Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: gemellina    05/01/2011    11 recensioni
“Chi ti scrive, Draco?!”
“Oh solo… ehm… pubblicità… sì, sapete madre… hanno aperto una nuova gelateria a Diagon Alley…”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Narcissa Malfoy, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi reputo abbastanza magnanima, perché non vi ho fatto attendere troppo con l’aggiornamento… =D
Ragazze, che dire? Sono felicissima che la storia vi piaccia e che vi incuriosisca… e spero di regalarvi qualche risata col capitolo che vi apprestate a leggere!
Perdonatemi anche se non posso rispondervi singolarmente, ma ho ospiti a cena, e come Pansy e Ron, navigo a vele spiegate verso un oceano di letame di drago! =D
Una buona lettura J

 

Reazioni umane e … non!

 
 
Harry Potter stava sudando freddo.
Trovarsi i due suoi migliori amici di fronte, con quell’espressioni indemoniate, non lo aiutava di certo a darsi una calmata.
Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, la profonda voce del giovane Malfoy, prossimo al collasso, fece diventare quella losca figura… reale!
“Madre?!”
“Narcissa?!”, lo seguì a ruota Pansy, scioccata quanto lui.
“Madre…?!”, ripetè boccheggiando Draco, cercando di appoggiarsi a qualcosa per evitare un infarto, o uno svenimento o un colpo apoplettico.
L’algida Narcissa Malfoy regalò ai presenti un sorriso sghembo.
“Co… cosa ci fai… qui?
“Mi ha invitata… Pansy!”, rispose con nonchalance, poggiando il soprabito nelle mani di Ron, come se fosse la cosa più semplice da fare, contemplata nella sua quotidianità.
“Ok… Pansy? Pansy… perché diavolo avresti invitato, mia madre?!”
Dal canto suo, la moretta, si voltò verso il migliore amico.
Erano sbiancati tutti di colpo.
Nessuno riusciva a pensare o ad articolare una qualsiasi frase di senso compiuto.
“I… io… non ho invitato tua madre!”
Hermione aveva seguito tutta la scena con gravi problemi di concentrazione, e con immonda sorpresa, delle parole uscirono dalla sua bocca.
“Se lei…”, disse indicando Pansy, “… non ha invitato lei…,” continuò indicando Narcissa, “… chi diavolo ce l’ha portata?!”
 
Silenzio.
Come burattini nelle mani di un bravo burattinaio, quattro paia d’occhi, si fermarono su: Harry Potter!
 
**
 
Ron, che ancora boccheggiava come una sogliola, senza connettere il cervello, avanzò verso l’amico e lo strinse per il colletto della camicia che indossava.
Non dirmi, che la tua amica è… Narcissa Malfoy!”
Non ricevendo risposta, lo strinse più forte.
“Dimmi che non è lei, la tua amica!”
Harry aveva un evidente bisogno d’aiuto, quasi non respirava più.
“Per l’amore del cielo, Ron! Lascialo! Lascialo immediatamente!”, strillò Hermione.
Draco, capendo cosa diavolo volesse significare quell’unione, scansò la sua ragazza facendola finire su Pansy, e andò a strozzare anche lui, il povero Harry.
“Più forte, Weasley! Più forte, ho detto!”
Uno schiantesimo partì dalla bacchetta di Hermione.
Harry piegato in due, si massaggiava il collo, cercando di tornare ad un colorito decente.
Ron e Draco, schiantati contro la parete, si massaggiavano le parti lese.
“Porco Merlino, Hermione! Perché l’hai fatto?!”, chiese Ron.
“Perché voglio avere io l’onore di ucciderlo!!!”, disse, prima di buttarsi su Harry e massacrarlo di botte.
“Buon Compleanno, Draco!”, pronunciò Pansy, afferrando la bottiglia di Martini ingollandone un generoso sorso.
 
**
 
Pochi minuti dopo la scena che si presentava era: il Trio Miracoli, con Hermione legata ad una sedia, in una stanza; e le tre serpi in un’altra.
 
Stanza 1
 
“Ok Harry, sei forse impazzito?”, domandò Ron.
“Slegami Weasley! S-L-E-G-A-M-I!”
Ron si voltò e ammonì le sue richieste: “No, che non lo farò! Sei pericolosa Hermione… potresti ucciderlo!”
Hermione emise un ringhio ed Harry deglutì nervosamente, passandosi la mano tra i capelli.
“Sentite ragazzi, voi non siete messi meglio di me!”
Hermione si esibì in una risata che fece rabbrividire i presenti.
“Non siamo… NON siamo messi meglio di te? Cazzo Harry! Io sto con Draco Malfoy non con suo padre e lui… lui sta con la Parkinson… i nostri rispettivi compagni sono innocui… ti rendi conto di stare con Narcissa Malfoy? Ti rendi conto che… oh cielo… se ti sposi quell’essere, diventi mio suocero?!”, disse con voce stridula.
Harry istintivamente indietreggiò, perché nonostante la ragazza fosse legata, non sembrava per niente innocua.
“Suocero… esagerata…”
“Resti comunque il compagno…”, un’espressione schifata si dipinse sul suo volto, “… il patrigno… del mio ragazzo!”
“Harry… Hermione ha ragione! Come diamine t’è venuto in mente? Narcissa Malfoy…”
“Ron… è semplice, la amo!”
Il gelo calò sui tre.
“Presto Hermione, uccidilo!”
“Ma mi hai legata giusto per non fargli del male…”
“Fallo Hermione, FALLO! Perché se non lo fai tu… lo faccio io!”
 
