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Autore: Carito    08/01/2011    1 recensioni
Questo è il resoconto, assolutamente veritiero, del mio anno all'estero, con il racconto di molti delle "avventure" vissute lontano da casa (all'inizio della mia esperienza non ero neanche diciottenne).
Lo scopo del mio "romanzo" è far capire a giovani come me l'arricchimento che ciò può portare nella vita di un'adolescente. Ci tengo a sottolineare che è completamente diverso da fare l'Erasmus all'università.
Mi scuso in anticipo di errori commessi, soprattutto nei primi capitoli, in quanto usavo una tastiera senza accenti e mi era impossibile metterli.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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H e l l o / S a l u t,

il viaggio è andato molto bene, nel senso
che ho dormito quasi tutto il tempo nella tratta fra Amsterdam e
Montreal. Ero seduta accanto a due omoni libanesi che erano molto
gentili e si sono fatti i fatti loro per tutto il tempo. Durante il
volo non hanno fatto altro che servirci snacks, bevande calde e fredde,
pranzo, gelato, merenda in continuazione. Io ho mangiato il "pranzo"
che mi è risultato così indigesto che mi sembrava continuamente che
stessi per vomitare quello che avevo ingerito nelle ultime due
settimane. Ma mi sono trattenuta, dimostrando di essere una vera
signora per l’ennesima volta. Comunque, per mia sicurezza e per quella
dei viaggiatori che stavano seduti accanto a me tenevo continuamente
d’occhio quell’apposito  sacchettino che fa parte del kit che si trova
nella tasca nel posto davanti a te in aereo, mi spiego?
Carolina e
la signora dalla quale vive mi aspettavano all’aeroporto, come tutti
dicono qui c’è un sacco di verde, tutte case basse, al massimo di un
piano ed effettivamente ci sono gli scoiattoli, le puzzole, una
quantità di uccellini che cantano. Insomma rispetto a Milano è una
specia di Paradiso. Certo ci devono essere anche dei contro. Ad esempio
il problema del clima. La neve che è caduta incessantamente negli
ultimi sei mesi si è sciolta da pochissimo ma in alcune aree verdi o
parchi si possono ancora vedere degli enormi cumuli di ghiaccio (grandi
come la montagnetta di San Siro, un po’ meno, forse) che viene raccolta
da appositi macchinari per consentire la circolazione nelle strade
della città. Sono tutti in giro in pantaloncini corti e cannottiera, io
trovo che faccia un freddo cane, forse in parte è dovuto al fatto che
sono ancora un po’ malata. Il fatto è che i Canadesi non hanno visto il
sole per mesi e sono stati sommersi dalla neve, quindi adesso pensano
che sia estate. Ripeto, io lo trovo un clima un po’ insopportabile. Qui
il traffico non esiste, venerdì tornando dall’aeroporto la SIgnora, che
chiameremo Susan d’ora in poi ha detto che era l’ora di punta e che in
tangenziale avremmo trovato coda. In realtà non c’era nessuno. Non puoi
immaginare sabato, il deserto. E’ tutto così silezioso, ordinato,
pulito, l’aria è fresca e leggera. Le case sono strane, dove ci sono le
abitazioni non ci sono negozi e viceversa. Suppongo che per i periodi
in cui nevica e non si può uscire di casa abbiano delle grandi scorte
alimentari in cantina, o in freezer.
Si
mangia abbastanza di merda. Ieri siamo andate a mangiare una pizza, una
esperienza indimenticabile, ma non voglio approfondire. In fondo il
cibo non è tutto, sigh.
Domani Susan parte per Praga e io, come già
avevo pianificato prenderò possesso della dispensa della cucina, del
frigorifero e del freezer. Questi ultimi due contengono scatole
misteriose che Carolina e io non toccheremo mai.
Il freezer è
popolato da numerosi oggetti fantastici che solo qualche volta ho visto
nei telefilms americani, ma altra cosa è trovarseli nel freezer di
casa…. C’è anche un gatto, anch’esso educatissimo. I vicini che sono
francofoni hanno un coniglio, inutile dire che anche lui è un
gentleman. Qui ci sono  un  acquario e  numerosissime piante da
appartamento  e io spero tanto, anzi prego che non succeda loro niente
durante l’assenza di Susan…..  Al suo ritorno non ci incontreremo
perchè abbiamo il volo lo stesso giorno. Comunque ci siamo state molto
simpatiche, le sue amiche sono molto graziose e tutte le hanno detto di
lasciarmi il loro numero di telefono in caso di necessità. Comunque
martedì mattina ho un incontro con la preside del Liceo di Carolina è
una egiziana francofona. Io non so cosa dirle, speriamo che abbia lei
qualcosa da raccontarmi.

