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Autore: ste87    02/01/2011    4 recensioni
Questa è la mia prima ff in assoluto!! siate buone!cosa sarebbe successo se dopo il bacio che Bella da a Jacob in Eclipse, Edward avesse reagito in maniera totalmente diversa da come ci ha proposto la Meyer?e se Edward e Bella si lasciassero? scordatevi tutto quello che succede dopo eclipse! si ritroveranno? il loro amore è così forte da poter sopravvivere a tutto? lo scopriremo strada facendo.. intanto spero di avervi incuriosito!dal prologo: Il cancello all’ingresso del campus mi metteva di fronte ad una realtà che avrei dovuto sostenere da li a breve. Era come se ci fosse scritto BENVENUTA ISABELLA SWAN!
Era il cancello della“DARTMOUTH UNIVERSITY”.Sapevo che varcato quello sarebbe cominciata la mia nuova vita.Mi sarei dovuta lasciare tutto alle spalle per il mio bene perché continuare a soffrire non mi avrebbe certo riportato lui.
Scossi la testa cercando di rimanere con la mente al presente ma irrimediabilmente ecco passarmi davanti tutti i mesi appena strascorsi..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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 BUON ANNO MIE ADORATE!!!! COME AVETE PASSATO LA FINE DEL 2010??? IO SENTO DI STARE PER SCOPPIARE.. SE MI PUNGESSERO CON UNO SPILLO FAREI IL BOTTO!! HIHIHIHI HO MANGIATO TROPPO!!!!!
ECCO A VOI IL TERZO CAPITOLO.. SPERO VI PIACCIA E COME SEMPRE VI CHIEDO UNA RECENSIONE, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!!!

Capitolo 3
La notte passò senza che nemmeno me ne accorgessi. Dopo l’incubo non riuscii più a riaddormentarmi e l’unica cosa che potei fare fu quella di fissare le crepe del soffitto di camera mia. Non volevo svegliare Charlie, che si godeva il suo meritato riposo mattutino, e quindi me ne stavo chiusa nella mia stanza nell’attesa che si svegliasse. Quella notte avevo avuto il tempo per riflettere.. ma soprattutto di pensare al sogno orribile che avevo fatto... Non sapevo cosa fosse stato. Forse un sogno premonitore, o forse era il mio subconscio che mi spronava a prendere una decisione, sta di fatto che non volevo si arrivasse veramente ad uno scontro, quindi per il bene di tutti sarebbe stato meglio affrettarsi a prendere una posizione.. Si ma quale?
Rinfrancata dai rumori della porta del bagno che si chiudeva, evidentemente Charlie non riusciva più a dormire, decisi di alzarmi e scendere giù a preparare la colazione.
Cucinare aveva sempre avuto il potere di rilassarmi, perciò preparai a Charlie una sana e abbondante colazione e nell’attesa del suo arrivo mi misi in pari con le faccende domestiche che ultimamente avevo un po’ trascurato.. cominciai subito dal salotto, ma non feci in tempo nemmeno a sistemare i cuscini del divano che Charlie fece il suo ingresso in  cucina.
-caspita Bells! Cos’ho fatto per meritarmi una colazione del genere?- alzai gli occhi al cielo
-esagerato! Papà è solo la colazione di sempre.. solo un po’ abbondante- dissi mentre lo raggiungevo in cucina..
-Bells non è la colazione di sempre, questa basterebbe a sfamare l’intero quartiere- forse aveva ragione, sul tavolo imbandito c’era di tutto, dai pancake con lo sciroppo alle uova fritte con contorno di pancetta, dal caffè alla spremuta d’arancia, dal latte caldo a un cestino pieno di frutta.. forse  mi ero lasciata un po’ prendere la mano..
-e allora che vogliamo fare? Darla ai vicini invece di mangiarla noi?- lo stuzzicai
-non se ne parla nemmeno.. forse dopo mi sentirò male ma questo ben di dio è tutto per me!- disse mentre agguantava un pezzo di pancetta..
-per noi vorrai dire.. io non ho ancora fatto colazione..- e riempii subito il mio bicchiere di spremuta.
