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Autore: Acchi    18/12/2005    8 recensioni
Gli incubi di Harry ritornano, mettendolo di nuovo nei panni del Signore Oscuro. Ma che cosa vuole mostrargli Voldemort? E Harry saprà sostenere anche il peso dei ricordi di qualcun' altro? SPOILER SESTO LIBRO!
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Remus Lupin, Ron Weasley, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando alle 7 di quella mattina Harry scese per la colazione, fu accolto da tre “Buongiorno”

 

 

Capitolo 1: “The departure, the match, the party”

 

 

Quando alle 7 di quella mattina Harry scese per la colazione, fu accolto da tre “Buongiorno”.

Si fermò stupito sulla porta, forse non aveva sentito bene: i Dursley lo avevano appena salutato?!

Poi si ricordò che anche loro in fondo sapevano fare 2+2, dovevano aver intuito che come mago maggiorenne era autorizzato a fare magie e non avevano la minima intenzione di dargliene occasione. Rispose al saluto e si sedette a tavola.

- Oggi mi vengono a prendere. – disse casualmente

Le sue parole ebbero un effetto devastante: zia Petunia fece scivolare un piatto, zio Vernon sputò il caffè che stava bevendo e Dudley si stava quasi soffocando (peccato per il quasi^^NdA).

Harry invece soffocò a stento le risate.

- Quando??- sbraitò suo zio

- Tra mezz’ ora…-

- E quando avevi intenzione di avvertirci?!-

- Esattamente quando l’ ho fatto!-

- E come arriveranno?- Harry notò la nota di panico dell’ uomo che evidentemente ricordava ancora l’ entrata in scena dei Weasley tre anni prima; Dudley rabbrividì, la ricordava perfettamente anche lui.

- Si Materializzeranno, immagino.- disse con un’ alzata di spalle

Zio Vernon aveva una faccia spaurita e stava per domandargli che diavolo volesse dire, ma fu preceduto da zia Petunia

- Qui? In casa nostra??- a quanto pareva lei sapeva di cosa stesse parlando e non ne era per niente felice

- Si…ora che sono maggiorenne posso Smaterializzarmi anch’ io-

- Suppongo che non ci sia scelta allora…-

- Infatti-

Lo zio guardava da uno all’ altro, incredulo delle conoscenze della moglie

- Petunia, come fai a saperlo? Perché non dovremmo avere scelta? Io non permetterò che quei…quei cosi entrino in casa nostra!!!- le sue guancie avevano assunto il loro tipico rosso acceso – Non voglio che nessun altro vecchio rimbambito si permetta di mettere piede qui e insultarci come l’ anno scorso!!-

Harry sentì la rabbia salire, era adulto d’ accordo, ma non avrebbe lasciato che qualcuno insultasse la memoria del Preside così sfacciatamente. La sua impulsività non era diminuita dopotutto; estrasse la bacchetta e la puntò contro suo zio.

- Non insultare mai più Albus Silente!- gli sembrò di essere la copia in piccolo di Hagrid ed evidentemente faceva anche paura quanto lui, perché Vernon perse l’ uso della parola e Dudley urlò e scappò di sopra.

- S-smettila- era stata sua zia a parlare –Non..non puoi farlo…-

- Si che posso, e tu lo sai bene, vero zia? Tu sai molto più di quello che dai a vedere o che qualche volta ti lasci scappare, ho ragione? Cos’ è, invidiavi così tanto mia madre che volevi sempre sapere tutto del nostro mondo?-

Petunia non rispose, si limitò a fissarlo negli occhi.

Improvvisamente tre sonori POP ruppero il silenzio, insieme all’ urlo di zio Vernon.

- Harry!!!- un ben noto tono di rimprovero giunse dalle sue spalle.

- Ehm…Professor Lupin…- Harry si voltò e vide Lupin, Moody e Kingsley Davanti all’ entrata della cucina.

- Quando dicevo “avventato”, intendevo proprio questo!-

- Ma non ho fatto niente, davvero! Non volevo fare nessun incantesimo!- mentì il ragazzo- Aspettate un secondo, non potete essere già qui!- disse osservando l’ orologio della cucina che segnava le 7.10.

