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Autore: Jules_Black    15/01/2011    10 recensioni
Lord Voldemort ha deciso di denudarsi. Oh no, non in senso letterale. Ha deciso di denudarsi del suo passato. E voi siete pronti a seguirlo per scoprire i retroscena del "bad boy" per eccellenza?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Voldemort
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Ottobre venne e portò con sé un vento gelido e tiranno. Il parco era spazzato da aliti di puro ghiaccio e…

Taglia. Taglia. Taglia. Hai la vena poetica oggi?

Prima che suddetta obbrobriosa creatura ci interrompesse, stavo descrivendo il clima di Hogwarts in quel lontano Autunno. Ovviamente ero stato smistato a Serpeverde.

Praticamente eri diventato l’unica pecca di quella Casa tanto figa…

Scusami, genio, ma dove altro sarei potuto recarmi? A Grifondoro, in mezzo a quelli che preferiscono morire piuttosto che salvarsi la pelle? A Corvonero, così non avrei fatto altro che studiare rischiando di sciupare il mio bel viso per colpa dello stress?

Tanto pelato sei e pelato rimani. Altro che stress…

Oppure a quella Casa che non è nemmeno degna di nota… Suvvia, quella del ragazzo luccicante. Si, Diggory.

Brutta fine, povero caro… Era anche carino.

Concordo, concordo. Poi, cosa ci sarà di tanto eccitante nel luccicare al sole?

Oh, Volds. I misteri dell’essere…

Nemmeno un Avada Kedavra lanciato alla perfezione l’ha steso.

Ulteriore prova del tuo fallimento…

Ulteriore prova del fatto che tra dieci secondi ti uccido, se continui così. Dunque, dicevamo… Faceva freddo, molto freddo. Silente, o meglio, Silly girava con un cappello di lana verde pisello che terminava con un pompon in cima. Lumacorno aveva depredato l’armadio del fratello di Silente e si era ricoperto di pelo di capra. Gazza invece aveva detto addio all’ultimo briciolo di dignità umana che gli era rimasta ed aveva deciso di adottare uno stile “nature”. In sintesi, andava girando per i corridoi semi-nudo, con le braccia cadenti all’aria ed i pantaloni che lasciavano scoperto un ampio tratto di gambe. Proprio su quegli arti inferiori brulicavano animali non meglio definiti.

Volds, evita certi dettagli.

Sinceramente, tra noi studenti girava voce che avesse venduto il resto dei suoi “abiti” per una fornitura decennale di detersivo.

Intrigante. Gossip su Gazza. Che vita emozionante…

Eravamo undicenni piccoli e meravigliati. Cosa ti aspettavi?? Che dessimo fuoco alle mutande di Silente o sciogliessimo i capelli alla Mc Granitt??

Una mente geniale come la tua non sapeva fare altro che parlar male del custode?? Sei sfigato. Basta. Non hai più scuse.

*Il Volds si ritira dalla sua tela in lacrime*

*Il Volds esala lamenti da animale ferito*

*La vostra autrice si appresta a proseguire la narrazione al suo posto*

Insomma, ragazzi, per farla breve… Il pelatone aveva introdotto il discorso di Gazza per un unico motivo. Ha dato a lui il primo bacio.

ORRORE!! BLASFEMIA!! SACRILEGIO!!

Va bene… Vediamo come lo racconti tu il vostro incontro a luci rosse…

Molto semplice, miei adulatori. Era una sera di fine Ottobre. Forse proprio il 31…

Anniversario della tua notte più nefasta e sfigata…

Esattamente. Stavo percorrendo i corridoi del terzo piano quando, non notando il pavimento bagnato, scivolo e cado addosso al sopracitato custode. In quell’istante le nostre labbra si sfiorano appena. Niente di più, niente di meno.

*Il Volds inizia a canticchiare una canzone, probabilmente rapito dall’estasi del ricordo di quel momento*

E allora eccomi qui,

adesso resto per un po’ da solo…

Meglio così…

Io per il mondo oggi non ci sono

e voglio restare con me stesso a pensare…

Se solo adesso mi fermo, ancora mi sembra di sognare…


Tenero…

 Taci, effimera creatura. Quando risorgerò te la farò pagare. Non sperpererai ancora i miei segreti… Mai più.

 

 

Per voi
Potete anche uccidermi, si. Ne avete tutto il diritto. Non aggiorno da una vita. Potete maledirmi, scandalizzarvi… Sono un’autrice pessima. Ahimé, quella cosetta chiamata “ispirazione” era andata a farsi… Ehm, “friggere”, per non essere volgare. Saprete mai perdonarmi??


Jules
   
 
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