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Autore: Meggie    13/12/2005    16 recensioni
“Il mondo finì quel giorno, lasciando me soltanto. Guardai verso il cielo nuvoloso e vidi che il colore era svanito. Mi sto ancora chiedendo cosa sia successo al sole che avrebbe dovuto splendere lassù…” (da “Stigmas” di Kazuya Minekura).
Ginny. Draco. Mangiamorte per scelta. Ron. Harry. Hermione. Auror per abilità. E ombre che nella notte si muovono veloci… e uccidono… uccidono… - Dedicata a Sunny!!
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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GLI ELETTI – Nati per uccidere

GLI ELETTI – Nati per uccidere

 

Tantissimi auguri di Buon Compleanno a July-Chan! Scusami per il ritardo! Spero mi perdonerai! Un bacio gigantesco!!!

Meg

 

My life is brilliant. [La mia vita è brillante]
My love is pure.
[il mio amore è puro]
I saw an angel.
[vidi un angelo]
Of that I'm sure.
[ne sono sicuro]
She smiled at me on the subway.
[mi ha sorriso sulla metro]
She was with another man.
[era con un altro uomo]
But I won't lose no sleep on that, [ma non per questo non dormirò]
'Cause
I've got a plan.
[perchè ho un piano]

 

(You’re Beautiful – James Blunt)

Capitolo 14: Crisis

 

Bella, Bella… perché vuoi sempre fare di testa tua?

 

Voldemort era da solo, nell’ampia stanza dove solitamente riceveva i suoi Mangiamorte.

 

Le pesanti tende erano quasi completamente tirate. Dalle finestre traspariva solo una debole luce, insufficiente per illuminare perfettamente l’enorme stanza.

 

La sua veste si muoveva leggera sul pavimento mentre camminava, pensando. Gli occhi erano fissi sul pavimento perfettamente lavorato. Le sue mani pallide, quasi scheletriche, risaltavano in modo spettrale sulla veste nera che indossava.

 

Sembrava uno spettro.

 

Ma non importa… non importa…

 

Un rumore di passi lo fece voltare in direzione della porta. Un secondo dopo qualcuno bussò.

 

“Vieni…”

 

Voldemort lanciò una veloce occhiata al Mangiamorte appena entrato. Lo stava aspettando.

 

“Mio Signore” un profondo inchino accompagnarono le parole dell’uomo “… è qui…”

 

“Bene…” Voldemort non aggiunse altro, e l’uomo non osò chiedere di più. Si rialzò e tornò alla porta, aprendola completamente e rivelando una figura minuta dietro di essa.

 

Avvolta in un lungo mantello nero con cappuccio, entrò con riverenza nella stanza. Voldemort si voltò a guardarla. A un suo gesto la figura si tolse il cappuccio, rivelando una giovane ragazza molto bella.

 

I capelli lunghi e ricci le ricadevano sulle spalle, arrivandole fino alla vita. La pelle candida, gli occhi scuri… facevano di quella ragazza un vero gioiello. Un giovane gioiello… ora nelle sue mani.

 

La ragazza si inchinò e i lunghi capelli le caddero davanti al volto, coprendolo. “Mio Signore…”

 

“Alzati…” La ragazza tornò a guardare l’Oscuro Signore. “Quanti anni hai?”

 

Diciannove, Mio Signore…”

 

Voldemort annuì… ancora più giovane di quello che immaginavo…  “D’ora in poi questa sarà la tua dimora… ti troverai bene…”

 

“Sì, Mio Signore…”

 

“Adesso vai… hai molte cose da fare e molte da imparare… non perdere tempo…”

 

“Certo, Mio Signore…” con un ultimo, profondo inchino, la ragazza uscì dalla stanza, lasciando Voldemort nuovamente solo.

 

Nuovi Mangiamorte stanno arrivando da ogni parte del mondo… bene… la vittoria è sempre più vicina… sempre più vicina…

 

******

 

Hermione si abbassò all’improvviso, schivando il colpo dell’avversaria. Era stanca, aveva il fiatone e voleva solo andare a farsi una bella doccia… ma non voleva perdere, e questo la faceva andare avanti a combattere.

 

Piegò la gamba sinistra per darsi lo slancio e colpì Julia ad un fianco con la gamba destra. La ragazza cadde a terra. Per qualche istante sembrò valutare l’idea di rimanere lì e darla vinta a Hermione… ma anche lei aveva un orgoglio… e nemmeno a lei piaceva perdere…

 

Poco distanti Harry e Ron osservavano l’allenamento delle due ragazze con una certa partecipazione.

