Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: CherryBomb_    14/01/2011    3 recensioni
Arianna e Ilaria, sedicenni, amiche da qualche anno. Fanno parte di quelle ragazze che sono convinte che il principe azzurro non esiste.
Arianna non ha mai avuto il ragazzo, Ilaria non lo ha da due anni e mezzo. Ormai sono abituate a questo loro stato di "zitellaggio", ma una serata diversa cambierà le loro vite. Ci saranno molti intrecci, ritorni di fiamma, non sarà tutto semplice, anche se all'inizio potrà sembrare così.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 37

No, ancora in discoteca no. 

Ary POV
Era passato quasi un mese dalla mia mini-vacanza con la Ila e la mia vita era un disastro.
Non che fosse così brutta, ma pensavo ancora troppo alla mia storia con Edo e soprattutto a lui.
Non riuscivo a togliermelo dalla testa, non riuscivo a non pensare a lui ed era frustrante. È frustrante pensare ad una persona a cui non frega niente di te.
Ripensavo anche a quei pochi momenti che avevamo passato insieme durante la mia mini-vacanza, per trovare un indizio, qualsiasi cosa che mi facesse capire che io gli interessavo ancora, ma niente.
Cioè c’era qualcosa, ma pensavo che il mio cervello si stesse immaginando tutto e quindi lasciavo stare.
Ogni volta che il campanello suonava, mi ritrovavo a trattenere il respiro. Mi sentivo davvero pietosa. Come potevo aspettare che lui tornasse quando aveva accanto una ragazza bellissima e fantastica? Ero davvero una stupida solo a pensarlo.
Ormai le vacanze stavano quasi per giungere al termine ed io sarei dovuta tornare a scuola.
Come l’avrei presa a tornare a scuola? A non vederlo più la mattina davanti la porta ad aspettarmi? Sarebbe stato una tragedia lo sapevo.
Non volevo nemmeno pensarci.
Suonarono alla porta e come al solito trattenni il respiro.
Lentamente camminai guardando la porta, come se dovesse scoppiare da un momento all’altro. Misi lentamente la mano sulla maniglia e l’abbassai.
Mi trovai davanti la Ila e tirai nuovamente un sospiro di sollievo o forse era di dispiacere?
-Ciao. Scusa, lo so che ti ho fatto prendere un colpo, ma devo parlarti.- mi disse lei. Aveva preso l’abitudine di venire a casa mia invece di chiamarmi o di mandarmi un messaggio. Mi era anche passato per la mente che lo facesse apposta, che volesse suonare il campanello per farmi pensare che fosse lui, ma sapevo che era un pensiero dettato dal mio stato d’animo di quel periodo.
Mi odiavo per pensare che lei facesse le cose solo per farmi soffrire o per farmi stare in ansia, ma quei pensieri erano più forti di me.
-Niente. Come mai sei passata?- le chiesi chiudendo la porta.
-Ecco. Voglio proporti una cosa.- mi disse sorridendo e sedendosi sul divano.
Il fatto che mi dovesse proporre qualcosa, mi faceva davvero paura.
Cosa aveva in mente quella pazza della mia migliore amica?
-Ho paura a dirti “dimmi”.- la guardai preoccupata.
-Non ti preoccupare, non ti voglio proporre niente che tu non abbia già fatto.- e quella frase mi fece preoccupare molto di meno, anche se avevo ancora paura di quello che poteva propormi.
-Mi sto preoccupando.- le dissi guardandola con gli occhi sbarrati e sedendomi sul divano comoda.
-Allora, siccome in questo periodo sei un po’ giù, ho pensato di portarti dove tutto è iniziato. Dove chiuderai il capitolo Edo e, magari, se ne aprirà un altro.- disse lei sorridendo.
-Sia chiaro che io in discoteca non ci torno.- le dissi guardandola malissimo e cercando di mantenere un tono di voce tranquillo, ma allo stesso tempo duro ed autoritario.
-Oh si, che ci torni. Tu verrai con me in discoteca.- mi disse lei sorridendo.
Proprio in quel momento arrivò mia mamma. Non poteva aspettare ancora un po’ prima di entrare in salotto?
