Accidentally in love
Capitolo 10: Cani che
scappano e gente che tenta di chiarirsi (e forse ce la fa).
Ok. Abbiamo un problema.
Come faccio io a parlare con Gin se quest’ultima è chiusa in camera
sua con Neville da mezz’ora?
Che poi, ma cosa si staranno dicendo da mezz’ora, vorrei
saperlo! Magari il batterista da strapazzo mi starà circuendo la donzella… Eh
no, eh! Ora vado là dentro e gliene dico quattro.
Se, ma come?
Beh, potrei sempre sfondare
la porta. Entrata in grande stile.
Bene. Lo faccio, eh!
Tre… due… uno…
La porta si è aperta da sola. E io sono
caduto come un sacco di patate.
Se non fosse per lo sguardo di Ginny, la situazione potrebbe anche essere divertente.
- Stavi mica origliando, Harry?- mi chiede
lei minacciosa.
Chi, io? Ma ti pare!
- No, Gin. Io, ecco… In realtà volevo parlarti, stavo per bussare
alla porta quando l’avete aperta…-
Lei continua a guardarmi in cagnesco. – Harry, guarda il labiale:
IO- NON- VOGLIO- PARLARE- CON- TE! Quante volte devo
ripeterlo?-
E qui si intromette Neville. – Dai Gin,
calmati… Ti consiglio di ascoltarlo, visto quello che mi hai detto.-
Che gli ha detto? Merlino, voglio
sapere CHE DIAVOLO GLI HA DETTO!
Lei gli sorride. (Ora voglio sapere perché i sorrisi a LUI e gli
sguardi in cagnesco a me. … Ah già, mi
sono leggermente comportato da idiota, giusto. Me lo merito.) – Ok, Nev… Se
lo dici tu…-
Ah, se te lo diceva Maga Magò no, eh? Te
lo doveva dire Nev, di ascoltarmi!
- E poi, puoi sempre farmi un fischio,
Ginny. Tempo tre secondi sono qui e ti vendico.-
Oh bene, il cavaliere senza
macchia e senza paura mi mancava.
- A presto…- conclude, baciandola sulla
guancia. Lei gli sorride di nuovo e lo accompagna alla porta. – E mi raccomando, chiama Luna!- la sento dire a Neville.
Sapete cosa amo di più di Ginny? Che è sempre così riservata, che
si fa sempre i fatti suoi… Non è affatto
impicciona , no no.
- Parla, ti ascolto.- mi dice poi, quando
torna.
- Gin, ce l’hai con me?- le domando.
Abbastanza stupidamente, aggiungerei.
Lei fa un sorrisetto ironico. – Ma no, guarda… Mi hai solo portata
a letto, detto che mi ami, mi hai fatto confondere le idee e mi hai fatto
mollare il mio ragazzo per poi rimangiarti tutto… Perché ce la dovrei avere con
te, Harry?-
Eh beh, mi sa che ha ragione.
- Beh, detto così…-
- Detto così cosa? Sentiamo, come sarebbero andate le
cose nel tuo cervellino malato?- mi risponde, con uno sguardo omicida.
- Ecco Gin…- ma non finisco di parlare.
Ron si affaccia su per le scale. – Harry, hai un
momento?- mi chiede.
Ecco, sapete invece cos’è che amo dei miei migliori amici? Che sanno sempre qual è il momento per parlarmi. Loro sì che sanno cosa vuol dire tempismo.
- Si Ron, arrivo. Che
c’è?- gli rispondo, guardando Gin in modo colpevole.
- Il tubo del lavandino si è rotto.-
- E ti servo io per aggiustarlo?-
- Si.-
Scendo le scale chiedendomi se Ron è
improvvisamente impazzito, ma quando arrivo in cucina noto che non c’è
nessun rubinetto che perde.
Giuro che questa Ron me la paga.
- Allora grand’uomo, dov’è il rubinetto
che perde?-
La faccia lugubre di Ron mi dice che non è tempo di scherzare. –
Harry, non c’è nessun rubinetto che scorre.-
Ah, l’avevo intuito.
- Bob è scappato. Non volevo dirlo davanti a Ginny.-
- Scusa, ma come ha fatto a scappare? Che io sappia
non ha imparato ancora ad aprire le porte…- gli rispondo scettico.
Lui sospira.- E’ che… Oh Harry, lo sai, non è che io e quel cane avessimo un rapporto idilliaco!-
Comincio a capire.