 

“Secondo te quanto ci vuole prima che Hermione la stenda?”

 

Harry alzò le spalle. “Poco a giudicare da come è conciata Julia… poverina…”

 

Ron lanciò un’occhiata alla ragazza che si stava rialzando faticosamente da terra. Ridacchiò. Inutile, la sua Hermione era la migliore… in ogni campo…

 

Era grandiosa. Anche a combattere era assolutamente perfetta. I muscoli della schiena si tendevano continuamente e Dio solo sapeva quanto avrebbe pagato per strapparle di dosso quella canotta e osservarli da vicino… e quei pantaloni… non rendevano affatto giustizia al suo pefetto fondoschiena…

 

Ron hai  finito di fare la faccia da ebete? Vuoi anche un catino per la bava?” chiese una ragazza da dietro le spalle.

 

Ron chiuse gli occhi, imprecando mentalmente contro quella voce ben nota. “Alicia che cazzo vuoi? Non potevi farmi sognare in santa pace?”

 

La ragazza scosse la testa. “Ti assicuro che non è un bello spettacolo osservare mentre ti fai le seghe mentali…”

 

Harry ridacchiò. “In effetti ha ragione…”

 

Ron li guardò male, prima di tornare a concentrarsi su Hermione.  Stronzi.”

 

Alicia si scambiò un’occhiata complice con Harry, prima di ridacchiare divertita. “Senti, segaiolo, ho saputo che vai al Ministero oggi pomeriggio…”

 

Ron si voltò con sguardo truce. “E allora?”

 

“Potresti passare dentro da Tom e ricordargli che lo amo alla follia…” rispose lei, sbattendo in modo spropositato le ciglia e facendo una strana espressione sognante col viso. Harry scoppiò a ridere.

 

Ron  fece una smorfia. “Sì, e magari me lo bacio pure…”

 

Alicia scosse la testa, schifata. “No grazie, a quello ci penso io…” gli diede una pacca sulla spalla e gli fece l’occhiolino. “Adesso devo andare… lavorate ogni tanto eh!”

 

Harry annuì. “Secondo te cosa stiamo facendo?”

 

Alicia incrociò le braccia al petto e l’osservò. “Cazzeggiando” rispose risoluta.

 

Harry scosse la testa. “No, affatto! Stiamo riposando le membra e donando un po’ di pace alle nostre menti…”

 

Alicia alzò le sopracciglia. “Appunto… cazzeggiando…” 

 

Detta alla mia maniera era più fine…”

 

La ragazza scosse la testa. “Siete senza speranza voi due… ci vediamo…” Ron e Harry scoppiarono a ridere, osservando Alicia uscire dalla palestra.

 

“ANCORA CINQUE MINUTI!” La voce forte di Mike, il loro allenatore, risuonò nella stanza.

 

Hermione tirò un sospiro di sollievo. Era veramente stanchissima.

 

Ron la osservò ancora una volta da lontano, mentre si asciugava via il sudore dal viso… mentre si risistemava i capelli nella coda, ormai completamente disfatta. Era così… bella… non riusciva a trovare un aggettivo più appropriato di quello… era semplicemente e inequivocabilmente bella. Punto.

 

E chi affermava che la bellezza erano due gambe seducenti in un vestito da sera… beh… non aveva mai visto Hermione, quello era sicuro…

 

Ron scosse la testa. “Sono completamente andato…”

 

Harry sorrise. “Già da un po’, amico… già da un po’…”

 

“Già…” fece una piccola pausa “… ti rendi conto che non riesco a non pensare a lei? Più mi sforzo più mi viene in mente… mi sto trasformano in uno di quei rammolliti innamorati…”

 

Ron, tu sei già un rammollito innamorato…”

 

“Tu dici?”

 

“Sì…”

 

Ron annuì. “Mi sa che hai ragione…”

 

L’amico sorrise. “Sarà tua… me lo sento…”

 

Ron si girò di nuovo verso la ragazza. Ormai il loro allenamento era finito. Ed Hermione aveva vinto ovviamente… a discapito della povera Julia

 

“Tu piuttosto? Con Luna?”

 

Harry alzò le spalle. “Tutto bene… continuiamo ad uscire…” la voce di Harry gli risultò terribilmente strana… troppo strana…

 

Ron lo osservò con l’aria di chi la sapeva lunga. “Sesso?”

 

Harry fece una smorfia. “… nemmeno a parlarne…”

 

Ron scoppiò a ridere. “Sei diventato un puritano?”

