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Autore: Kate_88    08/01/2011    8 recensioni
In secondo superiore nulla è facile, ancor meno se ci sono le prime difficoltà, gli amori e un nuovo nemico che non è per niente facile. Tutto cambia quando si cresce e sapere che un giorno si dovrà indossare una corona, grava ancora di più sulla schiena della povera Usagi.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Capitolo 2 – Onda agitata.

 

 

Ami aveva lasciato da poco il suo corso serale, decisa a raggiungere l'appartamento che divideva con la madre. Stirò le braccia verso l'alto, rilassandosi, sorridendo alla vista di una lucciola fuori dalla scuola.

Incuriosita iniziò a seguire quella lucciola che si muoveva in direzione della periferia della città.

« Una lucciola a Tokyo... è strano »

Esclamò Ami mentre continua a seguirla, seguita a sua volta da un'ombra che non la perdeva di vista.

La lucciola continuava a muoversi verso l'esterno della città, fermandosi vicino ad un prato.

La curiosità di Ami aumentava. Afferrò il suo computer piccolino, iniziando ad analizzare quella luce che tanto sembrava un animaletto, finchè la luce non s'ingrandì, rivelando la figura di Cinderella.

« Chi sei? »

Esclamò Ami indietreggiando un attimo, afferrando la sua penna così da potersi trasformare.

« Il padrone ha detto che devo prendere una mente. Una mente da assoggettare. Dammi la tua mente, la suprema Strega ne ha bisogno »

Cinderella, con l'abito da ballo e le scarpette di cristallo, iniziò ad agitare una bacchetta che aveva tra le mani.

« Me l'ha data la fata Turchina. Gliel'ho rubata. »

Ami stava alzando la penna per potersi trasformare quando, dalla bacchetta uscì un potente fascio di luce che fece cadere a terra la penna.

Il mostro, sotto le sembianze di una principessa e il volto deformato dalla malignità con gli occhi gialli, iniziò ad agitare la bacchetta, rivelando una formula incomprensibile, per poi aggiungere:

« Forza vitale voglio ardentemente, rubale quella e anche la mente! »

Dalla bacchetta uscì un fascio di luce azzurra che colpì in pieno Ami che cadde a terra, priva di sensi e quasi senza vita.

Dalla testa della ragazza uscì una palla bianca, quasi l'anima della sua mente, pregna di lucentezza e intelligenza, brillante come sempre era stata.

La palla era avvolta da un bagliore che non accennava a diminuire, tuttavia restia ad allontanarsi troppo dalla testa della ragazza.

Il mostro con forza tirava a se quella palla, con la sua bacchetta, finchè una voce non la interruppe.

Sailor Star Maker aveva fatto il suo ingresso, con quelle fattezze da donna che non lasciavano intuire, a chiunque l'avesse visto, che normalmente era un uomo.

In un attimo lanciò la sua potenza stellare contro il mostro che, perdendo il controllo con la mente di Ami, dovette lasciarla andare, permettendo alla palla di rientrare nella testa della ragazza che riprese piano conoscenza.

Sailor Star Maker continuava a lanciare attacchi contro Cinderella che tuttavia, come se usasse la magia, riusciva a controbattere.

Ami si alzò in piedi e stava per chiamare il suo potere di Mercurio quando il mostro, ridendo esclamò: « È tempo di andare. Tornerò perchè ho bisogno di tante menti. A presto » detto ciò la figura del mostro principessa sparì in un fascio di luce.

Taiki riprese le sue normali sembianze e guardò Ami, cinico come sempre.

« Dovresti stare attenta e non seguire la prima lucciola che vedi a Tokyo »

« Mi pedinavi? »

« Ovvio che no, ero incuriosito dalla lucciola. C'è un nuovo pericolo sulla terra »

« Già lo sapevi e non c'hai avvertito? » Ami, leggermente furiosa, osservava il ragazzo, stringendo nelle mani la sua penna.

« Ho avuto un avvertimento. Sulla terra c'è una macchina nera. »

« Potevi avvertirci subito! Sai bene che noi guerriere Sailor dobbiamo proteggere Usagi ovvero la Principessa e futura regina Serenity »

« Ovvio che lo so. T'assicuro che Seiya è più che felice di tornare a combattere »

« Si, appena lo saprà Mamoru sprizzerà gioia da tutti i pori! » sarcastica Ami si riferiva a Taiki, per poi aggiungere « Comunque grazie per avermi salvato. Adesso me ne vado »

« Bè magari dovresti passare meno tempo sui libri e più tempo a capire che ci sono altre cose »

« Taiki, sbaglio o ti da fastidio il fatto che sia di nuovo arrivata prima all'esame, lasciandoti il secondo posto? A me studiare piace, non lo faccio per combattere con te, a differenza tua »

« La solita. Comunque, potresti dire a Minako che Yaten la pensa tanto? » sarcastico ancora si rivolgeva a Ami che, da parte sua, iniziò ad incamminarsi, lasciando Taiki lì da solo a sbuffare, tornando anche lui verso casa sua.

 

Tornata a casa Ami chiamò subito Usagi e le altre, dando appuntamento per il giorno dopo al tempio di Rei.