-come mai mi hai aspettato? Di solito vai sempre di fretta. Che c’è.. Edward oggi ha di meglio da fare?- concluse con il sorriso sulle labbra
Quella che voleva essere una battuta si rivelò avere la potenza di un pugno in pieno stomaco. Stavo quasi per affogarmi con il succo d’arancia se papà non fosse venuto a battermi due colpi sulla schiena.
-ei Bella calmati.. stavo solo scherzando, non ho detto niente di male..-
-no..- dissi mentre continuavo a tossire – lo so che stavi scherzando..- e continuai a schiarirmi la voce..
-ok.. scusa..giuro che non parlo più.- si risedette al suo posto e fece il gesto plateale di chiudersi la bocca con una chiave.
-papà è tutto ok, non serve che ti scusi..-
Continuammo la colazione in silenzio, visto che parlare di Edward mi aveva catapultata di nuovo nell’angoscia e il mio umore era decisamente cambiato.
-come siamo taciturni ..- disse improvvisamente Charlie
-già.. è che non mi va di parlare.. -
-si si.. come no! Bella so che c’è qualcosa che non va.. ormai ti conosco, se inizi a cucinare così tanto vuol dire che sei agitata, o devo ricordarti il giorno prima del diploma quando hai cucinato talmente tanta lasagna e arrosto con patate che stavo quasi per sentirmi male.. non vorrei arrivare a prendere 5 chili in una settimana solo perché tu non vuoi parlarmene..-
Non sapevo cosa dire.. una cosa del genere me la sarei aspettata da Reneè, che conosceva alla perfezione tutti i miei gesti, ma non da Charlie! Incredibile..
-avanti parla..-disse incitandomi con la mano.
-papà non ho niente da dirti.. sono solo un po’ irrequieta, tutto qui..- speravo tanto potesse bastare
-Bella, lo so che non è da tanto che viviamo insieme, ma da quel poco che ho imparato a conoscerti ho capito che hai più o meno il mio stesso carattere.. quando c’è qualcosa che non va difficilmente ci apriamo a confidarci con qualcuno, e siamo disposti a tenere tutto dentro per non far preoccupare inutilmente chi ci vuole bene.. ma in questo caso sono io a chiedertelo.. quindi dimmi.. cosa c’è che non va’???- era il discorso più lungo e paterno che avessi mai sentito uscire dalla bocca di Charlie..
Istintivamente abbassai lo sguardo, mi vergognavo a parlarne con lui, anche se aprirmi con qualcuno forse avrebbe contribuito a farmi vedere le cose in modo chiaro..  Alice era da escludere, mamma era troppo lontana e non avrei voluto farla preoccupare inutilmente, Angela si godeva la fine del liceo in compagnia di Ben, l’unico era papà.. certo avrei dovuto omettere un sacco di cose ma dopotutto non era male come idea..
-centra per caso Edward?- disse improvvisamente interrompendo i miei pensieri e io sussultai.
-prima quando sono entrato in cucina e ho visto tutta la tavola imbandita ho capito subito che c’era qualcosa dietro, poi quando ho fatto quella battuta infelice su Edward a momenti ti strozzavi.. non è stato difficile, ho fatto due più due e..- complimenti sceriffo dissi tra me e me
-si ok..- dissi in un sospiro – c’entra lui..-
- la cosa ha a che vedere anche con Jacob?-
Lo guardai sbalordita, ma non potei fare altro che annuire
-capisco.. e che cosa è successo esattamente?- sembrava stesse facendo un interrogatorio con tutte queste domande spezzate..
Aspettai un attimo ero ancora indecisa se dirglielo o meno.. ma poi presi coraggio e iniziai a parlare..
-bè..ecco.. è successo tutto in questi giorni, è stata una cosa talmente improvvisa che neanche io me l’aspettavo..-
Lui annuiva e stava zitto nell’attesa che ricominciassi a parlare.
-Edward è sempre stato geloso dell’amicizia che ho con Jacob, ma non ha mai impedito che lo frequentassi perché sa quanto ci tengo a lui.. ma in questi giorni ho capito che.. ho capito che non è solo amicizia quello che mi lega a Jecob..- a quel punto mi fermai, non c’è la facevo più a continuare..ero più rossa di un peperone e cercavo di nascondere il mio imbarazzo guardando fisso a terra e lasciando che i capelli mi ricadessero sul viso.. Charlie non parlava e io ero troppo codarda per alzare la testa  e vedere quale espressione avesse assunto il suo viso.
