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Autore: Miss_Slytherin    02/01/2011    19 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                     CAPITOLO 39

                                                      Incoherence

 

 

 

-Andiamo Lily, non potresti proprio...?-

-No-.

-Sei veramente testarda-.

-Lo so!-

-C'è qualcosa che possa fare per...?-

-No Glorya, non rivolgerò parola a Cassiopea per un tempo sufficientemente lungo da farle scordare il mio nome, chiaro? Ora possiamo

cambiare argomento? Questo mi sta facendo passare la fame-.

Glorya Zabini, tornata splendente e in perfetta forma, sbuffò e tornò a concentrarsi sulla sua colazione; accanto a lei Lily Potter, perfetta in leggins beige, ballerine scamosciate marroni e camicione in stile scozzese color wenghè, si scostò dagli occhi un ricciolo sfuggito dalla sua coda di cavallo e riprese a sorseggiare il tè con tranquillità. In realtà, non era affatto tranquilla...e come avrebbe potuto esserlo? Non parlava con Cassiopea da una settimana, era esplosa in urla furiose per poi successivamente scoppiare in lacrime di fronte a Scorpius Malfoy e come se non bastasse quella sera si sarebbe tenuta la festa di Halloween e lei non sapeva cosa accidenti mettersi.

-Come va con Ethan?- ritentò la Zabini, afflitta.

Stavano facendo colazione insieme quel sabato mattina ed entrambi i fratelli Malfoy non si erano fatti vedere e, almeno per quanto riguardava Cassiopea, non c'era da stupirsi. Aveva saggiamente aspettato che fossero passati almeno tre giorni prima di tentare di rivolgere la parola a Lily, ma quando si era azzardata a farlo, non aveva ricevuto altra risposta che uno sguardo che avrebbe fatto scoppiare a piangere Satana. Aveva riprovato il giorno seguente, ottenendo la stessa gelida reazione. A quel punto Cassiopea riteneva di aver cercato sufficientemente di scusarsi con Lily e aveva smesso di provarci, così le due avevano preso ad evitarsi sistematicamente. Glorya soffriva, sia nel trovarsi in mezzo a questa situazione assurda, sia nel vederle così lontane. E anche quelle due maledette testone testarde stavano male, ma non l'avrebbero ammesso neanche fra un milione di anni.

-Bene, stasera mi accompagnerà alla festa e spero che questa volta nessuno venga ad interromperci mentre stiamo per baciarci!- rispose la Potter seccata, togliendosi delicatamente un grumo di marmellata dall'angolo delle labbra.

-A chi ti riferisci?- chiese Glorya, un perfetto sopracciglio scuro inarcato.

-A Malfoy, ovviamente! L'altra volta, mentre ti stavamo accompagnando al castello, io ed Ethan stavamo per baciarci...ma Malfoy è venuto a interromperci, neanche fossi la sua ragazza!- raccontò Lily, ancora infervorata al solo pensiero del biondo.

-Scusa, ma non era lui che si stava baciando la Stewart, sabato scorso?- domandò giustamente perplessa l'altra, pronta a difendere la sua amica ad oltranza.

-Appunto!!! Dovrei iniziare a chiamarlo Mr.Incoerenza...-replicò Lily, finendo l'ultimo sorso di tè.

-E tu? Sbaglio o ho visto un certo Mackenzie, al tuo capezzale?- chiese poi.

-Non sbagli e non so se dire purtroppo o per fortuna- rispose Glorya, drappeggiandosi meglio il foulard azzurro che, insieme ad un paio di pantaloni blu scuro e ad una camicia a righe bianche e cobalto, completavano il suo abbigliamento.

-Dai, racconta!- la esortò Lily. Nell'ultima settimana trascorsa non avevano avuto la voglia di raccontarsi le ultime novità: Lily era troppo presa dal rielaborare gli ultimi eventi, Glorya si era imposta di pensare prima alla sua salute fisica.

-In realtà non c'è molto da dire, è solo venuto a trovarmi...ed io non ho potuto fare a meno di fargli notare che la cosa non aveva alcun senso, e che mi avrebbe solo fatta stare ancor più male. Poi...beh, siete arrivati voi, e il resto lo sai- disse, fissandosi ostentatamente le unghie smaltate di blu marine.

