05/01/2011
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Eureka!
In quel momento, si sentì bussare alla porta e subito dopo una voce femminile pronunciare distintamente la parola d’ordine. Lo stregone rispose di entrare e la porta si aprì.
Draco si voltò per salutare il nuovo arrivato…
«Io sono un Principe. Sono gli altri che mi salutano, semmai!»
Ignoro bellamente quel benedetto frutto della mia immaginazione. Ormai siamo arrivati al climax!
…e quale fu la sua sorpresa nel trovarsi di fronte una ragazza all’incirca della sua età con un enorme groviglio marrone in testa e nessun fascino!
Malfoy emette un sonoro sbadiglio. «Scommetto che non ve l’aspettavate. Vero?»
Una alquanto indispettita Hermione compare sulla mia spalla sinistra. «Grazie tante! Una descrizione migliore ogni tanto non farebbe male!»
Per quello ci sono già le Dramione, e io voglio essere IC.
Malfoy scoppia in una sonora risata.
«Guarda che posso renderti ancora più piagnucoloso» gli ricordo.
«Ok» si affretta a replicare. «La smetto. Lo giuro»
Hermione sgranò gli occhi. «E tu che ci fai qui?»
«Devo trovare rimedio ad una situazione imbarazzante in cui sono rimasto invischiato. E tu?»
«Lo stesso»
Hermione guarda sconvolta la storia rileggendola velocemente in meno di un secondo. «Che situazione? Di che genere?»
Anche Draco si volta verso di me. «Già, ora sono diventato curioso anch’io»
«Lo spiego subito» mi affretto a rispondere, «non vi preoccupate».
«Ma esattamente, che genere di situazione?»
«Ecco, veramente, mi vergogno un po’ a dirlo»
«Avanti! Non è mica colpa tua!» la sostenne lo stregone, mentre continuava a lavorare sul gel di Malfoy.
Hermione alzò gli occhi al cielo. Non riusciva a spiegarsi come fosse riuscita a farsi convincere da Ron a dare fiducia a quello svampito. Ma in quel caso doveva ammettere che avesse ragione. Non era colpa sua!
«Per farla molto breve, a qualche geniale autrice è venuto in mente di inventare le Harry/Hermione»
Malfoy le rivolse uno sguardo disgustato.
Hermione annuì. «E questo è soltanto l’inizio! Vogliamo parlare delle Ginny/Hermione? O peggio… delle Pansy/Hermione??»
Malfoy le posò una mano sulla spalla in segno di comprensione. Ovviamente, la ritrasse subito e si affrettò a disinfettarla con l’amuchina gel che aveva in tasca.
«No. Non puoi averlo detto sul serio» gli occhi di Draco mandano lampi infuocati al mio indirizzo.
A cosa si riferisce?
«Andiamo! Sono un macho e uno strafigo! Non puoi affibbiarmi anche l’amuchina!»
Con un sorriso a trentadue denti gli mostro la targhetta appuntata sul petto con la scritta: AUTRICE.
Mi rivolge uno sguardo sprezzante, poi si siede.
Inizia a venirmi paura. Sta strabuzzando gli occhi. Significa che probabilmente sta … pensando…
La folla fa “oooooooooooooooooh”.
Ho fatto pensare Draco Malfoy! Wow! Poco importa che stia meditando su come far sembrare la mia morte un suicidio. È il fatto che comunque sia
stata io a causarlo che mi riempie di orgoglio!
Hermione mi dà un colpetto sulla spalla. «Al lavoro! Voglio sapere dove vuoi andare a parare»
Lo sguardo di Hermione non è dei più pacifici. Ci sono due persone a volere la mia testa, ora.
Dopo aver rimosso tutti i batteri dalle mani, Malfoy alzò lo sguardo verso Hermione e si accorse che ora era lei ad aspettare la sua confessione.
«Il mio problema è più o meno lo stesso» iniziò il giovane. «Da qualche mese mi sono accorto che tutte le autrici di fan fiction hanno iniziato ad accoppiarmi con Ginny»
Questa volta fu il turno di Hermione di appoggiarli una mano sulla spalla in segno di comprensione. «Poteva andarti peggio» cercò di consolarlo.
«Perché ancora non hai sentito niente! Il momento della mia rovina è stato quando si sono rese conto che il pairing non funzionava e che bisognava trovarmi un nuovo compagno»
Hermione lo guardò interrogativa.
«Compagno. Non mi sono sbagliato. E la sorte ha voluto che il prescelto fosse proprio lo sfregiato…»
Hermione portò le mani alla bocca.
