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Autore: Yuna Shinoda    03/01/2011    6 recensioni
E' ambientata dopo la puntata 1x13.
Blair e Nate sono di nuovo insieme e Chuck provoca Blair come sempre, solo che non ha idea del periodo che sta attraversando lei.
B pensa di essere incinta, e ce l'ha a morte con Chuck perchè se così fosse, il figlio sarebbe suo, visto che nella mia storia Nate e B stanno insieme ma non hanno mai consumato... Beh, vedremo cosa accadrà u_U
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione, Seconda stagione
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Heylà! Torno ad aggiornare dopo mesi. Il fatto è che avevo già tutto scritto ma avevo proprio dimenticato di postare distratta da altre cose della vita XD Questa fanfiction è quasi al termine, ma ho già iniziato a scrivere un continuo (per ora solo in inglese). Sono un po' disinteressata dalla scrittura in italiano al momento, anche perchè Chuck e Blair così come anche altri personaggi di telefilm, sono meglio caratterizzabili nella loro lingua madre. Comunque cercherò di scriverla anche in italiano e postarla qui. ;) ormai Chuck e Blair sono l'unica ragione per cui sto ancora guardando GG eheh un saluto, e buon anno! Sper che il capitolo sia di vostro gradimento.

 

11 Maggio, ore 11.43.

Allora, chi sarà il tuo accompagnatore, Is?” domandò Hazel mentre eravamo nel corridoio della scuola e tornavamo in classe dopo la pausa.

Ehm... Non l'ho ancora trovato” disse con imbarazzo, al che feci un sorriso sotto i baffi.

E tu Hazel? Non avevi detto che quello del quarto era disposto ad accompagnarti?”

Hazel sospirò. “E' già occupato, ci andrò con mio cugino.” rispose secca.

Ed io verrò con Josh” ci informò Penelope con tono acido.


Oh, che fortuna Penelope” si complimentò Is.

Beh, è una fortuna conoscere così tanta gente” si pavoneggiò, poi fissò me. “E tu Blair con chi ci verrai? Carter Baizen è ancora disponibile?”

Le sorrisi. “Certo che è disponibile... Tutti sono disponibili per me” risposi.

Quindi domani verrai con lui, che cosa carina...” disse Hazel.

Credo proprio di sì... Sarà il mio ballo con il perfetto accompagnatore...”


Cercai di non tradire la mia voce. Da quando eravamo andati a letto insieme la settimana scorsa non avevo più osato chiamare Carter. Era venuto una volta a casa mia per vedermi ma niente di che era successo perchè avevo da fare quel giorno e l'avevo mandato via.

Avevo incontrato Carter per caso e impulsivamente avevo pensato ad usarlo per dimenticarmi di Chuck e poi nello stesso tempo per farlo ingelosire ma non avevo avuto nessun effetto.

No, dovevo partire al più presto non appena sarebbe finita la scuola.

Ovviamente...” rispose Penelope con acidità. Lei non era d'accordo come sempre.

Adesso ci vediamo, ragazze... Io ho inglese” le salutai sempre sorridente ed entrai in classe.



11 Maggio, ore 17.34.

Dovevo trovare un accompagnatore per domani e Carter era di sicuro la scelta giusta anche perchè era l'unico che potevo chiamare. Nate era con Serena, Chuck nemmeno a pensarci lontanamente e qualunque altro ragazzo della scuola non andava bene, anche perchè sapevo che i più popolari erano già presi. Andare al ballo di fine anno con Carter Baizen sarebbe stata una cosa davvero eccezionale. Tutti mi avrebbero invidiata perchè ci andavo con un ragazzo più grande e così bello tanto che questi tutti mi avrebbero di sicuro votata come reginetta.


Carter non tardò ad arrivare.

Perchè mi hai telefonato? Ho da fare” disse con tono scocciato.

Avrei bisogno di chiederti una cosa, Carter...” gli feci sorridendogli dolcemente.

Non sono sicuro di poterla esaudire” rispose freddo.