-Capisco...beh, sarà meglio che vada, scorgo qualcuno che non gradisco molto- commentò Lily, vedendo la chioma bionda di Cassiopea in avvicinamento.

-Lily...-

-Ci vediamo dopo, Glorya- la interruppe secca l'altra. Si era appena confusa fra la folla che quel 31 ottobre affollava il Refettorio, quando Cassiopea prese il suo posto accanto alla Zabini. Il suo abbigliamento si intonava alla perfezione con il suo umore: stivali Jimmy Choo grigi, abitino di cachemire nero, cardigan grigio aperto sul davanti e rosa nera fra i capelli; Cassiopea Sofia Malfoy sembrava pronta per un funerale, anche se splendida come al suo solito.

-...'giorno- grugnì all'indirizzo di Glorya, afferrando subito il bricco del succo di mela.

-Buongiorno, Cass...come stai?- rispose l'altra, usando molta più gentilezza del solito. Sapeva che oltre Lily, anche Scorpius era arrabbiato con la sorella e le rivolgeva parola solo lo stretto necessario e, quando questo avveniva, usava un tono duro e distaccato.

-Domanda di riserva, subito- ringhiò la bionda in risposta.

-Okay, okay! Cosa ti metti stasera?- chiese la Zabini, cercando un argomento neutro.

-Fantasma di Cleopatra- rispose solamente Cassiopea, riassumendo in tre parole il suo travestimento per Halloween.

Glorya sospirò afflitta, di fronte all'umore nero della Malfoy, anche se non poteva che capirla.

-Tu?- aggiunse Cassiopea, preparandosi un toast alla marmellata di arance.

-Credo una semplice vampira, sabato scorso non ero molto in grado di fare acquisti- rispose Glorya; alla parola "sabato" vide Cassiopea irrigidirsi e, per distrarla subito dal ricordo della disastrosa giornata, attaccò a raccontare anche a lei di Liam.

Erano solo le nove e mezzo del mattino del suo primo giorno di ritorno fra i sani, e Glorya già desiderava tornarsene in infermeria.

 

                                                        *****

 

-Ehilà, che ci fai già in piedi a quest'ora? E soprattutto, cosa ci fai in biblioteca di sabato mattina?!- esclamò Liam Mackenzie alla vista di un Shane Burke a dir la verità piuttosto assonnato, chino su un libro.

-Potrei farti la stessa domanda- ribatté Shane, senza la consueta allegria nella voce. Liam se ne accorse e si sedette di fronte a lui, senza però tirare fuori i libri dalla borsa.

-Per me è normale, ma per te...andiamo, non me la racconti giusta- rispose lo scozzese, chiudendogli il tomo di Trasfigurazione sotto il naso.

-Ehi!- protestò l'altro, ma di fronte allo sguardo indagatore del suo nuovo amico non seppe resistere e cedette.

-D'accordo, le cose con Cassiopea non vanno bene, anzi...non vanno affatto- confessò, ripensando alla disastrosa conclusione del loro unico appuntamento.

-E perchè?- chiese Liam, curioso.

-Beh ecco l'appuntamento stava andando alla grande!!! Insomma, lei rideva alle mie battutte e per le mie storielle e io ero così felice! Ma poi è arrivata Paige...-

-Uh, uh Paige? Una new entry? Una ex fiamma?- lo prese in giro il Corvonero, per farlo sorridere un pò; per tutta risposta Shane gli pestò le dita appoggiate sul tavolo con il pesante libro che stava studiando.

-Macchè new entry e new entry! Era semplicemente mia cugina!!!!- chiarì Shane, sorridendo alla vista delle mani rosse del suo amico.

-E allora perchè, se questa Paige era solo tua cugina, Cassiopea se n'è andata?-

-Perchè ovviamente ha frainteso tutto e non mi ha neanche dato modo di spiegarmi! Ha preso e se n'è andata, e naturalmente ora non mi rivolge più parola e quando ho tentato di avvicinarmi ha tentato di Cruciarmi, credo sul serio- spiegò il Grifondoro, tornando triste e preoccupato.