- Cosa hai fatto?!- gli chiedo abbastanza
allarmato.
- Ecco, io… L’ho sbattuto fuori dalla
porta e lui se ne è andato.-
La mia bocca è troppo spalancata per proferire
qualsiasi insulto. Perché ho un amico tanto stupido?!
Fortuna che ci pensa Gin a dare voce ai miei pensieri. Si avvicina al
fratello con un’espressione che non promette nulla di buono…
- Tu!- gli dice premendogli l’indice contro il petto, somigliando
enormemente a sua madre. – Come hai osato?! Cacciare
di casa quel povero cane che non ti aveva fatto
niente!-
E qui Ron si incazza. – NIENTE?! Gin, per colpa di
quel cagnaccio ho speso un patrimonio in pantofole! Per non contare tutti i
morsi che mi ha rifilato, il tuo povero
cane che non mi aveva fatto niente!-
- Questo non significa che tu fossi
autorizzato a buttarlo fuori di casa!- gli risponde per le rime lei.
Giuro, se non fossi sotto pericolo di morte
potrei anche divertirmi. Le litigate Weasley sanno essere qualcosa di
spettacolare.
- Uff Gin, io non è che non lo volessi più intorno… E’ solo che mi aveva morso! E una
lezione ogni tanto se la meriterebbe!-
La faccia di Ginny ora è tremendamente
indignata.- Una lezione ogni tanto se la
meriterebbe?! Ma ti senti quando parli, Ron?! E’ un
cane, per Merlino! E poi se ti ha morso vuol dire che tu l’hai
provocato, non è che Bob prende e da’ morsi così, a caso!-
- Ehm… Ma se lo andassimo a cercare?-
Ecco.
Lo sapevo.
Prima Regola per Sopravvivere ai Litigi Weasley: MAI interromperli.
Difatti la rabbia dei due rossi si è improvvisamente trasferita sulla mia
persona.
Harry Potter, Colui- che- non- si- faceva- mai- i- fatti- suoi.
- Tu fatti i fatti tuoi.- mi dice Gin freddamente.
Anzi no, direi che più che fredda è glaciale.
Dov’è Hermione quando serve?!
- Va bene, mi faccio i fatti miei.- le rispondo, neutro. – Io intanto esco a
cercarlo, se volete scannarvi nel frattempo fate pure.- continuo poi,
avviandomi verso la porta.
*************
Sto cercando quel mefistofelico cane da mezz’ora. Tanto lo so che
si sarà appartato con qualche cagnetta non so dove.
- Harry.-
Oh.
Ginny.
Bene, quindi forse hanno firmato l’armistizio, lei e Ron.
Oppure ora Ron si trova sotto tre metri di terra nel nostro giardino.
- Chi ha vinto?- le chiedo io, sempre neutro.
- Io, ovviamente.- mi risponde lei, fredda.
- Intendi avercela con me ancora per molto?-
- Si.-
Andiamo bene.
- Posso spiegarmi, almeno?-
- No.-
Andiamo decisamente
bene.
Sospiro.- Va bene, allora cerchiamo Bob.-
Andiamo verso il parco che si trova vicino casa nostra, con la speranza che il
cagnaccio sia ancora delle vicinanze.
Siamo fianco a fianco, ma non ci parliamo.
- Ginny, ascolta…- le faccio dopo un po’, stanco del silenzio.
- Non ora. Cerchiamo Bob.- mi risponde gelida, senza
guardarmi in faccia.
Uhm.
Ce la farò mai a parlarle? Cavoli se è testarda…
Potter, mannaggia a te e alla tua testa di cazzo! Se non ricordo male, il Cappello Parlante ti ha smistato a Grifondoro, no? Quindi caccia le
palle, gentilmente!
Giusto. Devo parlare, anche a costo di farle un incantesimo Pastoia!
… E se semplicemente usassi un incantesimo di appello
sul cane? Non sarebbe un’idea malvagia, dopo tutto…
- Accio Bob!- esclamo improvvisamente. Sperando
che non mi caschi addosso
un simpatico signore di centoventi chili.
Lei mi guarda stupita. – Harry, che diavolo fai?!
Siamo in mezzo ai Babbani, non so se hai notato!- mi
dice inviperita.
Io non mi scompongo più di tanto. – Per ora non vedo nessuno,
siamo soli Gin. E poi prima troviamo il cane, prima io e te parleremo.-
- Ribadisco che io non voglio parlare con te.- mi risponde lei arrabbiata.