- Siamo venuti prima- disse Kingsley- Molly ci ha praticamente buttati fuori di casa!-

Harry abbassò la bacchetta, notò lo sguardo disgustato che Moody rivolgeva a suo zio e sorrise.

- Andiamo alla Tana?- chiese cominciando ad avviarsi all’ uscita.

- Si, vai a prendere il tuo baule, appena sei pronto ci Smaterializzamo- rispose Lupin

- Sei in grado di Materializzarti fin laggiù?- domandò dubbioso Moody

- Si…- in effetti però Harry non ne era assolutamente sicuro, l’ unica volta che si era Materializzato seriamente, a Hogsmeade, non sapeva esattamente quanto lantana era dal luogo di partenza.

Andò in camera sua, mise le ultime cose nel baule e chiuse la gabbia di Edvige, che era tornata nel frattempo; stava per chiedere una mano per trasportare tutto giù, quando si ricordò che ora poteva usare la magia liberamente (che memoria!-_-’’’NdA), puntò la bacchetta sui bagagli e mormorò l’ incantesimo “Baule locomotor”, afferrò la gabbia e scese le scale seguito dal suo baule.

Lupin e i due Auror lo aspettevano all’ ingresso, li raggiunse e rilasciò l’ incantesimo.

- Sei pronto, Harry?- chiese Lupin, mentre afferrava le sue cose.

- Credo di sì…-

- Ah insomma! O sei pronto o non lo sei!- esclamò Moody con tono irritato

- Sono pronto!-

- Bene, al mio tre.- Harry si concentrò intensamente sulla Tana- Uno…due…TRE!-

Sentì una forte compressione e l’ attimo dopo sentì l’ aria fresca lambirgli la pelle.

Ce l’ ho fatta, pensò sollevato aprendo gli occhi sulla casa contorta. Ma la sua visuale fu presto coperta da una massa di capelli castani: una ragazza gli era corsa incontro e l’ aveva abbracciato così di slancio che le gambe gli avevano ceduto ed erano caduti a terra entrambi; nonostante il tonfo Hermione non lo lasciò e Harry ricambiò l’ abbraccio come meglio potè

- Anche io sono contento di vederti Hermione, però…ehm…forse è meglio che ti alzi ora-

- Oh…- sciolse la sua stretta e si mise in ginocchio- Già, scusami Harry!- si alzò ridendo felice e porgendogli la mano per aiutarlo. Quando si rialzò anche lui, notò che un’ altra ragazza gli era corsa incontro ma si era trattenuta dal saltargli addosso, le sorrise e, non trovando le parole, disse semplicemente

- Ciao, Ginny-

La rossa rispose al sorriso imbarazzata e mormorò un appena udibile saluto, poi rimasero entrambi in silenzio, non sapendo più cosa dire; Hermione, che aveva capito la situazione, si intromise allegramente

- Andiamo, Harry, devi venire a salutare tutti!- e lo trascinò verso casa.

Harry notò in quel momento che c’ era decisamente qualcosa di strano: Il giardino era cosparso di fiori e la Tana era tutta addobbata con fiocchi e fiocchetti. Come aveva fatto a dimenticarsene? Il primo agosto c’ era il matrimonio di Fleur e Bill!

Furono subito raggiunti da Ron e Harry si fermò a parlare con lui, mentre Lupin, Kingsley, Moody e Ginny entrarono in casa; Hermione invece si diresse verso il retro, quasi saltellando di gioia.

- Che diavolo le prende, a Hermione?- chiese preoccupato a Ron- Non pensavo che il matrimonio la esaltasse tanto, sembra…raggiante!-

- Oh, non è certo per il matrimonio!- rispose arrabbiato il rosso- Fleur ha pensato bene di fare una bella rimpatriata del Tremaghi…C’ è anche “Vicky”- Disse quel nome disgustato, in quella che doveva essere un’ imitazione della voce di Hermione, che fece ridere l’ amico fin quasi alle lacrime.