Stanza 2
 
Narcissa era comodamente seduta su di una poltrona come se la situazione non la toccasse minimamente.
Pansy aveva sequestrato la bacchetta di Draco e lo aveva pregato e scongiurato di non usare incantesimi verbali e non.
“Narcissa, capisco che la condizione di vedova è pesante… ma Harry Potter?!”, domandò una sconvolta e brilla Pansy.
“Beh Pansy… tu stai con una persona che è la feccia dei Purosangue, che è un babbanofilo schifoso… non puoi venire a farmi la predica!”.
Un atroce formicolio si impossessò delle mani del ragazzo, stava guardandosi intorno per cercare un qualcosa che servisse da arma contundente, quando la sua migliore amica gli porse una sigaretta.
In quel momento non avevano bisogno di un cadavere.
Senza tante storie, prese a fumare e non si fermò di certo ad una sola sigaretta, difatti dopo essersi fumato pure il Potpourri che Ron aveva messo in una ciotolina con decorazione afro in quella parte dell’appartamento, aveva assunto la calma giusta per proferire parola, evitando quindi di lanciarle un’Avada Kedavra.
“Har… quello schifo di Potter… madre… vi rendete conto che ha la mia età? Potrebbe essere vostro figlio!”, si schifò da solo per la frase pronunciata, “E poi incarna tutto ciò che voi e mio padre…”, ci tenne a sottolineare mio padre, “…avete sempre odiato, portandomi ad odiarlo a mia volta! Come fate ora a…”, gli mancavano pure le parole.
Narcissa lo guardò come se stesse decantando le virtù di Gazza, e dette la sua nobile risposta.
“Vedi Draco… né tu né Pansy potete farmi la predica, perché m’è parso di capire che anche tu stai con una che non ha esattamente nobili origini…”
Il discorso non faceva una grinza.
Il formicolio divenne un tic quasi insopportabile.
“Forse… forse vi sfugge, che Hermione ha la mia età… non la vostra! E per di piu’ a differenza del vostro… uhm coso… ha un cervello!”
Si sentiva compiaciuto; ma il compiacimento durò ben poco, solo pochissimi e inafferrabili attimi, poiché Narcissa aveva ben deciso che non sarebbe stato il suo ventinovenne pargolo a rovinarle la serata.
“Draco…”, disse perentoria, “… siamo a cena con i nostri amici, non è carino star qui a disquisire di piccolezze, non trovi?!”, fece per alzarsi dalla poltrona e notò che né Pansy né Draco sembravano pensarla come lei sulla serata.
I due sembravano immobilizzati, quindi la donna, si alzò per andare a cercare il suo uomo e i suoi amicidopotutto era ora di cena.
“Ha… ha veramente detto, amici?”
“Già!”
“Sta veramente con Potter?”
“Già!”
“Quindi non sto… sognando?!”
“Già!”
“Ma sai dire solo già?!”
“Uh? Ah beh… dopo un litro di Martini credi sappia dire altro?”
Draco annuì alle sagge parole di Pansy: “Hai ragione… passami la bottiglia!”
 
 
Stanza occupata dal Trio Miracoli.
 
 
“Fallo Hermione, FALLO! Perché se non lo fai tu… lo faccio io!”
 
“Ragazzi, potreste calmarvi?”
“No che non possiamo calmarci Harry!!!”, ruggì Hermione.
“Ma perché non provate a vederla dal mio punto di vista?!”, chiese mesto cercando di far prevalere le sue ragioni, anche se sembrava finire sempre più in un baratro di parole e minacce senza fine.
“Cos… cos’hai detto? Ron… cos’ha detto?!”, ruggì prima in direzione del diretto interessato e poi dell’amico sano di mente.
“Ha detto che dovremmo vedere la cosa dal suo pun…”
“SO cos’ha detto!”
Ron la guardò senza capire.
“Ma me l’hai chiesto tu…”
“IRONIA RON… IRONIA!!!”
“Oh!”
Paonazza in viso, il suo sguardo si soffermò nuovamente su Harry.
Era visibilmente circondata da gente idiota.
“Harry, renditi conto che non esiste il tuo punto di vista perché sei cieco… C-I-E-C-O!”
 
Toc toc
 
Tutti e tre si voltarono verso la porta: una smagliante Narcissa stava loro regalando un timido sorriso.
“Io avrei una certa fame, quando si cena?!”
“Tra pochi minuti…”, rispose Ron  inebetito.
“Perfetto!”
Narcissa Malfoy aveva richiuso la porta.
Un profondo shock li colse.
“Ok, io ho un profondo bisogno di fumare!”
“Ma Hermione… tu non fumi!”
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: gemellina