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Autore: FunnyPink    10/01/2011    13 recensioni
La mia storia, mi dispiace ma non ho saputo trattenerla mi è venuta e ho dovuto scriverla, le parole sono uscite con vita propria.
Edward e Bella sono destinati a incontrarsi, lei non ha avuto una vita facile, vive per strada, neanche lui ha conosciuto subito la felicità, ma l'ha trovata grazie e a Esme e Carlisle, ma quando entrerà nella sua vita Bella...
Sono umani, sono giovani, cosa hanno da perdere, tutto e niente!
Dal -Capitolo 10-:
-Dopo qualche secondo la sua voce mi arrivò agli orecchi
"aiutami, ti prego, Edward, aiutami"
Crollò, le sue gambe cedettero, e sentii, il suo peso scivolare giù, le feci forza sul suo corpo tenendola, in un attimo mi ero chinato, e le avevo passato un braccio dietro i ginocchi, la sua testa stava appoggiata di lato al mio braccio, senza forze, ma sveglia, sentivo il respiro e lievi gemiti
"Edward, ti prego"
"ci sono io, non ti preoccupare ci sono, io, ti aiuto io"-
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Salve ragazzi finite le feste purtroppo, spero vi abbiano lasciato bei ricordi

Io non mi posso lamentare nonostante sia passato con i parenti, più che altro. Adesso spero in un anno migliore del precedente. Dopo esme torna la nostra Bella.

 

 

 

 

 

Pov Bella

 

 

 

Quando aprii gli occhi la prima cosa che vidi furono altri due grandi occhi verdi. Dovetti sbattere un paio di volte le palpebre per metterli a fuoco insieme al suo proprietario, era sveglio e forse seduto sulla sua brandina poco più bassa del mio letto e il suo volto era posato sul bordo del mio materasso. Sembrava tanto un cagnolino che chiede coccole.

Cominciai a ridere a questo pensiero, lui sorrise e mi chiese:

perchè ridi?” parlava piano come se ci fosse un segreto da mantenere.

stavo pensando che così assomigli tanto a un cane che aspetta che il padrone gli dia la pappa” sghignazzò anche lui

bau” gli sorrisi divertita

devo anche portarti a fare la passeggiata?”

non in quel senso ma volentieri, se mi portassi tu...ah giusto, bau!”

ok niente giratina allora”

però riceverei volentieri un po' di coccole”risi ancora io, e allungai un braccio per fargli i grattini in testa, smuovendo i suoi capelli scapigliati dalla notte. Lui chiuse gli occhi sorridendo beato, per poi cominciare a  emettere una specie di ruggito, a stento capii che sta imitando le fusa di un gatto

non sono i gatti che dovrebbero fare le fusa?”

il nostro cane fa anche le fusa” rimanemmo un po' così, io che continuavo a gratificarlo con i grattini e lui che continuava a stare con la testa sul bordo del mio letto.

Dovremmo alzarci” disse

non mi va” intensificai le carezze, come se potessi corromperlo in questo modo.

Mi piacerebbe rimanere così, non sai quanto sia piacevole...ma abbiamo un affare da sbrigare pelandrona”

cuccia cane”sorrise ancora sollevandosi all'improvviso e salendo a gattoni sul mio letto, mi girai a pancia in su mentre si avvicinò, quando fu sopra di me intuii le sue intenzioni, ma troppo tardi perché mi aveva già afferrato in vita e caricata sulla spalla. Allora abbandonai i toni soffusi che stavo usando, e gridai di lanciarmi andare.

Aaaaah, mettimi giù, lasciami andare Edwaaaard” mi agitai e scalciai, ma non ottenni nulla se non che ridesse sempre più forte, una volta in piedi, cominciò salterellare e a girare in tondo e urlai più forte, non capendo più nulla.

