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Autore: whinydreamer    09/01/2011    4 recensioni
"Lui c’era sempre stato per lei. E per quanto il suo carattere solitario glielo avesse concesso, l’aveva fatto capire a tutti, compresa la sua famiglia."
Forse non è molto come introduzione, ma può far capire qualcosa meglio di mille parole. A voi la lettura!^^
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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XIX »●~ La riunione●


Il sole non filtrava bene dai pesanti tendaggi che ornavano la stanza, decisamente semibuia.
La sveglia suonò puntuale alle sette, provocando un mugolio da parte della ragazza addormentata in quel grande letto.
«Hinata… sveglia! O faremo tardi.»
Un ragazzo le si avvicina e la scuote leggermente.
«Alzati pigrona! Oggi si lavora, non puoi poltrire a letto!»
Hinata apre pigramente i suoi candidi occhi che distinguono, in modo seppur confuso, il candore di una camicia e la chioma scura di un ragazzo.
Si tira su e si stropiccia gli occhi, mettendo a fuoco le figure.
La stanza sembra malinconica, e l’unica figura che si stacca dall’arredamento è quella di Sasuke, che, guardandosi allo specchio, cerca di farsi un nodo alla cravatta spiegazzandola il meno possibile.
Il moro, attraverso lo specchio, la controlla, lanciandole di tanto in tanto qualche occhiata in più per assicurasi che non crolli di nuovo a dormire.
Hinata fece mente locale della situazione e si ricordò immediatamente di com’era ridotto il compagno il giorno prima.
«Buongiorno. Non dovresti stare a letto? Mi sembra che ieri tu non te la sia vista tanto bene…» chiese, preoccupata.
«Ieri era ieri ed oggi è oggi. Sto bene, e non ho nessuna intenzione di perdere la riunione.» asserì serio, sbuffando sullo specchio quando si accorse che il nodo non gli era riuscito come dovuto.
«Eppure,» lei si sfilò dal letto, andandogli incontro, «dovresti riposarti un po’. Almeno per il tuo umore.» asserì lei creando in un lampo quel nodo che a lui non era riuscito in un quarto d’ora.
«Il mio umore è apposto.» sbraitò lui, nervoso. «Sono i conti che non tornano!» Constatò prendendo una pila di fogli appena letti e sbattendoli sulla scrivania.
«Ci sono molti problemi?» gli chiese.
«Purtroppo, più di quelli che credessi.» si sedette un secondo. «Queste carte le hanno mandate stamattina e non dicono nulla di buono. Se fossero state recapitate ieri sera avrei potuto almeno guardarle meglio; così, dopo averle lette senza altri documenti che non hanno inviato, non posso nemmeno capire bene che succede. Maledetti italiani!» si lagnò dopo essersi portato una mano alla testa, esasperato.
«Dai, sono sicura che farai del tuo meglio e che tutto si risolverà.» lo incitò lei. «Vuoi qualcosa per l’influenza? Magari ti rilasserà anche un po’…» si informò.
«E rischiare di arrivare li mezzo intontito? Mai.» rispose tra l’acido e il sarcastico.
Evidentemente, si era svegliato proprio con la luna storta.
«Va bene…» non fece troppe resistenze lei, altrimenti, sapeva che avrebbe provocato l’effetto contrario al farlo rilassare. «Piuttosto, come ti sei procurato quel bel raffreddore? Non penso sia stata solo la passeggiata di ieri.»
A Sasuke balenò subito il motivo.
«Lascia perdere, non credo ti interessi.»
«Perché no? Sono la tua ragazza, no? Se non mi interesso io di te chi lo deve fare?»
Sasuke sbuffò. Dopotutto, che gli costava dirglielo?
Un po’ di orgoglio maschile e magari, anche la figura da cretino.
Altrimenti, sicuramente lei avrebbe insistito finché il ragazzo non avrebbe ceduto.
Almeno così se la sarebbe tolta subito dalle orecchie e avrebbe avuto un pensiero in meno quella mattina.
Già bastava quelli che gli aveva procurato il padre: ora ci si metteva anche la figlia.
«Si, ok, ok. Ho capito.» prese un sospiro. «Me lo sono preso per essere stato una notte intera steso su una panchina. Contenta ora?» biascicò il più velocemente possibile.
«Sei stato una notte intera su una panchina?» ripeté incredula e poco convinta.
«Ti ho detto che non era interessante.» commentò.
«E che ci facevi?» chiese allibita, cercando un motivo, magari anche futile, per cui un essere umano dovrebbe preferire una panchina ad un comodo letto.
«Guardavo la luna.» disse, esasperato da quell’interrogatorio.
Lei lo squadrò inarcando un sopracciglio.
«Non ci credo neanche se lo vedo.» rispose automaticamente, convinta delle sue parole. «Voglio il vero motivo.»
«Il vero motivo?» chiese, e lei scosse la testa in segno d’assenso. «Benissimo. Mi stavo disperando perché credevo che avresti scelto Naruto al posto mio.» ammise, coprendosi il volto leggermente.
«Quindi… è stata quella sera in cui sono uscita con Naruto… giusto?»
«Si.» ammise lui. «Ora però abbiamo altri problemi.» spostò l’attenzione su questioni davvero più urgenti.
«Tuo padre forse non sapeva di questo contratto, altrimenti sarebbe venuto di persona.» le porse un fogliettino, facendoglielo leggere.
La ragazza iniziò a scrutarlo attentamente.
«Questa è una copia provvisoria, ma, se è vero quel che dice, la vostra azienda avrà pure il primato locale, ma molti posti verranno tagliati.»
Leggendo, a parte il contratto molto strano nella sua traduzione giapponese, Hinata notò molto bene le cifre del numero 1000 abbozzate sulla carta.
«Se non facciamo qualcosa, il numero potrebbe anche triplicare. La situazione non è produttiva ugualmente in tutte le parti di questo paese.»
 