Almeno abbiamo ottenuto un cambiamento.
Comunque sembra che il mio incantesimo abbia sortito l’effetto desiderato,
perché vediamo il cagnaccio arrivare a velocità supersonica verso di me. Lo
acchiappo e dopo averlo legato al guinzaglio, lo do a Ginny, che subito se lo
prende tra le braccia e comincia a coccolarlo.
Maledetto cagnaccio. Lo odio.
- Bene, ora che Bob è sano e salvo, potresti ascoltarmi?- le
chiedo.
Oddio.
Sembra quasi che la stia supplicando.
Anzi no. La sto supplicando.
Lei mi guarda ma non dice niente. Lo prendo come un si.
- Vedi Gin… Il fatto è che sono un maledettissimo coglione.-
-Su questo non ci sono dubbi.- mormora lei, continuando ad accarezzare
Bob e guardando un punto imprecisato alla sua destra.
- Ecco, appunto. E’ che… Vedi, io non avrei mai voluto che succedesse quello
che è successo.-
- Andiamo bene… Harry, se devi umiliarmi ancora, preferisco che tu chiuda
quella ciabatta e che mi lasci in pace, ok?- mi interrompe
lei lanciandomi un’occhiata piena di rancore.
- Cazzo Gin, lasciami finire! Una parte di me non avrebbe voluto che succedesse
perché... insomma, sapevo che tu eri felice con Neville, e non volevo rovinare niente. Ma un’altra parte
di me invece lo voleva, eccome… Perché volevo che tu fossi felice con me, e non
con quel batterista da strapazzo. Pensavo veramente tutto quello che ti
ho detto, Gin.-
- E perché poi te lo sei rimangiato, allora?- mi
chiede lei dopo un po’, con una nota triste nella voce.
- Perché avevo una fottuta paura di perderti, Gin. Io
credevo che tu fossi innamorata di Neville, e quindi volevo tentare di
rimediare, volevo far tornare tutto come prima… Ma mi sa che non ci sono
riuscito, vero?- finisco di parlare, attendendo una risposta da parte sua.
- Sei un coglione, Harry. Anzi
no, sei il re dei coglioni.- mi dice lei, continuando
ostinatamente a non guardarmi. – Io… Questa volta credevo veramente di esserci
riuscita. Credevo veramente che Neville
fosse la persona giusta. Ma sai bene che tu sei
sempre stato e sarai sempre l’unico, per me, purtroppo. Ma questa volta non
ti basteranno due parole di scusa per far tornare tutto come prima. Semplicemente non può tornare tutto come prima.- finisce di parlare
e mi guarda, finalmente. Ha le lacrime agli occhi.
Io mi avvicino di più a lei e tento di abbracciarla, ma lei si divincola. – No,
Harry.-
- Gin, MI DISPIACE. Mi dispiace tantissimo, credimi. Ma cavolo, lo vuoi capire che ti amo?!- le grido,
abbracciandola nonostante le sue proteste.
Lei mi guarda esterrefatta.- Mi ami?!-
- Gin, stai mica diventando sorda?! TI AMO.- le ripeto dolcemente,
sorridendole.
Lei mi sorride e avvicina la bocca alla mia. – Beh, è inutile che ti dica
quello che provo io, dopo la bellezza di quasi dieci anni dovresti
averlo capito, no?-
Io le faccio un sorrisetto soddisfatto.- Uhm, forse. Ma
una rinfrescatina ci vorrebbe proprio, lo sai che sono un po’ tonto.-
- Solo un po’, eh?- mi risponde, sarcastica.- Diciamo pure che sei l’essere più
imbecille che abbia mai messo piede sulla Terra. Però amo molto questo imbecille, per mia sfortuna.-
- Concordo.- le dico, avvicinandomi ulteriormente per baciarla. Ma lei mi rifila un morso.
-AHIA!- dico imbronciato, toccandomi il labbro.
Lei sorride ancora di più. – Ciò non toglie, caro Potter, che io sia ancora arrabbiata con te. Dovrai fare molto di più di
questo, per entrare di nuovo nelle mie grazie. Credevi che bastasse un semplice
“ti amo” per farti perdonare?-
Onestamente, sì.
Io sbuffo. – E sentiamo, cosa dovrei fare?- le
rispondo, continuando però ad abbracciarla.