 

Harry lo osservò maligno. “Non sono diventato un puritano, idiota… solo… voglio che sia lei a volerlo… non voglio affrettare le cose… Luna ha i suoi tempi… non è una ragazza comune… non mi va di costringerla a dirmi di sì solo perchè le piaccio… non sarebbe giusto…”

 

Il rosso annuì. “Da quando sei così profondo?”

 

Harry scosse la testa, rassegnato. “Idiota.” L’altro sorrise ancora di più. “E poi tu dovresti proprio stare zitto… non mi sembra che in questo periodo tu abbia avuto molte notti di fuoco…”

 

Ron sgranò gli occhi. “E allora? È completamente diverso, sai…”

 

“Diverso? Cosa c’è di diverso? Passi le notti in bianco tu come le passo io… a me sembra uguale…”

 

Ron riflettè un attimo. “Beh se la metti così… però è diverso! IO NON CE L’HO LA RAGAZZA!” urlò dietro la figura di Harry che ormai si era portato al centro della palestra per l’allenamento…

 

******

 

Harry si appoggiò allo stipite della porta della redazione del Cavillo. Aveva promesso a Luna che sarebbero andati insieme a mangiare qualcosa… e dato che il suo turno ricominciava solo alle quattro del pomeriggio… aveva pensato di portarla in un posto carino, magari babbano, visto che Luna ne andava pazza.

 

Riconobbe immediatamente la risata della ragazza, ancora prima di vederla comparire da dietro l’angolo con una collega. Non potè evitare di sorridere, ancora una volta, sul suo strano modo di vestire.

 

I capelli, solitamente lasciati sciolti sulle spalle, erano acconciati in un rocambolesco chignon dietro la nuca, trattenuti da un bastoncino di legno. Solo quando la ragazza fu più vicina si accorse che quello tra i capelli non era un bastoncino comune… bensì la sua bacchetta.

 

Luna gli sorrise, raggiante. “Ciao, Harry” e lo baciò, passandogli una mano tra i capelli.

 

Harry osservò la collega di Luna guardarlo con un certo interesse, prima di dileguarsi in una stanza.

 

“Sai, non sono in molti qui a credere che io stia veramente con te…” Harry si volse a guardare Luna. La ragazza stava guardando la porta in cui era entrata la collega. “… voglio dire… io, Luna Lovegood, che sta con il grande Harry Potter… anch’io non ci crederei se fossi in loro…” Luna lo guardò e gli sorrise.

 

Il ragazzo però rimase serio. Aveva sempre detestato, fin dai tempi di Hogwarts, le persone che non riuscivano a comprendere Luna… le persona che la giudicavano… le persone che le facevano i dispetti… solo perché lei era… diversa.

 

E dire che lui l’adorava proprio per quello!

 

Adorava quel suo modo di vestire stravagante. I suoi capelli perennemente in disordine. Il suo vizio di mangiucchiarsi le unghie. E sì… anche la sua bacchetta posta nei più svariati luoghi: dietro l’orecchio, tra i capelli…

 

Era così… diversa… così unica… che proprio non riusciva a capire perché gli altri ne avessero quasi paura…

 

“Beh, sto morendo di fame… andiamo?” La voce di Luna lo riportò alla realtà.

 

Harry annuì, sorridendole, e le passò un braccio intorno alla vita. Si sporse leggermente fino ad arrivare al suo orecchio e le sussurrò: “Forse sarebbe meglio togliere la bacchetta dai capelli…”

 

Luna sgranò gli occhi. “Me n’ero dimenticata…” se la sfilò delicatamente e se la mise in vita “…sai, in redazione è utile tenerla tra i capelli… così la trovo subito…”

 

Harry annuì… la sua mente si rifiutò categoricamente di chiederle come potesse perdere la sua bacchetta… visto e considerato che lui non faceva mai un passo senza…

 

“Beh dove andiamo?”

 

Il ragazzo sorrise. “Visto che ho un po’ più di tempo avevo pensato di portarti in un ristorante babbano qui vicino… che ne dici?”

