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Autore: dodux96    04/01/2011    1 recensioni
Caco è stata adottata e ora vive con suo padre Mason; Peter è l'amico di famiglia di sempre ma con un segreto nascosto: è un Vampiro... dal giorno in cui Peter rivela a Caco cosa il destino ha riservato anche per lei, ogni cosa cambia: lei è una Cacciatrice...
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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-“ Oddio, che mal di testa assurdo.”- mi svegliai con un mal di testa che non mi dava tregua: nasceva in mezzo agli occhi e mi percorreva tutta la testa, viso compreso, fino a sotto l’orecchio sinistro. Mi sfiorai il collo e, ahi!, dovetti ritrarre la mano immediatamente.

-“ Attenta.”- saltai dallo spavento. Mi girai verso la voce e c’era..Peter! Mi ritornò alla mente quello che avevo vissuto un istante prima: era stato un incubo o, cosa da più che incubo, la realtà? In quell’istante realizzai che Peter mi aveva morsa e..e che mi aveva uccisa!! Mi tolsi le coperte con uno scatto e mi spiaccicai contro la parete. Lo guardai terrorizzata.

-“ Vattene!!”-

-“ Calmati Caco.”- lui era tranquillissimo.

-“ Co..Cosa?? Tranquillizzarmi?? Tu mi hai ucciso!!”- mi uscirono gli occhi dalle orbite quando lo dissi. Ora che sarebbe successo??

-“ No, Caco. Non sei morta.”-

-“ Ah, certo.”- poi continuai: pian piano le cose andavano a posto. –“ Che mostro sei??!”-

Sospirò: lui mi aveva morso, succhiando via la mia vita, e poi mi diceva che non ero morta… Quale tipo di uomo può uccidere un suo simile succhiando via il suo sangue?

-“ Cerca di ricordare Caco… Te lo già detto una volta, tanto tempo fa…”- mi ritornarono in mente quelle parole pronunciate dalle sue labbra tempo fa: “ Caco, c’è una cosa che devo dirti… Sai perché ho lo stesso aspetto di dieci anni fa?…Ebbene, anche i tuoi genitori lo sanno ed è quindi che anche tu lo sappia. Io sono…sono un vampiro. Si, mi nutro di sangue e no, non mi sciolgo al sole e non mi uccide l’aglio ne i crocifissi.” Mi ricordo che quel giorno mi sono messa a ridere quando lo diceva e poi, dopo che mi aveva guardato con un’espressione da…da predatore, sono svenuta.

-“ Va..Vampiro?”- lui mi sorrise mostrandomi la fila perfetta dei denti bianchi.

-“ Già.”- nei suoi occhi c’era qualcosa di triste e antico.

-“ E come la mettiamo con la storia della mia morte?”- oddio, ora sono diventata un vampiro anch’io.

-“ No, non sei un vampiro e no, te lo ripeto, non sei morta.”-

-“ Ma tu mi avevi morsa e poi…poi c’era una voce e qualcuno ti è saltato addosso mentre tu ringhiavi.”-

-“ Quel qualcuno ero io, e quello che ti ha morsa e si stava nutrendo di te era un altro vampiro.”- mi girava la testa: cavolo, non capivo!!

-“ Allora: quello che ti ha fatto uscire di casa e che ti ha poi morso uccidendoti, quasi, era un tizio col mio aspetto e quell’uomo che hai visto saltare ero io. Il vampiro, che il tuo sangue ha indebolito, era uno che, potendo cambiare aspetto, ha preso le mie sembianze e ti ha attirato in una trappola.”- grazie, mi sei stato molto di aiuto, pensai acida.

-“ Aspetta aspetta aspetta. Che il mio sangue ha indebolito? Ha preso le mie sembianze perché poteva cambiare aspetto? Eh?”- era visibilmente esasperato.

-“ Caco, sono cose da vampiro. E si, un giorno te le dovrò dire tutte perché tu sei speciale.”-

-“ Ah ah, facciamo che me le dici adesso.”-

-“ No! Oggi è il tuo secondo giorno di scuola e sei già in ritardo di un’ora.”-

-“ Come se potessi andare a scuola come se nulla fosse successo!”-

-“ Caco.”- riecco quello sguardo da cacciatore, da affamato che ha davanti il suo pasto; poi gli occhi li si sciolsero e apparve una luce diversa: imprimeva autorità.

-“ Si?”- sussurrai catturata da quella luce.

-“ Tu ora farai quel che dico, cioè, andrai a scuola.”-

-“ Ma non voglio.”-

-“ Caco!! Fallo e basta. Ti ho già preparato la giustificazione: preparati in fretta, ti aspetto in macchina.”- ma che diamine! Ero quasi morta a causa di un vampiro, vampiro!, che aveva le fattezze di Peter che ora mi stava ordinando di andare a scuola perché sennò mi avrebbe quasi- ucciso di nuovo. E tutto per far bella figura il secondo giorno di scuola!

-“ Peter!”- quel ragazzo era appena volato via in un nano secondo dalla finestra: non si era sentito ne un urlo, ne un tonfo, soltanto il rumore d’accensione della macchina.

Giuro che avrei vomitato a causa di tutte quelle notizie, e ancora di più per il fatto che ero, e lo ripeterò all’infinito, quasi morta! E ora stavo andando a scuola, mio padre non sapeva della mia piccola disavventura e Peter era appena volata fuori dalla finestra. Se non fosse per il fatto che ormai sapevo che era una creatura immortale che non muore se cade dal secondo piano di una casa, lo avrei buttato IO fuori dalla finestra… Tsc.

   
 
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