Fanfic su attori > Cast Twilight
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Autore: kelleyrose    12/01/2011    2 recensioni
è incredibile come grazie a una semplice occhiata sia riuscito a cambiare definitivamente il mio mondo, sorrido avrei dovuto trovare un modo per ringraziarlo, prima o poi, spengo la luce e mi accoccolo accanto all'uomo che amo, lo sento sospirare al contatto con la mia pelle, intreccio le mani nei suoi capelli, sento le sue labbra posarsi delicate sulle mie...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kellan Lutz
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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EBBENE ECCO Qui IL SECONDO CAPITOLO, SO CHE NON è IL MASSIMO MA PER ORA VOGLIO RIUSCIRE SOLO A FARVI CAPIRE COM’è LA NOSTRA PORTAGONISTA, E COM’è IL SUO MONDO PIANO PIANO CI AVVICINEREMO AL VIVO DELLA STORIA BUONA LETTURA
 
 
 
I giorni seguenti furono un inferno o forse non è abbastanza come definizione non rende abbastanza l’idea, ogni mezz’ora arrivava un membro del cast o della troup e visto che il produttore aveva esplicitamente chiesto che il personale fosse ridotto al minimo indispensabile per evitare che si diffondesse troppo la voce sulla presenza di attori hollywoodiani qui a Roma (a tal proposito hanno fatto firmare a tutti un contratto) non potevo contare sull’aiuto delle altre ragazze e dovevo accompagnare tutti alle loro stanze, rispondere alle telefonate delle loro famiglie e passarle alla camera giusta,  risolvere eventuali problemi o particolari richieste da parte  dei nostri super speciale ospiti e come se tutto non bastasse Martina aveva deciso di dare il meglio di se scappando continuamente dalla supervisione della madre e io ero costretta a rincorrerla per tutto l’hotel caricarmela in spalla e portarla dalla madre, il tutto con scarpa tacco dodici che mi faceva un male bestiale. Detestavo le mie scarpe, amavo tutto di quel lavoro perfino i periodi stressanti come questo ero riuscita ad abituarmi  persino alla gonna, io quella ragazza che per quindici anni aveva indossato sempre e solo pantaloni, quella ragazza che era stata in grado di presentarsi con jeans e maglietta al matrimonio della sua migliore amica dove aveva fatto da testimone ero riuscita ad apprezzare la gonna ma i tacchi no non riuscivo ad abituar mici. Dopo aver consegnato per l’ennesima volta Martina alla madre mi concedo un minuto di pausa e mi siedo alla mia postazione controllo per la milionesima volta l’elenco degli ospiti sono arrivati tutti i membri della troup, tutti gli attori e i loro manager, a quanto pare manca solo il produttore. Sento il tocco leggero d una mano sulla spalla, alzo di scatto la testa e trovo Walter con una faccia leggermente stravolta “vuole una tisana alle erbe per calmare i nervi dice, lei deve calmare i nervi? A me ne servirebbe un’autocisterna per calmare i miei” gli sorrido bonaria, povero lui non sta certo meglio di me è costretto a condividere il suo ufficio con la vipera\arpia\vedova nera della Potmer non lo invidio di certo anzi preferisco di gran lunga essere dove mi trovo mi alzo e lo faccio sedere “tranquillo vado io riposati un attimo” attraverso la hall velocemente alla vipera non piace attendere mi fermo davanti al bancone del bar “Marco mi fai una tisana alle erbe avvelenata passibilmente?” mi sorride “hey piccina già stanca di vivere?” gli faccio la linguaccia “no è sua maestà” si affretta a prepararla “non la facciamo attendere allora” mi appoggio al bancone e soffoco uno sbadiglio “da quant’è che non dormi? Sembri sfinita” mi dice mentre sistema al tazza con la tisana su un vassoio “non sembro, lo sono” dico mentre prendo il vassoio e torno da Walter. Lo vedo parlare col regista mi fa segno di portarla nel suo ufficio, sospiro dritta nella fossa dei serpenti. Busso delicatamente alla porta “entra!” sbuffo nell’udire quella vocetta stridula, apro la porta e sorrido “buongiorno signora Potmer la sua tisana alle erbe” mi fa segno di servirla, lo faccio nonostante abbia voglia di buttarla su quella faccia arcigna “dov’è Walter” quasi urla. Prendo un respiro profondo per calmarmi “è nella hall signora sta parlando col regista del film arriva subito” sembra calmarsi “bene vattene lasciami sola devo lavorare io” è si perché invece io qui ci sto per divertirmi, mi chiudo la porta alle spalle con un sospiro.
Qualche ora dopo sono seduta sul muretto fuori nel giardino, grazie al Cielo tutto il trambusto è finito e stanno cominciando le riprese nella hall per questo siamo tutti fuori  Walter è seduto su una panchina al fianco di Leah con in braccio Martina, ha l’aria di uno che sta per addormentarsi da un momento all’altro. Marco e Alex giocano a carte su un’altra panchina, mentre io sono semplicemente lì in silenzio più o meno nello stesso stato di Walter a godermi quei pochi secondi di silenzio. “Martina!!” scatto in piedi a quell’urlo e faccio appena in tempo a vedere Martina entrare nella hall correndo le corro dietro, ma appena supero la porta mi scontro con un ragazzo alto e biondo che mi passa il braccio intorno alla vita per non farmi cadere mentre con l’altro tiene la piccola in braccio mi ricompongo velocemente riconoscendo l’attore “oh I’m sorry mister Lutz” dico, sento il sangue colorarmi le guancie “non c’è problema la colpa è mia” wow parla l’italiano perfettamente! Sorrido e tendo le braccia verso Martina “mi scusi l’abbiamo pesa di vista un secondo ed è scappata” lei ride consapevole di aver combinato uno dei suoi soliti danni poggia una manina paffuta sulla guancia del ragazzo “Lelly lui è vampiro” lancia un gridolino di gioia, sorrido e anche lui “o abbiamo una giovane fan di Twilight a quanto pare” alzo le spalle, lui mi porge Martina che si stacca da lui malvolentieri “Kellan!” lui sobbalza sorride a Martina “devo andare ci vediamo dopo piccina” poi sorride anche a me “è stato un piacere” arrossisco “piacere mio”. Torno fuori nel giardino insieme a Martina la porgo a Walter che mi ringrazia ma non ci faccio caso sono ancora persa in quegli occhi così magnetici, beh non farebbe l’attore altrimenti, ma cavolo erano così, perfetti! Non esiste altro aggettivo, quando li incroci ti senti come risucchiata in un vortice e per quanto ti sforzi di uscirne fuori, non ci riesci rimani li bloccata in balia di mille emozioni che non sai riconoscere. Lo osservo dalle vetrate, indossa uno smoking nero stile James Bond, se non sbaglio riveste i panni di un ricco figlio di papà che tratta le donne come fossero giochi e insensibile alle richieste disperate di un bambino piccolo, tutto il contrario di quel ragazzo dolcissimo che si è dimostrato essere con Martina "zia lui emmet? vampiro buono?" sorrido e la prendo in braccio mentre continuo a perdermi in quel vortice da cui non voglio riemergere...
 
 
 
 
grazie per l'attenzione vostra KelleYRosE
  
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