No, ancora in discoteca no.
Ary POV
Era passato quasi un mese
dalla mia mini-vacanza con la Ila e la mia vita era un disastro.
Non che fosse così brutta, ma
pensavo ancora troppo alla mia storia con Edo e soprattutto a lui.
Non riuscivo a togliermelo
dalla testa, non riuscivo a non pensare a lui ed era frustrante. È frustrante
pensare ad una persona a cui non frega niente di te.
Ripensavo anche a quei pochi
momenti che avevamo passato insieme durante la mia mini-vacanza, per trovare un
indizio, qualsiasi cosa che mi facesse capire che io gli interessavo ancora, ma
niente.
Cioè c’era qualcosa, ma
pensavo che il mio cervello si stesse immaginando tutto e quindi lasciavo
stare.
Ogni volta che il campanello
suonava, mi ritrovavo a trattenere il respiro. Mi sentivo davvero pietosa. Come
potevo aspettare che lui tornasse quando aveva accanto una ragazza bellissima e
fantastica? Ero davvero una stupida solo a pensarlo.
Ormai le vacanze stavano
quasi per giungere al termine ed io sarei dovuta tornare a scuola.
Come l’avrei presa a tornare
a scuola? A non vederlo più la mattina davanti la porta ad aspettarmi? Sarebbe
stato una tragedia lo sapevo.
Non volevo nemmeno pensarci.
Suonarono alla porta e come
al solito trattenni il respiro.
Lentamente camminai guardando
la porta, come se dovesse scoppiare da un momento all’altro. Misi lentamente la
mano sulla maniglia e l’abbassai.
Mi trovai davanti la Ila e
tirai nuovamente un sospiro di sollievo o forse era di dispiacere?
-Ciao. Scusa, lo so che ti ho
fatto prendere un colpo, ma devo parlarti.- mi disse lei. Aveva preso
l’abitudine di venire a casa mia invece di chiamarmi o di mandarmi un
messaggio. Mi era anche passato per la mente che lo facesse apposta, che
volesse suonare il campanello per farmi pensare che fosse lui, ma sapevo che
era un pensiero dettato dal mio stato d’animo di quel periodo.
Mi odiavo per pensare che lei
facesse le cose solo per farmi soffrire o per farmi stare in ansia, ma quei
pensieri erano più forti di me.
-Niente. Come mai sei
passata?- le chiesi chiudendo la porta.
-Ecco. Voglio proporti una
cosa.- mi disse sorridendo e sedendosi sul divano.
Il fatto che mi dovesse
proporre qualcosa, mi faceva davvero paura.
Cosa aveva in mente quella
pazza della mia migliore amica?
-Ho paura a dirti “dimmi”.-
la guardai preoccupata.
-Non ti preoccupare, non ti
voglio proporre niente che tu non abbia già fatto.- e quella frase mi fece
preoccupare molto di meno, anche se avevo ancora paura di quello che poteva
propormi.
-Mi sto preoccupando.- le
dissi guardandola con gli occhi sbarrati e sedendomi sul divano comoda.
-Allora, siccome in questo
periodo sei un po’ giù, ho pensato di portarti dove tutto è iniziato. Dove
chiuderai il capitolo Edo e, magari, se ne aprirà un altro.- disse lei
sorridendo.
-Sia chiaro che io in
discoteca non ci torno.- le dissi guardandola malissimo e cercando di mantenere
un tono di voce tranquillo, ma allo stesso tempo duro ed autoritario.
-Oh si, che ci torni. Tu
verrai con me in discoteca.- mi disse lei sorridendo.
Proprio in quel momento
arrivò mia mamma. Non poteva aspettare ancora un po’ prima di entrare in
salotto?
-Chi andrà in discoteca?-
chiese lei guardandoci e sorridendo.
-Noi.- rispose tutta felice e
raggiante la Ila.
-Wow. Che bello. Si, Ary. Ti farebbe
proprio bene andare di nuovo in discoteca. Magari incontri qualcun altro.-
guardai con la bocca aperta mia mamma.