Ma poi si schiarì la voce e disse.. – t-tu lo, si bè insomma, tu l-lo ami??-
Aspettai qualche secondo e poi annuii
-e Edward lo sa?- Annuii
-immagino che abbiate litigato..- annuii ancora
-ti ha lasciato?-
-no! No questo no.. o.. quasi..- dissi affranta
 -spiegati meglio..-
-bè lui mi ha detto che vuole andarsene visto che c’è un altro di mezzo, e che non ha senso per lui rimanere qui, ma io gli ho chiesto del tempo.. si perché pur avendo capito i sentimenti che provo per Jake, io lo amo ancora..il fatto è che non so neanche io cosa provo, il cuore mi spinge verso Edward, ma la testa.. la testa mi dice che Jacob è la scelta più giusta.. a volte sono tentata di lasciar perdere tutti e due e di rimanere sola, ma poi sto male se penso di non poter più vedere il viso di Edward o il sorriso di Jake.. e questa cosa è terribilmente frustrante!!!- avevo quasi le lacrime agli occhi e mi stupivo del fatto che mi fossi aperta così con Charlie..forse avevo proprio bisogno di un confronto con qualcun altro che non fossero vampiri e licantropi.
-oh Bella! Bambina mia ti sei proprio cacciata in un bel casino..- disse mentre prendeva le mie mani
-papà cosa devo fare?- sapevo che non era giusto chiederlo a lui, ma speravo che potesse aiutarmi..
- Bella, non posso dirti quello che devi fare o quello che non devi fare, perché i sentimenti che provi li conosci solo tu, devi decidere se ascoltare il tuo cuore o quello che ti dice la testa. Certo non posso dire che il ragionamento di Edward sia sbagliato, forse anche io avrei agito così.. vedere la persona che ami con un altro è sicuramente la cosa più difficile che un uomo innamorato possa sopportare..-
Ecco, adesso  mi sentivo pure peggio. Ma forse era questa la giusta punizione per il mio comportamento.. sentirmi uno schifo perché facevo stare male una persona che non se lo meritava.
-hai ragione papà, sono solo io quella che deve decidere.. –
- e allora decidi Bella.. lo so che non è una scelta facile.. ma non lasciarli troppo nel dubbio, farai solo stare male entrambi.. ma sappi che qualunque decisione prenderai io starò sempre dalla tua parte..-
Di slancio mi alzai e lo abbracciai forte affondando il viso nel suo collo
-grazie papà, grazie davvero..-
- su, su bambina mia vedrai che si sistemerà tutto.. –
Mi lasciò andare e continuò a consumare la sua mega colazione mentre io iniziavo a sparecchiare il mio lato del tavolo
-spero solo prenda una decisione in fretta altrimenti se continui a cucinare così tanto non entrerò più nella divisa della polizia-
Un sorriso rilassato apparve sul mio viso, avevo fatto proprio bene a confidarmi con lui.
-ecco, vedi è questo quello che voglio vedere sul tuo viso, hai un sorriso bellissimo..-
E io ero più imbarazzata che mai..
-bene, adesso vado in centro devo acquistare delle cose, anche se dopo questa scorpacciata sarebbe meglio una bella corsa ma.. è o non è il mio giorno di riposo?-
Lo salutai, ma prima che me dimenticassi lo avvertii che sarei andata a trovare Jacob e non volevo si preoccupasse se al suo rientro non mi avesse trovata a casa. Lui mi disse  di non preoccuparmi, in caso ci saremmo visti direttamente quella sera.
Iniziai a ripulire la cucina, dopodiché continuai con il salotto e poi passai al bagno e alle camere da letto, la mia la lasciai per ultima sapevo che entrarci mi avrebbe scombussolato di nuovo..
Una volta entrata dentro mi lasciai andare contro la porta fino a sedermi completamente a terra, mi guardai intorno e potei notare come ogni cosa mi ricordava sia Edward che Jacob.. vedevo Edward disteso sul letto mentre aspettava che lo raggiungessi, vedevo Jecob arrampicarsi ed entrare dalla finestra, vedevo le foto che conservavo di entrambi attaccate alle pareti, l’acchiappasogni legato alla testiera del letto, il braccialetto di fiori del ballo del diploma sulla scrivania...
