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Autore: Hinata Hyuga 1995    11/01/2011    2 recensioni
(Cap 1)
“Lo odio proprio nostro padre!”, gridò Hanabi seduta sul suo letto, intenta a parlare con Hinata.
“Hanabi non essere così dura; è fatto così, lo sai…” rispose la sorella con il tono dolce che la caratterizzava.
“No Hinata. Quel che è troppo, è troppo! Non ne posso più delle sue scenate, delle sue richieste. Hinata, lui vuole che noi siamo perfette, ma siamo essere umani capisci?!”
“Lo capisco; sai benissimo come mi trattava quando ero piccola, ma non dobbiamo prendercela con lui per questo”.
“Sai che ti dico Hinata? A volte vorrei che morisse…”
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Hanabi, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Così andò la storia

 

Poche volte Hinata era riuscita a scorgere Sasuke con un sentimento sul volto, e questa era una di quelle poche…..

Il moro, vedendo arrivare la Hyuga, si riprese dal suo stato di paralisi-shock e sparì, lasciando Sakura ancora più delusa di prima.

 

“S-sakura?” chiese Hinata cortesemente, notando che l’amica era parecchio scossa.

“Sakura?” e le scosse la spalla per farla rinsavire.

“Eh….ah …. Sì, cosa c’è?” disse Sakura intontita.

“Sakura mi devi aiutare con Kiba”.

“Oddio cosa gli è successo!”

“Si interposto fra me e Hanabi ed è finito così”

“Ci andavate giù pesante, eh?” disse ironica Sakura.

“…” “Sakura… cosa stavi dicendo a Sasuke prima?”

Aspettò una manciata di secondi e, vedendo che l’amica non le rispondeva, si accorse che quella non era stato il momento più propizio per chiederglielo.

Dopo le prime cure portarono Kiba all’ospedale di Konoha, dove gli venne assegnata una camera.

 

Uscita dalla stanza di Kiba le venne incontrò Ten Ten.

“Hinata, mia figlia, mia figlia!” le urlò scuotendola, ma la ragazza non potè fare altro che voltare lo sguardo.

 

 

“La missione è conclusa: torniamo al covo”.

“Chi si deve occupare della piccola, Sasuke?”

“La terrai tu. Visto che è una hyuga è giusto che le insegni le arti del combattimento della tua famiglia”.

“Ma è una neonata! Per ora bisogna pensare solo a cambiarle i pannolini e nutrirla.

Non sono adatta a fare la madre!”

“Non mi interessa! Vedi occupartene!” rispose in malo modo Sasuke.

Hanabi rimase zitta; aveva capito che la missione aveva avuto dei risvolti imprevisti per entrambi.

Aveva aperto ferite che ambedue avevano appena cicatrizzato e optò per il silenzio.

L’unica cosa che si sentiva era il pianto della bambina, che aveva fame.

 

 

Sakura era seduta sul davanzale della sua finestra e con aria nostalgica guardava il tramonto, quando suonò il campanello

“Sakura?”

“Si, ciao Hinata, vieni pure”.

“Sono venuta per informarti delle condizioni di Kiba. Tsunade mi ha detto che lo stai curando tu” e le passò la cartella clinica.

La rosa, vedendola un po’ in ansia, la tranquillizzò: “Sta migliorando…”

“Ok”. Hinata si apprestò ad uscire. Sapeva che per la amica era un momento no e voleva lasciarla sola, anche se in cuor suo avrebbe voluto sapere i particolari dello scontro con Sasuke. E soprattutto voleva capire il significato di quella frase…

“No, aspetta!”

“…”

“Non volevi sapere a proposito di quello che ho detto?”

Hinata non annuì per non sembrare scortese, ma il suo viso disse tutto.

Intanto Sakura cominciò il racconto: “Hanabi se ne era appena andata, e Sasuke con lei, quando mi accorsi sentirmi strana un po’ troppo spesso.

Perciò andai in ospedale e, con la scusa che serviva per una paziente, presi un test di gravidanza: provai per 4 volte in diversi periodi. Il risultato? Risultavo sempre incinta.

Pensai ad uno squilibrio ormonale e decisi di attendere le mestruazioni, che, ovviamente, non arrivarono mai.

Ormai era sicuro che fossi incinta e mi domandai sul da farsi: dirlo a Tsunade o restare in silenzio fino a che tutti non lo avessero capito da soli o abortire?

Ero indecisa sul da farsi, perciò decisi di attendere qualche settimana e intanto stavo sempre più male.

Un giorno, perciò, decisi di dirlo a Tsunade, che mi consigliò di abortire, vista la mia giovane età e l’assenza dell’ovvio padre, ma io non ero d’accordo. Quella piccola creatura che portavo in me, era l’unico ricordo dell’uomo che io ho sempre amato e io non potevo ucciderla.

Tsunade mi diede tempo 3 settimane per decidere, ma nel frattempo la mia gravidanza ebbe una complicanza, per la quale persi il bambino”.

“Sakura… io, se avessi saputo”.

“E la cosa peggiore era veder crescere il pancione di Ten Ten e di pensare a come potrebbe essere stata la mia vita… ma forse è meglio così”.

“Perché non me lo hai detto subito?”

“Perché pensavo che tu mi avresti forzato a scegliere per forza qualcosa, ed io avevo bisogno di ragionare con la mia testa. Mi spiego meglio: tu sei mia amica, ma a volte nel dare i consigli ti metti nei tuoi panni. Qui invece ero io a dover scegliere; ed io non sono te, come tu non sei me”.

“E Sasuke?” Hinata ebbe paura di pronunciare quel nome “Come l’ha presa?”

“É fuggito. Lo hai visto anche tu. Non ha avuto il coraggio di prendersi le sue responsabilità”.

“Sakura, penso piuttosto che fosse perché non sapeva cosa fare”.

“Hinata…” a questo punto Sakura abbracciò Hinata e scoppiò in lacrime “…perché mi ha lasciato di nuovo sola? Perché?!” e cadendo in ginocchio con le mani sul viso pianse quelle lacrime che non era riuscita a piangere prima.

 

 

Intanto nel covo di Sasuke e Hanabi, uno sconosciuto parla con i ragazzi…

 

“La faccenda si fa complessa, a quanto vedo” disse Hanabi

“E lo sarà ancora di più, quando scopriranno le nostre reali intenzioni” disse lo sconosciuto.

“Questo gioco inizia ad essere crudele…ma piacevole” disse la Hyuga con fare eccitato.

Sasuke che se ne era rimasto nell’ombra: “Io mi tiro fuori”.

“Non penso che ti convenga farlo, se non vuoi che ti succeda quello che abbiamo pattuito” affermò lo sconosciuto.

Stringendo i denti, Sasuke trattenne l’insulto che stava per partire in faccio all’uomo.

“Bravi, così mi piacciono i miei servitori!”

 

 

Rieccomi. Scusatemi per il luuuuuuuuuuuungo periodo di assenza, ma tra una verifica e l’altra non avevo mai tempo. Nelle vacanze, però, ho scritto parecchi capitoletti, che, per motivi di linea, non sono riuscita a mettere lo scorso lunedì.

Non preoccupatevi non sono sparita.

L’appuntamento è sempre al lunedì con gli aggiornamenti!

Alla prossima!!!

 

Hinata Hyuga 1995

  
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