Una mezz’oretta dopo, entrambi erano pronti per dirigersi sul luogo della riunione.
Accompagnati da un taxi, i ragazzi fecero la loro bella apparizione sotto gli occhi degli amministratori che li aspettavano, incantati nel vedere due “rappresentanti” così belli e giovani, a dispetto di tutti i grandi industriali con cui di solito avevano a che fare.
Sasuke, da perfetto gentiluomo, aiutò la ragazza a scendere.
Hinata, vestita con un semplice tailleur e camicetta bianca, aveva raccolto i lunghi capelli in un chignon, e seria, scrutava le tre persone che li accoglievano.
Subito, si fece avanti un tizio con gli occhiali e dai folti capelli castani. Hinata non gli avrebbe dato più di 25-26 anni.
«Buongiorno signorina. Signore.» salutò formalmente, facendo il baciamano alla mora.
«Piacere di conoscervi, io sono Antonio Fraggiacomo, vicepresidente della sede principale di Via Montenapoleone.»
«Piacere, io sono Sasuke Uchiha. Faccio le veci del signor Hyuga» si presentò il moro stringendo poderosamente la mano dell’uomo. «E lei è Hinata Hyuga, venuta in rappresentanza del padre.»
«E’ un’onore.» si intromise una donna alta e slanciata, di un biondo folgorante. «Due bei ragazzi così sono difficili da incontrare da queste parti. Soprattutto i maschietti.» sorrise ammiccante e con civetteria verso Sasuke. «Sono Agata Alberti, amministratrice generale della società Hyuga in Italia.»
Strinse la mano ad entrambi, soffermandosi un po’ troppo forse su quella di Sasuke.
«Ragazzi, smettetela di importunare così i nostri ospiti. Li starete mettendo in soggezione.» richiamò con fare bonaccione un grasso uomo sulla settantina.
«Piacere, sono Giulio Romagnoli, presidente della società Hyuga italiana.» sorrise amichevole, stringendo bonariamente la mano ad entrambi.
«posso offrirvi un caffè?» s’intromise il tipo con gli occhiali.
«No, grazie. Preferirei passassimo subito al nostro lavoro.» rifiutò Sasuke.
«E lei, signorina?» ignorò Sasuke con un sorrisetto compiaciuto per rivolgersi alla ragazza, messa in leggera soggezione.
«La ringrazio, ma anch’io preferirei fare come dice Sasuke.» smontò senza volerlo i suoi piani, lei.
«D’accordo, entriamo.» Il presidente mise fine a quell’inutile scambio di galanterie.
E per fortuna ce gli italiani non conoscevano l’inglese! Quei tizi forse, lo conoscevano anche troppo bene, dato che parlavano con loro come se fosse la loro lingua madre ed avevano una pronuncia ben delineata.
Le ore passarono in fretta in quella situazione, soprattutto quando la discussione si surriscaldò proprio prima della firma del contratto. Molto, troppo calda!





Piccolo commento e domanda:
Ragazzi, ma se, appena finita questa storia, la ripubblicassi con delle modifiche e delle perfezioni(sia nel testo che in qualche avvenimento), voi la riseguireste?
E' una piccola curiosità, perchè mi sono accorta che molte parti le posso migliorare...
Quindi, dopo aver finito 
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=627538&i=1    ( Com'è difficile sposarsi!), mi farebbe piacere sistemarla un pochino, quindi mi informo...XD
Domani, o stasera se posso, pubblico il prossimo capitolo... aumento leggermente il targhet perchè il prossimo sarà leggermente più hot...
Un grazie enorme a tutti voi che mi seguite! :)
   
 
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