Domani c'è il ballo di fine anno, e... Vorrei che tu ci venissi con me”

Carter sogghignò. “Per far ingelosire Bass? Non servirà a niente”

No! Voglio andarci con te, Carter... E ti sto chiedendo un favore”

Devo rifiutare, anche se vorrei aiutarti”


Sospirai e corrugai la fronte. “E come mai se chiedo?” chiesi cercando di non sembrare troppo ridicola e che avevo bisogno di lui per sopravvivere domani al ballo.

Carter scosse la testa “Devo partire, Blair” disse “Devo fare delle cose a Dubai e non posso rimandare... Sapevi che questa liason non sarebbe stata eterna”

Ah, capisco... Non puoi rimandare la partenza di un giorno?” chiesi gentilmente.

Carter fece una smorfia “No, e non lo farei. Non ho voglia di giocare a fare il liceale, Blair... Certo, tu sei bellissima, ma... ho delle cose più importanti di cui preoccuparmi”


Decisi di non supplicarlo, sarei stata ridicola più di quanto lo ero adesso.

E poi non puoi chiederlo direttamente a Bass? Per me ci verrebbe con te...”

Io e Chuck non siamo mai stati amici” precisai con acidità “volevo andarci con te”

Mi dispiace, Blair... Sarà per la prossima volta” disse accarezzandomi la guancia.

Mi sorrise appena e poi se ne andò velocemente come era arrivato lasciandomi sola.


Niente ballo, Miss Blair?” chiese Dorota dietro di me. Aveva sentito tutto.

Le risposi con un ghigno stampato in faccia. Odiavo quando ascoltava le mie conversazioni.

Ovvio che no, Dorota. Io andrò a quel ballo con qualcuno, è sicuro”

Perchè non chiama Mr Chuck?”

Roteai gli occhi “Non devi pulire il soggiorno, Dorota?” domandai tornando su nella mia stanza.

Certo che però le proposte di Dorota non erano brutte. Solo che non potevo attuarle...



12 Maggio, ore 10.02.

Il giorno successivo era festa. La preside Kweller aveva dato il giorno libero perchè la sera ci sarebbe stato il grande ballo di fine anno a cui la sottoscritta sarebbe andata sola.

Anche allo Snowflake ball sarei dovuta andare sola, ma quella sera qualcuno arrivò a salvarmi la faccia davanti alle mie arpie 'amiche'. Questa volta non sarebbe accaduta la stessa cosa.

Dorota, è arrivato il vestito? Dovevano portarlo stamattina”


Dorota entrò in stanza con un contenitore nero e un'espressione funeraria in faccia.

E' il vestito? Che bello, voglio vederlo” dissi alla mia cameriera.

Per tutta risposta lo portò dietro la schiena. “No, Miss Blair, meglio di no”

Andiamo, Dorota! Cos'avrà di tanto male? E' così bello che mi accecherà se lo vedo?” cercai di prendere il contenitore dalle sue mani senza successo.


Ehm... L'hanno rovinato, Miss Blair” allontanò il contenitore e lo gettò su di una sedia. “Però non deve preoccuparsi... C'è un vestito di riserva arrivato stamattina da Parigi!”

Vestito di riserva?” mi illuminai e presi subito dalle mani di Dorota la scatola dorata che aveva in mano. Aprì subito il pacco per ritrovarmi davanti un bellissimo vestito nero e dorato.

E' anche più bello di quello che avevo preso, Dorota! Chi l'ha mandato?”


Dorota sorrise incerta. “Se è arrivato da Parigi... Credo suo padre, Miss Blair”

Sì, dev'essere per forza stato papà! Che pensiero carino, dovrò ringraziarlo” dissi, poi alzai il vestito per farlo vedere a Eve. “Ti piace il vestito della mamma, Eve?”

Eve annuì col capo anche se non ero sicura che volesse dire sì. A volte annuiva anche così per un non nulla. Mi sa che Chuck le aveva insegnato a fare questo...


Dorota” chiamai due secondi dopo prima che quest'ultima potesse andare via “cerca dei ragazzi per portarmi al ballo... Adesso!”

Avevo preso questa decisione furtivamente. Non sapevo quanto potesse essere salutare andare al ballo con qualche ragazzo a caso piuttosto che qualcuno della Saint Jude, ma Dorota conosceva i miei gusti e sapeva cosa volevo in un ragazzo perfetto. O almeno speravo.


