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Autore: ieia    10/01/2011    4 recensioni
La mia storia è come tutte le altre:l'ambientazione è sempre a Forks,c'è sempre Edward bello da svenire e c'è sempre Isabella. Ma questa volta la protagonista incontrerà il suo amato in una forma diversa...leggete e capirete... Piccola Anticipazione "- Stupida ragazzina- ringhiò con disprezzo - Ci saremo potuti divertire insieme, ma tu hai voluto fare la difficile, e ora ne pagherai le conseguenze- . Rimasi immobile, troppo spaventata per muovermi. Sentì ancora le sue labbra percorrermi la giugolare fino a fermarsi sul lato sinistro del mio collo. Successivamente, l'unica cosa che percepii furono i suoi denti che penetravano nella mia carne."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo va, passano le ore... Bella's POV

Passavano i minuti, le ore, che poi diventavano giorni, settimane, mesi. E così si arrivò al 10 giugno e io compì il mio primo anno da vampira. Il mio autocontrollo si rafforzava sempre di più e anche la mia pazienza. La routine quotidiana riempiva i miei momenti rendendo la vita meno noiosa. Ogni quattro giorni mi veniva servito un animale diverso e, quella varietà di sapori rendeva la tentazione del profumo dei miei coninquilni meno appetibile. Spesso ero costretta ad assentarmi per intraprendere gli allenamenti. Nel tempo il mio scudo era diventato più forte. Da una sottile pellicola era ben presto divenuto una vera e propria fascia spessa e trasparente. Ero anche riuscita a capire come annullarla completamente, bastava solo un pò di concentrazione, ma di quella mia piccola prova non avevo parlato a nessuno, non volevo sentirmi costantemente vulnerabile, volevo protezione e, lontano da Edward, il mio scudo era l'unica cosa che me ne dava un pò. Intanto però vedevo che il rapporto tra Melanie e Jacob si faceva sempre più stretto. Lo osservavo mentre non la perdeva mai di vista, mentre di tanto in tanto le prendeva le mani o le sfiorava la pancia, guardarla mentre dormire e perdersi nei suoi movimenti. Lei si scioglieva ad ogni suo sguardo e arrossiva quando le sorrideva. La percepivo sobbalzare e avere le palpitazioni quando catturava le sue mani nella sua presa ferrea. Erano così carini che era impossibile non restare ammaliati dal loro rapporto. Una notte Jacob mi aveva confessato che avevano un legame speciale. Sentiva costantemente il bisogno di starle accanto. Era sempre al centro dei suoi pensieri, la forza che lo animava, la quiete nella sua tempesta. Sospettava che fosse l'imprinting, quello vero però stavolta. Non potevo non credergli vedendo come gli brillavano gli occhi mentre parlava i lei. Ma se da una parte ero felice per loro, dall'altra ero sempre più triste e depressa. Mi mancava Edward. Il suo sguardo color miele che mi scaldava nel profondo, il suo respiro fresco, i suoi baci, le sue mani che mi accarezzavano con la leggerezza di una farfalla, la sua voce melodiosa, i suoi capelli morbidi che torturavo ogni volta che mi abbracciava. Mi mancava il mio mondo, la mia ragione di vita. Rivolevo il mio vampiro. Se avessi potuto avrei volentieri pianto. Quando i miei coninquilini dormivano profondaente mi lascaivo andare a qualche singhiozzo, ma a poco serviva per sfogare l'angoscia che mi attanagliava il respiro. Ma dovevo resistere. Sopravvivere e cercare un modo per battere Christofer. Col cavolo che sarei diventata la sua compagna bevendo il sangue del bambino di Melanie, quello stesso piccolino che in quelle settimane avevo visto crescere a poco a poco.