 

“Sì…”

 

Harry la guardò. “Non sembri molto convinta…”

 

“…è che… non mi serve andare in posti alla moda per stare con te… non m’importa molto dove mi porti… a me interessi tu, non il posto…”

 

Harry sorrise appena. “Avevo pensato che ti avrebbe fatto piacere… tutto qui…”

 

Luna si voltò verso di lui e lo guardò dolcemente. Gli sfiorò delicatamente una guancia con la mano, senza privarsi del contatto visivo con i suoi occhi. “Harry tu non devi far colpo su di me… potrei andare nel luogo più meraviglioso da sola e mi sentirei infelice… ma potrei andare nel luogo più orribile con te e mi sentirei felice… questo è ciò che voglio… voglio sentirmi importante a discapito di ciò che pensano gli altri… e solo tu riesci a farmi sentire così…”

 

Il ragazzo le sorrise. L’attirò a sé e la baciò con tutta la passione che sentiva… e più il bacio diventava profondo, più la sentiva vibrare sotto le sue mani… se non fossero stati in mezzo a una strada, probabilmente non sarebbe riuscito a trattenersi…

 

La voleva… la voleva urgentemente… voleva amarla, accarezzarla, baciarla tutta la notte fino a farla addormentare, ormai esausta… e voleva averla accanto nel letto, al mattino… voleva averla accanto a sé, sentire il suo corpo abbracciato al proprio… sentire la sua pelle sotto le sue mani…

 

E poi baciarla ancora, ancora e ancora, e fare di nuovo l’amore con lei al mattino… e non lasciarla mai…

 

E scoprire, un giorno, di non poter vivere senza di lei. Di non poter stare senza di lei. Scoprire, un giorno, di amarla profondamente, più della sua stessa vita… perché ogni giorno che passava si rendeva conto che i suoi sentimenti si stavano rafforzando. Che la sua attrazione per quella ragazza stava mutando lentamente in qualcosa di più profondo… molto più profondo…

 

A malavoglia si staccò da lei, senza smettere di guardarla negli occhi. “Panino?” le sorrise raggiante.

 

Luna annuì. “Panino!”

 

E al diavolo i ristoranti chic babbani

 

******

 

Il gruppo di auror aveva quasi finito la loro visita al Ministero. Ron schioccò forte la lingua, senza degnarsi di muoversi minimamente. Appoggiato poco elegantemente al muro osservava gli altri auror compiere il giro di perlustrazione periodico…

 

Inutile dire che lui odiava tutto quello. Odiava andare al Ministero… e in effetti odiava anche dover prendere ordine dallo stesso, anche se indirettamente.

 

Sbuffò sonoramente, ma i suoi compagni fecero finta di non averlo sentito.

 

Grazie mille…

 

“Io vado a fare un giro…” disse abbastanza forte perché tutti capissero. Solo alcuni si voltarono a guardarlo… gli altri erano ormai abituati al suo atteggiamento.

 

Ron si staccò dal muro e prese a percorrere il corridoio a passo deciso. Un’altra cosa che odiava di quel luogo erano i corridoi… e tutto ciò che quei corridoi evocavano in lui… SiriusRon scosse la testa. Era passato tanto tempo… tantissimo tempo ormai… quasi dieci anni… eppure non aveva mai dimenticato… nessuno di loro l’aveva fatto.

 

Ron svoltò deciso a destra e proseguì a camminare. Doveva vedere Thomas… doveva assolutamente vederlo… incrociò due uomini che parlavano tra di loro. Quando si accorsero dell’uniforme da auror che aveva indosso smisero un secondo di parlare… per riprendere qualche attimo dopo.

 

Non era così strano vedere un auror camminare per il Ministero della Magia… in fondo lì vi era ancora la vecchia ubicazione del Quartier Generale del Auror… anche se ormai era stato ampiamente sostituito dal Nuovo Quartiere…

 

Ron arrivò finalmente all’ascensore ed entrò. L’ascensore iniziò a muoversi. Ogni fermata veniva preceduta dalla fredda voce metallica che annunciava il livello raggiunto. Solo quando la stessa voce esclamò “Secondo Livello, Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, comprendente l’Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche, il Quartier Generale degli Auror e i Servizi Amministrativi Wizengamot”, Ron uscì dall’ascensore e proseguì per il corridoio.

 

Passò davanti agli uffici degli auror, senza prestare troppa attenzione e proseguì. Aprì una pesante porta nera e si trovò davanti un nuovo corridoio.

 

Ecco perchè odio il Ministero… cammini cammini e alla fine non trovi mai un cazzo

 

Ron percorse tutto il corridoio. Le numerose porte presenti erano tutte completamente chiuse. Ron proseguì con passo deciso. Davanti agli occhi scorrevano piccoli cartelli con indicati i nomi dei proprietari dei vari uffici… quando arrivò alla scritta Thomas Baxter, Servizio Amministrativo Wizengamot si fermò.

 

Della ‘serie meglio tardi che mai’

 

Ron bussò. Dall’interno si sentì chiaramente la voce di Tom rispondere svogliatamente “Avanti…”

 

Quando aprì la porta si trovò davanti la scrivania del ragazzo ricoperta di pergamene… solo in un secondo momento si accorse che Tom era seduto dietro quell’ammasso di carte.