La mattina mancavano solo Usagi e Minako all'appello, costrette dai corsi di recupero a frequentare le lezioni.

« Aveva le sembianze di Cinderella? Ma è assurdo! » Makoto era più che incredula mentre Ami parlava e Rei contemplava il fuoco.

In breve arrivò il verdetto: nuovi nemici, fruitori magici, avevano invaso la terra.

Era impossibile scoprire dove si nascondevano ma innegabilmente la terra era di nuovo in pericolo.

Al tempio furono raggiunte, poco dopo da Haruka, Michiru, Setsuna e Hotaru.

Le quattro portarono notizie riguardanti il nemico avvertito già da giorni.

« Il mare è in tempesta. Questa volta è un maremoto. » Michiru come al solito parlava per metafore, seguita da Haruka.

« I venti sono agitati »

« S'è risvegliato un nemico più forte. Qualcosa che sarà difficile da combattere. » Hotaru, ancora nelle sembianze di ragazzina, parlava forse fin troppo da adulta.

« Il tempo è stato leggermente distorto. È pericoloso. Anche Cristal Tokyo rischia grosso. La regina mi ha detto che nuovamente le guerriere si stanno preparando ma il nemico è di questo tempo. Loro sono pronte solo per la difesa » Setsuna concluse il discorso, permettendo così a tutte di meditare su quanto accadeva.

 

Usagi e Minako avevano la testa che penzolava da un lato, assonnate mentre il professore faceva lezione d'inglese.

Mille pensieri nella loro mente e neanche uno che si ricollegasse allo studio o qualcosa che vagamente gli somigliava.

Usagi disegnava cerchi sul foglio, Minako disegnava invece una miniatura di Yaten strozzato dalla coda di una mucca, che implorava pietà.

Il professore osservava le due ragazze che neanche s'accorsero di quello sguardo finchè la voce urlante del professore non interruppe i loro pensieri.

« Aino, Tsukino! Fate attenzione! » urlò lasciandole saltare sul posto, per poi aggiungere « Per punizione resterete anche un'ora dopo la fine delle lezione »

« No! » esclamarono disperate le due che quasi si spalmarono, sconsolate sul banco.

 

Mamoru era fuori la scuola di Usagi, ad attenderla in moto.

Dopo circa mezz'ora che attendeva decise di spegnere la moto, sbuffando per il ritardo della ragazza.

Anche Seiya e Yaten si muovevano verso la scuola, fermandosi alla vista di Mamoru.

« Ancora devono uscire? » domando perplesso Seiya che, con la sua voce, fece storcere la bocca a Mamoru.

« Come mai da queste parti? Usa mi ha detto che voi siete passati »

« Si ma qui Yaten ha fatto tardi e voleva vedere se beccava Minako. Direi che ha fatto in tempo. »

Mamoru rise per un attimo, parlottando ancora con i due finchè non vennero distratti da un urlo proveniente dalla scuola.

La scena era al limite della comicità.

Minako e Usagi che scappavano con la cartella in spalle e il professore sulla porta che inveiva contro di loro: « Aino! Tsukino! Guai a voi se la prossima volta v'addormentate durante l'ora di punizione! E studiate! »

Il professore rientrò e le due ragazze rallentarono, sbuffando.

« Quello non è mai stato giovane, non lo sa quanto sia difficile studiare d'estate » Usagi scuoteva la testa sconsolata.

« Andiamo a mangiare qualcosa? Magari studiamo più tardi! Un po' di cibo serve per tirarsi su di morale » puntualizzò Minako riprendendosi e mostrando la sua solita euforia che, in breve svanì, alla vista di Yaten, Seiya e infine Mamoru.

« E voi come mai qui? » esclamò Usagi avvicinandosi a Mamoru in moto.

« L'idea era venire a prenderti a scuola facendoti una sorpresa, ma devo ricordarmi che di solito ti piace restare a scuola ancora di più » una risatina fece il ragazzo, mostrandosi piuttosto divertito.

Usagi salì in moto mettendo il casco e scuotendo il capo, dicendo poi a Minako: « Scusa ma vado con lui, così magari mi fa studiare, se ci riesce. Ci sentiamo stasera che ti faccio sapere se ho scritto tutto così domani copi! » mostrò la punta della lingua, divertita, per poi dire ai due ragazzi: « Ciao ciao! »

Mamoru e Usagi sfrecciarono via in moto mentre Minako rimase lì a guardare Yaten e Seiya per poi fare spallucce e dire: « Ciao »

Non disse altro che se ne andò, lasciando lì i due malcapitati che sbuffarono, finchè Seiya disse: « Non hai fatto neanche in tempo ad essere scaricato »

« Predichi predichi e razzoli male »

I due ragazzi s'allontanarono dalla scuola, tuttavia sempre attenti a quanto poteva accadere a tutti loro.

 

Nella base del nemico, intanto, Cinderella era tornata da Tanos.

« Cinderella, hai individuato una mente brillante? »

« Si padrone »

« Bene. Portamela quanto prima. Sai bene che non voglio fallimenti »

« Non preoccupatevi padrone, avrete la mente di quella ragazza »

La finta principessa s'inchinò al padrone, svanendo poi in un raggio di luce.

   
 
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