Quando imboccò la porta del bagno, vidi solo l'altra porta di camera venire aperta e qualcuno, forse richiamato dalle mie urla, entrare nella stanza. Ma ormai la mia occupazione principale era quella di impedirgli qualsiasi cosa avesse intenzione di fare. Ma mi fu impossibile da quella posizione e con lui che si agitava e mi dondolava sulla sua spalla. Aprì il box doccia, e alzò il miscelatore, e ci entrò dentro con me in spalla. Mi depositò solo allora in terra e riuscii a intravedere attorno a me delle facce sorridenti sulla porta del bagno, i capelli biondi di Jasper, la montagna di Emmett, Alice e quella che nella confusione mi parve Esme. Cercai di afferrare la maglia di Edward e il suo braccio, ma lui aveva già afferrato la nappa della doccia. Nonostante fossi io a subire non potei fare a meno di ridere, cercai di voltarmi e allontanare il braccio di Edward ma fu inutile, mi afferrò per la vita avvicinandomi, e spruzzandomi l'acqua addosso, per fortuna che non era proprio fredda, mi inzuppai completamente, gridai ancora e l'acqua mi entrò in bocca e dovetti sputacchiarla mentre mi aggrappavo più forte alla sua maglia, tirandola tutta. Riuscii in seguito ad afferrare non so come il tubo della doccia, non mollò la presa ma cercai con le mie forze di girarlo con un po' verso di lui e dovetti riuscirci, perché le sue risate si confusero urla e gorgoglii di acqua sputacchiata pure da lui.

Sorrisi, anche se l'acqua era già tornata a bagnare me, ma almeno eravamo  entrambi a sembrare due pulcini.

basta, basta mi arrendo, basta” gli dissi infine distrutta e lui lasciò andare la nappa, questa continuò a schizzare acqua nel box, finché non la chiuse, finalmente aggiungerei. Ansimammo entrambi, per il troppo ridere e lo sforzo.

avete allagato il bagno, ve ne siete accorti?” chiese la voce di Jasper

Ci voltammo entrambi, mentre io cercai anche di asciugarmi gli occhi

no, mi dispiace ero intenta a cercare di fermarlo”

con scarsi risultati” disse Alice

provaci te, a fermare questo colosso”

devo ricominciare?”mi chiese stringendo più la presa che ancora mi teneva stretta, gli feci la linguaccia ma scossi anche la testa, e li sentii tutti ridere di me.

La mia maglietta e i pantaloncini del pigiama erano in uno stato pietoso completamente appiccicati e mezzi, così impregnati che pesano quasi addosso, anche Edward era conciato come me, la sua maglietta vecchia era anche tutta sformata, dovevo aver tirato forte.

mamma e papà se ne sono andati prima che cominciaste a insaponarvi a vicenda” non capii questa allusione, ma mi senti di dover arrossire. A quell'affermazione Edward mi mollò si sfilò velocemente la maglia, e la tirò in faccia a Emmett.

wooo, nudo, nudo!”gridò Alice “io voglio i pantaloni!” sghignazzarono tutti,

no io i boxer” rise Rosalie. Anche Edward scoppiò a ridere, forse per il mio sguardo stranito o per le cavolate che gridavano le sorelle.

mi passate un asciugamano ragazzi?”

perché ormai lavati per bene”

lo farò, ma nella mia doccia, senza pubblico, e non vorrei fare un lago per casa”

uffa e noi che avevamo pagato per uno spettacolino” disse Emmett lanciandogli un asciugamano.

Edward uscì sul tappeto della doccia, asciugandosi il dorso e frizionandosi i capelli.

Alice che era uscita apparve nuovamente nel bagno allungandomi dei vestiti puliti e della biancheria asciutta che lasciò sul mobiletto del bagno.

Ok adesso uscite che Bella deve fare il bagno”

Stavo ancora fissando Edward, distolsi lo sguardo solo quando la voce di Jasper alluse ancora

non vale che tu puoi partecipare e noi no”

andiamo cafone, lo spinse fuori della porta” lo fissai ancora un momento per poi guardare Alice ultima rimasta nel bagno che prima di uscire mi fece pure l'occhiolino, chiudendosi la porta dietro. Una volta sentita anche l'altra chiudersi, aspettai un attimo e decisi di fare davvero la doccia, calda e senza vestiti...stavolta.

 

Quando scesi in cucina li trovai quasi tutti li, scendendo avevo visto Emmett al telefono in sala. Edward e Jasper stavano scaldando dei cornetti, mentre le ragazze con Esme stavano parlando, Rosalie pareva molto agitata adesso.

Mi avvicinai da dietro a Edward e gli lasciai uno scapaccione sulla nuca, lui abbassò la testa al colpo ma rise, e voltandosi mi mise un braccio sulle spalle,

lo so principessa ti voglio bene anch'io” risi anche io insieme a Jasper, e portammo le ultime cose a tavola, sedendoci con gli altri. Avanti a me stava seduto un silenzioso Carlisle, che appena alzai lo sguardo mi sorrise accecandomi con non so quale entusiasmo, ma mi sentii di rispondergli sorridendo a mia volta, mi scatenava sempre questa tenerezza e tranquillità la figura di Carlisle, avrei pensato veramente che Edward l'avesse acquisita proprio da lui se non fosse che non era il figlio biologico.

