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Autore: MedusaNoir    06/01/2011    6 recensioni
Hermione aprì gli occhi, non era in grado di resistere.
Draco le era davanti, il volto più pallido del solito, e notò che stava deglutendo.
Era vicino, troppo vicino… di più, sempre di più…

Nota: Vitius è Movieverse, dato che da insegnante di Incantesimi viene relegato nei film a lavori come direttori del coro...
Prima classificata al contest Per una volta no! Anti-Dramione Contest di ClaireTheSnitch
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Filius Vitious, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Draco & Hermione – Romeo & Giulietta… aspetta, cosa?!

 

Hermione aprì gli occhi, non era in grado di resistere.

Draco le era davanti, il volto più pallido del solito, e notò che stava deglutendo. Sentì una mano posarsi impacciatamene sui suoi capelli crespi e poi tornare indietro, come spaventata dal contatto.

Le labbra di lui si avvicinavano lentamente a quelle della ragazza, che sentiva di non poter scappare in nessun modo. Hermione lanciò un’occhiata fugace dietro di lui e notò le orecchie di due Weasley avvampare pericolosamente.

Era vicino, troppo vicino… di più, sempre di più…

Ma come cavolo c’era finita in quella situazione?

 

Maledetto Vitious! Ma era impazzito? La direzione del coro doveva avergli dato alla testa, se ora si metteva in mente di organizzare uno spettacolo teatrale.

Non ci sarebbero stati problemi per lei, probabilmente si sarebbe anche divertita a guardarlo a fine anno, se Vitious non avesse tirato fuori la storia dei punti bonus per l’attività extra-scolastica; ancora, non ci sarebbero stati problemi se si fosse trattato solo di quello, dato che lei, Hermione Granger, era considerata la migliore studentessa della scuola dai tempi dei Malandrini: ma il professore di Incantesimi aveva praticamente obbligato tutti gli alunni del sesto anno ad accogliere tra le braccia quei punti bonus.

Perché proprio quelli del sesto? Quando Hermione l’aveva capito era sbiancata e così era stato anche per un certo biondino al tavolo dei Serpeverde.

- Voglio rappresentare la storia di Romeo e Giulietta - , aveva annunciato Vitious un giorno di febbraio davanti a tutta la Sala Grande.

Ti prego, fammi fare la nutrice, non pretendere altro da me, aveva sperato la ragazza dopo quelle parole.

- E voglio coinvolgere solamente gli studenti del sesto anno, come ho già annunciato loro a lezione. Il motivo è semplice e spero che apprezziate la mia idea - .

L’intera Sala Grande era rimasta in silenzio e Hermione notò che un sorriso divertito increspava le rughe sul volto del Preside.

- Vorrei che, come nella tragedia shakespeariana, un ragazzo e una ragazza provenienti da due famiglie diverse, che apparentemente dovrebbero odiarsi, si leghino in uno stretto vincolo, se non di amore, perlomeno di amicizia - .

Un brivido istintivo percosse improvvisamente la ragazza.

- Per questo motivo non ci saranno audizione, ma sarò io a scegliere interamente il cast. Da una parte i Grifondoro… - . Vitious fece un segno verso il tavolo rosso e oro. - …e dall’altra i Serpeverde - . E allungò il braccio verso il lato opposto della sala. – Più qualche comparsa di Corvonero e Tassorosso, ovviamente –

- Chi saranno i personaggi principali? Romeo e Giulietta? - , urlò Dean Thomas.

- Questa è la parte più divertente! - , cinguettò Vitious esaltato. – Il ruolo dell’affascinante Romeo Montecchi sarà affidato al “Principe delle Serpi”… il signor Draco Malfoy! - .