Insomma
mi rifarò viva al più presto. Le mie prime impressioni sono ottime, ma
non so se dopo quanto è successo in Italia il 13 aprile questo è il
Paese dove potremmo vivere.
Intanto mi faccio la mia meritata vacanzina, due giorni
sono troppo pochi per poter esprimere un giudizio definitivo su un
Paese così grande, di cui peraltro visiterò solo una città. Quindi mi
riservo la facoltà di cambiare radicalemnte la mia opinione su tutto.
tanti baci

Hi,
non è che qualcuno, globe trotter o appassionato di film di
viaggio sia in grado di darmi, urgentemente poichè la mia vacanza
canadese si sta quasi per concludere, qualche dritta su come far fronte
ai problemi causati dal fuso orario?

Sono già arrivata un po’
malata, tranne i primi tre giorni, in cui tutti i montrealesi, me
compresa, ci eravamo illusi che fosse arrivata non la Primavera, ma
addirittura l’ESTATE, adesso ha cominciato a fare un freddo cane, piove
e ci saranno circa 3° al massimo (di giorno, non immagino di notte,
perchè me ne sto bella imbacuccata sotto il mio caldo piumone). Il
problema principale è che verso le cinque del pomeriggio mi cala un
sonno pauroso, mi metto a letto e dormo come un sasso. Ieri sera ad
esempio Carolina mi ha sveglaita alle 19.30 perchè aveva preparato un
piatto di spaghetti (in bianco, ma conditi con olio di oliva e vero
parmigiano e non potete immaginare quanto gli abbia apprezzati dopo tre
giorni in cui ho ingoiato delle porcherie immonde) ho mangiato di
controvoglia perchè ero completamente assonnata e poi che ho fatto???
Beh sono tornata a dormire ….. chiaramente poi mi sono svegliata
varie volte all’1 alle 4 e alle 6. E mi sono alzata rintronata più che
mai, non come una persona che – salvo la pausa cena – ha dormito per
circa 12 ore.

Ieri
mattina sono andata in centro con Susan, mi ha lasciato vicino
all’ospedale dove lei lavora. Io ero molto contenta di avere un
passaggio perchè con il metro e gli autobus non è che me la cavi
proprio alla grande. E poi dovevo cambiare dei soldi perchè i pochi
spiccioli che mi erano avanzati erano rimasti nel borsellino di
Carolina. M a,  s o r p r e s a, le banche aprono al pubblico all h.
10. Faceva un freddo cane e soffiava pure il vento. Avrei tanto avuto
bisogno di una calda tazza di te, magari accompagnata da un croissant e
invece niente, a girare come una cretina, infreddolita, alquanto
alterata per il contrattempo etc.

la mattina se n’è andata così, dopo aver cambiato gli
euro sono andata a bere la famosa tazza di te, Francamente ero tentata
di non uscire più dalla caffetteria anche perchè dalla finestra si
godeva uno splendido panorama e a volte bisogna anche accontentarsi.
Però sono stata eroica e a un certopunto sono uscita. Poco dopo ha
cominciato a piovere, pardon a diluviare, col vento che soffiava il mio
misero ombrellino pieghevole faceva veramente ridere e io facevo pena
anche a me stessa. Così verso le h 13 sono rincasata, un’avventura di
metropolitana, presa anche in direzione sbagliata e di autobus.
Il
pomeriggio è trascorso con Susan, che preparava le ultime cose per la
partenza, sono venuti a prenderla per portarla in aeroporto verso le h
15, poco dopo è rientrata Carolina. Poverina l’avevo convinta ad andare
a scuola in bici ed è tornata in condizioni paurose. Quindi abbiamo
fatto merenda e abbiamo tanto sperato che smettessa di diluviare per
avere le forze di uscire. Ma niente da fare.  Adesso sono circa le otto
del mattino e non ha mai smesso. Come si dice Aprile una goccia, un
barile. Le previsioni che qui sono sempre azzeccatissime dicono che
pioverà tutta la settimana. Beh devo ancora visitare tanti musei … wow