12 Maggio, ore 16.54.

Come non hai trovato nessuno, Dorota! Ci dev'essere qualcuno disposto a venire al ballo con me. Non sanno chi è Blair Waldorf?!” sbottai qualche ora dopo.

Ehm, Miss Blair. Sono già tutti occupati. L'unico che ho trovato era un ragazzo della scuola che si trova a Brooklyn, ma non era molto... Ai suoi standard” ammise.

La guardai adirata. “E' ovvio che uno di Brooklyn non sia ai miei standards, Dorota! Continua a cercare!” le ordinai “Intanto io vado a prepararmi”


Nelle due ore successive mi preparai. Arrivarono a casa le fidate ragazze dal salon per aggiustarmi capelli e farmi manicure e pedicure e Dorota mi avvisò che la mia macchina mi aspettava di sotto. Sperai che ovviamente non fosse vuota, anche se ne dubitavo. Mi sentivo troppo pessimista. Sapevo che questa volta sarebbe andata male...

Miss Blair, è bellissima” mi disse Dorota non appena le estetiste furono andate via.



Lo so, Dorota. Non c'è nessuno che potrebbe reistermi questa sera”

Dorota annuì e si avvicinò per aggiustarmi l'orlo del vestito. “Perfetto”

E' perfetta anche l'altra situazione?” chiesi con tono urgente. Mi premeva saperlo per prepararmi psicologicamente al fallimento – cosa a cui non ero abituata.

Dorota abbassò lo sguardo e capii subito. Sbuffai. “Okay, ho capito.”


Espirai forte e poi le dissi con decisione “Giuro Dorota se da sola non mi eleggono reginetta il prossimo mese ti costringerò ad accompagnarmi eternamente a fare shopping!”

Lei abbassò di nuovo lo sguardo e annuì ancora, incapace di rispondere.

Prima di uscire dalla stanza andai a baciare la fronte a Eve.

Non preoccuparti, la mamma tornerà presto” le dissi accarezzandole la guancia.

La guardai un'ultima volta e quella mi salutò con la manina.

Mezz'oretta più tardi ero arrivata al ballo. Da sola.


12 Maggio, ore 21.18.

La macchina mi accompagnò fino a fuori la grande scalinata dove c'era l'edificio in cui sarebbe avvenuto il ballo del mio ultimo anno. Il ballo che avrei ricordato per sempre. Ed ero sola.

Non mi decidevo ad uscire, cercavo di trovare all'ultimo minuto una scusa o un ragazzo a caso per chiedergli di venire con me. Com'ero patetica, e la colpa era per l'ennesima volta di Chuck.

Forse se avesse ricambiato i miei sentimenti come avevo stupidamente pensato mesi fa, adesso non saremmo a questo punto. Adesso magari lui sarebbe qui con me e mano nella mano entreremmo trionfanti nella sala invidiati da tutti.

Alla fine aprì la portiera ma volta subito le spall. Bussai al finestrino della macchina.


Signorina? Ha dimenticato qualcosa?” chiese l'autista.

Scossi la testa e sorrisi a stento. “Ehm, no” poi notai che l'autista era giovane. Che idea mi venne in mente... “Mi scusi... ha da fare per le prossime due ore?”

L'autista si voltà e mi guardò scettico. “Prego?” sembrava incredulo.

Le piace ballare?” provai. Quanto mi sentivo patetica.

No, davvero no. Perchè me lo chiede?”

Gli feci uno dei miei migliori sorrisi. “Le andrebbe di andare al ballo? Con me?”

Al ballo? Mi dispiace, ma non rientra nel mio lavoro signorina...”

Arricciai le labbra. “Nemmeno se le do più soldi per quello che ti pagano?”

Sa quanti anni ho?” chiese.

Ventisette... Trenta?” sparai dei numeri a caso.

Trentotto... Potrei essere suo padre”

Restai a bocca aperta. “Davvero... Davvero non li dimostra, signore” dissi imbarazzata.

Che figura. Avevo raggiunto il mio momento più basso con questo.

Mi fa piacere, ma in ogni caso non l'avrei fatto. Ora se non le spiace dovrei andare...”


Blair!” disse qualcuno al che invece di assalire l'autista con brutte parole per la sua scortesia mi voltai mostrando i miei bei denti alla persona in questione.