L’avevano rapita gli alieni
per la seconda volta in un anno? Non era davvero possibile che fosse così
tranquilla e raggiante.
Lo sapevo. Potevo anche
immaginarmelo che mia mamma avrebbe dato corda alla Ila. Ero nella merda. In
quel momento o dicevo che andavo o dicevo che andavo. Non c’erano alternative.
-Vedi, Ary? Anche tua mamma è
d’accordo.- disse la Ila sorridendo.
Vaffanculo te e il tuo sorrisino. Hai rotto, io in
discoteca non ci vengo.
Mentalmente incrociai le
braccia e misi il broncio come una bambina.
-No, io non ci vengo chiaro?
Non ho nessunissimo motivo di tornare in quel posto. Nessuno.- stavolta
incrociai davvero le braccia al petto e mi imbronciai.
-Oh si. Che ci vieni. Ti sei
divertita l’altra volta, no? Quindi adesso ci torni.- disse lei alzandosi in
piedi.
Dovevo cedere, sapevo che
dovevo cedere e poi ripetere l’esperienza non sarebbe stato così grave come
avrei creduto.
-Ok, ci vengo, ma ad una
condizione.- dissi prendendo in mano la situazione.
-Dimmi tutto.- disse
sorridendo.
-Non andremo di nuovo a fare
shopping. Per quest’anno ho già dato – dissi seria. Lei rise.
-Ok, va bene. Ma sia chiaro
che ti rimetti i tacchi.- continuò a sorridere.
Sbuffai ed annuii.
-Quindi tornerai in
discoteca?- mi chiese mia mamma.
-Se. – sbuffai .-Scusa, ma
con Simo come fai? Non avrai mica intenzione di dirgli che andiamo in discoteca
spero.- non volevo nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se avessimo
incontrato lui ed Edo di nuovo in discoteca. Sarebbe davvero stato il colmo.
-Tranquilla. So già cosa dirgli.
Che faremo una serata di sole donne e che ci divertiremo a casa comode.- aveva
davvero programmato tutto.
-Bene, allora. Quando
andiamo?- le chiesi. Dovevo saperlo per prepararmi psicologicamente,
fisicamente e mentalmente.
-Questo sabato.- mi rispose tranquilla.
Il che voleva dire…
-Domani? Tu sei completamente
pazza.- urlai indignata, forse troppo forte.
-Lo sai adesso che sono
pazza? Eppure è un sacco di tempo che mi conosci.- se la rise.
Lei rideva ed io ero
completamente scioccata.
No, no. E ancora una volta: no. Io non vado domani a
ballare. Non ci vado punto e basta. Perché devo avere un’amica così pazza e
fuori di testa? Perché non potevo avere un’amica normale come tutte le altre
ragazze? Una che quando stai male ti porta un barattolo di nutella, invece di
portarti a ballare. Perché sempre tutte a me?
Dire che fossi disperata, era
un eufemismo.
-No, non lo so adesso, ma sai
benissimo che io devo prepararmi psicologicamente per andare in discoteca.- le
urlai quasi contro.
-Hai tutto oggi e un po’ di
domani. Quanto tempo ti serve ancora?- mi sorrise con quel suo sorriso
beffardo. Si stava prendendo gioco di me. Stronza.
-Mi serve più tempo.- le
urlai contro. Lei rise.
Si divertiva a vedermi
arrabbiata? Quanto la odiavo in quel momento? Le volevo bene, la adoravo, ma
aveva rotto le palle.
Continuò a ridere.
-Smettila di ridere e di
prendermi per il culo.- le urlai ancora più forte.
-Do-dovresti vederti. Sei
buffissima.- e rise di gusto, ci mancava poco che cadesse dal divano da quanto
rideva.
Mi imbronciai e rimasi zitta
ad aspettare che le smettesse di ridere.
Ci vollero non so quanti
minuti per farla smettere.
-Comunque, andiamo al DLQ.-
mi disse lei.
-Potevo immaginarlo.- sbuffai
scocciata.
-Ok, adesso posso anche
andarmene.- dichiarò lei, alzandosi dal divano e dirigendosi verso la porta.