Si diressero anche loro dentro casa e Harry fu sommerso di saluti: la signora Weasley lo abbracciò e da dietro le sue spalle lo salutò l’ Ordine della Fenice al completo, o quasi: c’ erano Tonks, Dedalus Lux, Sturgis Podmore, Hestia Jones, Elphias Doge, il professor Vitious, ovviamente Lupin, Moody e Kingsley e un’ altra strega che Harry non conosceva. Fu invaso da una felicità improvvisa, quasi come avesse bevuto la Felix Felicis, tutte quelle persone riunite che lo accoglievano con affetto gli scaldarono il cuore; aveva avuto paura, paura che la morte di Silente potesse portare via la speranza e il sorriso, ma quelle persone non avevano perso nessuna delle due.

Si sedette a tavola, invitato dalla signora Weasley a fare colazione (“Fra un po’ diventerai trasparente, caro!”), anche perché non era riuscito a toccare cibo a casa Dursley. Mentre mangiava una fetta biscottata, si chiese se erano tutti lì gli invitati, avrebbe scommesso che Fleur avesse invitato mezza Francia, o quantomeno tutta Beauxbatons; Tonks doveva aver intuito i suoi pensieri perché gli spiegò

- La maggior parte degli ospiti arriverà domani, i rimanenti dell’ Ordine e tutti quelli francesi- Harry notò che i suoi capelli erano tornati rosa e il sorriso era di nuovo sul suo viso, Quindi lei e Lupin stanno insieme alla fine!

- Oh, a proposito Harry!- continuò Tonks- Questa qui è mia madre!- disse indicando la strega seduta accanto a lei. Harry ricordava bene chi fosse quella donna, Andromeda Black, la cugina preferita di Sirius; aveva i capelli castano chiaro, ma i tratti del suo viso erano inconfondibili per il ragazzo, identici ai suoi, terribilmente simili al viso di Bellatrix Lestrange; e i suoi occhi azzurri, poi, li aveva già visti in Narcissa Malfoy, madre del suo acerrimo nemico. Tutti questi particolari vennero messi in secondo piano da un’ altra somiglianza che notò quando gli porse la mano sorridendo: aveva lo stesso sorriso di Sirius.

- Piacere, Harry, sono Andromeda Tonks! Sono davvero contenta di conoscerti, sai, Ninfadora e Remus mi hanno tanto parlato di te…-

- Mamma!- Tonks esclamò imbarazzata, Harry non sapeva se per via del suo nome o per il fatto che gli avesse appena dato la conferma della relazione tra l’ Auror e il suo ex-professore.

- Che c’ è, Dora, che ho detto?- chise curiosa alla figlia dopo aver lasciato la mano del ragazzo, che fu felice di constatare che lo sguardo della strega non era mai caduto sulla sua cicatrice…la signora Tonks gli stava decisamente simpatica.

In quel momento, dalle scale scesero i due futuri sposi, richiamati probabilmente dalla confusione dei saluti.

- ‘Arry!- Fleur lo baciò sulle guancie- Bienvenue!-

- Ciao, Fleur, Bill…-

Lo sguardo di Harry si soffermò un attimo sul volto dell’ uomo, solcato da profonde cicatrici, souvenir del Mangiamorte mannaro Greyback, e nonstante queste sorridente; poi fu richiamato dalla voce della mezza-Veela.

- ‘Ai visto chi ch’ è anche? ‘O invitato Krum, così siamo di nuovo tutti insieme, i tre Campioni del Torneo Tremaghi!-

Harry si trattenne dal ricordarle che in effetti lui non era il vero Campione di Hogwarts, ma solo il quarto incomodo, invece le sorrise.

- Non l’ ho ancora visto, veramente! A proposito, dove sono Fred e George?- chiese a Ron

- Sono tutti sul retro, Fred, George, Krum e Charlie…andiamo anche noi? Stanno giocando a Quidditch!-

- D’ accordo, devo solo prendere la mia…-

“Dove diavolo ho lasciato il baule??”

La signora Weasley sorrise, intuendo i suoi pensieri

- Ho portato tutte le tue cose in camera di Ron, caro, c’ è anche la tua Firebolt-

- Ah, grazie!-

Lui e Ron si alzarono da tavola e si avviarono alla camera del secondo, in cima alle scale. Quando arrivarono nel prato dietro casa armati di scope, però, nessuno stava volando, stavano tutti confabulando e l’ unica voce che riuscì a sentire fu quella di Hermione

- Assolutamente no, Fred! Non devi dirgli niente fino a stasera. Trattieniti, fai finta di niente!-

- Ragazzi!!- Ron richiamò la loro attenzione in fretta, troppo in fretta.