Il biondino tirò fuori uno dei suoi ghigni migliori, orgoglioso. – Era ovvio che scegliesse me, hai sentito come mi ha chiamato? Principe delle Serpi! Non immaginavo che Vitious avesse un tale buon gusto… -

- Che ti ridi, Draco? - , lo interruppe Blaise. – Se ho capito bene, ora sarai accoppiato con una Grifondoro –

- Mentre per il ruolo di Giulietta Capuleti ho scelto la “Regina dei Grifondoro”… - .

Blaise lanciò a Draco un’occhiata “come volevasi dimostrare”.

- Lo immaginavo, Blaise, non stancarmi. Si tratterà sicuramente di una ragazzetta di poco conto, certo non adatta al mio rango, ma che vuoi di più da una Grifondoro? Probabilmente sarà quell’indiana, la… -

- …la signorina Hermione Granger! - , strillò infine Vitious.

Poi accaddero molte cose contemporaneamente.

Hermione sbiancò.

Draco sbiancò.

Blaise assunse un’espressione più che soddisfatta.

Ron rischiò di strozzarsi con il pollo che stava addentando.

Harry corse in soccorso all’amico.

La sala scoppiò in un frastuono di risa da un tavolo all’altro, mentre Vitious applaudiva compiaciuto della propria idea.

Ginny Weasley alzò la mano: - Ma, professore, Giulietta ha quattordici anni, Hermione diciassette! Perché non lascia questo ruolo a una studentessa più giovane? –

- Ha sentito le motivazioni, signorina Weasley! Voglio che nasca tra due persone tanto diverse un rapporto… -

- Ma ci sono molte altre… senza offesa… Mezzosangue in questa scuola! - . Hermione annuì alle parole dell’amica, senza sapere più dove aggrapparsi per cercare di uscire da quella situazione irreale.

- Non mi importa: così ho deciso e così sarà! Buongiorno! - .

Vitious tornò al suo posto chiudendo la discussione e lasciando i due malcapitati nella più totale disperazione.

 

- Si baciano, Ginny! Si baciano! –

- Sì, Hermione, ho capito, però ora lasciami finire di appuntarti il vestito... - .

Era passato un mese da quando Vitious aveva lanciato la proposta e ora Ginny si era ritrovata a chiedere di farsi affidare l’incarico di sarta pur di non lasciare sola l’amica in quella situazione. I suoi proverbiali compagni erano sconvolti: Ron, con indosso il vestito di Tibaldo, continuava a solcare avanti e indietro il palco provvisorio sistemato da Vitius in un’aula abbastanza grande e Harry, che avrebbe dovuto interpretare il padre di Giulietta, sembrava immerso in pensieri troppo violenti per poterli esprimere a parole; il loro umore non era certo d’aiuto a Hermione in quella situazione.

Non si respirava un’aria di festa tra gli studenti del sesto anno, che costantemente tentavano di scappare in ogni modo alle prove settimanali dello spettacolo: c’era chi si improvvisava completamente dedito allo studio e sosteneva di non poter allontanarsi nemmeno dieci minuti dai propri libri; chi si faceva mandare in punizione per impegnare le ore delle prove; e chi, come Calì Patil, scambiava continuamente la propria identità con quella della sorella Corvonero mandando in bestia Vitious che non riusciva mai a riconoscerle e far imparare loro la parte giusta.

Draco era costretto da settimane a sorbirsi le beffe dei suoi compagni di Casa e non riusciva a trovare il modo adeguato per rispondere alle offese: tra lui e Hermione non si riusciva a capire chi stesse soffrendo di più per il proprio ruolo.

- No, Ginny, tu non capisci! Devo baciarlo! –

- Guarda il lato divertente della situazione: dovrai uccidere Malfoy –

- Come si vede che non conosci le opere babbane... La situazione è peggiore: Malfoy dovrà morire per me, e io per lui! –

- Sei nei pasticci. Perlomeno Vitious ha acconsentito a lasciarvi un’unica scena realmente romantica, senza aggiungere smancerie gratuite… -

- Per fortuna? - .

