
 
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