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Autore: Perfidia    13/01/2011    2 recensioni
Riccioli biondi e un musino da furfante, rendevano evidente al mondo chi fosse la piccola Sylvie... - un nuovo inizio per una vecchia storia, che giocherò a storpiare e ricombinare, in modo da migliorarla rispetto al passato. Spero possa essere una gradevole lettura. Fatemi sapere.. A presto Perfidia.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
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Connessioni inspiegabili…

Draco era salito di sopra dalla sua piccola, mentre Luna al piano di sotto aveva deciso di recarsi in ufficio, per vedere se Hermione si trovasse li, avendo più volte provato a chiamare al cellulare della riccia, senza risultati. Ma una volta arrivata in redazione fu sorpresa di sapere che li non si era vista. Tornò allora al Malfoy Manor. Nel mentre erano rientrati anche Harry e Ron.

  • Draco??? – chiamò Harry a gran voce. L’uomo scese e si ritrovarono  in salotto.
  • Novità? – chiese il biondo.
  • No per ora no, ma ho diramato l’allarme a tutti gli auror. – disse Harry.
  • Come sta Sylvie? – chiese Luna.
  • Ho chiamato Blaise e sta arrivando. Ora dorme, ma è agitata. Hai trovato Hermione? – chiese poi alla bionda.
  • No. In ufficio non c’è andata questa mattina. – disse Luna sprofondando nel divano.
  • Come non c’è andata? Dove diavolo è allora? – disse Draco preso di nuovo da un senso di ansia .
  • È tornata qui stanotte? – chiese Ron, il quale si alzò in piedi per fermare il biondo che camminava avanti e indietro nel salotto.
  • Non lo so… ho dormito con Sylvie, non so se è tornata. Chiamo Jane… - disse Draco affrettandosi al telefono. Mentre gli altri rimasero a guardarsi perplessi. Ginny aveva ragione pensò Harry, Draco era proprio un fascio di nervi.
  • Pronto Jane? Oh ciao Mike… - disse il biondo parlando nella cornetta. – Hermione è venuta da voi? – l’uomo dall’altro lato rispose di no e chiamò sua moglie, magari poteva dirgli qualcosa di più. – pronto Jane? … si ciao… senti sai dove è finita tua figlia? No..no… non è neanche a lavoro. Da Ginny?? No è qui Harry, ma non la vede da ieri sera. No…no… Jane, non dirmi di stare calmo anche te… si so che tua figlia ogni tanto si comporta così… si… forse è arrabbiata con me “ Malfoy sei inutile” . No… non avrei dovuto… si… va bene Jane… farò come dici te. Grazie!
  • Allora? – chiese Ron.
  • È da loro?
  • No… non l’hanno vista. Ho bisogno di un caffè, voi ne volete? – chiese il biondo alzandosi, non riusciva a stare fermo.
  • Io si grazie. - disse Ron.
  • Harry.. Luna… voi?
  • Si grazie… - dissero.
  • Ritengo Draco che per te sia meglio una camomilla. – disse Luna alzandosi dietro al biondo.
  • Non esiste! - in quel momento il campanello suonò. - Vado io..
  • Buongiorno Draco… - Disse il moro entrando con Chris per mano.
  • Ciao Blaise grazie di essere venuto…- poi guardando in basso si rese conto del bambino. – e lui chi è?
  • Christopher il figlio di Catherine. – disse il moro semplicemente.
  • E perché è con te? – Draco guardò stupito il bimbetto, dai capelli castani il viso ben fatto e gli occhi blu, bassi verso le scarpe. Doveva avere più o meno l’età di Sylvie.
  • La mamma aveva da fare questa mattina, quindi me lo ha lasciato.- disse l’altro sorridendo al piccolo. 
  • Accomodatevi in salotto… - disse Draco pensando che Blaise si fosse fumato il cervello.
  • Dov’è Sylvie? – chiese Blaise.
  • Di sopra in camera sua. – in quel mentre Luna li raggiunse.
  • Ragazzi ci penso io ai caffè… voi salite pure. – disse la Bionda. – e tu chi sei? Blaise hai avuto figli? Auguri!
  • No Luna, non è suo… - spiegò Draco.
  • È della persona con cui mi frequento. – spiegò Blaise.
  • Ah capisco… beh ciao piccolo, come ti chiami? – chiese la giovane chinandosi davanti a lui.
  • Christopher… - disse il bambino.
  • Hai un bellissimo nome lo sai? – disse la bionda con dolcezza. – io sono Luna.
  • Su Chris fa il bravo ometto, come si dice? – chiese Blaise al bimbo, con fare paterno, cosa che colpì molto Draco.
  • Piacere signorina. – Luna si sciolse davanti a tanta dolcezza, e lo baciò.
  • Chris ti va di venire con me in cucina? – chiese Luna dolcemente. Il piccino indietreggiò dietro la gamba di Blaise.
  • Dai ometto… va con Luna… io salgo un momento di sopra, e poi andremo via. – disse Blaise convincendo il bambino, ad andare con la ragazza.
