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Autore: sweetkonan    07/01/2011    1 recensioni
Era da una vita che non continuavo questa storia.
Ora lo faccio senza la pretesa di nulla.
"-... Robin...-
-Franky...-
-...-
-I.. Io..-
-Bé, ciao. Robin.-"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franky, Monkey D. Rufy, Nefertari Bibi, Nico Robin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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sotto il nostro albero di ciliegio07
Sotto il nostro albero di ciliegio -








I clienti mancarono quella mattina. Era segno che stava per iniziare un movimento non indifferente, che stranamente le acque si erano fermate e considerate le situazioni attuali nella capitale questo si poteva spiegare solo se in realtà si stava preparando qualcosa di ancora più grave da compiere.
Ma Franky non ci fece caso.
Non indugiò che appena andatosene giustamente Rufy a prendersi il meritato riposo negatogli il giorno passato e ritrovandosi le carte fra le mani non poté non leggerne il contenuto.


"Caro Franky,
sono avvenute davvero tante fioriture.
E quante parole avrei voluto scriverti in questa lettera.
Ma per vari motivi non mi sembrava giusto.
Il nostro albero di ciliegio è fiorito in questi anni?
Ho tante cose da dirti
anche se probabilmente il tuo desiderio di ascoltarle non sarà molto.
Ma credo sia giusto nei confronti di tutti.
L'albero di ciliegio c'è ancora?
Almeno se n'è esiste solo il fusto morto
vorrei incontrarti lì.
Il giorno terzo della settimana che verrà mi troverò la sotto.
Per dirti tutto
quello che vorrai coerentemente sapere da me.
Robin"







-Signor Franky... io... forse dovrei andare..?-
-Forse....può rimanere...?Signorina Bibi, può rimanere per me ?-
Franky prese la mano di lei e d'impeto se la pose sul cuore.
-Rimani con me .-


 




Capitolo 5





Oramai Franky si era incamminato per quelle terre ancora piene della solita erba alta.
Insetti che si poggiavano sul suo kimono rimanevano per approfittarne del passaggio sul quel poco di tessuto dove avevano avuto la possibilità di salire.
Franky indossava il migliore dei suoi abiti: quest'ultimo era rivoltato sui fianchi per far in modo che le erbacce non lo rovinassero come in realtà stava accadendo alle gambe dell'uomo.
Era il tramonto che col suo rossiccio invadeva dappertutto.
Poteva infine vederlo. Un albero del tutto spoglio nonostante la stagione favorevole gli si poneva in lontananza.
Immane nelsuo portamento possente era impossibile non voltare lo sguardo verso di esso, ma stranamente il ferramenta ci era riuscito, per quasi cinque anni.
Di fianco al ciliegio era poggiata una sottile figura che alla vista dell'uomo si scostò dall'arbusto.
Così ritta in piedi sembrava ancora più magra di quello che lui si ricordava.
Per un momento si fermò.
Rimase in mezzo all'erba invasa di arancio per secondi e secondi.
La guardò sotto quei rami spogli invasi di un dolore che avevano avuto l'onore di osservare.
Lo avrebbero fatto sino alla fine.
Franky riprese il passo.


Robin poteva vederlo da lontano. Sapeva che lui a quella distanza non poteva fare altrettanto. Ora entrava nelle erbe che avevano lacerato così tante volte il suo vestito.
Ad un certo punto osservò la figura rallentare.
A quel moto rallentato la donna si sentì accaldare. Si poggiò all'albero temendo uno svenimento.
Lui stava venendo da lei. L'uomo che aveva invaso i suoi sogni per anni senza incessante riposo.
Per non avere un mancamento decise di voltare lo sguardo altrove, sperando la favorisse.
Lo pose su quell'albero alla quale era poggiata. Raso e privo di quei petali rosa che tanto aveva amato dopo che erano finiti sul volto del suo fidanzato, quando si distendevano a prendere lì il sole e il fresco insieme.
Era morto.
A Robin scese una lacrima .Ogni cosa che l'aveva rallegrata in un passato florido era morto,o stava morendo.
Si voltò di nuovo ritornando col tramonto alle spalle.
Era fermo anche lui.
Ora poteva guardarlo.
Era rimasto bello come se lo ricordava, col suo sguardo impenetrabilmente sensibile.
Tolse la schiena prima poggiata al fusto del ciliegio.
Le mani iniziarono a sudare.
Poggiò quella destra all'albero.
Poi lui riprese il passo e mentre si avvicinava lei ebbe la sensazione che anche lui finalmente riusciva a guardarla in volto.
Si sentì cedere appena si rese conto che l'uomo lo fece.
E risalendo la collinetta Robin poteva osservarlo in tutta la sua imponenza.
Non se lo ricordava così possente.
Non se lo ricordava così bello.
E poi ecco.
Era lì.



-....Robin ..-
-F...Franky ...-
-...-
-I... io....-
-Bé.... Ciao. Robin.-



































































__________________________________________
Era da una vita che non pubblicavo un nuovo capitolo di questa storia.
Spero vada tutto bene e che continui a piacere a coloro cui piaceva prima. Magari anche a qualcuno di nuovo.
Ho modificato Rubber in Rufy come molti prediligono.
Questa storia segna il mio passaggio ad un qualcosa di più maturo e spero venga recepito così:
come una storia d'amore che entra in conflitto con i tempi, la ragione e il buon senso.
Un pò per distaccarsi dal resto.
Grazie.
-sweetkonan-
  
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