Sedotta dalle tenebre

Parte nona

Quando la sera dopo, ritornammo sul luogo, della villa non era rimasto più nulla, c'era solo la struttura portante, ancora fumante, che mi diede l'impressione di essere al cospetto di un gingatesco teschio umano... veramente raccapricciante.

Per un momento, abbassai lo sguardo, e Michael che mi era accanto mi cinse le spalle con le braccia, ed io a contato con il suo corpo mi sentii veramente al sicuro. Finalmente non avevamo più ostacoli sul nostro cammino, ci saremo nutriti indisturbati, e avrei per l'eternità continuato a donarmi al mio sposo, ogni qual volta n'avesse avuto voglia.

Eravamo uniti dal nostro dono oscuro, e ci saremo crogiolati nell'eternità, senza subire i cambiamenti del tempo, rimanendo per sempre inalterati nel nostro aspetto.

L'incendio aveva gettato nello sconcerto tutto il vicinato e nelle successive settimane, non parlarono d'altro, nessuno si sottrasse dall'osservare quello rimasto.

Tutti sapevano, che la villa, era una delle tante proprietà nelle mani di Michael, e tutti si chiedevano come avesse reagito alla perdita.

Naturalmente non gli importò nulla fin dall'inizio, e anche se era il principe di Landgraf, non si era occupato più del paese da quando divenne un vampiro, di conseguenza, con molta abilità inscenò la sua morte, e fece in modo che trovassero il documento riguardante la sua successione.

Tutte queste informazioni, ho avuto l'occasione di leggerle, nei momenti di vita solitaria, durante la sua assenza. Lui ignora completamente che ne sono a conoscenza.

I cadaveri della mia servitù, mia madre, e l'uomo che fu trovato nei giardini, prosciugato dal suo sangue come gli altri, era stata opera di Michael, la polizia, come aveva supposto mia madre, fece le indagini per scoprire la causa delle morti, ma non riuscendo a trovare nulla, archiviarono il caso e lo dichiararono un avvenimento dovuto ad una tragica fatalità.

Rigranziando la provvidenza, non toccarono neanche la supposizione, che a fare tutto questo fu un vampiro, perchè se così fosse accaduto, la popolazione già superstiziosa, avrebbe incominciato a darci la caccia, e saremo stati costretti a lasciare la nostra dimora.

Ma ora è acqua passata, da allora, sono passati centotrentenni, ed io sono ancora qui, insieme a lui e non riesco ancora a credere che abbia, già vissuto tanto, certo, non tutti i vampiri sono stati fortunati come me e quello che mi ha raccontato Michael, alcuni non riuscirono a sostenere il passaggio da un' epoca, all'altra, come un fatto naturale, e sono impazziti per aver visto i loro cari invecchiare, ammalarsi e morire, paragonati a loro, che nonostante il tempo rimanevano inalterati ne loro aspetto.

Io invece ho vissuto il cambiamento del tempo e dei secoli, come qualcosa di assolutamente affascinate, dalle finestre di questo palazzo, ho visto la scomparsa delle carrozze e la nascita delle automobili, .. ho assistito con entusiasmo ai più importanti avvenimenti storici, conservando la mia identità, e ancor di più ho potuto condividere tutto questo con l'uomo che ha permesso tutto questo.

Michael, che amo con una forza, che non è andata diminuendo nel tempo.

Michael era entrato in quel momento nella stanza, era veramente affascinate, nel suo vestito griffato, e pensavo che gli donasse veramente.

Non soltanto lo indossava con eleganza, ma metteva in risalto il suo bellissimo fisico statuario,

che ad ogni suo movimento risaltava in tutta la sua possanza.

Qualche volta sorrido tra me pensando che ho indossato abiti che ora fungono da costumi teatrali, e devo dire che il praragone non è assolutamente fattibile, sono molto più comodi un paio di blue jeans e una felpa. Sopratutto per la praticità con i quali vengono confezionati. Non c'è più il bisogno di tutte quelle sottane e sottogonne. … per me è stata una liberazione.

Lui si avvicinò a me, e mi baciò sul collo, il contato delle sue labbra sulla mia pelle, mi mandarono in estasi, e mi infuocò. Mi girai verso di lui e incominciai a cercare i suoi baci.... con enfasi mi prese in braccio, e come un fiore appena colto, mi adagiò sul letto, dove incominciò a sfilarmi l'abito di seta blu che indossavo, mi sbottono anche i reggicalze e con impeto mi lasciai penetrare.

La sua forza era senza confini, le senzazioni che provai furono intense, .. era meraviglioso.

Esausti, .. osservammo l'imponente soffitto affrescato della nostra stanza, .. nel quale gli angeli raffigurati, assistettero in silenzio il cammino della mia vita da prima umana e poi oscura, senza obbezioni.

Quando ad un tratto lui non mi prese in braccio e mi propose di prepararmi.

“Fai in fretta amore mio, il mondo ci aspetta.” Ridevo.

FINE