 

“Pensavo fossi sparito, Weasley! Mi dici che vieni e poi non ti fai vedere…”

 

Ron ridacchiò. “Dovevo almeno far finta di lavorare… non è che potevo sparire appena arrivati…”

 

Tomas annuì, sorridendo. “Giusto” Si alzò, cercando di mettere un po’ d’ordine sulla scrivania e fece cenno a Ron di sedersi. “Allora, che mi dici?”

 

Ron sprofondò letteralmente nella sedia. “Mah… le solite cose, credo… niente di nuovo… tu?”

 

“Il solito…”

 

Ron indicò la scrivania. “Infatti non noto molta differenza dall’ultima volta…”

 

Tom gli sorrise. “Molto divertente… Aly?”

 

Il rosso fece finta di ricomporsi. “Ah sì! Mi aveva detto di dirti qualcosa del tipo ‘sei l’amore della mia vita’,ti amo tantissimo’, e altre fra sette di questo genere…” sorrise “… devo confessarti che mi aveva anche proposto di baciarti ma ho gentilmente rifiutato…”

 

Thomas scoppiò a ridere. “Non sono il tuo tipo?”

 

“No… non è quello… ma sei un uomo quasi sposato… non sono un rovina famiglie!”

 

L’altro annuì. “Se solo ci fossimo incontrati prima, eh!”

 

Ron sorrise. “Già…”

 

Il volto di Tom cambiò espressione dopo qualche istante. “Parlando di cose serie… come va?”

 

Ron alzò le spalle. “Te l’ho detto, il solito…”

 

E questo significa?”

 

E questo significa la solita merda… attacchi di Mangiamorte, allenamenti, perquisizioni, appostamenti… la solita merda della guerra…”

 

Tom annuì. Si sporse leggermente in avanti e guardò fisso negli occhi Ron. “E con gli Eletti?”

 

Ron scosse la testa. “Anche qui il solito…”

 

“…mi dispiace…”

 

“uno ci fa l’abitudine a vivere nella merda, no? Dovresti saperlo… tu lavori qui!”

 

Thomas sorrise. “Vero!”

 

Ron gli sorrise.

 

Un volto amico… un volto sincero in tutta questa merda che è diventato il Ministero…

 

******

 

Stava correndo. Era una cosa che abitualmente non faceva… soprattutto lì, in quel luogo pronto a giudicarti. Pronto a spogliarti delle tue difese…pronto a mangiarti viva non appena commettevi un passo falso…

 

Ma quel girono era veramente troppo in ritardo…

 

Il tacco degli stivali riecheggiava per gli immensi corridoi che percorreva. La debole luce delle torce era appena sufficiente per illuminare una piccola parte di quel gigantesco tunnel… che sembrava non finire mai.

 

Arrivò alle scale e iniziò a scenderle e arrivò al secondo piano. Riprese a camminare frettolosamente nel corridoio. E di nuovo l’oscurità l’avvolse.

 

Fu solo quando raggiunse nuovamente le scale per scendere al primo piano che si accorse di una figura minuta che veniva nella sua direzione. Era una ragazza. Sembrava quasi una bambina da quanto era piccola.

 

Una bambina… ciò che lei aveva smesso di essere molto tempo prima

 

La ragazza sollevò lo sguardo terra e incontrò gli occhi di Ginny. La rossa non potè fare a meno di pensare che era veramente bella… molto bella

 

Ginny non poteva sapere che quella ragazza aveva pensato la stessa cosa di lei.

 

Istintivamente Ginny arrestò la sua corsa e l’osservò. Gli occhi scuri della sconosciuta la scrutarono per qualche istante prima di chinare leggermente il capo in segno di riverenza. Ginny ne rimase colpita. Mai nessuno… nessuno... in quel luogo le aveva portato rispetto.

 

La ragazza proseguì a camminare, lasciando Ginny immobile nel corridoio. Si sentiva… strana… era una sensazione sconosciuta… anche se non totalmente… si sentiva triste… come se avesse appena perso qualcosa di estremamente importante… qualcosa che non avrebbe mai potuto recuperare…

 

Si sentì legata a quella ragazza. Legata in una maniera che non sapeva descrivere. Non era una simpatia a prima vista… era qualcosa di più profondo… come se la sua anima avesse incontrato per un istante quella della sconosciuta…

 

E poi improvvisamente, si sentì stupida. E sciocca…. Perché diavolo sentiva gli occhi carichi di lacrime? Perché diavolo sentiva il cuore così pesante? Per quale motivo le veniva da piangere?

 

Perché?