Mi guardai intorno. Era note inoltrata e i due piccioncini dormivano sul letto. Melanie era sdraiata al centro della trapunta con le mani sotto il cuscino in cerca di freso. Dietro di lei JAcob russava sonoramente mentre posava la testa sulla sua spalla e le stringeva delicatamente la pancia gonfia in segno di protezione. Mi spostai lentamente e alla mia velocità verso il bagno. Vi entrai e chiusi piano la porta dietro di me. Il brutto di non poter dormire la notte era che avevi molto tempo per pensare. Mi spogliai in fretta e accesi l'acuq della doccia, non era importante se calda o fredda, mi ci buttai sotto e aspettai che il morpo si rilassasse. Presi il bagnoschiuma al muschio, odore estraneo ormai ai miei sensi abituati al profumo del sapone alla fragola che avevo a casa, e mi insaponai per bene. Dopo essermi sciacquata a fondo buttai anche la testa sotto il getto del bocchettone. Afferrai lo shampoo alla vaniglia e mi lavai ancora più velocemente. Volevo uscire, d'improvviso anche quello scomparto era diventato opprimente. L'asciugamano di spugna mi avvolse in tutta la sua morbidezza. Me lo legai in petto e afferrai la spazzola. Mi districai i capelli lunghi e nodosi con forza e vigore, strappandomi qualche ciocca nella foga. Gettai la spazzola nel lavello e cominciai a camminare per tutta la stanza. Stavo avendo un attacco di panico, ormai ne ero certa. Non potevo farmi vedere in quelle condizioni. Mi raggomitolai in un angolo del bagno e mi presi la testa tra le mani, cercando inutilmente di calmarmi. La mia mente stava lentamente raggiungendo il collasso, andando in pezzi. Cercai di catturare quell'ultima parte di lucidità che mi era rimasta. Volevo solo andarmene. Rivolevo la mia famiglia, rivolevo la mia normalità, rivolevo la mia vita, rivolevo il mio ragazzo. Poteva un vampiro avere l'emicrania? Probabilmente sarei stata un caso unico. La testa continuava a farmi male, gli occhi mi bruciavano, il corpo era scosso dai fremiti. non mi stupì quando un gemito mi uscì dalle labbra. Le serrai per frenarlo, ma ormai il fiume era in piena, e non potevo fermarlo. Mi raggomitolai ancora di più facendomi sempre più piccola e mi lasciai ai fremiti del mio muto pianto. Piansi forte tutto il dolore che avevo in corpo, scossa dai singulti, omrai non riuscivo più a riprendere il controllo del mio corpo. Era così bello lasciarsi andare, farsi trasportare dagli eventi. Ero stanca di combattere contro corrente.
- Cos'hai? stai male?- chiese una voce allarmata. Melanie era al centro della stanza e mi fissava preoccupata. Provai a fermarmi, a dirle di non preoccuparsi, ma non ci riuscì, le parole mi morirono in gola, io stessa mi rifiutavo di ridire quella bugia che ormai aveva stufato anche me. Fece qualche passo, ma il mio istinto animale, in un disperato sprazzo di protezione, ringhò con forza facendola sobbalzare.
- Sta...stammi lont..ano- ansimai in preda a una crisi. Era dai miei primi giorni da neonata che non mi sentivo così.
- Tranquilla Bella- cercò di calmarmi con voce melodiosa, ma sentivo chiaramente il suo cuore battere all'impazzata - Ci sono io ora- continuò muovendo piano piccoli passi verso di me. No. Non era vero. Non c'era più nessuno per me. Me l'avevano portati via tutti. Stranamente però a quelle parole il vampiro in me ritrasse gli artigli e la mia parte umana riemerse, facendomi sentire sempre più scoperta e messa a nudo. Melanie mi era arrivata di fronte e con cautela si chinò vicino a me. Provò a toccarmi, ma mi ritrassi spaventata. Non volevo contatti, non volevo affetto. Mi sarei affezionata, avrei perso e avrei sofferto. - Bells...oddio come ti hanno ridotta- bisbigliò in agonia. La guardai cercando di sorridere, ma ciò che ne uscì fu una smorfia più agghiacciante che rincuorante. Non ce la facevo, per quanto mi sforzassi di reagire non riuscivo più a essere forte.

- Shh...Bella calmati- sussurrò con uno scatto improvviso e abbracciandomi. Volevo scostarla, volevo restare sola, non volevo distruggere anche la loro felicità, ma non lo feci. Perchè dentro di me sapevo che quell'abbraccio era tutto ciò che avevo voluto. Qualcuno con cui condividere la mia sofferenza, che, anche se non poteva fare niente, mi aiutava a sopportarla. - Ce ne andremo fidati- mi sussurrò con determinazione mentre i miei gemiti si placavano. Mi sentivo svuotata e più leggere. Piangere era liberatorio, ma sapevo anche io che quello che mi stava dicendo non era vero. Piano piano ero arrivata alla convinzione che non saremmo mai potuti scappare. Mi ero inconsciamente arresa, bloccata dalla paura, meditando piani che poi non avrei mai portato a termine.
