"Lo sai, Arthur Miles, che fra poco morirai?"
Alzai le spalle, ogni mio muscolo doleva terribilmente: "E te che sei venuta a fare qui, se devo morire?"
La guardai, fissando il mio sguardo sul suo naso, sulle sue guance scavate e sul suo collo magro e lunghissimo. Mi concentrai sui suoi occhi, verdi come prati a primavera, la stessa stagione in cui eravamo in quel periodo.