 

Era forse quella la vita?

 

 

 

 

Poco distante da Ginny, la sconosciuta si era fermata, nell’ombra, e si era voltata ad osservarla.

 

Con quella poca luce poteva solo vedere i capelli rosso fuoco della ragazza appena incontrata. Il resto del corpo, fasciato in un abito nero, era un insieme indefinito con l’oscurità circostante.

 

Aveva il respiro pesante. Come se avesse corso. Come se fosse fuggita da qualcosa di invisibile che la rincorreva. Un presagio triste la invase profondamente, penetrandola fino in fondo al cuore…

 

Aveva appena visto il fuoco. Il fuoco… quello era il fuoco… e le veniva da piangere. Sentiva le lacrime scorrere sulle sue guance… non fece nulla per fermarle.

 

Chiuse gli occhi.

 

Era forse quella la morte?

 

******

 

Objection [Obiezione]
The angles of this triangle [Gli angoli di questo triangolo]

Got dizzy dancing tango [Mi gira la testa a forza di ballare il tango]
I'm falling apart in your hands again [Sto
cadendo di nuovo tra le tue braccia]

No way [Non è possibile]
I've got to get away [Devo andare via]

 

(ObjectionShakira)

 

******

 

Dover dire qualcosa.

 

Non trovare le parole.

 

Paura di sbagliare.

 

Pensieri frenetici nella mente.

 

DOVER dire qualcosa… e non sapere che dire.

 

Troppe troppe cose nelle mente.

 

DOVER dire qualcosa… e non trovare le parole.

 

Cosa c’è da dire, quando tutto è finito?

 

 

Hermione mangiava svogliatamente. I suoi occhi erano fissi sul piatto. Il braccio faceva, meccanicamente, ciò che l’istinto gli diceva… ma la mente… la mente era lontana mille e più chilometri.

 

David… guardava nervosamente in giro per la stanza. Come se non l’avesse mai vista… come se quella non fosse stata casa sua. Perché in fondo, si sentiva un perfetto estraneo. A cena con un’estranea. In una casa estranea.

 

Che diavolo ci facevano lì?

 

Dave deglutì a fatica. Più si sforzava per trovare qualcosa di cui parlare… qualcosa di stupido… più non lo trovava. E più il tempo passava, più il silenzio diventava insopportabile… e più il silenzio diventava insopportabile più… più tutto andava a rotoli.

 

Era come la legge del piano inclinato. Una pallina. Un piano inclinato. E quando si lascia andare la pallina, questa inizia a ruotare… lentamente… poi sempre più veloce… sempre di più, sempre di più… e non si riesce a fermarla. Fino a quando tutto non finisce… e la pallina cade, desolata, verso la sua fine.

 

Quello era ciò che stava succedendo a loro.

 

Dave mandò giù un boccone. Non riusciva a mangiare. Non riusciva a parlare… ma doveva… doveva… doveva porre fine a tutto quello… era inutile –completamente inutile- rimandare… non sarebbe servito a nulla…

 

“Penso che dovremmo parlare…”

 

Hermione alzò gli occhi dal piatto e posò la forchetta. “Sì…”

 

Dave sospirò. “Non penso che ci sia molto da dire… no?”

 

Hermione annuì. “Io non so più niente… so che non mi sono messa con te per qualche motivo… ma perché mi piacevi… e sì, mi piaci, ma… ma non so più niente… è tutto così difficile! Forse se non mi avessi fatto venire tutti questi dubbi, io…”

 

“Oh Per favore! IO ti ho fatto venire i dubbi? Quanto tempo pensi sarebbe passato prima che tutto questo venisse fuori da solo? Io ti ho solo fatto vedere la realtà… tu sei ancora legata a Ron… e lo sei così profondamente che… cazzo, nemmeno te ne accorgi… è questa la verità! Io ti ho mostrato i fatti e ti ho dato una scelta… o me o lui. Hai scelto, Herm… non giriamoci intorno.”

 

La ragazza abbassò gli occhi. “Mi dispiace…”

 

Anche a me… anche a me… ma è meglio così…”

 

“Sei sicuro?... io… io non lo so… non so niente… forse potremmo prenderci un periodo di pausa…”

 

Stronzate. Hermione affrontiamo la realtà… sarai anche confusa, piena di dubbi e tutto quello che vuoi, ma… tu ami lui… tu lo ami… mi dici dov’è la difficoltà?”