-Capisco...beh, questa volta dovrai escogitare qualcosa di davvero straordinario per farti perdonare, più del finto suicidio!- commentò Liam, massaggiandosi ancora le dita.

-E la tua Glorya? Si è ripresa?- gli chiese Shane, anche per distogliere la mente dalla Malfoy.

-Fisicamente sì...ma credo di non aver fatto la cosa giusta, andando a trovarla- rispose Liam, ricordando le parole che Glorya gli aveva rivolto in infermeria.

-Dici?-

-Sì, insomma...ho troncato con lei, non avevo il diritto di precipitarmi a trovarla ma...-

-Eri preoccupatissimo per lei e volevi vedere di persona come stava- concluse Shane al posto suo.

-Già- confermò l'altro, con un tono amaro.

-Liam, davvero non riesco a capire perchè non puoi stare insieme a lei. Insomma, lei ti piace, tu le piaci, non desidera che tu muoia fra atroci sofferenze come invece Cassiopea spera per me e tu che fai? La molli!!! Ma perchè?!?!- insistette Shane, che riteneva Liam davvero fortunato a vedere i suoi sentimenti ricambiati.

-Te l'ho detto, la farei solo soffrire- rispose Liam, testardo.

-Ti sembra che senza di te stia meglio?-

 

                                                        *****

 

-Andiamo Derek...non possiamo continuare così!-

-Mmh...-

-Dai, parliamone almeno!!!-

-Mmh....-

-D'accordo, l'hai voluto tu!- disse Edward Nott vendicativo e, con tutta la sua forza, si lanciò dal suo letto per atterrare addosso a Derek; quest'ultimo, per nulla contento, urlò:

-Ma sei impazzito? Mi hai appena smaciullato lo stomaco!-

-Era l'unico modo per attirare la tua attenzione!- replicò Edward, in tono tragico.

-D'accordo, ti ascolto!- sbuffò Derek, spingendolo via di malagrazia.

-Ecco...non potresti dimenticare quanto ho detto a riguardo di...ehm, Rose?- iniziò Edward, titubante come Derek non l'aveva mai visto. Tuttavia sapeva che stava cercando di scusarsi, per aver usato parole poco gentili nei confronti di Rose, e per non averlo saputo capire.

Non era cosa da tutti i giorni, vedere Edward scusarsi: lui e Scorpius non si rivolgevano ancora parola, perchè entrambi troppo orgogliosi e superbi, per "abbassarsi" ad ammettere che forse, e solo forse, entrambi potevano aver torto. Se la situazione non si fosse in qualche modo smossa, avrebbero rischiato di rovinare per sempre un'amicizia bellissima.

-Uhm....dimenticare, eh?- infierì Derek, che in cuor suo aveva già deciso di perdonare Edward. Sapeva che per i suoi amici non sarebbe stato facile accettare Rose, ma già il fatto che Edward fosse lì, a cercare di rimediare al danno fatto, significava molto per Derek. Scorpius non aveva neanche sollevato l'argomento....

-Beh, sì, far finta che io quel sabato non abbia mai parlato- replicò Edward scontroso: quanto aveva intenzione di tirarla per le lunghe, Derek?

-Mmh, non saprei...- fece Derek titubante, ma, di fronte all'espressione supplicante di Edward, non seppe trattenersi dall'aggiungere:

-D'accordo, ma piantala di guardarmi con quegli occhi da micio abbandonato!-

Per tutta risposta Edward gli regalò un vero ed autentico sorriso, di quelli rari da vedere; Derek sorrise di rimando, prima di piantargli un pugno sulla spalla.

-Ahi!-

-Il mio povero stomaco reclamava vendetta- spiegò Derek, soddisfatto.

-Okay, siamo pari- concesse Edward, massaggiandosi il punto colpito.

Nella stanza cadde un silenzio rilassato, che venne interrotto poco dopo da Derek.

-Edward, senti...tu e Scorpius non vi parlate ancora, vero?- chiese.

-No- rispose secco l'altro, cambiando atteggiamento.