Le lamentele di Hermione furono interrotte da un sonoro colpo: Ron, perso nei proprio pensieri, era andato a sbattere la testa contro la scenografia.

- Weasley, cosa fai? Non è ancora giunto il momento di morire! - , esclamò Vitious richiamando l’attenzione di tutti. – Potter, vieni qui, scrivi sulla lavagna ogni ruolo con accanto ciascun interprete! - .

Harry si avvicinò svogliatamente alla lavagna, si guardò intorno e poi cominciò a scrivere.

 

ROMEO                                 Draco Malfoy

MONTECCHI                        Blaise Zabini

DONNA MONTECCHI        Pansy Parkinson

BENVOLIO                           Vincent Tiger

ABRAMO                              Theodore Nott

BALDASSARRE                    Gregory Goyle

 

GIULIETTA                           Hermione Granger

CAPULETI                             Harry Potter

DONNA CAPULETI             Lavanda Brown

TIBALDO                              Ron Weasley

Secondo CAPULETI              Antony Goldestein

PIETRO                                  Neville Paciock

SANSONE                             Dean Thomas

GREGORIO                           Seamus Finnigan

ALTRI SERVITORI               Hannah Abbott, Susan Bones

 

DELLA SCALA                     Ernie Macmillan

MERCUZIO                           Terry Steeval

PARIDE                                 Micheal Corner

PAGGIO DI PARIDE Morag McDougal

 

FRATE LORENZO                Frate Grasso

FRATE GIOVANNI              Nick-Quasi-Senza-Testa

SPEZIALE DI MANTOVA    Justin Finch-Fletchley

CITTADINI DI VERONA     Millicent Bullstrode, Daphne Greengrass

 

- Aspetta un secondo… - , disse Hermione dopo aver letto la lista. – Non manca qualcuno? Dov’è la nutrice? –

- Dobby a rapporto, signorina! - .

Gli sguardi dei presenti si spostarono immediatamente su un allegro Elfo domestico quasi totalmente sepolto da un immenso vestito rosa e un cappello marrone che gli copriva gli occhi; poi tornarono su Vitious, che abbassò la testa imbarazzato.

- Avevo finito gli studenti... - .

 

Le prove settimanali stavano rischiando di minare il cervello dei partecipanti. Molti tentavano di sfuggire, ma altri si ritrovarono impegnati a ripetere in ogni momento la propria parte: tra questi c’erano i fantasmi di Grifondoro e Tassorosso, che avevano insistito per poter partecipare allo spettacolo; Vitious li aveva accolti, entusiasta, e il suo stato d’animo si era riversato sui due fantasmi, che interrompevano costantemente il cammino degli studenti del sesto anno per chiedere di ascoltare la loro interpretazione. Quella che soffriva di più per il loro coinvolgimento, anche se riusciva a scappare quando li vedeva arrivare, era Ginny, che in qualità di costumista avrebbe dovuto cucire addosso a Nick-Quasi-Senza-Testa un abito come quello del suo compagno: cercava consigli da Hermione per qualche magia per ottenere un bel risultato, ma per una volta la sua amica non riusciva a parlare di incantesimi e di libri.

Tra gli studenti di Hogwarts, infatti, si era creato un gruppo abbastanza ampio di coloro che sostenevano il progetto di Vitious per far sbocciare l’amore tra una Grifondoro e una Serpeverde. Hermione e Draco non riuscivano a fare un passo senza ricevere frasi di incoraggiamento: più di una volta un professore dovette intervenire per evitare che Draco lanciasse qualche maledizione e in un’occasione anche per fermare la rabbia di Hermione verso un primino che, innocentemente, aveva voluto manifestarle il proprio appoggio morale per la conquista del Serpeverde non sapendo che fosse l’ultima cosa che avrebbe voluto la ragazza. Erano diventati gli zimbelli della scuola; il peggio, però, durante le prove, non erano le allusioni dei compagni di recitazione, ma lo strano entusiasmo di Vitious i cui occhi, a ogni scena interpretata dai due – anche se in modo evidentemente scocciato - , diventavano enormi e sembravano emanare scintille di felicità: credeva veramente nel miracolo dell’amore che stava cercando di generare.