“Mi nascondono qualcosa…” sospettò Harry, che però non disse niente, per non rischiare di perdere le staffe come al solito.

- Ciao Harry!!!- lo salutarono troppo allegramente.

- Ciao a tutti! Bhè? Che ci fate tutti a terra, credevo dovessimo giocare?-

- Certo!- Krum si avvicinò a lui con un sorriso furbo- Finalmente noi ha occasione di sfidarci, Potter! Hermione dice che tu migliorato molto da prova di drago, che devo stare attento al mio titolo di migliore Cercatore di mondo…- disse offrendogli la mano in segno di sfida

- Hermione esagera, come al solito- Harry arrossì un po’, ma prese la mano del bulgaro- Comunque, come potrei rifiutare una sfida così interessante?-

- Ehi, aspettate un attimo!- si intromise Charlie- Anche io ho il mio onore da difendere, da quando sei entrato nel Grifondoro tutti i miei fratelli non fanno altro che dirmi che mi hai rimpiazzato e superato, credi che possa lasciar correre queste diffamazioni, signor Capitano?-

Harry sorrise ampiamente

- Sfida accettata, signor ex-Capitano!-

Montarono tutti e tre in scopa e decollarono velocemente, seguiti subito dopo da Ron e i gemelli, lasciando a terra una scocciata Hermione.

- Maschi…tutti uguali!-

 

Quella sera Harry, Ron e Hermione rimasero da soli nella stanza dei ragazzi, dovevano discutere su quello che avrebbero fatto dopo il matrimonio: Harry aveva intenzione di stabilirsi a Godric’s Hollow e da lì cominciare la ricerca degli Horcrux, e i suoi due amici gli avevano già assicurato che sarebbero rimasti con lui.

- Tu credi che sia sicura la casa dei tuoi genitori?- domandò ragionevolmente Hermione- Voglio dire, Voldemort l’ ha già trovata una volta, no?-

- Non lo so, quella volta era per Codaliscia, non so nemmeno se sia abitata o meno ora, bisogna solo controllare-

- Ma non credi sia troppo pericoloso? Ragiona, tutti i Mangiamorte ti staranno cercando adesso, ti sembra sicuro girare senza protezione? Per di più vivendo in un posto così ovvio…-

- So badare da solo a me stesso, grazie!-

- Andiamo, Harry, non era questo che voleva dire Hermione! Sappiamo benissimo che te la sai cavare da solo!- sbottò Ron

- Comunque sia, non posso dire all’ Ordine degli Horcrux, quindi non posso neanche chiedere protezione!-

- Su questo non ci sono dubbi, non possiamo rischiare, non dopo Piton…-

Rimasero un secondo in silenzio, dandosi per l’ ennesima volta degli stupidi per essersi fidati di quel…Coglione*

- Senti, Harry- la ragazza ruppe il silenzio- riguardo a quella lettera nel lucchetto…-

- Hai scoperto chi è R.A.B.??- chiesero speanzosi i ragazzi

- No, nessuna novità…però ci ho pensato un po’. Questa persona indirizza il biglietto “Al Signore Oscuro”, giusto? Bè, non sono in molti a chiamare così Voldemort, solamente…-

- I Mangiamorte…- conluse Harry, riflettendo

- Esattamente. Quindi è plausibile che questa persona fosse un servo di Voldemort che, scoperto il suo gioco, abbia tradito e che sia stato ucciso proprio per questo; dopotutto lo dice anche nella lettera che sapeva di morire entro breve…-

- Ci avevo pensato anch’ io- in effetti, Harry non aveva fatto nient’ altro tutta l’ estate che rileggere all’ infinito quel pezzo di pergamena e anche lui era giunto a quelle conclusioni- Avevo pensato anche un’ altra cosa, comunque, quel tizio doveva sapere anche della profezia, vi ricordate la fine? “Quando incontrerai il tuo rivale”…-

-Hai ragione, questo restringe il campo! Sai, forse potresti chiedere all’ Ordine se esiste una lista di tutti i Mangiamorte che sono morti dopo quel giorno della profezia…-