S, che bello vederti!” dissi abbracciando la mia amica “allora ci vediamo dopo” mi voltai nello stesso istante congedando l'autista con uno sguardo torvo. La macchina si allontanò.

Il tuo vestito sembra bello, Blair... Non vedo l'ora di vederlo!”

E' bellissimo, S! Me l'hanno mandato papà e Roman da Parigi” le dissi mentre intanto salivamo la scalinata che ci avrebbe portato dentro l'edificio.


Ne sono sicura, sia Harold che Roman hanno un buon gusto in fatto di moda”

Non c'è Nate?” chiesi tagliando corto prima che varcassimo la porta.

Serena sorrise. “Dovrebbe essere già dentro, ha detto che sarebbe arrivato prima”

Per un secondo sperai che anche la mia migliore amica fosse sola, che magari il caro Nate aveva avuto dei problemi familiari oppure problemi intestinali e per questo non sarebbe venuto. “Ah, bene... Non vedo l'ora di vedere il tuo vestito” cambiai argomento.


Entrammo finalmente nell'edificio e raggiungemmo la sala.

Mi tolsi il giubbotto ed anche Serena e lo consegnammo ad una tipa all'esterno... Appena Serena vide il mio vestito non riuscì a non meravigliarsi della sua bellezza.

Sembrava un po' sovraeccitata quella sera. O almeno rispetto al resto della settimana.

Sembrava tutto merito di Nate, a quanto pare.

Ci addentrammo poi nella sala e mi guardai attorno.


Riconobbi vari ragazzi e ragazze e li guardai un po' invidiosa. Loro per fortuna non scorsero me. Per mia fortuna nemmeno le mie 'amiche' si vedevano. Ero contenta se non si facessero vedere per il resto della serata. Almeno non sarei apparsa perdente ai loro occhi.

Ecco Nate” disse Serena mentre osservavo le coppiette alla mia sinistra.

Cambiai subito direzione ma il mio occhio non cadde su Nate.

Come mai non ci avevo pensato prima? Quella non era la mia serata.


Hey” disse Nate quando ci vide. Ovviamente si buttò prima su Serena e la baciò appena.

Io gli sorrisi appena ed evitai di guardare Chuck anche solo di sbieco.

Come vedi per una volta non sono arrivata in ritardo!” disse Serena “Spero non mi abbiate aspettato troppo, ragazzi...”

No, siamo arrivati da cinque minuti” rispose Nate guardandoci sorridente.

Se lo dici tu” Serena sorrise a Nate in un modo che mi fece sentire di troppo.


Poi partì una musichetta. Oh no, già si ballava? Che macello.

Nate sorrise e alzò la testa mentre un paio di coppiette gli passarono vicino. Li vidi andare dove c'era lo spazio vuoto di fronte alla banda per andare a ballare.

Oh, Nate voglio andare a ballare” esclamò Serena con troppo entusiasmo.

Ballare?” chiesi lui un po' incerto guardandosi alle spalle “Okay, balliamo” concordò.

Ti dispiace se vado in pista, B?” mi chiese a bassa voce da parte.

Le sorrisi appena. “Certo che no, vai S... Tanto sarò sola per poco” mentii.

Serena mi sorrise di nuovo e poi diede la mano a Nate.

Ci vediamo tra un po'” disse quest'ultimo prima che i due si allontanassero.


Io sospirai. Ero rimasta sola con Chuck che non aveva ancora detto una parola.

Non mi sembrava carino - anche se era lui dopotutto – andarmene via così di botto, infatti non lo feci subito. Stupidamente mi illudevo che potesse parlarmi o dirmi anche solo ciao.

Avevo paura di essermi scordata come fosse la sua voce, avevo bisogno di sentirla.

Invece... Non passò nemmeno un minuto che si allontanò senza fiatare e mi lasciò sola.

Non sarebbe arrivato nessuno per me quella sera, ma forse per lui sì.

Sperai che non accadesse così.


Allora, Blair Waldorf dov'è il tuo cavaliere?”

Mi voltai improvvisamente e mi trovai faccia a faccia con Penelope, Is, Hazel e Nelly Yuki.