- Hermione, Lavanda, Dobby, tocca a voi ora - , chiamò il professore con aria seria. Le due ragazze accorsero svogliate, mentre l’elfo trotterellò allegramente verso di loro.

- Dobby arriva, signore! Cosa deve fare Dobby per il professor Vitious? –

- Dobbiamo provare la scena in cui appare per la prima volta Giulietta: avete imparato bene la parte? –

- Effettivamente non molto, professore. Credo che andrò a ripassarla ancora un po’ perché… -

- Signorina Brown, non dica sciocchezze e salga sul palco! - .

Lavanda sospirò, eseguendo gli ordini di malavoglia.

- “Nutrice, dov’è mia figlia? Chiamala, che venga qui” –

- “Dobby la ha avvertita di venire qui, signora: Dobby ve lo giura sulla… sulla… ehm…” -

- Sui propri calzini - , suggerì Harry sotto il palco.

- Stop! Stop! - , gridò Vitious. – Devi giurare sulla verginità di quando avevi dodici anni! –

- Ma come può dire una cosa del genere? - , intervenne Hermione. – E’ un elfo! Non è credibile! Già è tanto che lo stiamo sfruttando ulteriormente… -

- Dobby non si sente sfruttato, signorina Granger! Dobby è felice di partecipare! –

- Sì, ma… -

- Va bene, va bene! - , li interruppe Vitious. – Giura su quello che vuoi, ma andiamo avanti, non voglio ricominciare con la storia dello sfruttamento degli Elfi domestici! –

- “Dobby giura sui propri calzini, signora, che Dobby ama tanto. Dobby la chiama, signorina Capuleti! Dobby insiste, signorina! Dov’è finita la signorina Capuleti?” –

- “Che-c’è? Chi-mi-vuole?” - , recitò meccanicamente Hermione. Tutti si bloccarono con lo sguardo fisso su di lei.

- Signorina Granger, non sento intensità nella sua recitazione… -

- Ma questo è l’unico modo in cui so recitare! Se non le sta bene può sempre scegliere un’altra attrice… - , tentò Hermione.

- Assolutamente no: ho deciso che dovrà nascere una storia d’amore e così sarà! –

- E’ tutto tempo perso! - , urlò Draco dal fondo dell’aula, ma Vitious fece finta di non averlo sentito.

- Continuiamo! –

- “Dobby dice che è vostra madre, signorina!” –

- Se Dobby continua così - , sussurrò Ron a Harry. – Gli spettatori non capiranno altro che “Dobby” per tutto lo spettacolo - .

 

Finalmente arrivò la sera dello spettacolo.

Un “finalmente” che tutta la scuola, curiosa di sapere se il progetto di Vitious fosse riuscito, condivideva insieme, in parte, agli studenti coinvolti. Le prove erano sembrate interminabili, ma almeno avevano raggiunto maggio e nessuno li avrebbe più costretti a recitare. Tuttavia erano pervasi da un senso di paura e vergogna per lo spettacolo che stavano per portare in scena; soprattutto alcuni studenti: Ron continuava a ripetersi le proprie battute, le orecchie arrossate, troppo spaventato dal palco per poter pensare ad altro; Ginny lanciava strane occhiate a Draco, che dal suo canto cercava disperatamente una via di fuga da quella situazione; e Hermione, nel suo vestito da Giulietta, tentava con qualche magia di domare la propria chioma ribelle, ma per l’agitazione non riusciva a compiere un incantesimo per bene. Vitious, invece, vestito in un elegante abito magico rosso, si comportava da prima donna camminando con un sorriso enorme sotto il palco e approfittando di tutti gli scatti che un entusiasmato Colin Canon gli dedicava.