«… e, in alternativa» represse un conato di vomito, «Weasley»
Hermione tornò a battergli comprensiva sulla spalla. Malfoy le guardò la mano confuso.
Lei la ritrasse subito, aprì la borsa per prendere un pacco di ovatta e un enorme flacone di disinfettante.
Mi compiaccio dell’espressione soddisfatta di Hermione nel leggere l’ultima frase.
«Non preoccuparti» le dico, «non sono ancora arrivata al punto di trasformare questa storia in una Dramione»
«Signor Malfoy!» lo chiamò lo stregone.
Non vi eravate dimenticati di lui, vero?
L’interessato emanò un sospiro di sollievo. «Avete fin- ARGH!» Il giovane si portò una mano al cuore alla vista di un suo clone esatto disteso sul tavolo da lavoro dello stregone.
«E quello cosa sarebbe?» gli chiese Malfoy indicandolo con mano tremante.
«Il suo clone» gli rispose l’uomo con serietà.
«Il mio?»
«Clone. Proprio così» lo stregone annuì con forza per sottolineare le sue parole.
Malfoy cercò di recuperare il controllo. Si passò una mano sugli occhi, poi si rivolse nuovamente all’uomo di fronte a sé. «E cosa dovrei farci?»
«Non so se è al corrente che esiste una regola basilare che seguono tutte le autrici»
Malfoy lo invitò a proseguire.
«Il personaggio di cui si parla deve essere sempre lo stesso, non può avere un carattere diverso da storia a storia, altrimenti si rischia di renderlo
OOC…»
«Sarebbe a dire?» chiesero i due ragazzi all’unisono.
«Sarebbe a dire» continuò lo stregone con insofferenza per essere stato interrotto, «che ogni personaggio deve rispecchiare dei caratteri prestabiliti»
Malfoy e Hermione lo guardarono come se stessero bevendo ogni sua parola. Lo stregone pensò che fossero proprio disperati.
«L’idea è di cambiare i caratteri dei vostri personaggi. In questo modo non sarà più possibile per le autrici inventare pairing di quel genere perché il vostro posto sarà preso da…» lo stregone si scostò dal tavolo e con teatralità mostrò ai due giovani anche un secondo corpo steso su di esso. «… loro!»
I ragazzi si avvicinarono al tavolo abbastanza per rendersi conto che i due corpi assomigliavano loro in maniera pazzesca. Malfoy picchiettò sul braccio del suo clone e questo aprì gli occhi, rivelando due iridi di un grigio brillante e profondo, così inteso che fece venire voglia al ragazzo di tuffarsi al loro interno. Lo stesso fece Hermione, che invece si trovò di fronte a due occhi dal colore indefinito, cangiante in base all’angolazione da cui venivano visti. Occhi che sembravano avere dentro di sé ogni delizia terrena, occhi a cui nessuno avrebbe potuto resistere.
La ragazza spostò lo sguardo verso i capelli del clone di fronte a lei, della stessa consistenza e dello stesso colore di quelli che aveva sempre desiderato.
Nessuno dei due riusciva a capacitarsi di trovarsi di fronte ad esseri tanto perfetti.
Ad un certo punto i due esseri si alzarono e, prendendosi per mano, si avviarono con passo leggiadro verso la porta. La aprirono e, guardandosi negli occhi, furono inghiottiti dall’oscurità della notte.
Appena furono usciti, l’incantesimo causato dalla loro presenza si sciolse e Malfoy ed Hermione si voltarono verso lo stregone come per chiedere spiegazioni.
«Mi sono permesso di migliorarvi un pochino» affermò questi a mo’ di scusa.
Hermione fece un profondo respiro, poi gli si rivolse chiedendo: «Questa sarebbe la tua soluzione?»
«Geniale, non trovate?» rispose lo stregone ostentando un’aria di superiorità.
Malfoy si passò una mano sugli occhi. «Avanti! Ci sono arrivato anche io!»
«A cosa ti riferisci?»
«Noi ti avevamo chiesto che le storie su di noi finissero, non che prendessero un’altra piega»
«Ma…» iniziò lo stregone stupito, «è quello che ho fatto! Vi ho liberati da quelle storie e le ho trasferite a loro due»
Hermione e Malfoy si guardarono esasperati.
«Andiamo» disse lei. «Non c’è niente da fare qui»
Accennarono un saluto col capo e uscirono dalla casupola. Appena usciti si allontanarono l’uno dall’altra e si smaterializzando sperando entrambi che ciò a cui avevano assistito dallo stregone non rappresentasse un ulteriore peggioramento della loro condizione di pedine in mano a folli ragazze babbane.