Mangiai il mio cornetto caldo, mi ero abituata ormai alla routine della colazione e del cornetto caldo che tornava ad essere morbido e friabile una volta riscaldato, per non parlare dell'aroma che rimaneva nell'aria in cucina, forse più gratificante del sapore stesso. Mangiavo sempre il cornetto a se gustandomelo, e il caffè spesso macchiato a parte, non riuscivo come gli altri a prendere il caffellatte insieme ai biscotti e il cornetto, dovevo sentire e gustarmi i due sapori distaccati, una cosa stupida forse, ma molto da me, amavo i sapori semplici senza troppi aggiustamenti. Sicuramente a causa dell'abitudine di trovare ciò che mi capitava per strada.

nervosa per stamani?” mi chiese Jasper

no per nulla” risposi sincera e sbalordita di me stessa, Jasper sembrò valutare se stessi dicendo il vero, e annuì quando anche lui ne fu convinto.

Mi ha detto che sarebbe venuto in mattinata non troppo tardi, credo che a breve sarà qui, vuoi che ti lasciamo in una stanza con il poliziotto, o preferisci che qualcuno di noi rimanga con te?” mi chiese ancora, mentre Edward mi fissava in attesa, pensai subito che anche se avessi chiesto di rimanere sola, lui non avrebbe mai voluto lasciarmi con lo sconosciuto, in ogni caso la sua presenza non mi preoccupava anzi mi era di conforto, avevo già raccontato due volte cosa ricordavo ma era difficile lo stesso, ero ancora tranquilla ma non so per quanto tempo lo sarei rimasta, sperai di potermi controllare meglio, e al pensiero la sua presenza diventava sempre più importante:

Preferirei se qualcuno rimanesse” Jasper stava già annuendo “Jasper potrebbe rimanere solo Edward...”

sei sicura?” mi chiese serio

si lo sono, e poi credo ci sia qualcun altro al momento che ha bisogno di essere rassicurato” e guardai verso Rosalie, che già si muoveva agitata, tutti si voltarono seguendo il mio sguardo, e annuirono.

Va bene Bella, tanto so che ti serve più lui di me, ma se hai bisogno, se avete bisogno io ci sono, ok?” annuii per ringraziarlo, e per non aver insistito. Mentre mangiavo sentivo la sensazione di uno sguardo addosso, così alzando il volto, trovai Esme intenta a guardarmi, quando i nostri sguardi si incrociarono mi sorrise dolce per poi tornare a al suo piatto. Era un rapporto particolare quello che avevo stabilito con Esme, cioè era sicuramente pieno di affetto da entrambe i lati, ma ancora ci stavamo studiando a vicenda, non in modo cattivo, non pensavo più ce l'avesse con me, anche il gesto della sera prima mi aveva stupito tantissimo, era stato quasi emozionante stare li seduta mentre qualcuno, una donna, si prendeva cura di me, e notavo lo facesse con tale adorazione, si vedeva che per lei avesse un significato speciale e anche ricordandole che non fossi sua figlia lo aveva fatto con la stessa dedizione, e avevo compreso l'affetto che intendeva dedicarmi senza bisogno di parole, anche senza l'abbraccio che lo aveva seguito.

Facemmo appena a tempo a sparecchiare che suonò il campanello, e ci bloccammo tutti in contemporanea. La voce di Carlisle parlò prima di altri,

vado io non vi preoccupate”

Lo sentimmo parlare, e poi la sua voce chiedere all'interlocutore di seguirlo. Quando entrò in cucina di nuovo, fu seguito a breve dall'agente, un agente donna per la precisione, come per la volta precedente. Sicuramente avevano pensato che una presenza femminile riuscisse a mettermi a mio agio, in effetti pensavano bene, la questione era delicata già di suo.

Questa si tolse il cappello di ordinanza entrando nella stanza affollata, per educazione, mostrò un caschetto molto corto di capelli biondo sporco ma naturali, quando la osservai in faccia mentre ci sorrise educatamente, mi venne in mente subito una parola “Miss America”.

La ragazza nonostante i capelli molto corti, era molto bella, occhi azzurri, ciglia lunghe, bocca sottile ma marcata e leggermente colorata, e pelle perfetta, sorvolando sul corpo longilineo, anche se coperto dalla divisa con tasconi e la classica cinturona.

