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Autore: morta per amore    11/01/2011    2 recensioni
Sola, ancora una volta.
Ecco come ero finita.
Tutti i miei sforzi, tutti i miei buoni propositi non erano serviti a nulla, e anzi, ora rischiavano di seppellirmi.
E con la stessa velocità crollano miseramente anche i miei sogni e le mie speranze come un esile castello di carte mosso dal vento.
Non è rimasto più nulla, solo io, Rosalie e Alice in questa stanza vuota, la stessa dove lui mi ha detto addio.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Jacob Black, Jasper Hale, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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E rieccomi qui con quello che spero sia solo il primo di una grande serie di capitoli ;)

 

Per _Lisy_, sono felice che la trama ti abbia incuriosito, e spero che continuerai a leggere :D

 

Beh davvero non so che dire, spero solo vi piaccia, fatemi sapere :)

 

 

 

CAPITOLO 1

 

POV BELLA

 

Sola, ancora una volta.

Ecco come ero finita.

Tutti i miei sforzi, tutti i miei buoni propositi non erano serviti a nulla, e anzi, ora rischiavano di seppellirmi.

E con la stessa velocità crollano miseramente anche i miei sogni e le mie speranze come un esile castello di carte mosso dal vento.

Non è rimasto più nulla, solo io, Rosalie e Alice in questa stanza vuota, la stessa dove lui mi ha detto addio.

<< Ti rimpiangerà, lo sai… >> L’unica consolazione di Rosalie che continua a ripetermelo, quasi a labbra strette, quasi con un fil di voce, consapevole di mentirmi.

Vorrei non ascoltarla più, mi continua a riempire di false speranze, ma alla fine, spazientita, le rispondo lo stesso:

<< Non capisci? Ha scelto un’altra! Ha preferito delle belle tette e delle gambe sempre aperte! Non tornerà mai da me perchè… >> Smetto di parlare, mi sto rendendo ridicola, che senso avrebbe dare la colpa di tutto ciò al sesso? No la nostra storia suonava come un ricordo rotto da tempo e questo è stato solo il colpo di grazia.

Loro mi guardano shoccate e immediatamente comprendo perché: le ho aggredite.

Non se lo meritavano, sono così carine con me, cercano in tutti i modi di non farmi pesare la cosa, per quanto possibile ovviamente.

Alice con i suo modi un po’ burberi dove per lo più impreca un ’’ma che lurido figlio di puttana quel Jacob’’ e Rosalie più riflessiva, più matura che si limita ad ascoltare i miei strani discorsi contorti.

<< scusate >> sussuro, piena di vergogna.

<< è solo che ho paura di non riuscire ad essere più felice, lo so è stupido ma… >> smetto di parlare, scoppio a piangere per l’ennesima volta.

Mi sono subito addosso, mi abbracciano e mi ripetono quanto mi vogliono bene.

Finchè a un certo punto Alice non sbotta:

<< e sentiamo, in che modo ti rendeva felice quell’idiota? >>

Questa domanda mi spiazza, lo so, Alice non crede nell’amore o almeno, non crede nell’amore a sedici anni, pensa che è una cosa da adulti, che finchè si è giovani bisogna divertirsi e scherzare, che non bisogna avere storie serie.

Però io non sono d’accordo, io sono innamorata di Jacob, altrimenti non perderei tutto sto tempo a piangere come una cretina…

<< allora? Mi rispondi? >>

Oh già giusto, la domanda…’’In che modo mi rendeva felice quell’ idiota?’’

<< mi rendeva felice ogni suo sguardo, anche il più nascosto, ogni sua parola anche la più banale, ogni suo sorriso anche il più flebile… >>

Vedo Rose sorridere, lei capiva, certo che capiva, era fidanzata con Emmett da più di un anno ed erano una coppia fantastica, una di quelle da invidiare insomma.