  • Grazie per i caffè Luna. – disse Draco.
  • Figurati.- Poi rivolta al giovanotto, lo prese per mano e lo portò con se in salotto. – vieni tesoro, ti presento mio marito e Harry.  
  • E lui chi è? – chiese Ron vedendo il bambino per la prima volta in vita sua.
  • È un nuovo amico… è un po’ timido.. – disse la donna… - ma scommetto che una cioccolata risolverà tutto.
Intanto al piano di sopra Blaise aveva visitato la piccola. Tutto era in ordine, non stava male. Penso che si fosse trattato di un brutto sogno o di una sorta di telepatia, che lui non era in grado di spiegare. Comunque prima di uscire dalla stanza si fece raccontare ogni cosa dalla piccola Sylvie.
  • Dimmi bambolina, cos’è successo? – chiese dolcemente tenendo in braccio la piccola.
  • Zio ho visto una donna, stava tanto male… mi chiamava… diceva aiuto… - L’uomo guardò la piccola. Dai suoi occhi impauriti si rese conto che non poteva trattarsi di un sogno. Decise allora di vederci chiaro e cercò di entrare nella mente della piccola, per aiutare la donna.
  • Sylvie ho bisogno che tu stia tranquilla… ci riesci amore? – la piccola annuì e Blaise riprese. – Lo zio proverà a vedere quello che tu hai visto… sarà  un po’ fastidioso… posso farlo piccola?
  • Si zio, si… quella signora sta male… - disse la bambina accorata. Blaise allora prese le mani della bambina, mantenne fisso il contatto visivo, e entrò nella mente della piccola, nel modo più gentile che riuscì a trovare.  Le immagini che vide erano chiare, era una cella, una donna incatenata ad un tavolo era quasi totalmente paralizzata, gli occhi sbarrati, ma dentro urlava… provava dolore, tanto dolore. Una figura esile e dai capelli scuri stava infierendo sul suo corpo con la bacchetta, a suon di Crociatus . Si concentrò guardandosi intorno, per capire in che luogo si trovassero. Ad un tratto ebbe un’illuminazione.  Erano le segrete della Gringott. Blaise lasciò le mani della bambina, interrompendo il contatto. Poi la prese e la strinse forte. – Sei stata bravissima tesoro… una vera strega!- disse alla bambina prima di metterla di nuovo stesa sul letto. – Ora dormi tesoro mio…
  • Zio…
  • Dimmi piccola…
  • La salverete vero? – preso così da quelle parole, dette con quella vocina e quel faccino, Blaise disse.
  • Si Sylvie, zio te lo promette. – stava per uscire per dire a Draco di stare tranquillo, e che la piccola stava bene. Ma quando uscì dalla porta, lo trovò per terra.
  • Merlino… Draco stai bene?
  • Si… è solo un attimo… come sta Sylvie?
  • Bene .. sta bene… Sei tu che non hai una bella cera. – disse scrutando l’amico.
  • Ho dormito male stanotte… spiegò il biondo.. non guardarmi con quello sguardo da dottore, non è niente. – disse seccato, e per dargli la dimostrazione si alzò in piedi. – Hai capito cosa le è successo?  Blaise allora tornando alla realtà disse.
  •  si… dobbiamo affrettarci nelle segrete della Gringott, è li la donna che ha visto Sylvie.
  • Bene… andiamo… - disse scendendo le scale…- Potter, Weasley, sappiamo dov’è!
Nel frangente in cui Draco entrò in salotto, Hermione si materializzò all’ingresso. Trovandosi davanti tutta quella gente rimase un istante perplessa.
  • Draco che succede qui? – chiese al marito che gli dava le spalle.
  • Oh sei tornata, ti dirà Luna, noi non abbiamo un attimo da perdere. – e detto ciò i quattro sparirono. Lasciando la donna allibita, e Luna coi 4 caffè in mano  e il piccolo Chris nascosto dietro alle gambe.  La riccia allora si voltò verso Luna.
  • Dove sono andati?
  • Non ne ho idea. – disse la bionda posando i caffè sul tavolo del salotto.
  • Che è successo Luna… e chi è questo bambino?
  • Hermione una domanda alla volta! – disse Luna sedendosi. – intanto… Lui è Chris, il figlio dell’amica di Blaise.
  • Ah si… ?  Ciao Chris… - disse Hermione sorridendo. Lui per tutta risposta affondò la faccia nella spalla di Luna.
  • È un po’ impaurito da tutti questi sballottamenti. – disse la bionda. – Comunque, è successo che Sylvie ha avuto una sorta di visione… nella quale una donna rischiava di morire.
  • Come? Che … dov’è mia figlia?
  • È su che dorme, Blaise l’ha visitata.. è per questo che il piccolo è qui… era da lui..
  • Capisco… senti ti spiace se salgo dalla piccola?
  • No certo che no… - disse la bionda.