Ragazze, buonasera. Io vostri vestiti sono deliziosi” dissi per cambiare argomento.

Anche il tuo molto carino...” disse Penelope “ma ci aspettavamo qualche accessorio accanto a questo vestito... Alto un metro e novanta, biondo...” ecco dove voleva arrivare.

Carter arriverà” sorrisi a trentadue denti “Puoi contarci”


Penelope sembrava scettica come sempre, le altre un po' meno.

Certo, avrà perso il taxi che lo porterà fin qui” disse Penelope con tono acido.

Comunque nel frattempo potresti votare per il re e la reginetta?” chiese Nelly porgendomi un foglio giallino ed una penna. Li presi alla svelta.

Torneremo a prenderli tra cinque minuti... Mi raccomando” aggiunse Hazel prima che le tre si eclissarono per andare da qualcun altro.


Gettai uno sguardo al foglio. Ovvio che ero nominata.

Blair Waldorf... Serena Van Der Woodsen... Jasmine Dewain... Nathaniel Archibald... Josh Martins... Chuck Bass. Guardai al foglio confusa. Cosa c'entrava Chuck nella lista?!

Scossi la testa e votai subito per me e per Nate. Che cosa strana votare per Nate quando per una volta avrei voluto votare per Chuck. Cinque minuti dopo diedi il foglio a Nelly Yuki.


Chuck's POV


12 Maggio, ore 21.58.

Mi ero promesso di non rivolgerle la parola e ci ero riuscito.

Non mi sentivo benissimo per la mia azione, ma cosa potevo farci. Era meglio così.

Non è ancora arrivato nessuno?” mi chiese Nate dopo essere tornato dalla pista da ballo.

Non penso che verrà nessuno” risposi con tono rassegnato.

Perchè allora non vai da lei invece di restare solo qui...”


Evitai di guardarlo. Odiavo quando mi veniva detto quello che dovevo fare. Odiavo che quello che mi veniva detto di fare volevo farlo. Questa volta non era il caso però.

Peggiorerei solo le cose” risposi rassegnato allontanandomi verso il banco dei drink.

C'erano le mean girls che sembravano eccitate da qualcosa. Sperai di fare in fretta perchè il loro parlare mi dava solo fastidio alle orecchie.


Sai che roba!” sentii dire a Hazel “E' un piano favoloso, P”

Ovviamente l'ho progettato io... Ed è anche molto facile, Hazel”

Cosa dobbiamo fare?” chiese Nelly Yuki.

Sei idiota? Prendi una penna e vota per Serena” ordinò, e con la coda dell'occhio vidi che le passava dei fogli con varie penne colorate.


Non è barare?” chiese Nelly con ingenuità.

Senti Nelly se non vuoi farlo basta che te ne vai ma sappi che non ti rivolgeremo più la parola. Vuoi umiliare Blair, no? Beh se la risposta è si ti consiglio di farlo.”

Nelly esitò un istante ma poi si decise. “Okay, lo farò. Facciamo vincere Serena”

Il gruppetto si allontanò verso un piccolo tavolino in fondo alla stanza.

Volevano far perdere Blair. Da qui si capiva quanto amiche potessero essere.


Cercai di pensare a cosa potessi fare per risanare la situazione prima che fosse troppo tardi e mi venne un'idea lampo. Certo, dovevo fare attenzione. Sperai funzionasse.

Bevvi il mio drink nel frattempo e attesi che le mean girls tornassero.

Passò circa un quarto d'ora, ma l'attesa fu ripagata.

Capii che aveva fatto tutto dalle loro espressioni contente. Nelly Yuki sembrava un po' confusa e non potevo definirla in altro modo se non vittima. Penelope era invece la manipolatrice.


Decisi quindi di raggiungere questo tavolino da dove le tre erano appena tornate e vi trovai la scatola con i voti accanto ad un bouquet di fiori. Sopra c'era un bigliettino.

'Mi raccomando conta bene altrimenti farai i conti con noi', scritto evidentemente per una ragazza o ragazzo che avrebbe dovuto contare. Oltre ad essere arpie erano anche stupide.