Era da masochisti rimanere li dentro. Le lacrime cominciavano a farsi sentire ai bordi degli occhi.. dopo un po’ non resistetti più e andai via. Presi la biancheria intima e mi chiusi in bagno, dovevo preparami per andare da Jacob..
Dopo nemmeno mezzora ero già sulla strada verso La Push, fuori il tempo aveva cominciato a piovere..
Poco dopo dovetti fermarmi sul ciglio della strada a causa del violento temporale che si abbatté su Forks e sul mio pick-up, a stento riuscivo a vedere le macchine che mi venivano incontro.
In attesa che la pioggia diminuisse d’intensità mi persi in pensieri che fino a quel momento avevo del tutto ignorato.. era quasi un giorno che non sentivo nessun membro della famiglia Cullen, ma soprattutto che non sentivo Edward. Lui che mi ero abituata ad avere sempre accanto in ogni momento della mia vita, lui che accompagnava le mie giornate e le rendeva più dolci quando prima di andare a dormire mi dava il bacio della buona notte, lui che in questo momento stavo facendo soffrire e che potevo ben capire volesse evitarmi, ma Alice? Da quando ci eravamo salutate ieri di fronte casa mia era sparita e non si era più fatta viva. Sentii subito un nodo in gola..
Che cosa stavo facendo?? Ero una persona orribile! Stavo allontanando da me le persone più importanti della mia vita, a cui tra l’altro stavo facendo del male.. gli occhi iniziarono a pizzicarmi e mi sentii una stupida a non aver trovato il coraggio di dire a entrambi che forse il motivo della mia ritrosia a scegliere di stare con Edward era il fatto di aver paura di diventare come tutti quei vampiri neonati assetati di sangue e senza nessuna morale.
E a questo si aggiungeva il fatto che da qualunque parte la vedessi, Jacob era, e sarebbe rimasto sempre una seconda scelta.. sia se pensassi che stare con lui sarebbe stato più facile, sia che pensassi che con lui non avrei dovuto cambiare niente di quello che sono, sia se pensassi che con lui avrei potuto costruire una famiglia, sta di fatto che Jacob era una seconda scelta per me..
Mia madre mi diceva sempre “se ti trovi nel bel mezzo di un bivio e devi prendere una decisione importante, chiudi gli occhi e vai dove ti porta il cuore.. perché il cuore non sbaglia mai!”
Presa dai miei pensieri sussultai quando sentii dei colpi al finestrino.. spaventata mi girai a guardare e feci un sospiro di sollievo quando notai la divisa della polizia.
Potei riconoscere Joe anche sotto l’ombrello che teneva per ripararsi dalla pioggia.. abbassai il finestrino quel tanto che bastava per poter parlare con lui senza che l’acqua entrasse anche nel mio pick-up
-ciao Joe..- dissi mentre cercavo di ripulire le lacrime che mi bagnavano il viso
-ciao Bella! Tutto ok?-
-si, grazie è successo qualcosa?- chiesi subito in apprensione
-no, no sta tranquilla.. è che io e il mio collega stavamo facendo un giro per la città, sai com’è con questo temporale.. ho visto il pick-up parcheggiato e ti ho riconosciuto subito e allora sono venuto a controllare che fosse tutto a posto.- che gentile che era stato
-oh grazie Joe, ma non è successo niente.. mi sono solo fermata perché non riuscivo più a guidare con tutta quella pioggia..- e istintivamente alzai gli occhi verso il cielo e potei notare come la situazione fosse migliorata, ora pioveva in modo regolare niente a che vedere con il temporale di prima..
-bene.. mi ero preoccupato.. comunque hai fatto bene a fermarti era quasi impossibile guidare in quelle condizioni..- mi disse sollevato
-niente che comunque non abbiamo già visto.. vero Joe?-
Sorrise
-come darti torto! Allora io vado, ci vediamo Bella..- e si allontanò verso l’auto di servizio che lo aspettava poco più avanti.
Mi ricomposi e subito ripartii per la riserva..