- No, nono è vero- dissi decisa. Doveva guardare anche lei in faccia alla realtà ormai.
- Oh si che è vero!!- cominciò ad alzare il tono di voce - E vedi di non contraddirmi!!Il mio bambino nascerà a giorni ormai e io non ho intenzione di cederlo a nessuno sono stata chiara?- mi guardò con una strana determinazione negli occhi. Era quasi disperata, aveva bisogno di sentirsi dire quelle cosa, ma sapeva che senza di me non sarebbe andata da nessuna parte.
- E come? Se faccio un passo sbagliato voi morite, se mi ribello i Cullen muoiono, se non faccio niente tu e il bambino morite...nono posso fare nulla...NULLA!!- ormai non mi fermava più nessuno. PEnsava che non ci avessi pensato? Che stessi morendo dalla voglia di dissanguarle il figlio? Avevo anche pensato all'eventualità di azzerare la mia barriera e cercare di chiamare Edward con la mente, ma il mio controllo era ancora troppo debole e il raggio di azione non superava i cinquanta metri, figurarsi uno stato intero!!.
- Ma la tua amica...Alice non prevede il futuro? Basterà farci vedere no??- sembrava quasi cercare per forza una soluzione, quanto mi infastidiva.
- E secondo te saremmo ancora quì se Alice non ci avesse già visto?!!Possibile che non capisci??- strillai con foga. Non le entrava proprio in testa.
- C-cosa?- chiese frastornata. Presi un bel respiro e provai a calmarmi e a spiegare tutto con calma.
- Alice non ci vede perchè Jacob ci copre con la sua barriera- conclusi, ma la vidi più confusa di prima, perciò cercai di rendere le cose più semplici - I licantropi bloccano le visioni di Alice e il nostro lupetto di là ricopre tutto il bosco con la sua capacità. E' per questo che Christofer l'ha lasciato in vita. Perchè Alice non possa trovarci!!- alle mie parole sgranò gli occhi, quasi avesse capito un segreto di stato.
- No...- sussurrò alzando piano piano il tono di voce - Nonononononononononononono....NOOOOOOOOOO!!!!!- si strinse i capelli tra le dita e si accucciò sul pavimento freddo. Gli occhi ancora aperti, non accennavano a muoversi - Il mio bambino...ilmio bambino- si toccò convulsamente la pancia mentre le lacrime scendevano a fiotti. Mi avvicinai piano e la depositai sulle mie gambe, cominciando a cullarla per farla smettere, come lei aveva fatto poco fa con me.

Jacob's POV

Ero steso sul letto, già sveglio dA quando Melanie si era alzata. Mi ero rigirato per un paio di minuti, ma poi l'avevo sentita mentre consolava Bella. Mi si era stretto il cuore, la mia piccola e dolce umana, così buona con il mondo, così forte sebbene apparentemente fragile. Che arrossiva e si emozionava ogni volta che la guardavo facendo gongolare ogni cellula del mio corpo. Mi concentrai un pò di più fissandomi sulla loro conversazione. Le sentì farzi forza, distruggere quel conforto, discutere e arrabbiarsi. Avrei voluto alzarmi e correre per proteggere la mia ragione di vita dalle parole taglienti di Bella, ma sapevo che Mel non avrebbe mai apprezzato quel gesto. Voleva farcela da sola, essere forte senza dover pesare a nessuno. Era una tosta la mia piccola!!
Ascoltai con più attenzione, non mi piaceva dove stava andado a parare quella conversazione.
- I licantropi bloccano le visioni di Alice e il nostro lupetto di là ricopre tutto il bosco con la sua capacità. E' per questo che Christofer l'ha lasciato in vita. Perchè Alice non possa trovarci!!- Bella ormai strillava come una pazza. Udì la voce del mio angelo affievolirsi e scoppiare in un pianto disperato. Sentì una stretta forte al cuore. Non volevo che la mia Melanie fosse così triste. Sarei voluto andare di là e consolaarla, sussurrarle parole dolci, come facevamo quando Bella era fuori, ma la vergogna mi bloccava. Si perchè il tutto questo tempo non avevo pensato al perchè io ero ancora lì. La mia stupida indole non mi aveva fatto pensare alle conseguenza della mia presenza in quel posto. Ero solo contento di poter stare con lei e di lasciar fare tutto a Bella. Che idiota. Mel meritava di meglio di uno come me. Non volevo che lei passasse quì il resto della sua vita. Per lei ne valeva la pena. Volevo aiutarla, volevo a tutti  i costi allontanarla da quel posto maledetto a dall'influenza di quello schifoso vampiro che la manovrava come una marionetta. Per fare ciò però avevo bisogno che i Cullen ci trovassero, si, ormai sapevo cosa dovevo fare. Per lei, perchè l'amavo.
