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Autore: asya    05/01/2011    2 recensioni
So che ho già un'altra ff incominciata ma mi è venuta l'ispirazione di scrivere questo primo capitolo...cercherò di portarle avanti entrambe! E se anni dopo la morte di Vodemort Hermione incontrasse nuovamente Draco in una situazione in cui i "giochi di potere" fossero completamente rovesciati? "Aspettò quasi due ore seduta su un seggiolino fuori dalla sala operatoria. Appena la porta si aprì si alzò di scatto per andare dai medici che l'avevano visitato. -Lo conosco, io so chi è...è...Draco Malfoy. Disse tutto d'un fiato."(dal capitoli I)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XIX Driiiiiiiin...driiiiiiin.....driiiiiinnnn
Il telefono stava suonando insistentemente.

"Salvata dalla campanella" pensò Hermione combattuta tra il desiderio di rimanere seduta con lui per sempre e quello di scappare lontano.

-Devo rispondere. Disse, dato che il biondo non accennava a spostarsi.
Non appena Draco sollevò la testa dalla sua spalla la riccia avvertì la mancanza di quel calore, di quel calore che solo lui sapeva emanare. 
Si precipitò all'apparecchio telefonico che continuava a squillare.
-P-pronto...
-Ciao, sono Ginny, ti disturbo?
-N-no, figurati, balbettò l'altra.
-Ti chiamavo perchè è da un po' che non ci vediamo e mi domandavo se ti andasse una cioccolata nella nostra caffetteria...Azzardò la rossa.
-Certo che mi va!
-Domani?
-Sarebbe davvero perfetto, dopo le 18...vengo direttamente dal lavoro!
-Ci troviamo lì?
-Certo, a presto!
Non appena riattaccò ebbe la sensazione che Ginny avesse così fretta di vederla perchè aveva saputo da Harry e dal fratello che Draco viveva a casa sua.
Aveva voglia di vedere la sua amica ma temeva la lavata di capo che le sarebbe toccata: la rossa era proprio il tipo di persona che ti dice tutto quello che pensa senza mezzi termini!

Il biondo la guardava incuriosito: era impaziente di sapere con chi avesse appuntamento l'indomani ma non osava fare domande.
-Era Ginny, la moglie di Harry, mi ha invitato per una cioccolata.
Domani farò tardi. Aggiunse.

Il giorno dopo, davanti alla caffetteria.
Ginny non lasciò spazio ai convenevoli e partì immediatamente all'attacco.
-Allora quello che mi hanno raccontato Harry e Ron è proprio vero? 
Lui vive sul serio con te? incalzò, -io ti volgio bene, lo sai, e sono solo tremendamente preoccupata per te...
-Non c'è niente di cui preoccuparsi, io so badare a me stessa e Draco...lui non ricorda nulla del passato, almeno per ora.
-Draco? Ora lo chiami Draco? Scandalizzata.
-Avete tutti la stessa reazione! Esasperata. - Chidervi un po' di fiducia è forse troppo?
-E' di lui che non ci fidiamo, non di te: un giorno ricorderà di essere un Malfoy e tu cosa farai? E' un mangiamorte!
-Ora non più.
-E sarà sempre Malfoy anche se ora lo chiami Draco e ti prendi cura di lui!
Apri gli occhi: è stato e sarà sempre una serpe, tornerà ad affondare le zanne e quando lo farà sarai tu l'unica a pagarne le conseguenze!
-Lui non mi farebbe mai del male!
-Non puoi saperlo...
-Ora è diverso, se solo volessi darmi ascolto, se provassi a conoscerlo...
-Hermione, è proprio perchè lo conosco che ti dico queste parole. Non voglio vederti soffrire. Finchè sei in tempo, allontanati da lui!
-Non posso...n-non voglio, sussurrò con un filo di voce.
-Tu, tu lo ami? Sorpresa.
-I-io...
-Hermione ti sei innamorata di lui? Sconcerto.
Una lacrima, alla quale ne seguirono altre, copiose, rigò la guancia della riccia.
Ginny la strinse a sè.
-D'accordo, (abbracciandola stretta) , d'accordo, sono dalla tua parte, e lo sarò sempre, sei la mia migliore amica, ma ti prego stai attenta...Promesso?
-Promesso, ripetè tra i singhiozzi.

Non riusciva a smettere di piangere ma l'abbraccio di Ginny la faceva sentire in qualche modo compresa.
-Scusami, è colpa mia, se solo ti fossi stata più vicina...sai Harry, la casa, la bambina...perdonami, non ho davvero scuse! Anche lei ora era scoppiata in lacrime.
-No non è colpa tua, sono ho io che ho scelto di mettere da parte la magia, di prendere le distanze da quel mondo e così ho finito con l'allontanarmi dalle persone che mi sono più care...
Si sfogarono entrambe e parlarono a lungo come non accadeva loro da molto tempo.
-Ron mi detesta! Escalmò con una vena di disperazione nella voce.
-Devi dargli tempo, cerca di capire, nonostante abbiate rotto da un po' lo sai che non è ancora riusciuto a mettere una pietra sopra alla vostra storia! Venire a casa tua e trovarci Malfoy sbucare dalla tua stanza e, per di più, mezzo nudo gli ha fatto perdere la testa...
-Sto facendo soffrire tutte le persone che mi vogliono bene, la voce rotta dal pianto di nuovo incipente.
-sssss...Stringendola in un nuovo abbraccio e parlandole sottovoce con il tono rassicurante che si usa con i bambini.
-Sono solo una stupida, insisteva Hermione colpevolizzandosi.
-No, non lo sei! Sai cosa vedo quando ti guardo? Vedo una splendida donna molto in gamba nel suo lavoro, una persona che è stata capace di superare i pregiudizi e di salvare la vita ad uno come Malfoy!
-Quel giorno, se solo l'avessi visto, era talmente vulnerabile. Un sorriso carico di dolcezza le apparve sul viso al solo ricordo di quell'episodio.
-Sei stata coraggiosa!
Ho agito d'istinto: dovevo farlo!
-Ed è proprio questo che ti rende così speciale.
  
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