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Autore: OrangeBubbles    01/01/2011    5 recensioni
Durante una riunione segreta dell' Esercito di Silente, un incantesimo sbagliato, su una persona sbagliata, causerà un pò di problemi a Ron Weasley e ai suoi due compagni.
Ebbene, Ron perde la memoria. Non ricorda di essere un mago ma, come sappiamo, non sa neanche nulla dei Babbani.
-Quindi voi sareste i miei migliori amici e frequentiamo la scuola di Magia e Stregoneria di Hoghenz?- ripetè stordito.
-Hogwarts.- lo corresse Hermione con una punta di stizza nella voce.-
Genere: Comico, Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-   Memories of a Ginger W i z a r d.
-
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-Oh? Cosa?-

Hermione sussultò quando Harry le afferrò agitato il polso, indicandole, sotto il Mantello dell’ Invisibilità, un punto non molto lontano alla loro destra.

-Eccolo! Corri, o lo perderemo un’altra volta!-

La ragazza strizzò gli occhi, poichè nel mezzo della folla non scorgeva nessuno che gli somigliasse, quando la sua attenzione venne catturata da una macchia rosso fuoco che si dirigeva svelta verso l’ampia entrata di un ‘Centro informazioni turisti’.

Cominciarono a correre, con il fruscio a terra e il tocco delicato del Mantello sulle caviglie.

Harry imprecava continuamente, e in un modo particolare che avrebbe fatto rizzare i capelli della McGranitt quando dovevano virare bruscamente se un passante sbucava fuori dal nulla, perdendo di vista Ron per qualche secondo.

Sfilò la bacchetta dalla tasca posteriore dei jeans, e Hermione, continuando a corrergli accanto, lo fermò ancor prima di esclamare l’incantesimo.

-Harry, no! Rischi di effettuare una Maledizione Senza Perdono su qualche babbano, e se il Ministero lo venisse a sapere sarebbero guai ancor più grandi che se le praticassi su un mago!

Riluttante, il ragazzo abbassò la bacchetta, mentre la testa rossa di Ronald entrava nel Centro informazioni.

Con un ultimo sforzo che parve richiedere a entrambi fino all’ultima goccia di energia nel loro corpo, Hermione e Harry arrivarono correndo dove qualche attimo prima si era fermato incerto Ron.

-Aspettiamo… che esca... o lo facciamo… subito?- ansimò Hermione piegata sulle ginocchia, riprendendo fiato.

Harry si passò una mano tra i capelli spettinati, togliendosi i ciuffi più lunghi da davanti gli occhiali.

-Io…- iniziò incerto.

Pensò che una Maledizione Senza Perdono non era roba da niente; non era come lanciare uno Stupeficium od uno Schiantesimo.

Fece una smorfia che non sfuggì ad Hermione, che intuì l’incertezza dell’amico.

-Lo faccio io, Harry, non… preoccuparti.-

Estrasse la bacchetta, la puntò verso Ron, che ciarlava animatamente guardandosi intorno in preda all’ansia, ed esclamò:

-Imperio!-

Il rosso si fermò di colpo, la testa girata appena verso un cartello che mostrava le mappe delle metropolitane di Londra, la bocca semiaperta pronta a vomitare un’altra valanga di parole.

-Dai…- supplicò Harry a mezzavoce.

E se l’effetto di un Incantesimo avesse fatto ricordare a Ron di essere un mago?

E se fosse riuscito e a opporre resistenza?

Oppure.. se Hermione non fosse riuscita a Maledirlo come si deve?

Ma i dubbi di Harry furono messi a tacere: il ragazzo all’interno del centro uscì e, ovviamente senza vederli, si diresse nel punto verso il quale Hermione puntava la bacchetta.

Lo seguirono in un passaggio semibuio, costruito in pietra di una sfumatura beige, senz’anima viva che vi passasse, e lì si fermarono.

Si tolsero in fretta il Mantello dell’ Invisibilità, che quasi scivolò tra le mani sudate di Harry.

Scambiò uno sguardo eloquente con la sua amica bruna, che aveva le gote rosse per l’agitazione.

-R-Ron?- disse lei, e la sua voce risuonò ancora più tremula nel freddo eco nel sottopassaggio.

Il rosso sobbalzò, senza essere più sotto la Maledizione Imperius, e si voltò verso di loro.

-Ci… conosciamo?-

Hermione, che si mordeva nervosamente il labbro inferiore, aveva tutta l’aria di star trattenendo copiose lacrime.

Harry si sentì sprofondare.

Il loro migliore amico davvero non ricordava davvero nulla… nemmeno loro?

-Ehilà, Ron!- disse, ignorando il nodo che gli si formò in gola un po’ per il muso di Hermione e un po’ per la situazione. Ronald lo guardò con una strana espressione.

–Io sono Harry e lei è Hermione… e beh… Sì, noi ci conosciamo, anche da un bel po’.-



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Spazio autrice:
che ho combinato?
mi sono messa in una situazione senza via d’uscita, cribbio! °///°
beh, è il bello del mettersi alla prova, no? *cerca conforto nei lettori.*

well, qualcuno ha capito cos’è capitato al Roscio? 8D
ed io non so che altro dire .___. … concludo in maniera classica:
spero apprezziate! Tanto love(:

OrangeBubbles.

   
 
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