Tanti baci e a presto
Cri

Bonjour à tout le monde,
sono quasi agli sgoccioli della mia vacanza
canadese. Purtroppo continua a fare molto molto freddo e oggi pure
piove, questo ovviamente condiziona notevolmente i nostri programmi.
Per il week end avevamo programmato qualche passeggiata ristoratrice in
uno dei numerosi parchi cittadini, ma sinceramente se piove dobbiamo
adeguarci…. opteremo per qualcosa di più culturale, probabilmente una
mostra sulla cultura e la storia di Cuba dagli anni ’60 a oggi
(Carolina c’è già stata, ma essendo qui da otto mesi è un po’ dura
trovare qualcosa di interessante che lei non abbia già visto) e una
puntantina alla "Biosphère" che è un bellissimo museo delle scienze
naturali. Per domani a colazione abbiamo un invito da una amica
venezuelana di Carolina e forse vedremo anche delle amiche colombiane.

Ieri
il tempo era decente (io comunque non mi separo mai da cappotto
pesante, berretto, guanti e sciarpona di lana quando esco e in casa è
pure peggio perchè non riusciamo ad accendere il riscaldamento, salvo
in cucina dove si schiatta. per cui in casa mi aggiro con tre maglioni
di lana e un bel poncho e bevo incessantemente the caldo per
sopravvivere) quindi ho pensato che potevamo dedicare il pomeriggio
allo shopping. Carolina mi ha portato in una zona commerciale, dove lei
non era mai stata. C’erano il triplo dei negozi che in Corso Buenos
Ayres, avete presente? Saremo entrate in una quarantina di shops, ma
era tutto di pessima qualità, mai visto in vita mia qualcosa di simile,
insoma ci siamo stancate un sacco e non siamo riuscite a comprare
niente. Siamo tornate a casa alquanto avvilite, speriamo di avere più
fortuna oggi.

Forse
l’ho già detto a qualcuno, comunque un giorno, mentre Carolina era a
scuola a fare un esame di francese, mi sono diligentemente recata al
supermercato e sono riuscita, fra altre cose inutili, ad acquistare
quanto segue: 3 limoni a 1 dollaro cada uno e dell’insalata mista a 7
dollari. Uscita dal supermercato ho preso la saggia decisione che d’ora
in poi andremo sempre al ristorante perchè a) risparmiamo e b) non
dobbiamo sbatterci a preparare pulire la cucina e quant’altro (attività
alle  quali io peraltro dedico la maggior  parte  della mia vita quanto
sono a Milano).

Vi farò sapere questa sera o al massimo domani mattina come ce la siamo cavate oggi con la pioggia.
Tanti baci
Cri

Hi,
la mia vacanza sta per finire. Oggi alle 18.15 ho il volo per Amsterdam,
rientrando perderò sei ore a causa del fuso orario, quindi arriverò ad
Amsterdam domani mattina e dopo una sosta di un’ora circa
all’aeroporto, ho un secondo volo per Linate dove, se tutto va bene,
dovrei arrivare alle h 10-15.

Oggi ha cominciato a fare caldo,
cioè si può uscire senza sciarpa cappello e guanti di lana e c’è uno
splendido sole (non che scaldi molto, ma quanto beno è tutto così
luminoso).

Carolina oggi ha un esame a scuola, dovrebbe uscire
alla h 15.20, ma le ho fatto un’autorizzazione per uscire alle 3, così
arriverà con calma a casa e aspetteremo insieme un’amica della signora
dalla quale vive che gentilmente mi condurrà allo
aeroporto. Ho
delle valigie ultrapesanti perchè ho cercato di portare a casa un po’
dei capi invernali di Carol (maglioni, cappotto e stivali da neve).

Questo
periodo di break dalla mia routine familiare mi ha fatto molto bene,
all’inizio a causa anche dell’influenza e del fuso orario dormivo un
sacco e magari non ho visto tutto quello che un buon turista deve
visitare a Montréal. Ma chi se ne frega, quello che volevo era stare
con mia figlia e rilassarmi un po’. Obiettivi entrambi raggiunti…. da
domani mi rimbocco di nuovo le maniche.

Ci vediamo ben presto.
Cri

  
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