Salve scusate il disturbo, sono l'agente Denali, Irina Denali, spero vi abbiano avvisato del mio arrivo, sono venuta per parlare con la signorina Swan”. Ci disse rivolgendosi più altro a Carlisle accanto a lui, che aveva individuato come capo famiglia. Rimasi stupita, ma forse me lo dovevo immaginare su chi conoscesse miss America.

Irina? Non ci credo, sei una poliziotta, proprio tu che ti imbucavi ai festini con tua sorella, sono Cullen”

Anche lei parve sorpresa, quando lo notò, e sorrise alla sua informazione, per andargli incontro. Si abbracciarono come due vecchi amici.

Edward, qual buon vento, è dai tempi del college che non ci si vedeva...sei qui...”

questa casa è mia, me l'hanno ceduta i miei genitori quando si sono trasferiti, ci abito con i miei fratelli”

Cullen, giusto, non avevo associato il cognome, ma guarda...”

Sentii Emmett sghignazzare “ma come è piccolo il mondo” classica battuta da questo tipo di discorso. “Che fai adesso studi ancora o lavori?”

studio e lavoro, sono un dottore, mi manca solo qualche esame per la specialistica”

Wao, un dottore ce l'hai fatta allora a seguire le orme di tuo padre come hai sempre detto. E suppongo lui sia suo padre, salve Irina, una vecchia compagna di classe delle superiori” disse rivolgendosi al padre

piacere mio sono Carlisle”

loro sono mia madre Esme, mia sorella Alice, mio fratello Jasper ed Emmett e mia sorella Rosalie” li presentò e si strinsero le mani cordialmente. Nonostante la bellezza non pareva assolutamente una ragazza frivola, anzi molto cordiale e socievole, ma io non la conoscevo.

Questa invece è Isabella Swan, la ragione per cui sei qui, lei è una nostra amica e adesso sta con noi”

Mi sorrise avvicinandomi, e stringendomi la mani, presa salda ma non troppo forte, mi alzai per compiere quel gesto, così da avvicinarmi a lei, eravamo quasi alte uguali.

sono felice di rivederti e conoscere voi, ma noi abbiamo una chiacchierata da fare non è vero?” si rivolse sempre a me direttamente e annuii

bene dove possiamo stare un po' sole?” si guardò attorno, la stanza era affollata

vuoi stare in camera, o preferisci che ti lasciamo il salotto?” chiese Esme,

ma scossi la testa

potremmo stare in veranda nel giardino, è più aperto” mi rivolsi alla ragazza

dove ti senti più a tuo agio, io non conosco la casa, basta che ci sia un tavolino per me” era molto accomodante.

certo, seguitemi” ci fece strada Edward, che tornò in sala, e uscì dalla porta a vetri mostrando con un gesto della mano il tavolino. Faceva molto caldo oggi, per fortuna che era molto nuvoloso.

Complimenti è una casa bellissima, ho sempre adorato le verande” aggiunse guardandosi attorno. Ci sedemmo su due sedie vicine, e per ultimo prese posto anche Edward accanto a me.

Irina lo fissò un attimo stupita, per poi guardare me.

Edward ma tu rimani?”

si, certo”

ma...Isabella, tu vuoi che rimanga? cioè....insomma è un uomo”

non ti preoccupare lui sa già tutto, e non è che ho gran che materiale, io, ancora non...ecco non ricordo ancora, sono solo particolari” lei lo fissò un attimo scrutandolo, e lui rimase composto sotto lo sguardo della poliziotta.

di solito non ci sono esterni per non influire sulle dichiarazioni del testimone, o della vittima come nel tuo caso, al massimo partecipa il suo avvocato”

io non ho un avvocato ancora”

giuro che non interferirò, se volete posso anche guardare da un'altra parte, se pensi possa dar fastidio”

no non è quello, ok puoi rimanere, ma non fare parola, e non interromperla in nessun modo” lui annuì

Isabella, ti darebbe fastidio se usassi anche un registratore? in ogni caso prenderò appunti, quindi se non vuoi, posso anche non accenderlo” disse tirando fuori uno strumento molto simile all'mp3 di Edward.

no va bene...io cosa devo, come devo spiegare...io...”

non avevo idea di cosa sapesse lei, e di come iniziare un discorso del genere.