Arrivai di fronte casa di Jacob che era quasi mezzogiorno, avevo fatto bene ad avvertire Charlie di un mio probabile ritardo..
Quando parcheggiai l’auto sentii subito delle voci provenire dall’interno di casa Black, non mi meravigliai più di tanto, sapevo che i ragazzi sarebbero rimasti a vegliare su Jacob, o meglio a tenerlo a bada..
Quando chiusi lo sportello della macchina, qualcuno mi si era già affiancato... Sam.
-grazie..non dovevi disturbarti..- e feci cenno all’enorme ombrello che copriva entrambi
-figurati.. ti abbiamo sentito arrivare..- alludeva al mio pick-up, in effetti era quasi impossibile viaggiare in incognito..
-lui come sta??- chiesi subito sperando che non mi desse spiacevoli notizie
-e chi lo butta giù!!! È un ragazzo con una testardaggine unica.. si è voluto spostare sul divano della cucina, dice che rimanere a letto lo fa sentire un ammalato..- lo guardai divertita, d’altronde c’era da aspettarselo...
-ma perché scusa cos’è?? Lui è un ammalato che ha bisogno di cure per riprendersi e soprattutto ha bisogno di riposo..- mi guardò come se stessi dicendo la cosa più ovvia del pianeta
-prova a dirlo a lui.. prima quando glielo abbiamo fatto notare ci ha lanciato un occhiata che lasciava ben poco all’immaginazione..-
-della serie “se gli sguardi potessero uccidere”.. ho capito.. quindi niente allusioni al fatto che sta male e che deve riposare..-
-brava, hai capito il concetto..-
Sorrisi.
 Arrivati sul pianerottolo di casa mi fermai un attimo per sbattere i piedi a terra, i miei scarponcini erano completamene ricoperti di fango, Sam tenne la porta aperta in attesa che entrassi.
Appena dentro potei notare che c’erano tutti.. i ragazzi formavano un semicerchio di fronte a un Jacob tutto fasciato e debilitato seduto sul divano, sorrise appena incontrò il mio sguardo, Emily e Sue erano intente a cucinare e Leah era poggiata alla parete opposta con affianco un Billy radioso.. quella stanza non mi sembrò mai essere tanto piccola..
-ei Bella!!- urlarono tutti i ragazzi non appena mi videro..
-ciao!- li salutai tutti con un gesto timido della mano
-Bella che fai li impalata vieni a sederti..- mi incoraggiò Jacob, che potevo notare avesse una  voce più vivace rispetto alla sera precedente. I ragazzi fecero spazio e lasciarono che mi accomodassi sul divano di fianco a lui.
- allora come stai?- chiesi subito al diretto interessato
-mmmh fa male, ma non mi lamento..- poi avvicinò il viso al mio e pian piano sussurrò al mio orecchio – adesso che ci sei tu va ancora meglio..- io arrossii di getto non sapevo cosa dire, speravo solo che i ragazzi non avessero sentito nulla.. mi ritrassi un po’ con la scusa di togliere il golfino..uff  iniziava a fare caldo, o forse ero solo io a sentirlo..
-b-bene mi fa piacere.. e il braccio? Riesci a muoverlo un po’?- gli chiesi distaccata nel tentativo di sbollire la situazione
-per il momento riesco a fare solo piccoli movimenti, ma non mi stupirei se entro stasera guarisse del tutto..-
-cerca di non sforzarti, lo sai che devi riposare..-
Mi guardai intorno e potei notare come tutti gli altri si fossero divisi in gruppetti e si fossero appartati, come a volerci lasciare un po’ di privacy..
-si lo so, ma con tutti i ragazzi qui è quasi impossibile affaticarsi, non mi lasciano fare niente.. e comunque.. sono felice che tu sia venuta, non pensavo di rivederti..-
-te lo avevo promesso...- risposi imbarazzata
-già ma dopo le ultime vicende non sapevo se volessi rimanere sola, o se.. Edward te lo avesse impedito     o peggio ancora che avessi già fatto la tua scelta..-  no! ti prego.. non mi andava di parlare di quello..
- non preoccuparti.. penso che sarai il primo a saperlo in quel caso.. per il momento sono solo Bella che va a trovare il suo migliore amico in seguito ad un brutto incidente, niente Edward di mezzo e nessuna decisione da prendere.. quindi non pensiamoci..ti va?- sperai tanto potesse accontentarsi.. 