 

“La difficoltà è che non voglio lasciarti!” Hermione sollevò lo sguardo. Aveva le lacrime agli occhi… e si sentiva molto stupida per questo. Odiava… odiava piangere…

 

“Pensi che per me sia facile!” urlò Dave di rimando. “Pensi che mi diverta a lasciare la ragazza di cui sono innamorato? Pensi che mi diverta l’idea di vederla con un altro? Penso che io sia felice di tutto questo? Cazzo…”

 

“Scusami…”

 

Dave sospirò e si alzò. Le porse una mano e fece alzare anche lei. “Facciamola finita… facciamola finita in fretta… ti prego…”

 

Hermione annuì. “D’accordo”

 

Dave la tirò verso di sé e l’abbracciò. La cinse forte con le sue braccia e premette il suo corpo contro il suo petto. Sentiva i capelli di Hermione solleticagli il mento ma non voleva aprire gli occhi. Non voleva. Voleva che la sua mente, che il suo cuore registrasse tutto… voleva ricordarla così, la sua Hermione… stretta a lui e abbandonata tra le sue braccia.

 

Sentì il corpo della ragazza muoversi leggermente. Non fece in tempo ad aprire gli occhi che percepì le labbra di Hermione sulle proprie. Inclinò leggermente la testa di lato e rispose al bacio… non voleva pensare al fatto che sarebbe stato l’ultimo… voleva baciarla come se nulla fosse successo… come se tutto potesse tornare a qualche me se prima… quando i problemi erano lontani e la felicità vicina…

 

Voleva ricordarla così, la sua Hermione

 

La ragazza si staccò da lui. “…è proprio finita…” Dave non riuscì a capire se fosse una domanda o un’affermazione… ma annuì e rispose comunque. “Sì, è proprio finita…”

 

Hermione sollevò lo sguardo e incontrò quello di Dave. Gli occhi della ragazza erano lucidi, ma si rifiutava… si rifiutava di piangere davanti a lui.

 

“Ci vediamo Dave…”

 

Senza aspettare una risposta, prese il giubbotto e corse fuori dalla casa. Dave rimase a guardare la porta spalancata… il freddo di Dicembre già iniziava ad entrare… il rumore della pioggia si confuse quasi subito con il rumore dei passi della ragazza… Dave sapeva benissimo che in quel momento Hermione era scoppiata a piangere…

 

A qualche metro dalla casa Hermione avanzava sotto la pioggia. I capelli le si attaccarono al viso… ma non le importava. La pioggia nascondeva le sue lacrime… e quella era l’unica cosa importante…

 

Sarebbe bastato un colpo di bacchetta e si sarebbe potuto Smaterializzare… ma non voleva.

 

Voleva camminare. Sentire la pioggia che cadeva. Sentire le gocce che si mescolavano alle sue lacrime… voleva sentire il freddo entrarle nelle ossa… voleva sentirsi male, profondamente male… per sentirsi forse meno in colpa di quanto era successo…

 

E intanto camminava. Senza una meta. Senza uno scopo.

 

Camminava sotto la pioggia… e intanto piangeva.

 

******

 

Gente! Non sono morta e sono qui! Scusate il ritardo ma ho dovuto studiare parecchio in questi giorni… Perdonatemi! Faccio di nuovo gli auguri alla mia fedelissima July-Chan! (visto che mi sono ricordata??)…

Visto che non ho molto tempo passo subito ai thanks

 

Desdeus: ti ringrazio come sempre! ^_^ thanks!!

Ransie86: uhm… strano… non dipende dal mio pc e nemmeno dal programma perché si apre con Windows Media Player… sinceramente non so!! Mi spiace!

Terry: le immagini buie sono, in un certo senso, volute… ma mi dispiace che non si vedano molto! Grazie dei complimenti!

Ginevra Cordelia: forse un nome l’hai indovinato? Fammi sapere! ^_^ sono curiosa io!

Samy: direi proprio di sì! Io ADORO scrivere… ^_^ bacio!

Ellie: ti ringrazio tantissimo come sempre! Anche per i video (dimmi che ne pensi del trailer ok?)… eh sì… anch’io sono rimasta conquistata da Hayden… anche perché è assolutamente perfetto come Murdoch! Le cose si sono mosse come vedi… un notevole passo avanti è stato fatto! Un bacione mega!!

Eva: mi sa che per gli Eletti dovrai aspettare ancora un po’. Qualcosa intanto si sta muovendo… e iniziamo a sbrogliare la matassa che ho creato… in effetti c’è un po’ tanta confusione… ci sono talmente tanti personaggi, avvenimenti, sentimenti e caratteri che… beh… spero di riuscire a dire tutto in modo chiaro! ^_^ Bacio mega!!