Con mia fortuna trovai altri biglietti con i nomi stampati per votare le ragazze nella scatola e votai sempre e solo per Blair. Ero grato che esistessero sia fogli per ragazze che per la ragazzi altrimenti avrei dovuto votare anche per Nate. Di certo non avrei votato per me stesso.

Chuck! Che stai facendo?” sobbalzai quando inaspettatamente qualcuno mi venne dietro.

Mi voltai e mi rirtrovai Serena davanti. “Non è come credi” mi giustificai.

Serena portò una mano sul fianco. “Forse se me lo spieghi è meglio”


Penelope e le altre stavano falsificando i voti per far vincere te invece di Blair”

Serena si portò una mano alla bocca. “Volevano falsificare i voti”

Annuii col capo. “Esatto”

E tu che ci fai qui in fondo alla sala? Volevo chiederti dove fosse Nate”

Sto aggiustando la situazione” le risposi continuando a segnare le 'X' sui vari foglietti.

Serena si avvicinò e prese una penna. “Ti do una mano” offrì.


Finimmo in circa cinque minuti di aggiustare le schede. Non ce n'era una con scritto 'Serena Van Der Woodsen'. Ero fiero di me, così presi le schede che non servivano più e mi allontanai con Serena. Poco dopo notai qualcuno raggiungere la scatola.

Ci allontanammo e tornammo dove c'era più gente.

Chuck, io vado a cercare Nate” disse Serena dopo poco.

Io vado a prendermi un drink e a disfarmi di questi biglietti”

Serena annuì si allontanò, ma fui io quello che trovò Nate... Con Blair qualche minuto dopo.


Oh, Chuck” disse Nate appena mi vide “Stavo cercando Serena”

Serena cercava te” risposi con freddezza notando Blair girata altrove.

Meglio che la aspetti qui, altrimenti potremmo perderci di nuovo”

Sono d'accordo” annuii.

Cosa sono tutti questi fogli, Chuck? Credevo che avessi già votato...” disse Nate attirando l'attenzione di Blair che intanto si voltò di nuovo verso di me.


Ecco, dovevo disfarmi dei fogli prima di trovare Nate... “Niente. Mi serve una pattumiera”

Una tipa sorridente accompagnata da Penelope ci passò accanto con la scatola ed io la guardai. In un batter d'occhio Blair li prese dalle mie mani e restai fregato perchè evidentemente aveva fatto come suo solito due più due ed era arrivata alla conclusione sbagliata.

Non posso crederci! Non posso credere che hai fatto una cosa simile! Stavi aspettando Penelope e la ragazza che conta i voti per cambiare le schede, dillo!”


Diventai subito serio. Odiavo che lei mi rivolgesse la parola solo per urlarmi contro.

Chuck?! Abbi almeno la decenza di parlare!” sbottò, mentre Penelope stava per annunciare i vincitori di quell'anno. Mi limitai a guardare Blair.

E i vincitori di quest'anno sono...” si sentì un rullo di tamburi mentre Blair continuava ad urlarmi contro “Blair... Waldorf” disse Penelope guardando la ragazza in modo strano “e... Chuck Bass... Ehm complimenti” cercò di dire con tono allibito. Almeno Blair si fermò.


Ho vinto?” chiese Blair guardandomi interrogativo e poi guardando Nate.

Sembra di sì” le rispose lui sorridendo “tu e Chuck...”

Blair si voltò e mi prese direttamente il braccio. “Andiamo a ritirare il premio, Bass-tardo”



Blair's POV

12 Maggio, ore 23.37.

Non potevo credere di aver vinto se quell'idiota bastardo di Chuck aveva truccato i voti come pensavo. Salì sul palco con un sorriso e mi feci mettere in testa la corona da Penelope.

Mi guardava davvero con una faccia invidiosa, e quello era l'importante.

Mi voltai a guardare Chuck. Mi sorrideva, anche se in quell'istante non ci credevo più di tanto.

Sorrisi alla mia folla e presi il microfono. “Grazie a tutti per avermi scelta!” dissi con un tono decisamente più alto del solito, ma che mi importava. Avevo vinto.


Ehm, credo proprio che ora dovreste fare un ballo” disse la ragazza occhialuta accanto a Penelope al che io la guardai un po' storta.

Un ballo? Stai scherzando spero?”