Mi fissò per un istante e poi annui silenzioso..
-ei Bella, ti fermi a mangiare con noi vero?- mi chiese improvvisamente Billy
Mi girai in direzione di Jacob che mi guardava quasi implorante e non potei dire di no..
-c-certo molto volentieri..- risposi
Dopo circa mezzora eravamo tutti seduti al tavolo e stavamo mangiando le prelibatezze che Emily e Sue avevano cucinato.. i ragazzi sembravano non saziarsi mai, e anche Jacob che sedeva al mio fianco sembrava gradire molto.. ero contenta che si stesse riprendendo così in fretta.. durante il pranzo sembrava aleggiasse intorno a noi un atmosfera tranquilla e rilassata.. nessun accenno al giorno precedente, e benché sapessi ne fossero a conoscenza, non fecero nessuna allusione alla situazione in cui eravamo io, Jacob e Edward... ci divertimmo, ridemmo e scherzammo, tutti erano sereni nei miei confronti.. l’unica che mostrava durezza, forse anche dovuta al fatto che si sentisse ancora in colpa per l’ incidente di Jake, era Leah.. non sarei mai andata a genio a quella ragazza..
 Dopo mangiato aiutai a sistemare la cucina, mentre i ragazzi accompagnarono Jacob nella sua stanza, aveva bisogno di riposo e volente o nolente doveva ubbidire.. approfittai un attimo della distrazione di tutti per chiamare papà che era del tutto ignaro fossi ancora a casa di Jake.. uscii nel portico che si affacciava sul cortile, l’aria fresca mi invase e rabbrividii un po’. Composi velocemente il numero e dopo tre squilli ricevetti risposta..
-pronto Bells!-
-ciao papà, dove sei?- 
-sono ancora in centro a Port Angeles, quella cosa che dovevo fare mi ha impegnato un sacco di tempo.. tu? Sei ancora da Jacob?-
-si mi sono fermata a mangiare qui.. ci sono tutti sai?Sue, Sam e i ragazzi.. mi hanno convinto a restare.. immaginavo facessi tardi e allora ho accettato..-
-Bella non preoccuparti… anzi sono contento che ti sia fermata li, se fossi tornata a casa avresti dovuto mangiare da sola e mi sarei sentito più in colpa per non essere riuscito a tornare in tempo..- ecco lo sapevo che avrebbe trovato il modo per sentirsi in difetto.. 
-no papà tranquillo.. quando torni?- chiesi sapendo che di li a poco sarei dovuta tornare a casa anche io..
-guarda.. sperando che non sia troppo affollato vorrei mangiare qualcosa in quel ristorante italiano che ci piace tanto e poi riparto subito..- un groppo in gola mi fece congelare all’istante pensando a quello che aveva appena detto Charlie.. il ristorante italiano.. quello dove avevo mangiato con Edward.. ricordo ancora, Ravioli ai funghi avevo ordinato.. la nostra prima uscita insieme se così si può dire.. sentivo papà chiamare incessantemente dall’altro lato della cornetta , mi ricomposi un attimo prima di rispondere non volevo si preoccupasse oltre..
-si papà sono qui.. allora ci vediamo dopo a casa..ok a dopo..ciao..- lo salutai e richiusi il telefonino, ma non rientrai subito..
Sentivo come una forza che mi spingeva a usare quel cellulare per chiamare qualcuno che forse non voleva sentirmi.. mi feci prendere dal panico qualche minuto ma poi composi subito il suo numero che ormai conoscevo a memoria.. ad ogni squillo il mio cuore aumentava sempre di più la sua corsa.. sentivo che sarebbe esploso nel momento in cui avessi sentito dall’altra parte la sua voce così melodiosa e vellutata.. cosa mi avrebbe detto?? E cosa gli avrei detto io?? Mi sentivo una stupida.. chiamarlo senza sapere neppure cosa dirgli.. ma volevo sentire la sua voce.. sentire la sua presenza e sapere che c’era..