 

- “Se credete che io profani” (sporca Mezzosangue) “con la mano più indegna questa sacra reliquia” (ti prego, dimmi che non stiamo parlando di te, Granger) “le mie labbra rosse come due timidi pellegrini cercheranno di rendere morbido l’aspro contatto con un” (bleah!) “bacio” - .

Fin dal primo incontro tra Romeo e Giulietta Draco e Hermione avevano cominciato a manifestare, più o meno apertamente, il proprio disprezzo nei confronti dell’altro: tra un verso e l’altro infilavano sussurri quasi impercettibili per il pubblico di insulti poco velati.

 

- “Vieni qui, nutrice: chi è quel gentiluomo?” –

- “Dobby sa che è il figlio e l’erede del vecchio Tiberio, signorina” –

- “E quello che sta uscendo in questo momento?” –

- “Dobby crede che sia il giovane Petruccio, signorina, ma Dobby non è sicuro” –

- “E quello che lo segue e che non ha voluto parlare, Dob… ehm, nutrice?” –

- “Dobby non lo sa, signorina, ma si informerà immediatamente” –

- Ecco, bravo, va’. “Se è sposato, la tomba sarà il mio letto di nozze” –

- No, signorina, perché dice queste cose? La signorina Granger non può uccidersi per il signor Malfoy e il signor Malfoy non è neanche sposato, Dobby glielo assicura, signorina, ma si sposerà proprio con lei e… -

- Dobby, sto recitando! - , sussurrò Hermione infuriata: l’uscita di Dobby aveva costretto tutti gli spettatori alle risate.

 

- “Oh Romeo!” (sigh!) “Romeo!” (sigh!) “Perché sei tu Romeo?” –

- Vorrei saperlo anch’io - , commentò Draco, acido.

- “Rinnega dunque tuo padre e rifiuta quel nome” (ti farebbe bene) –

- Non provarci nemmeno

- “O se non vuoi, légati al mio amore” –

- Va bene, diventerò un Black, un Lestrange, ma non ci penso proprio a legarmi a te!

- (Pensi che io lo voglia?) “E più non sarò una Capuleti” –

- Non illuderti, Granger, una Mezzosangue rimarrà sempre una Mezzosangue - .

 

- “Se ti vedono qui, ti uccideranno” –

- (Devono solo provarci) “Ahimè! Il pericolo è più nei tuoi occhi…” (e non puoi capire quanto) - .

 

Erano arrivati alla scena finale. La più aspettata. La più famosa. La più decantata. La più odiata.

Perché era questo che pensava Hermione: la odiava. Ed era sicura che Draco pensava lo stesso.

Per tutta la durata delle prove erano riusciti a sfuggire al bacio tanto atteso da Vitious, ma solo con la solenne promessa che durante lo spettacolo ci sarebbe stato. Il professore aveva acconsentito: un primo bacio dato sul palco al momento della prima avrebbe reso il tutto molto più realistico e… romantico.

Michael Corner doveva giacere apparentemente privo di vita davanti alla bara di Giulietta, ma ogni tanto, trovando scomoda la propria posizione, si girava per cercarne una migliore, facendo uscire dei gridolini di spavento da parte di qualche studente del primo anno che lo credeva realmente morto.

Hermione era distesa nella bara e teneva gli occhi chiusi: lo esigeva il copione, ma allo stesso tempo lei ne approfittava per evitare di vedere Draco avvicinarsi alla sua faccia.

Il Serpeverde, dal canto suo, recitava meglio che poteva per cercare di far sì che la sua immagine ricavasse qualcosa da quello spettacolo. Blaise seduto a gambe e braccia incrociate, lo guardava con un ghigno divertito, pensando che il suo bacio con la Mezzosangue lo avrebbe compromesso totalmente: dopo quella sera il titolo di Principe delle Serpi sarebbe passato a lui.