-Chi andrà in discoteca?- chiese lei guardandoci e sorridendo.
-Noi.- rispose tutta felice e raggiante la Ila.
-Wow. Che bello. Si, Ary. Ti farebbe proprio bene andare di nuovo in discoteca. Magari incontri qualcun altro.- guardai con la bocca aperta mia mamma.
L’avevano rapita gli alieni per la seconda volta in un anno? Non era davvero possibile che fosse così tranquilla e raggiante.
Lo sapevo. Potevo anche immaginarmelo che mia mamma avrebbe dato corda alla Ila. Ero nella merda. In quel momento o dicevo che andavo o dicevo che andavo. Non c’erano alternative.
-Vedi, Ary? Anche tua mamma è d’accordo.- disse la Ila sorridendo.
Vaffanculo te e il tuo sorrisino. Hai rotto, io in discoteca non ci vengo.
Mentalmente incrociai le braccia e misi il broncio come una bambina.
-No, io non ci vengo chiaro? Non ho nessunissimo motivo di tornare in quel posto. Nessuno.- stavolta incrociai davvero le braccia al petto e mi imbronciai.
-Oh si. Che ci vieni. Ti sei divertita l’altra volta, no? Quindi adesso ci torni.- disse lei alzandosi in piedi.
Dovevo cedere, sapevo che dovevo cedere e poi ripetere l’esperienza non sarebbe stato così grave come avrei creduto.
-Ok, ci vengo, ma ad una condizione.- dissi prendendo in mano la situazione.
-Dimmi tutto.- disse sorridendo.
-Non andremo di nuovo a fare shopping. Per quest’anno ho già dato – dissi seria. Lei rise.
-Ok, va bene. Ma sia chiaro che ti rimetti i tacchi.- continuò a sorridere.
Sbuffai ed annuii.
-Quindi tornerai in discoteca?- mi chiese mia mamma.
-Se. – sbuffai .-Scusa, ma con Simo come fai? Non avrai mica intenzione di dirgli che andiamo in discoteca spero.- non volevo nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se avessimo incontrato lui ed Edo di nuovo in discoteca. Sarebbe davvero stato il colmo.
-Tranquilla. So già cosa dirgli. Che faremo una serata di sole donne e che ci divertiremo a casa comode.- aveva davvero programmato tutto.
-Bene, allora. Quando andiamo?- le chiesi. Dovevo saperlo per prepararmi psicologicamente, fisicamente e mentalmente.
-Questo sabato.- mi rispose tranquilla.
Il che voleva dire…
-Domani? Tu sei completamente pazza.- urlai indignata, forse troppo forte.
-Lo sai adesso che sono pazza? Eppure è un sacco di tempo che mi conosci.- se la rise.
Lei rideva ed io ero completamente scioccata.
No, no. E ancora una volta: no. Io non vado domani a ballare. Non ci vado punto e basta. Perché devo avere un’amica così pazza e fuori di testa? Perché non potevo avere un’amica normale come tutte le altre ragazze? Una che quando stai male ti porta un barattolo di nutella, invece di portarti a ballare. Perché sempre tutte a me?
Dire che fossi disperata, era un eufemismo.
-No, non lo so adesso, ma sai benissimo che io devo prepararmi psicologicamente per andare in discoteca.- le urlai quasi contro.
-Hai tutto oggi e un po’ di domani. Quanto tempo ti serve ancora?- mi sorrise con quel suo sorriso beffardo. Si stava prendendo gioco di me. Stronza.
-Mi serve più tempo.- le urlai contro. Lei rise.
Si divertiva a vedermi arrabbiata? Quanto la odiavo in quel momento? Le volevo bene, la adoravo, ma aveva rotto le palle.
Continuò a ridere.
-Smettila di ridere e di prendermi per il culo.- le urlai ancora più forte.
-Do-dovresti vederti. Sei buffissima.- e rise di gusto, ci mancava poco che cadesse dal divano da quanto rideva.
Mi imbronciai e rimasi zitta ad aspettare che le smettesse di ridere.
Ci vollero non so quanti minuti per farla smettere.