Mi demoralizzai un attimo nel sentire la segreteria telefonica.. forse non poteva rispondere, magari era a caccia e aveva lasciato il cellulare a casa.. o... o niente Bella non prendiamoci in giro.. non ha risposto di proposito ecco quello che ha fatto.. “non ti vuole sentire” continuava a ripetere la vocina interiore che avevo scoperto venire fuori ogni qual volta provavo a mentire e me stessa..
Riprovai a telefonare.. e anche questa volta l’attesa fu più snervante nel sentire la segreteria telefonica dall’altra parte.. mi rassegnai, rimisi il cellulare in tasca e rientrai dentro..
-ah eccoti! Dov’eri finita?- mi chiese bonariamente Emily  appena misi piede in casa
-ero uscita a telefonare a Charlie.. mi ha detto che sta rientrando.. vado a salutare Jacob e poi lo raggiungo a casa..- mi giustificai..ormai il mio umore era peggiorato non sarei stata di certo di compagnia..
-va bene..- disse solamente sfiorandomi un spalla.. la guardai e trovai comprensione nel suo sguardo.. ne fui felice. Mi diressi subito verso la porta della stanza di Jacob, volevo salutarlo e speravo tanto non si fosse già addormentato.. appena pochi metri mi dividevano dalla sua stanza ma bastarono per sentire che era sveglio e stava parlando con Sam.. mi fermai non volevo disturbarli e così feci per andarmene ma mi bloccai di colpo quando sentii il nome di Edward pronunciato dalle labbra di quest’ultimo.. sapevo che origliare era una brutta cosa ma sentivo come qualcosa che mi spingeva ad ascoltare..
-si Jacob è come ti dico io..- disse Sam
-non ci posso credere..-rispose Jacob al quanto stupito
-si.. è successo poco prima che venissi da te stamattina.. ci siamo incontrati ai confini della riserva e me lo hanno detto..-
-ma perché? Voglio dire.. non gli è bastato andarsene via già una volta? E Bella? Non pensa a Bella?- rispose Jacob agitato
In quel momento sentii il mondo crollarmi a dosso.. dovetti appoggiarmi al muro per non cadere a terra.. la verità delle sue parole mi colpì in pieno come un macigno.. non poteva essere successo.. no! Mi rifiutavo di pensarlo! Lui era a casa con il resto della sua famiglia.. magari in questo momento stava suonando il piano o era intento a leggere un libro..ma allora perché non mi aveva risposto al telefono? Sentii gli occhi annebbiarsi e fu quasi impossibile riuscire a vedere.. nella mia mente sentivo solo il vuoto e una voce che ripeteva incessantemente “se ne è andato..se ne è andato..se ne è andato..”
Non aspettai un minuto di più.. dovevo avere subito la conferma di quello che avevo sentito.. non so come feci ad alzarmi da terra e ne quale forza mi spinse a ricompormi.. sta di fatto che feci dietrofront e corsi all’impazzata verso il mio pick-up.
Percorrevo le strade di Forks come se fossi ad una gara di Rally, incurante dell’asfalto bagnato le lacrime ormai mi annebbiavano la vista ma non mi fermai.. dovevo arrivare alla villa il più presto possibile.. imboccai il sentiero che portava a casa di Edward ad una velocità tale che mancava poco uscissi fuori strada.. raggiunsi la villa con il cuore che galoppava nel petto.. mentre salivo le scale che conducevano alla porta principale dentro di me ripetevo “ti prego fa che non sia vero..ti prego fa che non sia vero..” ma la porta chiusa e la serratura sbarrata non fecero altro che confermare il contrario..se ne era andato.. di nuovo!!!
Mi accasciai a terra in preda al dolore  e mi lasciai andare ad un pianto disperato, ripetevo il suo nome incessantemente... battevo le mani alla porta di casa e gridavo, gridavo..
-EDWARD!! EDWARD DOVE SEI!!!!! RISPONDIIII.. TI PREGO RISPONDIMIII!!- ma a quel punto i singhiozzi mi impedivano quasi di respirare..
Presi il cellulare sperando di riuscire a contattarlo.. ma il cuore mi si fermò quando dall’altra parte trovai solo il nulla..era spento!!   

NON UCCIDETEMI PEASE!!!! ALLORA??? CHE VE NE PARE???? COSA FARA’ BELLA ADESSO???
   
 
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