Penelope alzò le sopracciglia e mi guardò storta. Okay, da regina non potevo tirarmi indietro.


Presi il braccio di Chuck che era rimasto silenzioso per tutto il tempo e ci dirigemmo giù dal palco in mezzo alla folla per ballare il classico lento del ballo.

Cercai di evitare il suo sguardo, così gli misi una mano dietro la schiena e mi guardai intorno quando iniziammo a ballare. Poi pensai che quella poteva essere l'ultima volta che ci saremmo visti e toccati anche se non nel modo in cui forse entrambi volevamo, e quindi gli parlai.


Perchè l'hai fatto?” gli chiesi direttamente guardandolo negli occhi.

Perchè volevo che vincessi” mi rispose con occhi sinceri. Ero confusa.

Se stavi cercando Penelope per darle i voti per Serena? Sono stanca dei tuoi giochetti” gli risposi cercando di divincolarmi dalla sua stretta dietro la mia schiena senza riuscirci.

E' semplicemente la verità”

A quel punto mi fermai. Non potevo credere che fosse così. “Non ci credo che continui a negare, Chuck. Non avrei mai dovuto... Goditi la serata” conclusi allontanandomi finalmente da lui. Era ancora peggio per me sentire sempre le solite bugie.


Raggiunsi Serena e Nate che non stavano ballando.

Il ballo non era ancora finito” mi disse la mia migliore amica con tono ovvio.

Non mi stavo godendo quel ballo” mi giustificai senza aggiungere altro.

Potrei ballare io con te, allora” offrì Nate guardando per un attimo Serena.

Gli sorrisi, e anche lei sorrise a me. “Va bene, ti presto Nate per un quarto d'ora” scherzò.


Sogghignai prendendo la mano di Nate e ci dirigemmo di nuovo in pista.

Questa volta mi appoggiai leggermente a lui senza sentirmi in imbarazzo.

Non ci credo che la scuola sia finita” mormorai.

Fattene una ragione” mi rispose “ma comunque noi continueremo a vederci”

Alzai la testa, interdetta. “Pensavo che andassi a Yale”

Yale non è mai stata la mia scelta... Mio nonno voleva che ci andassi.”

Ma... quando eravamo bambini mi dicevi sempre che...”

Quando eravamo insieme avrei fatto tutto per te, Blair. Adesso... Sono cambiate un po' di cose. Io sono cambiato. Tu sei cambiata e adesso hai... quello che hai.”


Sospirai e abbassai lo sguardo. “E andrò alla NYU. Ci crederesti?” chiesi ironicamente.

Ehm, no” sorrise “ma ti ci troverai bene... Dopotutto sei Blair Waldorf”

Ridacchiai. “Farò vedere a quelle ragazze provinciali chi sono io!” risposi entusiasta mentre la musica terminò ed io e Nate ci separammo e ci avviammo verso Serena.

Vidi Nate guardarsi intorno, e inizialmente non capii perchè.


Hai visto Chuck?” chiese quando tornammo da Serena lasciandomi un po' in disparte.

E' andato via poco fa... Ha detto che era stanco e voleva tornare a casa”

Nate sospirò. “Ti dispiace se vado da lui? Tu puoi tornare con Blair...”

Serena gli sorrise bonaria come sempre. “Certo che no, Nate. Ci sentiamo più tardi”

Nate la baciò a stampo e poi si voltò e sorrise anche a me prima di sparire tra la folla.


Vuoi andare a casa?” le chiesi cercando di non sembrare troppo pensierosa. Stavo cercando di non pensare alle parole che aveva appena detto Nate. Perchè doveva andare da Chuck? Mi faceva solo venire in mente che magari... doveva consolarlo? Scossi la testa al pensiero non troppo nel personaggio per Chuck. Chuck non doveva essere consolato.


Si guardò intorno prima di rispondere. “Credo che ormai la festa sia finita...”

Allora sarà meglio andare... E' passato troppo tempo dall'ultima volta in cui ho visto...”

Serena annuì. “Sì. Andiamo via.”

Andammo a prendere le nostre cose nel guardaroba e la mia macchina venne a prenderci.

Quella notte Serena dormì a casa mia, e qualcosa nella mia vita cambiò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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