<< Sbagli Bella, la felicità non ha il suo viso o il suo sguardo. La felicità non ha il suo sorriso o la sua voce. La felicità, quella bastarda, non ha il suo nome >>
A quelle parole mi volto nuovamente verso di lei, ed è lì che mi guarda con quegli occhi pieni di sfida.
Voglio risponderle, devo risponderle.
Ma come? ’’La felicità, quella bastarda, non ha il suo nome’’.
Già come rispondere a questa affermazione? Suona così vera!
Non faccio altro che sorriderle e lei capisce, capisce che il mio sguardo vale più di mille ’’si hai ragione Alice, come sempre’’.
 

 

 

*
 

 
 
Man mano che passavano i giorni però, la situazione peggiorava, continuavo a vederlo a tutti quei maledetti intervalli, ogni lunedì e ogni mercoledì in palestra, ogni giovedì in piscina, ogni venerdì sera lo trovavo all’ Odeon a vedersi un film con la sua nuova ragazza.
Sembrava quasi lo volesse fare apposta, sapeva che a ogni sacrosanto intervallo uscivo a fumare, che il lunedì e il mercoledì andavo sempre in palestra, che il giovedì ero in piscina e che il venerdì sera era il giorno per tradizione dove andavo al cinema con Alice e Rose.
Ma la cosa che mi dava più rabbia, era vederlo scherzare e ridere con i suoi amici, era vederlo baciarsi con la sua nuova fiamma, era  vederlo passarmi di fianco senza neanche degnarmi di uno sguardo.
Ogni volta sentivo le lacrime agli occhi, ma le trattenevo con tutte le mie forze per non fare la figura della cretina.
<< sapete, lo odio! >> sbottai un giorno
<< gli è bastata una fottuta parola per abbattere ogni mio sogno, uno sguardo per rendermi sua schiava. Non riesco a levarmelo di dosso! È come un tatuaggio indelebile cazzo! Ragazze non so davvero cosa fare, lo vedo ovunque e ogni volta fa sempre più male, eppure mi piace lo stesso! Alice non mi guardare così! Puoi anche dirlo che sono un’idiota, MA-NON-MI-GUARDARE-COSÍ! >> si, stavo decisamente impazzendo…
<< si sei un’idiota, ma continua pure lo sfogo, sai, stavi andando piuttosto bene…anche se non hai detto ancora la cosa peggiore che ti ha fatto… >>
<< perché cosa c’è che non ho ancora detto? Ah si giusto, hai ragione, è andato anche a letto con un’altra privandomi della poca dignità rimastami. >>
<< Esattamente >> ricordò lei.
<< Oh ma non dite sciocchezze, quella non è stata la cosa peggiore che le ha fatto >> sentenziò Rose.
Sia io che Alice la guardammo meravigliate, cosa poteva essere peggio che venire tradite?
<< Dai Bella, lo sai benissimo. Tu dovresti odiarlo perché ti ha ILLUSA, e l’illusione lo sai… >> ma non la lasciammo finire, come dimenticare, era il nostro motto.
<< prima o poi uccide… >> Terminammo in coro io e Alice.
’’L’amore illude…l’illusione uccide’’ era diventato il nostro modo di spiegare quanto spietata era l’illusione, soprattutto dopo che Rosalie, due anni prima, era finita a letto con un ragazzo perché era innamorata, ma lui dopo aver ottenuto i suoi scopi è semplicemente scomparso.
Rosalie era veramente uno straccio in quel periodo, povera, deve essere stata davvero un duro colpo.
Certo, Alice non poteva capire davvero l’amore, non si era mai innamorata, preferiva passare da un ragazzo all’altro senza avere nessun tipo di legame, ’’altro che una mela al giorno, ragazza mia, è una scopata al giorno la cura migliore!’’ mi ripeteva sempre.
Io invece ero la perenne vergine, così codarda e così idiota da essermi fatta scappare l’unico ragazzo che abbia mai amato solo perché non ho avuto il coraggio di affrontare le mie paure! Dio, che razza di cretina! Insomma penso ormai che il sesso sarebbe bastato a non farlo andare via, ogni giorno che passa ne sono sempre più convinta…