Mi voltai verso la porta sentendo la maniglia scattare. Ne uscirono Bella e Mel. Lei aveva il viso tutto arrossato e gli occhi gonfi. Si adagiò piano sul letto e io, attento a non urtare la pancia, me la feci scivolare tra le gambe abbracciandola stretta. Sentire il suo cuore galoppare per me era una sensazione inebriante, le alzai la testa e le sfiorai la fronte con le labbra. Quasi le rese un infarto. Sogghignai mentre, ancora con la bocca premuta sulla cute, chiudevo gli occhi per assaporare il momento. Mi scostai e notai che mi lanciò uno sguardo confuso.
- Ehi cosa c'è?- cercai di scherzare facendo l'indifferente.
- Nulla....è che mi sembri strano- aveva l'aria preoccupata. Le sorrisi incoraggiante sfiorandole la schiena, lei prese la mia mano e la racchiuse nelle sue, solleticandomi il palmo con le dita minute. Era il paradiso. Tutt'a un tratto però si irrigidì, chiuse forte gli occhi e trattenne a stento un gemito.
- Ehi Mel- la chiamai allarmato notando che si toccava la pancia. Poi dei passi nel corridoio mi tolsero il fiato. No, non ora, non così presto.
La porta di ingresso si spalancò in un boato e Christofer, capeggiato dai suoi tirapiedi, entrò nella stanza.
- Bene miei cari, è giunto il momento- sorrise compiaciuto.
- Di che diavolo parli?- lo aggredì Bella. Brava vampiretta, affila i canini!!
- La donna è in travaglio, presto il bambino nascerà, e prima che si macchi col peccato della vita bisogno usarlo per il rituale- spieghò facendoci cenno di venire verso di lui - La ragazza verrà presa, spogliata, squartata e data in pasto ai servi, mentre del bambino ci ciberemo noi mia cara- prese il mento della vampira tra le dita affusolate cercando di amaliarla con lo sguardo.
- Smettila di dire cazzate!!!- sbottai stringendo di più Mel al mio petto con spasmi disperati. No, non me l'avrebbero portata via, non l'avrebbero uccisa, non l'avrei mai permesso.
- Voi due- disse il bastardo schioccando le dita. In un batter d'occhio due succhiasangue mi trascinavano di peso per le braccia, mentre il resto del gruppo scortava le ragazze. Ripercorremmo il corridoio fino a ritornare nello stanzone principale, dove io e Mel ci eravamo incontrati per la prima volta. Le due furono lasciate al centro della stanza, io fui spintonato fino all'angolo più nascosto, rimesso in catene, proprio come la prima volta. Quando il gancio della mia gogna scattò la mia amica mi si mise di fianco.
- Jake...io...mi...- singhiozzò piano. Io non l'ascoltavo nemmeno. Sapevo cosa dovevo fare, mi mancava solo il mezzo per mettere in atto il mio piano. Poi la mia attenzione si focalizzò su un punto alla mia destra: la luce filtrata dalle poche bifore si rinfrangeva su un oggetto metallico per terra. Lo raccolsi. Era un pò più grosso della mia mano, un paletto di metallo arrugginito e dall'aria pesante, lungo una ventina di centimetri. Perfetto, la cosa ora era fattibile.
- Bells...- la chiamai con una lacrima che mi scendeva sulla guancia - Ti voglio bene. Proteggi Melanie e cerca di prendere più tempo possibile- non le diedi nemmeno il tempo di assimilare le mie parole che mi alzai in piedi, per quanto le catene mi permettessero. Melanie si stava avvicinando a piccoli passi, impaurita dalla quantità di vampiri attorno a lei, era a dieci centimetri da me. La fissai per un minuto interminabile stringendo a me il paletto di metallo. Le parole di Bella mi rimbombavano nella mente "
E' per questo che Christofer l'ha lasciato in vita. Perchè Alice non possa trovarci!!"