-E quando pensate di ricominciare a parlarvi?-

-Quando lui ammetterà di essere stato uno stronzo menefreghista a baciare la mia ragazza sotto i miei occhi!- esclamò Edward rabbioso, cercando di non ripensare al disastroso party.

-Tecnicamente Lily non era la tua ragazza- precisò Derek, anche se sapeva che Edward aveva ragione a sentirsi ferito. D'altra parte, era palese a tutti che prima o poi fra Lily e Scorpius sarebbe successo qualcosa...

-E cosa c'entra??? Sapeva che mi piace, che ne sono innamorato, e cosa fa il bastardo?? La bacia!-

-Sì, ma non ha fatto tutto da solo. Insomma, non mi sembra che Lily l'abbia respinto...- osservò Zabini, sapendo che rischiava molto a parlare di questo argomento con Edward. Ma qualcuno doveva pur far capire a quei due che stavano facendo un enorme cazzata, a comportarsi in quel modo.

-Lo so! Ma lui non avrebbe dovuto proprio avvicinarsi!-

-Andiamo Edward, non potete distruggere la vostra amicizia per una ragazza! Puoi averne quante ne vuoi e lo sai, ma di amici veri ce n'è pochi- sospirò alla fine Derek, sconsolato per la reazione dell'amico.

-E ti sembra un amico vero, uno che calpesta la tua fiducia senza pietà?- domandò retoricamente Edward.

Derek aveva appena messo in piedi una risposta quasi decente, quando qualcuno bussò alla porta; dopo uno svogliato "avanti" di Edward, Diana Calender fece il suo ingresso. Era decisamente bella, in jeans chiari Cavalli, decoltè di vernice bordeaux e maglioncino dallo scollo a v color vinaccia, e i lucenti capelli neri legati in uno chignon le lasciavano scoperto il volto acqua e sapone.

-Buongiorno ragazzi! Che ci fate ancora a letto?- esordì allegra.

-Buongiorno Diana...diciamo riunione fra maschi- le rispose cordiale Derek, che trovava Diana molto gentile e carina; Edward, non sapeva perchè, si era incantato a fissarla.

-Uhm...e non vi andrebbe proprio di aiutarmi con l'organizzazione del party di stasera?- chiese, guardando soprattutto Nott.

-Ti aiuterei volentieri ma ho...ehm, un impegno. Anzi, devo proprio andare!- esclamò Zabini, fingendo una fretta improvvisa; neanche il tempo di accorgersene, che era già fuori dalla porta.

-Non resti che tu- disse a Edward, molto seria.

-Così pare...okay, ti aiuto- replicò lui, fissandola dritto negli occhi grigi. Detto questo, si alzò dal letto e passando accanto a lei per andare a recuperare un maglione da infilarsi, le sfiorò la mano. Era calda, e morbida e Edward provò l'improvviso desiderio di stringerla; ma l'attimo passò e, entrambi taciturni e pensierosi, poco dopo lasciarono la stanza dei ragazzi.

 

                                                       

                                                        ******

 

 

-Scorpius! Ehi Scorpius!-

Scorpius Hyperion Malfoy si voltò, piuttosto seccato all'idea di dover ritardare anche solo di due minuti la sua sacrosanta sigaretta in cortile. Vide Marìkaa Stewart venirgli incontro e provò il desiderio di eclissarsi. Da quando l'aveva baciata era diventata fastidiosamente onnipresente: non che gli stesse sempre fisicamente appiccicata, ma era costantemente nei paraggi, casualmente si trovava sempre dov'era lui, come se aspettasse che le rivolgesse parola. Naturalmente a lezione Malfoy le parlava -lo stretto necessario a dire il vero- ma solo per tenersela buona. E poi, con tutti i pensieri che aveva in testa, fra Edward, sua sorella e una certa rossa, non aveva proprio voglia di fingere il solito interesse per Marìkaa.

-Ciao- gli disse, non appena l'ebbe raggiunto. A dire il vero era un pò troppo vicina, come se si aspettasse un altro bacio.

-Ciao- le rispose, al confine con la scortesia.