Immersa nei miei pensieri non mi ero neanche resa conto che Alice e Rose avevano iniziato a confabulare in un angolo, ogni tanto Rose appuntava qualcosa su un foglio.
<< Cosa state combinando voi due? >> chiesi, sospettosa.
<< Oh, ti stiamo risolvendo qualche problema, tranquilla ci ringrazierai dopo >> rispose Alice sorridendo, anche un po’ troppo.
La cosa non mi piaceva  ogni volta che Alice sorrideva in quel modo era perchè doveva organizzare qualche festa, giornate di relax,gite e quant’altro gli passasse per la testa.
E poi cosa diavolo intendeva dire con ’’ti stiamo risolvendo qualche problema?’’
In quel preciso istante, però, si alzarono e tornarono verso di me, tutte e due sorridenti (veramente Alice era raggiante), e Rose teneva ben stretto il foglio su qui prima appuntava qualcosa… non ebbi il tempo di chiedere niente che Alice iniziò a parlare:
<< Visto che non vuoi più vedere Jacob Black abbiamo ideato un piano per non averlo più tra i piedi >>
<< e questo piano sarebbe? >> chiesi sempre più sbalordita.
<< beh ecco, abbiamo pensato di programmarti… >> ma Alice vedendo l’ occhiataccia che le lanciai alla parola ’’programmarti’’ si corresse subito, e aggiunse:
<< si ma solo un pochino, vero Rose? >> Rosalie annuì e lei proseguì:
<< …la vita, comunque sia, abbiamo pensato che per gli intervalli non c’è nessunissimo problema, possiamo benissimo andare a fumare nel giardinetto dietro la scuola, hai presente? >>
<< si, continua… >> dissi, un po’ curiosa di sapere il resto.
<< poi per la storia del cinema al venerdì potremmo andare in un altro posto no? Magari facciamo che ogni venerdì venite a dormire da me o magari cambiamo il giorno…no? >>
<< no >>risposi, sincera
<< come sarebbe a dire no? Perché? >>
<< perché è una tradizione Alice! Le tradizioni non si cambiano, è lui che deve piantarla di venire! >>
<< si ma, possiamo sempre trovarne una nuova di tradizione no? >>
<< no, se sono nuove, non sono tradizioni >>
<< oh va bene, allora cambiamo cinema >>
<< direi che questa è una proposta accettabile Bella >> aggiunse Rose che fino ad allora non aveva detto nulla.
<< si, ok, avete ragione, un altro cinema può andare >> concordai.
<< poi per la storia della palestra e della piscina direi che potrebbe andare bene cambiarla no? >> propose Alice
<< si in effetti non è una brutta idea, non ci avevo pensato… >>
<< scusate ma perché non andiamo tutte nella spa di Bulgari, è qui vicino e c’è sia la palestra che la piscina, non male no? Almeno mentre tu Bella fai fitness, noi possiamo rilassarci con qualche bagno turco o sauna… >> propose Rose.
<< Cosa?! Sei impazzita? La spa di Bulgari? Ma dai è stra-cara! >> dissi.
<< si infatti >> aggiunse Alice.
<< si, lo so che è cara, ma Emmett lavora lì, Ve lo siete dimenticate? Può farci degli sconti assurdi e puoi addirittura avere un personal trainer, e credimi ne vale davvero la pena di averne uno >> e Rosalie, dicendo questo, mi strizzo l’occhio.
<< cavolo, mi stai quasi convincendo >> dissi.
<< beh, potresti provare anche un po’ di box no? Sferrare pugni a qualcuno non può farti che bene >> aggiunse Alice.
<< si in effetti... >> sorrisi.
<< Allora? Tutte d’accordo? >>chiese infine Rose.
Io e Alice rispondemmo: << si >>.
Ancora non conscia del fatto, che quel ’’si’’ mi avrebbe cambiato la vita, per sempre.
 

   
 
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