- Mel- la chiamai facendola sussultare. Lo faccio per te, per voi. - Ti amo piccola- le dissi sorridente mentre con uno scatto repentino mi conficcai l'arma appuntita nel petto. Caddi a terra mentre la stanza si riempiva di urla spaventate.

Bella's POV

- Mel- la chiamò Jake senza togliersi quel sorriso amareggiato dal viso - Ti amo piccola- ma nemmeno finì quella frase che velocemente uno schizzo del suo sangue mi arrivò sulla fronte. Sgranai gli occhi. Jacob giaceva a terra inerme. Melanie gridava. Nella stanza regnava lo sbigottimento più totale. Mi passai un dito sulla pelle granitica e raccolsi il nettare rosso del licantropo. Aveva l'odore acre e silvestre di Jake.
- J-Jake- balbettò Mel alle mie spalle -JACOBB!!!!!- strillò più forte inginochiandosi davanti al corpo e scuotendolo convulsamente - Jacob svegliati!!!!- lo scosse ancora mentre i singhiozzi cominciavano a diventare più forti e violenti, il nostro canto di tristezza aveva la forza di un uragano. Mi affiancai a Melanie e le presi le spalle per farle forza, ma mi lasciai andare. Non doveva finire così, non volevo che finisse così. Piansi forte e rumorosamente infischiandomene di fare casino. Volevo che sentissero il mio dolore, volevo che lo provassero, perchè poi la mia furia sarebbe stata cento volte peggiore.
- Jake Jake Jake- ripeteva Mel accarezzandogli gli zigomi del viso rilassato. Con il viso ancora bagnato di lacrime si avvicinò piano alla salma. - Ti amo anch'io- soffiò per poi posare le sue labbra su quelle del cadavere. A quel gesto la mia agonia si amplificò e strillai molto di più. Melanie si girò lentamente verso di me.
- E' freddo...è così freddo- singhiozzò toccandosi la bocca - Perchè lo ha fatto Bella...perchè?- mi implorò una risposta rifugiandosi nel mio abbraccio.
- Per...per proteggervi- risposi io cercando di sedare inutilmente i singulti - Senza di lui la barriera non c'è più e Alice può vederci- a quella certezza il pianto si fece pù forte e intenso. Piangemmo per lui, per il nostro licantropo, così dolce e coraggioso da salvarci.
Quando cessammo tutte le lacrime e la gola si fece roca per il troppo singhizzare, notammo un brusio fastidioso dietro di noi. Ci voltammo.
- E ora che si fa?- chiese preoccupato una vampiro biondo con una cannottiera sbracciata.
- Senza il lupo la sensitiva ci vedrà- strillacchiò un'oca dai capelli lunghi e bruni.
- Siamo spacciati!!- s'impanicò uno in mezzo alla folla.
- Amici calma, calma- Christofer usò il suo potere per sedare gli animi - Faremo il sacrificio adesso, anche se veloci, non credo che saranno quì prima di un paio di giorni- cercò di sembrare calmo, ma io riuscivo a vedere quanto fosse preoccupato. Ingenuo. Conoscevo Edward, non sarebbe mai stato con le mani in mano ad aspettare.
Di colpo le parole di Jake mi tornarono in mente "
Proteggi Melanie e cerca di prendere più tempo possibile". Sgranai gli occhi. Se li tenevo occupati per un pò sarei riuscita a farmi trovare. Mel era ancora scossa, perciò la posizionai dietro di me in posizione di attacco.
- Voi non vi avvicinerete...- sibilai conscia che tutti mi potessero sentire.
- Mia cara- mi chiamò Cristofer spazientito - Facci spazio e non fare storie, o i miei compagni non avranno pietà- mi minacciò, ma ionon mi feci intimidire. Con disinvoltura allargai il raggio d'azione del mio scudo e riempì tutti i presenti della stanza, tenendoli fuori dal potere di Christofer.
- Io non mi muovo- affermai con risolutezza.
- Avanti idioti attaccate!!!- strillò il vampiro che piano piano stava perdendo la calma. Ma gli adepti non fecero niente, si guardarono intorno confuse. Persino la sua guardia personale stentava a riconoscerlo. Un moto di confusione animò le voci della folla che chiedeva spiegazioni. - Ma che diavolo...- non finì nemmeno la frase che i suoi occhi cremisi, sotto le spesse sopracciglia scure, mi fissarono con odio.