-Come stai?- domandò Marìkaa, sistemandosi nervosa le pieghe della sua troppo lunga gonna di tweed verde scuro, uno degli acquisti che aveva fatto durante la gita a San Francisco. Si sentiva carina quel giorno, con il capelli legati e gli stivali alti, e sperò di piacere a Scorpius.

-Alla grande- rispose quest'ultimo pesantemente ironico, senza ricambiare la domanda.

Marìkaa, che a quel punto stava seriamente considerando l'idea di sotterrarsi, dato l'imbarazzo che provava a starsene lì in silenzio, pensò di chiedergli ancora:

-Va...tutto bene? Insomma, non sembri star bene...-

-Stewart- iniziò Scorpius e Marìkaa sobbalzò all'uso del cognome, -se dico che sto bene, sto bene okay? Altrimenti direi che sto male, non pensi?-

Marìkaa lo guardò ferita, senza tuttavia avere il coraggio di voltargli le spalle e andarsene.

-Malfoy, Malfoy...non si trattano così le ragazze, non vedi che l'hai ferita?-

Entrambi si voltarono, per vedere Lily Potter che li fissava a neanche mezzo metro di distanza, seduta su una panchina dell'ampio cortile del Saint Patrick; in mano aveva un libro, non scolastico, segno del fatto che aveva deciso di svagare un pò la mente con una lettura leggera. Tuttavia, sentendo il loro discorso, aveva alzato gli occhi e li aveva osservati.

Come le succedeva ormai spiacevolmente spesso, Lily non poté fare a meno di notare quanto fosse bello Scorpius, nei suoi ricercati pantaloni scuri e il maglione di raffinata lana grigia. Lo squadrò da capo a piedi, cercando di non pensare a quanto era stato gentile a portarla nella sua stanza, mentre piangeva. L'aveva stretta a sé, dopo, e Lily non poteva dimenticare quanto si fosse sentita a casa fra le sue braccia. Ma non poteva, non poteva cedergli, non poteva essere una delle tante. Così, quella settimana l'aveva evitato, senza ringraziarlo, cosa che peraltro non sarebbe minimamente stata nel suo stile. Ma ad averlo così vicino...

-Potter, nessuno ha richiesto la tua opinione- ribatté seccato Malfoy.

Quella mattina Lily aveva un certo nonsochè, che attirava ancora di più il suo sguardo su di lei.

-Penso che la nostra Marìkaa sia d'accordo con me, non è vero?- disse Lily ignorandolo, e puntando i suoi occhi inquisitori sull'americana, che avrebbe decisamente voluto essere inghiottita dalle viscere della terra.

-Scorpius è semplicemente di cattivo umore...- trovò il coraggio di rispondere, con un filo di voce.

-Dici? Allora dovresti cercare di raddrizzargli la giornata, non credi...magari con un bel bacio- insinuò Lily, velenosa come una serpe, avvicinandosi i due.

-Piantala- le intimò Scorpius minaccioso, a due passi da lei; Marìkaa spostava lo sguardo dall'una all'altra, confusa e ferita.

-Ma come Malfoy, vorresti dirmi che un bacio non ti farebbe spuntare un bel sorriso?- continuò Lily, sempre più vicina.

E d'improvviso Scorpius capì. Lily lo stava provocando. Voleva metterlo in difficoltà e dannazione se ci stava riuscendo, con quegli occhi da gatta e le labbra tentatrici.

-O forse Marìkaa non ha questo ascendente su di te? Forse qualcun'altra riuscirebbe?- chiese e, prima che Scorpius potesse rispondere, ma con la giusta lentezza da far capire a Marìkaa cosa stava per succedere, Lily lo baciò.

 

Spazio Autrice:

 

Buon anno a tutte voi, mie meravigliose lettrici!!! Eccovi un nuovo capitolo, lascio a voi ogni commento e spero vivamente che vi piaccia :) grazie a tutte le 15 splendide persone che hanno recensito lo scorso capitolo, credo abbiate già ricevuto la risposta ad ogni recensione, perciò mi limito ad un gigantesco grazie generale :)

 

con affetto, Miss_Slyhtherin

 

 

  
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