Io ho letto il tuo fascicolo con le precedenti dichiarazioni, ma direi di partire di nuovo dall'inizio che ne dici? Ho letto che vivevi per strada”

annuii, e deglutendo ancora un po' nervosamente, fissando il legno del tavolo cominciai a imbastire il mio racconto, sentivo e ogni tanto intercettavo lo sguardo della ragazza, composto, che mi osservava, e se non fosse stato per lei, che fissava la mia mano non mi sarei neanche accorta di giocare con quella di Edward, abbandonata sul tavolo immobile, mentre io gli toccavo e muovevo le sue dita come se la mano fosse stata finta. In ogni caso lui non mi stava guardando non sentivo il suo sguardo addosso, credo che come aveva promesso, stava cercando di tenere lo sguardo lontano.

Cercai di non fermarmi mai raccontando la storia, e per fortuna lei non mi interruppe mai, quando raccontai i particolari aggiuntivi, chiusi anche gli occhi, e sentivo il respiro e il battito un po' più agitato.

Nonostante non potessi vederlo, percepii l'agitazione di Edward dalla durezza della sua mano, non più duttile tra le mie. Parlai fino a quando arrivai alla fine di quella sera. E poi rimasi in silenzio, lo rimanemmo tutti per diversi secondi. Quando Irina parlò, fui presa quasi di soprassalto, dalla sua voce

la mattina seguente che è successo? Dove ti trovavi?” lo chiese con voce bassa, e potei percepire non del tutto ferma, c'era una note dolce di sentimento nel suo tono.

Gli descrissi, anche dove mi trovai quella mattina, del dolore e della consapevolezza di quello che era successo. Sentii le dita di Edward fare una leggera pressione per stringere le mie dita, e lo notò anche lei, perché riabbassò nuovamente lo sguardo. Quando raccontai anche di aver cercato Edward e di cosa successe poco dopo, finii il mio racconto. Tornò nuovamente il silenzio, finché non si schiarì la voce.

Edward, tu a che ora entri a lavoro, sai che ora fosse quella mattina?”

Intervenendo per la prima volta rispose. Lei finì di appuntare due cose, poi pigiando un tasto sul registratore e mettendolo in tasca disse

ok, abbiamo finito, grazie mille Isabella, so che può essere doloroso, mi dispiace molto per quello che succede, dovremmo essere preparati e pronti anche noi poliziotti, ma non ci si abitua mai, e per quanto conti, mi dispiace ”

annuii ringraziandola con lo sguardo

purtroppo, credo che siano poche le informazioni in più, credo che chi di dovere sia stato già interrogato, magari ci concentreremo più sulle telecamere della tavola calda ammesso che ne abbia, per quelle dell'ospedale suppongo che se ci fossero stati informazioni importanti a quest'ora non saremmo ancora a questo punto, mi dispiace, ma tranquilla non ci arrendiamo così  presto. A quel punto ci alzammo tutti dal tavolo.

Edward mi sorrise rassicurante, stringendomi la mano con vigore stavolta, senza abbandonarla.

Ringrazio del vostro tempo, e... vi auguro di essere felici insieme”

io ed Edward ci guardammo dubbiosi, per poi ridere

veramente noi non stiamo insieme Irina”

oh, ehm scusate, sembravate una coppia”

ce lo dicono in molti ormai” rispose lui, lo guardai di sott'occhio

Dopo di che non mi stupì quello che la ragazza disse nuovamente ad Edward, lo disse però incerta, guardandomi dubbiosa, come se volesse vedere se volevo intervenire

mi piacerebbe rivederti ancora senza far passare nuovamente tutti questi anni, dovremmo fare una riunione di classe” aggiunse in fretta l'ultima parte.

Sarebbe una buona idea, anche se sono davvero poche le persone che avrei voglia di rivedere, ma potrebbe essere una cosa curiosa”

non c'è dubbio, sai che Tayler è indagato per il casino del fallimento della liman brother?”

caspita, allora non vedo l'ora di fare questa cena, sono proprio curioso”

e risero insieme. Tornammo in salotto, dove trovammo la famiglia.

sono felice di avervi conosciuto signori Cullen, anche a voi ragazzi di aver fatto la vostra conoscenza, Edward allora presto!”

contaci” rispose lui. Ed uscì di casa, mentre Carlisle le apriva il cancellino di servizio.

A presto Edward” imitò con voce civettuola Rosalie, anche se Irina non aveva per nulla quella vocetta antipatica.