-Comunque, andiamo al DLQ.- mi disse lei.
-Potevo immaginarlo.- sbuffai scocciata.
-Ok, adesso posso anche andarmene.- dichiarò lei, alzandosi dal divano e dirigendosi verso la porta.
-Sei venuta solo per darmi questa bruttissima notizia?- le chiese raggiungendola alla porta.
-Diciamo di sì.- ammise ridendo.
-Come sei simpatica oggi.- le feci notare in modo ironico.
-Molto né?- chiese conferma ironicamente.
-Ciao,Ila. Ci vediamo domani.- le dissi vedendola scendere le scale e facendo un sorriso.
-A domani.- mi urlò lei ormai fuori dal cancello.
La odiavo con tutta me stessa in quel momento, ma le volevo anche un bene dell’anima. Lei, la persona che mi era rimasta vicino nei momenti bui. Lei che cercava di tirarmi su anche con una minima cazzata.
E quella era una delle cazzate che aveva fatto per tirarmi su.
Passai tutto il pomeriggio a prepararmi psicologicamente alla serata in discoteca.
Non ero pronta. Non ero pronta di vedere un sacco di ragazzi e di ragazze che si strusciavano, che si baciavano, incuranti del fatto che a me desse fastidio. Non ero pronta a rientrare nel luogo dove tutto ebbe inizio: dove lo vidi la prima volta, dove gli parlai per la prima volta e dove capii che mi avrebbe cambiato la vita.
Quanto avevo avuto ragione? Mi aveva cambiato la vita, sia in negativo che in positivo. Mi aveva fatto innamorare di lui e poi mi aveva lasciato come se non ci fosse stato niente tra di noi.
Immancabilmente i ricordi di quella sera, riaffiorarono nella mia mente.
A quanto fosse bello e dannatamente sexy. A quanto mi avesse colpito fin dal primo momento. A quanto fosse stato così carino e simpatico da parlare con me. Era stato tutto fantastico.
Tutto. Non solo l’inizio della nostra storia, ma anche tutto quello che c’era in mezzo, prima ovviamente della rottura.
La rottura non era stata bella, almeno per me, lui sembrava sollevato quando aveva visto quanto l’avessi presa bene.
Peccato che non si fosse reso conto che fosse soltanto una maschera. Una stupida maschera che avevo deciso di mettere. Non so neanche per quale strano motivo. Quella maschera che forse non avrei dovuto mettere per fare in modo che si sentisse in colpa, che non fosse così felice di avermi lasciato.
Ma non sarebbe stato neanche giusto farlo sentire in colpa, non doveva stare con me per convenienza o perché gli facessi pena, doveva stare con me perché mi amava, perché mi voleva. Ma non era così.
Lui se n’era andato ed io come una stupida, non me n’ero ancora fatta una ragione.
Ma le cose sarebbero cambiate presto ed io non ne avevo la minima idea.

 

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera! Come state? Io male perché avrei preferito essere ancora a casa da scuola, ma non possiamo avere tutto, no? Oddio, ma è appena passata una settimana, a me sembra una vita. O.o
Va be, andiamo avanti. Eccomi di nuovo qua a postare un nuovo capitolo. Anche questo è un capitolo di passaggio, annuncia solo quello che succederà nel prossimo capitolo. E sì, avviso che nel capitolo c’è un leggero spoiler, se state attenta potete scoprire cosa succederà in discoteca, ovviamente una piccola parte di quello che succederà in discoteca.
Ila che propone ad Ary di andare di nuovo in discoteca. Un ritorno alle origini in pratica, dove tutto è iniziato e dove tutto finirà, dove sì chiuderà una porta e si aprirà un portone. Ary conoscerà un nuovo ragazzo? Si innamorerà di nuovo e la discoteca dovrà venir considerato come un posto sacro? Oppure succederà altro?
Ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia nelle seguite, preferite o ricordate e a quelli che mi hanno messo tra gli autori preferiti. Grazie. *_* Vedo che i numeri continuano ad aumentare anche se non me ne spiego il motivo, comunque fa niente. Grazie davvero. *_*
Alla prossima ^_^
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: CherryBomb_