Lei fa finta di pensarci su. – Uhm… dovrai fare le pulizie al posto mio.-
- Ingrata.-
- E accompagnarmi a fare shopping.-
- Perfida.-
- E portare il cane fuori.-
- Questo lo faccio già.-
- Tre volte al giorno.-
- Schiavista.-
- E dovrai regalarmi fiori ogni giorno.-
- Dilapiderò il mio patrimonio…-
- E dovrai dirmi che mi ami almeno dieci volte al giorno.-
- Uhm, questo penso proprio che sia accettabile.- le dico, baciandola.
Ahhhh… E’ stata dura, ma ce l’ho fatta. Finalmente…
Ora si che tutto è perfetto.
Tutto perfetto tranne RON.
- HARRY! MALEDETTO MANIACO, TOGLI SUBITO LE MANI DI DOSSO A MIA SORELLA!!!-
****************
Salam!
Siamo arrivati così alla fine… Un po’ mi dispiace J
Comunque GRAZIE GRAZIE GRAZIE per tutte le recensioni che mi avete lasciato: voi
non avete idea di quello che hanno significato! Mio fratello può testimoniare i
miei zompettamenti per casa ogni volta che ne leggevo
una nuova J
Anyway, passiamo ai ringraziamenti veri e propri:
sylvy: bwahahah
diciamo che Harry si è conquistato pure il titolo di coglione del millennio, ma
alla fine ce l’ha fatta… per fortuna J!
melbonfix: lo sforzo piccolo piccolo
l’ho fatto, spero di non averti fatto aspettare troppo!
FedeHermy:
fortunatamente il Potter si è dato una mossa e ha messo fine ai nostri tormenti
J
VallyBeffy: eheheh
Harry non si aspettava certo di essere preso a pugni!
Blacky: Innanzitutto grazie per il “genietto del male”, sono commossa J Poi… Diciamo che Harry è tardo, ma ci
arriva. Prima o poi. Hermione è una santa, hai
ragione, io al posto suo non solo avrei un esaurimento
nervoso, l’avrei già ammazzato! Comunque si, ci sono
altre cose in cantiere J ma non
dico niente ^^ Inshallah (voglia il Signore) per Natale
vi faccio una sorpresuccia J A presto!
Ale 87: Argh,
mea culpa! Si lo so, sono di un ritardo mostruoso e
voi mi volete ammazzare… Comunque ecco qui l’ultimo capitolo!
lunarossa: ma ciao! Neville si è guadagnato il
mio assoluto rispetto con le botte dello scorso capitolo… X°°°D Infatti gli sta più che bene! Grazie per i complimenti J
Meli: Grazie per tutti i
complimenti, seriamente. Non ci credevo neanche io, e voi tutti siete stati una manna per la mia ispirazione J detto questo il fatto è che scrivere
cavolate mi viene normale J beh,
qualcosa in cantiere c’è, ma non dico niente ^^
Karmensita: Cara! Le tue recensioni chilometriche
sono sempre benvenute, ahahah! Mia fedelissima Karmen (eh?!), a parte il fatto che a te e solo a te
concedo di chiamarmi PEPS J, non
preoccuparti, di storie in cantiere ce ne sono! E poi
sbaglio, o c’era sempre una famosa one-shot da
scrivere? ^^ Grazie tantissimo per i complimenti, non so come
esprimere tutta la mia felicità J E non preoccuparti, ti capisco… L’ho sempre odiata la
chimica. Ah, l’isomeria ottica! ( quella era chimica organica, ma vabbè) Alla prossima!
nisi corvonero: *Pepero
si inchina di fronte a tanto onore* No, seriamente! Quando
ho visto la recensione stavo per commuovermi… J Cioè, sapere
che alla “mammina delle racchie” piace la mia storia
è stato veramente ma veramente magnifico! Sono una tua grandissima fan… E una
grandissima fan di Sara, anche se non recensisco (mea culpa, mea culpa.) Spero
ti sia piaciuta anche la fine! ^^
E poi un grazie anche a bestia88, emilyvandorth, Lily, aletheangel
e lilyblack. Sperando di non aver dimenticato
nessuno ^^
Un grazie super speciale alla mia musa ispiratrice Svì (che ultimamente latita
causa fidanzamento): grazie mille per avermi ispirato e per avermi tirato su il
morale, e per essere la mia Svì J PS: Piton ti
sta aspettando per quel fatto che sai tu J
Bene, ho detto tutto… Alla prossima!
Pepero