Lui rise, per niente toccato dall'imitazione poco carina.

avete già fissato insieme? Non dirmi che è parente di quella Tanya con cui uscivi un anno fa” gli chiese Emmett. Fui curiosa finalmente un po' di gossip su Edward e lo fissai in attesa

E' sua sorella in effetti, gemella anche se sono decisamente due opposti, al liceo andavo molto più d'accordo con Irina, è sempre stata una più pratica e alla mano, ma non siamo mai usciti insieme se mi state chiedendo questo.”

ma lo farete a quanto pare, a presto ha detto”

ha proposto di fare una cena di classe, anche se la cosa non mi alletta per niente”rispose lui un po' scocciato

si ha proposto di vedervi a breve e ha buttato li come scusa la cena, naturalmente dopo essersi rassicurata che non stessi con me” gli risposi ridendo maliziosamente. Mi guardò stupito e ridendo mi abbracciò con entrambe le braccia di lato

gelosa principessa?”

uh certo gelosissima, potrei non esserlo se miss America, avesse un fratello che le assomigliasse”

Hei!!” disse scandalizzato senza mollarmi “no per fortuna no ha due sorelle una più grande Kate e la gemella Tanya”

Quella coniglietta con cui uscivi l'anno scorso”disse Emmett

coniglietta?” chiesi

Tanya assomiglia molto a Irina solo fisicamente, Tanya è più diciamo curata nell'aspetto e più...”

sexy?” suggerì sempre il fratello

diciamo di si, più attenta al vestire, ai dettagli, anche eccessivamente devo dirlo, molto festaiola e mondana”

davvero? non ti ci vedo con una così”

non era niente di importante infatti, niente storia seria”

Rimasi seria a pensarci sopra, era strano non vedevo Edward da storiella, sembrava un tipo passionale, da impegno importante, Irina se opposta come diceva lui, sembrava più avvicinarsi al suo tipo ideale.

gelosa?”chiese ancora sorridendomi

sorpresa più che altro” mi baciò i capelli lasciandomi andare.

Fui intercettata poco dopo da Carlisle che mi trascinò in un racconto su Forks, questa piccola città dove abitavano.

Continuammo per tutto il pranzo, Carlisle come avevo capito sapeva essere molto simpatico, e mi fece spesso ridere con le sue considerazioni sui compaesani.

Dovrebbe essere qui a breve” disse Rosalie sempre agitata, mentre il marito l'abbracciava cercando di confortarla.

Al che mi sorse un dubbio.

Rosalie ma ci faranno delle domande? cioè le faranno anche a me che non sono della famiglia? Se è un problema io posso...non lo so che devo fare? Posso uscire forse?” non volevo uscire di casa la cosa mi inquietava ma non volevo neanche rovinare il colloquio con i servizi sociali”

cosa Bella, e perché?”rispose Emmett

non hai fatto niente di male tu rimani qui con noi tesoro”mi disse lei

sicuri?”

certo anzi vieni qui aiutami a distendermi come fai tu a rilassarti?”

ehm, abbraccio Edward?”chiesi, ultimamente il mio calmante era sempre suo fratello, lei sorrise

beh male non dovrebbe farmi”

EDWARD!!” gli andò in contro, aiutami anche tu”

hei sorellina” l'abbracciò con affetto, baciandole i capelli, aveva seguito comunque le nostre parole.

Ehi rosso non fregarmi la donna”scherzò Emmett

io ? Cosa ti fa credere che ti freghi la donna? Dici che non potrebbe resistere al mio fascino? I rossi sono intriganti sai”e detto questo si chinò e prendendo Rose sotto i ginocchi la caricò il bracciò, lei non se lo aspettava urlò per poi scoppiare a ridere aggrappatasi al fratello, che saltellava.

Emmett tutto impettito si alzò dal suo posto

amore ti stanno sballottando tutta”

E comunque io starei attento anche al biondino sai” continuò Edward lasciò la sorella nelle braccia di Jasper che la prese e le disse facendo il finto macho

ehi pupa, fai un giro con me” al che scoppiammo veramente a ridere senza freni, Jasper nel ruolo dello sciupafemmine era veramente esilarante

ti farò toccare il cielo con un dito” rincarò, io stavo trattenendo le lacrime.

weee bello, vola basso machoman” gli disse Emmett che comunque si teneva lo stomaco con una mano, anche Alice per niente infastidita si rotolava sul divano.

vieni bellezza che ti presento un mio amico” detto questo la mollò nelle braccia del marito

mmmh carino questo amico” rispose Rose

modestamente”le rispose baciandola

beh e mi tradisci subito così, con il mio amico?”sorrise Rose, mentre ancora si stava baciando, quando si staccò però gli rispose

scusami, ma sappi che resterai sempre nel mio cuore” ridacchiarono, e venne finalmente riposta a terra.