- Certo, Hermione, e tu credi davvero che esista una cosa del genere?-

- Era solo un’ idea…-

- Comunque dovrò parlare di un’ altra cosa all’ Ordine…Stanotte ho fatto un altro sogno, ero di nuovo nella mente di Voldemort.-

- Ma come è possibile?- Ron sembrava decisamente stupito- Che cosa succedeva? Non c’ è nessuno in pericolo vero?-

- Nessuno che valga la pena salvare…l’ ho visto torturare Malfoy.-

- Per una volta, e sarà l’ unica in tutta la mia vita lo assicuro, approvo le azioni di Tu-Sai-Chi!-

- Non era così bello, sai? La Cruciatus non è piacevole da vedere, soprattutto per chi l’ ha provata sulla propria pelle…-

- E che cosa ha detto Voldemort?- chiese preoccupata Hermione

- E’ deluso di Malfoy, credo che non abbia avuto il coraggio di uccidere quei Babbani l’ altro giorno, e poi gli ha dato un nuovo incarico…-

Hermione si preoccupò ancora di più

- Un nuovo incarico? Ma perché avrebbe dovuto svelarti dei piani che chiaramente sono contro di te?-

- Ehi un attimo, non vi seguo…svelargli piani? Di che state parlando?-

- Ma non è chiaro, Ronald? Voldemort è un Occlumante, è perfettamente capace di impedire a Harry di fare questi sogni!-

- Ah, già…-

TOC TOC

- Ragazzi!- la voce di Tonks fece cadere un preoccupato silenzio- La cena è pronta, venite giù!-

Si diressero alle scale e Harry notò che Ron e Hermione si scambiarono un sorriso complice.

“Che cavolo sta succedendo?” (certo che sei proprio ritardato!NdA)

Si stava preparando a tutto, meno che a quello che lo aspettava fuori in giardino.

- BUON COMPLEANNO HARRY!!!!! -

Una miriade di persone gli venne incontro facendogli gli auguri e abbracciandolo, sulla tavola imbandita torreggiva una torta enorme a cinque piani, probabilmente tenuta in piedi dalla magia. Non trovò altre parole che

- Oh…Gra…Grazie!!! Io non…-

Il professor Lupin si avvicinò a lui sorridendo ampiamente, poggiando la mano sulla sua spalla, e tutti si zittirono.

- E questa non è l’ unica sorpresa della serata: devo dirti una cosa da parte di tutti noi, o quasi, quindi…Benvenuto nell’ Ordine della Fenice, Harry!-

 

 

 

(*)So che la Maestra Joanne non usa di queste espressioni colorite, ma non potevo fare a meno di insultare quell’ ameba di uomo, quel lurido e untuoso bastardello, quel...ok credo di aver reso l’ idea.

 

Note dell’ autrice: Premetto che questo capitolo l’ ho scritto senza la minima ispirazione e quindi è venuto come è venuto, mi dispiace! Le novità vere sono nel prossimo capitolo, lo so vi sto annoiando, ma era così teatrale questa fine, non potevo rovinarla^^

Comunque non credo che ci metterò troppo a scriverlo il prossimo, scuola permettendo (Aiuuuutooo devo recuperare Greco!!!!ç_ç )

Grazie per aver letto!!!

X Yuba: Ciao Yuba!!A che diavolo serve salutarti che sei a 10 cm da me? Vabbè, grazie per l’ ennesimo commento, amora^^

X Stellasilente: Grazie per aver commentato, spero che ti sia piaciuto anche questo chap e che commenterai di nuovo (ti pregooo, mi faresti immensamente felice^^)

X Dawn87: Grazie per i complimenti, spero di risentirti^_-

X Chii (quando riparerà quel dannato computer…): Ciao Tesy, ti voglio davvero tanto bene e grazie per il commento che mi lascerai, perché lo lascerai, VERO??^^

Un’ altra cosa…Vi prego, scrivete un commentino, piccino picciò, giuto per sapere se è orrenda o passabile, dato che è la prima fanfic a capitoli che scrivo, vi scongiuro!!!

Un grosso bacione a tutti

Acchi

  
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