Poco distante dal luogo della materializzazione i due cloni avevano avuto la malaugurata idea di fermarsi a guardarsi negli occhi. Non l’avessero mai fatto. In quel momento una folla di ragazze tra i quindici e i venticinque anni provenienti da chissà dove li accerchiarono senza lasciare loro via di scampo. I due cloni, che purtroppo non possedevano neanche un briciolo dell’intelligenza di Hermione e Drac… ehm… di Hermione, invece di allontanarsi si misero in posa per permettere alla loro sfolgorante bellezza di abbagliare la massa di fronte a loro.
Le ragazze tirarono fuori dalle tasche blocchetti di appunti e macchine fotografiche per immortalare l’evento.
Improvvisamente una ragazza si erse sopra le altre e con teatralità urlò al cielo: «Ho avuto un’idea!»
Le sue compagne le si avvicinarono assatanate per cogliere almeno gli accenni della sua illuminazione.
E fu così che nacquero le Dramione.
Be’? Non avete niente da dire? Mi avete disturbata per tutta la storia e adesso…
«Sono scandalizzata!»
«E io sono shockato!»
Batto le mani entusiasta.«Vuol dire che vi è piaciuta?» proclamo prossima alle lacrime.
«NO!» urlano entrambi all’unisono.
Mi copro le orecchie per evitare che i miei timpani ne risentano. Forse non si sono accorti di avermi urlato direttamente nelle orecchie.
«Ma… Ma… perché non vi è piaciuta?» chiedo, ormai lacrimante. Insomma, io spendo un intero pomeriggio per raccontare al mondo le loro disgrazie
e loro è così che mi ringraziano??
«Ti rendi conto?» cerca di spiegarsi Hermione. «Ci hai resi lo zimbello di tutti i fandom di Harry Potter sulla faccia della Terra!»
«Veramente la colpa è tutta della prima scrittrice di Dramione» proclamo con serietà. «Io davvero non c’entro niente».
«Be’» dice Draco, «messa su questo piano non ha torto»
Hermione lo incenerisce con lo sguardo. Rivolge un’ultima occhiata disgustata alla fine della storia e poi scompare.
Draco mi guarda compassionevole. Ehi! Ha davvero gli occhi color tempesta! Appena si accorge di come lo sto guardando, si gira e salta giù dalla mia spalla terrorizzato.
Improvvisamente mi sento molto sola. Mi ero abituata alla presenza di quei due sulla spalla.
Salvo il file su cui ho appena finito di scrivere e ne apro uno nuovo. Come lo intitolo?
Ah, sì! Batto qualche carattere sulla tastiera.
Personaggi: Draco/Hermione. Dopotutto, starebbero davvero bene insieme.
Una risata malvagia mi parte dalla gola. Impareranno cosa significhi mettersi contro un’autrice.
Angolo Fata Blu
Bene. Direi che dobbiamo distinguere. Da questo momento, nelle mie parodie questo sarà l'angolo Fata Blu. Non so se si è capito, ma l'autrice della storia non sono io, bensì la prima autrice di Dramione in assoluto!! Poveretta, sopportare Draco ed Hermione per un pomeriggio intero! Non lo augurerei neanche ai miei peggiori nemici. Però poteva andarle peggio! Pensate se ci fossero stati... ooooooooooh! Eureka!! So quale sarà la mia prossima parodia!
Come avrete notato, la storia è finita. Solo per ora, ovviamente. Ho una sottile intenzione di scrivere qualcosa di nuovo su Draco ed Hermione. La mia autrice sentirebbe la spalla incredibilmente leggera senza di loro appollaiatici sopra.
Mi dispiace che sia durata così poco, ma all'inizio era addirittura una one-shot. Poi ho deciso di tagliarla in tre parti. All'inizio non c'era neanche Draco, ma parlavo da sola. Figuratevi che follia!!
Non posso fare altro che ringraziare le 295 persone che mi hanno letta, e la altre che magari lo faranno,
- tutti coloro che mi hanno recensito: Alylameio, ClaireTheSnitch, Burned Marshmallow, riogah, angelikakiki, Charme, B a b i, glenn, Idiopatica, Lilla95
- chi mi ha inserita tra i preferiti: B a b i, Nena96
- chi mi ha seguita: Burned Marshmallow, ClaireTheSnitch, kiky 92, rainacullen, riogah, Taminia, willina
A voi è dedicato quest'ultimo capitolo. Grazie di avermi sopportata!