- Tu...- sibilò puntandomi il dito - Non ricordi più cosa ti ho detto? Se usi il tuo potere su di me la tua famiglia verrà sterminata dai Volturi e i tuoi amici dai miei seguaci!!- alzò il tono. Percepivo la rabbia e la paura nella sua voce.
- Si...figuriamoci- lo schernì ironica - Sappiamo tutti e due che finchè sono nel mio scudo i tuoi adepti non ti seguiranno più, e per far si che la notizia del mio tradimento arrivi in Italia ci vorranno almeno tre giorni, a quel punto i Cullen saranno già arrivati e ti avranno distrutto. Sei finito- sapevo che stavo bluffando, non ero sicura di questo piano, nè tantomeon che i Volturi fossero così poco tempestivi. Temevo che il mio castello di carte potesse crollare da un momento all'altro, ma dalla sua espressione capì che avevo fatto bingo. Aveva cercato con la paura e la violenza di farmi diventare sua succube, ma solo ora che era solo la disperazione a mandarmi avanti ed ero pronta a rischiare ero riuscita a scoprire il suo inganno. Sogghignai soddisfatta.
- Non è un po azzardata come dichiarazione di guerra?- si ricompose in fretta sorridendo freddamente - Non temi che possa attaccarti lasciando la tua amica in balia degli altri vampiri?- eh no ello, stavolta non mi freghi.
- No, perchè non rischieresti mai di far divorare il tuo preziosissimo Puro- ribbattei ormai sicurissima di me.
- Potrei trovarne un'altra in pochissimo tempo- disse con voce leggermente titubante.
- Si, ma i Cullen non ci metteranno molto a trovarmi, sono quasi sicura che siano a pochi chilometri da quì- risi sonoramente con la vittoria già in tasca.
A quel punto il portone si scostò piano e vi entrò un vampiro dalla corporatura esile, i capelli brizzolati di un marroncino chiaro, una felpa pesante e dei jenas sgualciti. Aveva l'aria preoccupata. Probabilmente era ancora sotto il dominio di Christofer.
- Signore...- sospirò con un affanno - Ci sono vampiri stranieri che si dirigono quì a grande velocità.- Come Volevasi Dimostrare. Lo guardai soddisfatta, ma non mi diede troppo peso.
- Quanto lontani?- chiese impanicato.
- Seicento chilometri signore, ma non gli ci vorrà molto, al massimo un'ora e saranno quì- balbettò prima che lo inglobassi nella pellicola. Non volevo che Christofer avesse qualcuno dalla sua parte. Doveva soffrire. Si guardò intorno preoccupato. Non poteva contare sulla persuasione della sua voce, così si voltò esasperato verso il gruppo folto di vampiri.
- Amici- li chiamò con voce piena di angoscia. Si stava rendendo conto anche lui della sua disfatta - Chiedo a voi di aiutarmi a sconfiggere quella vampira che ora vi tiene sotto il suo controllo- indicò me con una gestualità molto ampia, catturando la loro attenzione.
- Vampiri non gli credete- ribbattei interrompendolo - Quest'essere vi ha soggiogato per secoli sfruttando le vostre capacità, ecco perchè siete confusi e con vuoti di memoria, siete stati sotto il suo potere, io con il mio scudo vi ho bloccato dalla sua influenza, scappate, andatevene oppure aiutatemi a combatterlo- li fissai tutti sperando che mi avessero creduto. Si alzò un coro di voci molto alto, quasi incomprensibile. Poi la folla si divise in due fazioni. In una, capeggiata da Carlos e Katrine, la stragrande maggioranza dei presenti si schierò dietro a Christofer; l'altra, dove riconobbi Ross e Meredith e qualche altra sentinella, mi si parò davanti.
- Vedi Isabella?- chiese grattando sotto il mento di Katrine come fosse una gatta - Alla fine i più fedeli non si scordano mai di me- poi si voltò verso i suoi adepti - La battaglia sta per iniziare, a chi mi segue la possibilità di dissetarsi con gli abitanti del villaggio vicino- la sua ultima affermazione fu accompagnata a urli di vittoria e ruggiti soddisfatti. Mi porsi verso i venti soldati che avevo reclutato.