- “Vieni, amara guida, vieni, scorta ripugnante. E tu, pilota disperato, avventa veloce sugli scogli la tua triste barca stanca del mare. Eccomi, o amore!” - . Draco smise di recitare e finse di bere un sorso di veleno. - “Così con un bacio muoio” - . La guardò, deglutendo. Non poteva sfuggire al volere di Vitius questa volta. Baciare la Mezzosangue… cosa fare? Baciarla? Scappare? Fingere di aver ingerito veramente una dose di veleno e sentirsi male?

Il pubblico li guardava trepidante. Romeo sarebbe dovuto morire ormai, ma non importava se Draco temporeggiava: rendeva ancora più atteso quel bacio che gli studenti aspettavano da mesi.. Harry si era nascosto per non guardare, ma Ron e Ginny non ce l’avevano fatta: in piedi dietro il sipario guardavano i due protagonisti con il viso e le orecchie completamente rossi. Emanavano fiamme.

Hermione non resistette più e aprì gli occhi: Draco, pallidissimo, stava abbassando il volto verso di lei. Le sue labbra tremavano. Tentò di metterle una mano sui capelli per rendere più realistica la scena, ma la ritirò disgustato.

Stava per succedere. Mancava poco. Richiuse gli occhi: non ce la faceva. Sentì il suo respiro avvicinarsi, di più, sempre di più… e poi…

E poi niente. Non sentì più niente. Riaprì gli occhi quando udì delle voci accanto a lei.

- Ma tu non eri morto? - , gridava uno.

- Prima sì, ma ora sono tornato e voglio fartela pagare, Malfoy! - .

Hermione si alzò appena in tempo per vedere Ron afferrare Draco per i capelli e lanciarlo a terra.

- Lei è mia, Malfoy, mia, mettitelo bene in testa! –

- Ma prenditela, Weasley! Non ci penso proprio a rubartela! –

- Tua? - . Hermione era uscita dalla bara e ora scrutava Ron con aria interrogativa.

- Scusa - , mormorò il ragazzo abbassando lo sguardo dispiaciuto. – Non volevo dire che sei mia… lo so, tu non sei di nessuno, sai cavartela da sola, però… ecco… è che pensavo che magari con me sapresti cavartela un po’ meglio... –

- Oh, Ron! - . Hermione si aggrappò al suo collo e finalmente avvenne: il bacio. Non tra Romeo e Giulietta, ma tra Giulietta e Tibaldo, ma non aveva importanza: Hogwarts lo aveva aspettato tanto, Ron e Hermione lo avevano aspettato tanto.

- Ron… - , riprese Hermione lasciandolo un momento, senza pensare che aveva davanti l’intera scuola, troppo felice che il suo momento, il suo vero momento fosse arrivato. C’erano voluti anni, ma finalmente era successo. – Non volevo sgridarti perché l’avevi detto... solo che… non credevo che ti sarebbe mai saltato in testa di fare una cosa del genere!-

- Non so nemmeno io perché l’abbia fatto. Però… ehm… ti prego… andiamo via da qui! - .

Harry era uscito dal suo nascondiglio appena aveva sentito la voce di Ron e li guardava con un sorriso che gli prendeva tutto il volto. Era ora, pensò. Chissà se anche...

Si voltò verso Ginny, ma la vide correre furiosa verso il centro della scena. Draco notò che voleva prendersela con lui e si coprì istintivamente la testa con le braccia: Dio solo sa di cosa sarebbe capace una Weasley quando è arrabbiata.

- Alzati! - , urlò prendendolo per un gomito. – Alzati, ho detto! - .

Il ragazzo si alzò tremante. La sala era rimasta in silenzio per la sorpresa, dopo aver applaudito a lungo i due amanti; anche Ron e Hermione, che avevano fatto un passo verso le quinte per sfuggire agli sguardi di tutti, erano rimasti immobili di fronte a quell’improvviso spettacolo.