Lily: per il trailer non so! Devi avere Windows Media Player per vederlo… Ti ringrazio tantissimo… e non preoccuparti, penso che le vere identità degli Eletti saranno rivelato solo a tempo debito! Non credo che qualcuno ci arrivi con il ragionamento! Bacio!!

Kaho_Chan: Mi piace molto l’idea che sei riuscita a cogliere di Devil. Non posso dirti nulla sui tuoi pensieri, ma sono indubbiamente collegati da un filo logico! Fus o Crouch? Sta a te la scelta! Eh sì che ho pensato a te… sei tu quella assatanata per Murdoch (in effetti non sei l’unica… il bel Mangiamorte sta mietendo le sue vittime… tutte ai suoi piedi!)… Qui mi spiace non compare, ma lo rivedremo nel prossimo, credo… Beh ora scappo! (spero che tu stia meglio!!!!). Bacio mega!!!!!

Sunny (o Dante?): tesorissima mia!!! Ma quanto hai scritto???? E dire che non posso commentare molto perché 1)sono di fretta… 2) non posso dire se sono giusti o sbagliati! Volevo solo dirti una cosa, più che altro è una domanda che mi è venuta spontanea quando ho letto i nomi (questo vale anche per la recensione di July-Chan)… ho vist che hai inserito nomi di auror e nomi di mangiamorte… come la spieghi questa cosa? O_O Non dico nulla se è giusto o sbagliati, chi è chi ecc… ma… è una domanda legittima credo^^ Non posso dire molto di più… commentare tutti i tuoi nomi sarebbe abbastanza inutile perché non posso dire nulla!!! -_- me spiase!!!! Per il resto… love hai visto questo capitolo? Quei due nostri amori stanno iniziando ad avere via libera!!! Preparati!!! ^_^ Un bacio mega e non ringraziarmi! Questa storia te la meriti tutta… e io sono onorata da essere riuscita ad entusiasmarti così! ^_^ tvttttb!

July-Chan: amore! Che recensione super-mega-lunga!!!!! Wow… che dire? Ogni volta che le leggo il mio cuore saltella felice sulle nuvole! Dici che è il caso di riprenderlo? ^___- Non posso dirti molto, come sempre comunque cercherò di rispondere ad alcune tue domande. Prima di tutto Devil non è un vampiro^^ e sì, era una metafora! Per il resto dei nomi… la mia bocca è cucita, come sai! ^_^ Ti ringrazio tantissimo come sempre, anche per il sito! (thanks thanks thanks!) e per il video… Hayden fa quest’effetto un po’ a tutti… o dovrei dire tuttE? ^_^ Ti rimando alla risposta che ho dato a Sunny per chiarire una questione (la domanda quindi è anche epr te^^)… Scusami per la risposta breve ma sono di fretta! Uffa!!! -_- perdono! Un bacione enorme!!!!! PS: piaciuto come regalino di compleanno?? Spero di sì! Io mi sono impegnata parecchio!

Giuggia89: sul serio si capisce che voglio torturarvi?? Hihhihi… e io che pensavo non si notasse! Come sempre non posso dire molto sui nomi… comunque tu hai inserito tutti Mangiamorte.. uhm… beh è una teoria che regge, ma la mia bocca è cucita!!! Per quanto riguarda la tua supplica… potrei dirti di sì, anche tu qualche nome l’hai azzeccato… ma non è detto che tu l’abbia messo “al posto giusto”… sto notando di essere totalmente imprevedibile… che bello!!!! ^_^ mi diverte questa cosa! Comunque non poso dirti se uno o più… e se i nomi che hai scritto l’ultima volta sono esatti… Cambiando discorso: RON FOR PRESIDENT! ^_^ Il migliore sempre e comunque!!! Bacio gigante!!!!

Weasleyina: il tatuaggio dici? Non posso dire nulla, ma sì si saprà… anche eprchè il tatuaggio ha molti possibili significati… dietro questa parola potrebbe esserci il marchio Nero o potrebbe esserci qualcos’altro… ^_^ Grazie mille!!!!!! Bacio!

 

E questo è tutto!! Volevo dirvi che da adesso in poi non è detto che SEMPRE i capitoli “normali” siano intervallati da uno con le ombre… infatti nel prossimo non incontreremo gli Eletti, ma di nuovo i nostri eroi… esattamente come li abbiamo lasciati in questo!!! Piccola anticipazione… il titolo: “Sono venuta da te…”. Largo alle supposizioni gente!!!

 

Me lo lasciate un commentino? Così io sono più felice e scrivo più in fretta?? Promesso!!!!!

 

Alla prossima!

 

 

   
 
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