Hermione salì di sopra dalla sua bambina. La trovò serenamente addormentata, abbracciata alla piccola Pilù… sembrava serena… le posò un bacio sulla fronte e tornò disotto. Dove Luna era riuscita a convincere il piccolo Chris a bere la cioccolata.
  • Sei più serena adesso? – chiese Luna all’amica.
  • Si…  ma Luna spiegami bene… - la biondina allora riprese il racconto, le disse che Harry era passato e si era trovato con Draco e Sylvie che urlava e che per quella ragione aveva chiamato Ron, poi era arrivato Zabini per visitare la piccola e evidentemente avevano scoperto qualcosa sulla donna, ma che lei non sapeva di puù, poiché era stata tutto il tempo in cucina col bambino.
  • Oki… quindi noi non sappiamo in che guaio si stiano cacciando questi screanzati!- concluse la riccia.
  • Esatto… a proposito chiama Jane. Draco era agitatissimo, ha smosso mari e monti. – così la donna chiamò sua madre.
  • Pronto mamma? … Ciao… si… tutto bene… si… tranquilla… dov’ero? Ah… no… dalla nonna… si.. no mamma, cercavo un vecchio fermaglio… si… per un vestito… no, no tranquilla, l’ho trovato… si davvero. Si… salutami il papà… ciao mamma… ciao. – Hermione Jane Granger aveva appena raccontato una balla a sua madre, ma era presto per raccontarle cosa realmente era andata a fare in quella casa.            
  • Un fermaglio? – chiese Luna, che non c’era cascata.
  • Ehm…
  • Hermione non sai mentire… perché sei andata li?
  • Perché… ne avevo bisogno. – rispose semplicemente…
  • Questo è già più accettabile..
  • Mamma? – sentirono pigolare dalle scale. Sylvie si era svegliata e stava scendendo. Quando arrivò in salotto, si ritrovò quel bambino sconosciuto davanti. Allora facendo la timida salì in braccio ad Hermione.
  • Ciao tesoro.. ti sei svegliata finalmente. – disse la donna baciandola. – come stai?
  • Bene… buongiorno zia Luna. – disse mentre scrutava il bambino in braccio alla donna. Poi all’orecchio della mamma chiese. – chi è lui mamma?
  • Tesoro, chiediglielo no? – allora la piccola si fece coraggio, mentre Luna se la rideva.
  • Ciao… io sono Sylvie, tu chi sei? – il bambino al’ò gli occhi e la guardò… fu amore a prima vista, per quell’angioletto biondo.
  • Io.. io… mi chiamo Christopher. – disse timidamente il marmocchio.
  • Bene ora che vi siete presentati… perché non salite nella stanza dei giochi? – propose Hermione.
  • Mi sembra un’ottima Idea… vai Chris, Sali su con Sylvie.
  • Ma Blaise…
  • Tornerà presto, gli dirò io che sei li… sta tranquillo. – Sylvie prese il bimbo per mano e lo portò disopra.
Intanto nella cella della Gringott…
  • Bene così…  - la giovane e perfida donna guardava l’altra strega diventare sempre più pallida, mentre l’opale che portava al collo risucchiava senza ritegno la sua essenza magica. Era compiaciuta dal suo lavoro. Lei Cassandra Adamanta Riddle aveva catturato una custode… e la stava derubando dei suoi segreti, presto sarebbe stata lei a essere la Strega più potente della storia. Questo almeno secondo i suoi piani. Non sapeva che, Emily non aveva mentito. Lei non era più in possesso dei segreti delle magie arcane.. loro avevano un'altra custode adesso. E lei non aveva idea di chi potesse essere.  Persa nei suoi deliri di potere la donna gongolava. Ma a rompere questo momento perfetto giunse il suo umile e fedele servitore. La feccia che si occupava del suo lavoro sporco.
  • Mia signora. C’è un problemino. – disse il deforme elfo col naso adunco e le orecchie appuntite.
  • Si Rotanfolus… - disse la donna con sufficienza, guardando compiaciuta, il suo opale passare da un colore all’altro.
  • Stanno arrivando… - disse l’elfo agitato.
  • Chi sta arrivando?
  • Gli auror mia signora… dovete andarvene, presto …
  • Ancora un istante… siamo quasi alla fine…- e una risata diabolica si dipinse sul suo viso.
  • Non c’è tempo…  non c’è tempo…
  • Taci feccia… - poi avvicinandosi, prese il mento di Emily fra le mani… - sei stata fortunata… con te finirò un’altra volta…  Crucio!- disse con un sorriso crudele sul volto… 
  • Da questa parte…- disse l’elfo domestico della donna trascinandola via per gli stretti corridoi.
Salve ragazzuoli
Ecco il nuovo capitolo, fresco fresco di stesura! Spero vi aggrada!
Ringrazio tutti voi lettori in special modo Panty96 e Poseidonia che non mancano mai di farmi conoscere le loro opinioni!
Grazie ragazze.
Un bacione
A presto
Perfidia

   
 
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