Edward mi mise una braccio sulle spalle guardandomi ancora divertito. Jasper aveva ancora una finta faccia scandalizzata

oh, mondo crudele” si buttò sul divano, stendendosi sopra Alice “tu sapresti come consolarmi?” le chiese malizioso

forse” e lo accarezzo si fissarono così intensamente che dovetti distogliere lo sguardo, sentendomi indiscreta.

vieni” disse piano la voce di Edward, che mi guidò in un'altra stanza diversa dal nostro teatrino. Erano incredibili questi teatrini di famiglia, il bene e l'affetto che ognuno di loro provava per l'altro era qualcosa di quasi tangibile, quasi un filo diretto. Tutto quello che era stato fatto qualche minuto prima era stato creato per affetto, Rosalie era nervosa e si era innescato in tutti questo gioco/scenetta per far alleggerire il suo e gli animi di tutti.

Uscimmo nuovamente in giardino

Quando Alice e Jasper cominciano a guardarsi così ci si sente sempre di troppo nella stanza” mi disse e annuii

sono molto carini insieme, sono perfetti”

sono perfetti già, non ti nascondo che spesso sono stato geloso, insomma hanno un rapporto perfetto, la donna della loro vita accanto e non hanno neanche dovuto faticare per trovarla” sorrise a quelle parole anche se stranamente distolse lo sguardo.

Non ho mai avuto un'amica con cui sentissi di dover approfondire il mio rapporto, neanche Miss America come l'hai chiamata tu, e non con le altre che non fossero prima amiche non son riuscito mai ad approfondire niente, non mi ci sono neanche sforzato per dire il vero. Ti ha stupito davvero che avessi una ragazza come Tanya?”

si sinceramente si, ti facevo più da storia seria, tanti sentimenti e amicizia”

non pensare male di me però, cioè non ho mai promesso nulla a Tanya e alle altre, mi sono diciamo...divertito nei limiti, non sono un tipo da eccessi, sono un dottore alla fine , la droga e l'alcol non fanno per me”

scossi la testa

ma non pensavo male Ed, non devi mica rendere conto a me, credo sia normale, ora io vengo da una realtà diversa, anche se so che alcuni ragazzi hanno esigenza diverse, c'erano scappatelle anche tra i miei compagni all'orfanotrofio, e anche tra ragazzi del branco, ecco loro, Leah, più che altro e Sam, oddio questo discorso è imbarazzante. Scusa sto balbettando ma non sono pratica di questi argomenti, non ha avuto neanche dei veri fidanzati all'orfanotrofio, ma so che voi uomini...insomma sono la prova tangibile che l'istinto dell'uomo è diverso tu volevi divertirti almeno lo hai fatto con ragazze consenzienti insomma”

Bella” Edward mi era vicino, e mi accarezzava “scusa non volevo arrivare a questo con il mio discorso, volevo solo assicurarmi che non pensassi male di me, io non sono come quei tipi, non ti farei mai del male, non potrei mai farlo a nessuna, e non siamo tutti così come quei bastardi”

lo so Edward”

E' una cosa ignobile, non potrei nemmeno definirle bestie, perché le bestie sono molto più umane in questo senso, perdonami”

Poggiai la testa sulla sua spalla mentre lui mi accarezzava ancora la nuca.

Edward?” la voce di Jasper veniva dalla porta “venite sono arrivati”.

Lo seguimmo in casa e ci condusse in cucina dove due estranei un uomo e una donna in abiti formali erano appena seduti circondati dalla famiglia Cullen al completo.

Quando entrammo fummo immediatamente presentati ai due. “ E questi sono mio fratello Jasper, mio fratello Edward, e una nostra amica Isabella Swan che vive con noi nella stanza degli ospiti” stringemmo la mano ai due. Già dal primo aspetto non mi piacevano, ti fissavano strizzando gli occhi, come per avere una vista acuta e leggerti meglio, la presa della mano era pure fastidiosa e molle.

La donna portava anche gli occhiali, ed entrambi sembravano guardarti dall'alto, come se fossero migliori di te, odiavo le persone così, e di sguardi così ne ho sempre visti tanti, vivendo per strada. Per questo ho sempre odiato e avuto paura del contatto umano perché sguardi così mi hanno sempre ferito. Mi strinsi al fianco di Edward intimorita, mentre anche lui accortosi dei loro sguardi, li guardò con rimprovero, più rigido del solito, e fissò per un attimo suo padre che ricambiò, si dissero qualcosa con quello sguardo.