-Sei venuta solo per darmi
questa bruttissima notizia?- le chiese raggiungendola alla porta.
-Diciamo di sì.- ammise
ridendo.
-Come sei simpatica oggi.- le
feci notare in modo ironico.
-Molto né?- chiese conferma
ironicamente.
-Ciao,Ila. Ci vediamo
domani.- le dissi vedendola scendere le scale e facendo un sorriso.
-A domani.- mi urlò lei ormai
fuori dal cancello.
La odiavo con tutta me stessa
in quel momento, ma le volevo anche un bene dell’anima. Lei, la persona che mi
era rimasta vicino nei momenti bui. Lei che cercava di tirarmi su anche con una
minima cazzata.
E quella era una delle
cazzate che aveva fatto per tirarmi su.
Passai tutto il pomeriggio a
prepararmi psicologicamente alla serata in discoteca.
Non ero pronta. Non ero
pronta di vedere un sacco di ragazzi e di ragazze che si strusciavano, che si
baciavano, incuranti del fatto che a me desse fastidio. Non ero pronta a
rientrare nel luogo dove tutto ebbe inizio: dove lo vidi la prima volta, dove
gli parlai per la prima volta e dove capii che mi avrebbe cambiato la vita.
Quanto avevo avuto ragione?
Mi aveva cambiato la vita, sia in negativo che in positivo. Mi aveva fatto
innamorare di lui e poi mi aveva lasciato come se non ci fosse stato niente tra
di noi.
Immancabilmente i ricordi di
quella sera, riaffiorarono nella mia mente.
A quanto fosse bello e
dannatamente sexy. A quanto mi avesse colpito fin dal primo momento. A quanto
fosse stato così carino e simpatico da parlare con me. Era stato tutto
fantastico.
Tutto. Non solo l’inizio
della nostra storia, ma anche tutto quello che c’era in mezzo, prima ovviamente
della rottura.
La rottura non era stata
bella, almeno per me, lui sembrava sollevato quando aveva visto quanto l’avessi
presa bene.
Peccato che non si fosse reso
conto che fosse soltanto una maschera. Una stupida maschera che avevo deciso di
mettere. Non so neanche per quale strano motivo. Quella maschera che forse non
avrei dovuto mettere per fare in modo che si sentisse in colpa, che non fosse
così felice di avermi lasciato.
Ma non sarebbe stato neanche
giusto farlo sentire in colpa, non doveva stare con me per convenienza o perché
gli facessi pena, doveva stare con me perché mi amava, perché mi voleva. Ma non
era così.
Lui se n’era andato ed io
come una stupida, non me n’ero ancora fatta una ragione.
Ma le cose sarebbero cambiate
presto ed io non ne avevo la minima idea.
Buonasera! Come state? Io
male perché avrei preferito essere ancora a casa da scuola, ma non possiamo
avere tutto, no? Oddio, ma è appena passata una settimana, a me sembra una
vita. O.o
Va be, andiamo avanti. Eccomi
di nuovo qua a postare un nuovo capitolo. Anche questo è un capitolo di
passaggio, annuncia solo quello che succederà nel prossimo capitolo. E sì,
avviso che nel capitolo c’è un leggero spoiler, se state attenta potete
scoprire cosa succederà in discoteca, ovviamente una piccola parte di quello
che succederà in discoteca.
Ila che propone ad Ary di
andare di nuovo in discoteca. Un ritorno alle origini in pratica, dove tutto è
iniziato e dove tutto finirà, dove sì chiuderà una porta e si aprirà un
portone. Ary conoscerà un nuovo ragazzo? Si innamorerà di nuovo e la discoteca
dovrà venir considerato come un posto sacro? Oppure succederà altro?
Ringrazio tutte le persone
che hanno messo la storia nelle seguite, preferite o ricordate e a quelli che
mi hanno messo tra gli autori preferiti. Grazie. *_* Vedo che i numeri
continuano ad aumentare anche se non me ne spiego il motivo, comunque fa
niente. Grazie davvero. *_*
Alla prossima ^_^