- Weasley, che cosa… - , tentò di ridarsi un po’ di contegno Draco, ma Ginny lo fulminò con lo sguardo. Questione di pochi secondi, poi lo baciò.

La sala fu pervasa da esclamazioni di stupore e, da parte dei Serpeverde, anche di schifo. Ron e Harry erano troppo increduli per attaccare Malfoy, che per una volta non aveva veramente fatto niente.

Passò qualche secondo, poi Ginny lo lasciò andare. Gli lanciò un sorriso furbo, del tutto privo della rabbia di poco prima, e si voltò verso il pubblico.

- Far baciare un Malfoy con Hermione? Ma cosa le è saltato in testa, professor Vitious? Romeo non sta con una plebea, sta con una ragazza del suo stesso rango! Con tutto il rispetto... in questo caso avremmo dovuto parlare di due famiglie di maghi che si detestano, non le sembra? E chi meglio di un Malfoy e di una Weasley? Non le è proprio venuta in mente un’opzione del genere? I nostri genitori si odiano: perfetto! Non credo che Malfoy conosca i genitori di Hermione, come fa ad odiarli? –

- Beh, sono Babba... - , tentennò Draco.

- Taci! Dovevo essere io qui sopra, non Hermione, avrebbe risparmiato ad entrambe un grosso sforzo –

- Che sforzo avrebbe risparmiato a te, Weasley? - , chiese Draco, sospettoso.

- Ma proprio non ci arrivi, eh? - , gli rispose lei con un sorriso, stringendogli la mano. Lui le sorrise di rimando e si lasciò afferrare nelle braccia della ragazza, ignorando completamente i propri compagni: ormai la sua reputazione era crollata, suo padre l’avrebbe sgridato e forse anche ammazzato perché si era lasciato baciare da una Weasley e aveva rischiato che la stessa cosa succedesse con una Mezzosangue, tanto valevo godersi il momento. Che, pensò, accanto a lei poteva essere più di qualche istante sul palco: non aveva mai notato quanto fossero belli i suoi capelli da vicino...

- Alla fine la mia idea non è andata in porto - , si stava lamentando Vitious nella fila destinata agli insegnanti.

- Al contrario, mio caro Filius – , intervenne Silente. – Al contrario - .

Prima classificata

Draco & Hermione – Romeo & Giulietta… aspetta, cosa?! di MedusaNoir


Grammatica: 18,5/20

Aderenza al tema proposto: 10/10

Originalità: 10/10

Caratterizzazione dei personaggi: 19,5/20

Gradimento personale: 10/10

Punti bonus: 3/3 (si ricevono nel caso si scelga di usare il pairing
Ron/Hermione)

Totale 71/73

Commento:
Sono rimasta un po’ spiazzata dall’errore che hai infilato nella prima pagina, un ‘se avrebbe’ che mi ha fatto rizzare i capelli; sono sicura che si tratti di una svista, ma non sono stata capace di ignorarlo. Ho trovato un errore di battitura e una virgola ribelle, ma nient’altro.
La storia in sé è meravigliosa: non solo per l’originalità, visto che Romeo e Giulietta inscenato a Hogwarts mi è sembrata davvero un’idea geniale, ma anche per tutta la documentazione che c’è dietro. Il mio personaggio preferito? Proprio Vitious, che ha un’incredibile faccia tosta…
Ho tolto mezzo punto alla caratterizzazione perché ho notato che l’elemento ‘magico’ non è molto presente, anche se ho apprezzato la storia del ‘contrasto’ tra Mezzosangue e Purosangue.
Infine… sei riuscita ad inserire il pairing Draco/Ginny, oltre al Ron/Hermione! Sono sbalordita, e devo proprio farti i complimenti.
I commenti alle battute sussurrati dagli attori, poi, erano esilaranti. ^^
   
 
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