- Se oggi vinciamo, il nostro premio sarà la libertà!!- urlai seguita dagli altri che non disdegnarono la proposta. Dopo tanta prigionia sarebbe piaciuto tornare ad essere liberi. Guardai il mio esercito, eravamo di meno è vero, ma i nostri poteri erano abbastanza forti da potergli tenere testa, dovevamo solamente aspettare l'arrivo dei Cullen e poi non avrebbero avuto scampo. Si, niente avrebbe mai potuto rivinare questo momento.
- Em...Bella?- mi chiamò MElanie. Mi girai e vidi ai suoi piedi una grossa pozza. - Mi si sono rotte le acque- si tenne la pancia con le mani.
- Oh cazzo - questo poteva essere un problema.



Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!Come sono andate queste vacanzeeee??? Tutto beneeeeeeeeeeee??!!! e il ritorno a scuola( per chi ci va)???????? Traumatico??!! per me si e pure tanto!!!!>.<...comuuuuuunque come promesso ecco, dopo il break natalizio il nuovo chappy!!!!Al prossimo aggiornamento, che dovrebbe arrivare verso domenica o lunedì...^^ byeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
*Commenti time*

 Queen Alexia
 
Ma ciaoooo!!!^^ quanti bei complimenti che mi hai fatto!!!sono così contenta!!!^^ spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto...si lo so è tristissimo!!!Christofer cercherò di farlo morire nel peggiore dei modi!!!(ride con occhi satanici!!! Chritofer - Ma...ma io non volevo lo giuro!!!- *piange come un bambino*
ieia - Tu stai zitto!!!Non sei interpellato!!!Sei il cattivo? Fai il cattivo!!!Tanto poi muori!!
 Christofer - Ma io volevo fare l'eroe della storia- si lagna.
ieia - Quello lo fa Edward!!- lo sgrida rivolgendosi ad Ed con gli occhi a cuoricino. Lui la vede e scappa impaurito!!xD)
Cooooooomunqueeee!!!! spero di averti incuriosito con questo nuovo chappy...mi raccomando commenta anche il prossimo ok?? vado allora bye bye!!! ( abbraccia Edward stretto stretto e saluta con la manina)
 RenEsmee_Carlie_Cullen
 
Ciaoooo!!! Ebbene si ho fregato l'idea alla zia meyer spero non si offenda!!xD ( zia meyer con una schiera di avvocati si presenta sotto casa e pretende i diritti d'autore!!xdXd) comunque si questi vampirozzi sono molto sadici, forse perchè un pò mi assomigliano!!!BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!( i vampiri si nascondono per sfuggire alla pazzia dell'autrice) spero che questo capitolo ti sia piaciuto...a me tanto^^ mi sono divertita tanto a scriverlo, anche se dopo il sacrificio di Jake mi sono sentita triste, mi ci ero affezzionata >.< (Jake che nella realtà è ancora vivo si avvicina a ieia e comincia a fare le feste!!^^ Jacob - Bau Bau!!-
ieia - Bravo cucciolotto- gli gratta la pancia!!^^) va beeeeeene...aspetto e spero che risponderai recensendo anche questo chappy^^ a prestooooo kiss:*
 Lalayasha
 
*.* oooooooh....continuo a rileggere il tuo commento e mi riempio d'orgoglio....davvero sono contentissima che ti piaccia la mia sotria...anche se tra un paio di capitoli al massimo finirà...la cosa mi dispiace un sacco, anche perchè è la prima che ho mai scritto e ci ho messo un sacco di tempo e fatica...però i risultati sono valsi la fatca...sono contenta^^
Comunque si hai ragione Christofer merita le più pesanti pene (Chritofer prova a dire qualcosa, ma ieia gli lancia un'occhiataccia e lui se ne ritorna nel suo angoletto buio) Bella in questo chappy l'ho voluta fare un pò più debole perchè ho pensato che, dopo due mesi a sforzarsi di farsi forza, sarebbe crollata anche lei....ma Jake non era previsto, infatti quando scrivo disconnetto il cervello e quando rileggo mi stupisco di quell che ho scritto...di Jake l'ho fatto così di getto che non me ne sono nemmeno accorta!!!0.0 si lo so sono strana!!xDxD però come finale alternativo mi sarebbe piaciuto vedere il lupetto con Mel versione LOVE LOVE...ah.*sospiro* va bè...sarà per la prossima storia...o no...ho già rivelato troppo...scappo byebye aspetto il tuo prossimo commento!!!:*!!!


  
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