Signora Cullen”, disse rivolgendosi a Rosalie seduta di fronte a loro con le mani legate al marito sopra al tavolo

stavo leggendo il suo fascicolo mentre eravamo in macchina e temo abbiamo una dimenticanza, non abbiamo il suo cognome da nubile”

oh, ma è lo stesso di adesso Rosalie Cullen, non è cambiato”

avevate lo stesso cognome?”

vi abbiamo già detto che prima di sposarci eravamo fratelli”

fratelli?” li guardò scandalizzata, osservando anche le loro mani unite

ovviamente adottati entrambi dai nostri genitori” spiegò Rosalie con un leggero sorriso

non è una cosa incestuosa?” chiese senza una punta di ironia la donna,

rimasi stupita pure io della domanda stupida, Rosalie non capì la vidi accigliarsi

come può essere incestuosa, non siamo fratelli di sangue, nella mia famiglia siamo stati tutti adottati, compresi gli altri miei fratelli”

ma siete vissuti sempre assieme come dei fratelli fin dalla tenera età e vi consideravate come due fratelli”

si, ma non vedo cosa centri”

A quel punto i due signori si scambiarono uno sguardo strano davanti ai nostri occhi senza preoccuparsi delle persone avanti a loro.

Sconcertata guardai Edward, che ricambiò piuttosto nervoso, lo vidi stringere un pugno, e aumentare la presa del suo braccio attorno alla mia vita. Tutto questo non mi piaceva.

aspetti, si quando eravamo piccoli eravamo fratelli, ma appena cresciuti, c'è sempre stato un legame particolare tra noi, di affetto, niente di sconcio come state pensando voi” incalzò Emmett accigliato.

Non capivo se stavano provocando apposta, oppure gli veniva naturale essere così stronzi.

 

 

 

 

Ciao a tutti, finite le feste purtroppo.

Spero sia un periodo migliore questo nuovo anno per trovare lavoro, mi sto disperando, i pochi colloqui ottenuti sono un disastro.

Passando oltre eccoci qui, hanno parlato si sono chiariti, e anche divertiti, ora c'è questo scoglio dei burberi assistenti sociali.

Qualcuno mi ha fatto sorgere i dubbi sulla chiarezza di quello che ho scritto precedentemente:

Forse non vi sembra normale che una donna possa essere materna anche con chi ancora non considera una figlia?

Io nelle mie esperienza con le mamma delle migliori amiche e di mia madre con loro, ho sempre trovato il loro comportamento molto materno, come quello di Esme che pure è molto affettiva con Bella, le spazzola i capelli, le dona affetto materno, perché sa che la ragazza non ne ha ma lo fa spontaneamente. Chi pensa che sia troppo rigida, beh insomma la conosce comunque solo da pochi giorni, certo che  vuole Bella in famiglia, le serve solo un altro po' di tempo.

Carlisle, è diverso il suo sentimento, ho detto si che si sente protettivo come un padre forse da sempre, ma non è che quando ha visto bella piccola ha detto -quella sarà mia figlia la sento già mia-, è stato incuriosito da quella figura, e un po' lui e la moglie hanno davvero insistito sulla bambina ma non hanno avuto molto successo, in più era appena arrivato un nuovo membro, ragazzetto già quasi adolescente, personalmente prendendo subito un altro ragazzino avrei avuto paura di non riuscire a leggere abbastanza con il nuovo arrivato con cui già c'era da imbastire un rapporto, insomma non sono cose automatiche per quanto affetto porgi a un ragazzino abituato a vivere da solo lo devi conquistare, poi come detto, Carlisle era preoccupato per Esme che non riusciva a gestire la truppa, doveva pensare anche alla sua famiglia di adesso. Naturalmente il ricordo della bambina non l'aveva mai abbandonato, ed è tornato più vivo che mai conoscendo Bella per cui, anche se non lo dimostra perché gli uomini, non so i vostri padri, ma in generali non lo dimostrano mai così tanto come le madri, prova molto affetto. Non è pietà, c'è un po' di rabbia per come sono andate le cose, quello che fa per Bella, l'abbraccio, i sorrisi, non hanno pietà ma affetto.

Vi prego criticate se non vi torna sono qui a posta e mi fa piacere, sul serio!

Accetto ogni sorta di suggerimento e critica, significa che leggete con trasporto la mia storia.

A presto

FunnyPink (FP)

 

 

   
 
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