Tuo padre è sempre stato il tuo eroe.
Auror per più di trentacinque anni, impavido, coraggioso, grande combattente e straordinario duellante. Quando ti prendeva sulle sue ginocchia e ti raccontava le imprese degli eroi del passato sentivi sempre un fremito di orgoglio e spirito di emulazione.
Saresti stato come loro da grande, saresti stato un eroe!
Abilità! Non c’era professore alla tua scuola che potesse smentirla.
Temerarietà! E chi ne avrebbe dubitato quando ti vedevano gettato a capofitto, quasi senza peso, in una picchiata al limite dell’insania?
Coraggio!
Soprattutto coraggio. Il coraggio è ciò che
sostiene l’intero universo, è ciò
che ci distingue dai cattivi! Noi non
abbiamo paura! Noi non temiamo niente!
E poi… diciassette anni, e la caduta del tuo eroe, del tuo modello, della tua guida.
«Sarò coraggioso
papà, te lo prometto.
Proteggerò la mamma, non permetterò che le
facciano del male! Non avrò paura di
niente!»
Le sue ultime parole si erano marchiate a fuoco nella tua mente, nella tua vita, scuotendo una delle certezze più radicate, più forti.
Eppure quella notte avevi ricordato solo quelle parole, mentre fronteggiavi quella Morte dagli occhi rossi e il mantello nero, solo, disarmato, disperando di poter trovare un’uscita.
James… il coraggio non è la
mancanza di
paura, ma la capacità di comprendere che qualcosa
è più importante della paura
stessa.[1]
Paura? Sì, anche gli eroi hanno paura.
Ma mai ti eri sentito più in sintonia con tuo padre quando, pur con la tua paura, ti gettavi di fronte alla Morte per permettere alla cosa più importante della tua vita di mettersi in salvo.
[1] Frase ispirata, come molti voi avranno capito, ad una celebre citazione pronunciata nel film Princess Diary [N.d.A.]
Angolo
Autrice
Questa
storia non ha assolutamente un perché.
Se
non fosse troppo cliché, direi che si è
scritta da sola.
Quando
ho aperto il pc oggi non avevo alcuna
intenzione di scrivere, volevo solo controllare la posta e vedere, en
passant,
se c’erano aggiornamenti.
E
questa flashfic mi è prepotentemente balzata
davanti agli occhi (della mente, ovvio u.u) e ho dovuto,
sono stata forzata a
scriverla.
Essendo
tuttavia isolata in terra straniera e
con le palpebre già mezze chiuse dal sonno, mi rendo conto
che lo stile
potrebbe essere penoso e per questo me ne scuso in anticipo.
Diciamo
che è il mio regalo di buona epifania a
efp, anche se dio solo sa cosa mi porta a postare questa cosa.
Hope
you
enjoyed!