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Autore: Melmon    15/01/2011    7 recensioni
FANFICTION PARTECIPANTE AL 18 TURNO DEI NESA.
VINCITRICE DELLA CATEGORIA BEST COUPLE.
Richard Castle è perdutamente innamorato della detective Kate Beckett.
Il problema è proprio questo: essersi innamorato della detective Kate Beckett.
Perché un problema?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le librerie espongono il nuovo libro di Richard Castle, stavolta a far scalpore non c’è solo la nuova avventura dell’affascinante Nikki Heat ma anche una misteriosa dedicata:

Alla più affascinante, testarda e dannatamente sexy donna che,
nonostante non sia “professionale”,
mi ha rapito il cuore.
Ti amo.
P.s. Si prega di non pagare il riscatto.

Dopo qualche giorno di silenzio il nostro scrittore riceve un sms che gli risolleva il morale.

Sto allestendo la lavagna, raggiungimi.
P.s. non c’è bisogno di pagare nessun riscatto perché non ho intenzione di chiederlo …

-Papà dove corri?
- Dalla mia aguzzina ufficiale!
- Salutami Kate.

E poi corre, l’unica cosa che puoi fare è correre da lei.
Anche ora il suo cuore martella ma questa volta per la speranza, l’amore, la gioia e la voglia di volare. Volare dalla sua Kate che con un semplice sms ha riportato luce nella sua vita.
Peccato avere appuntamento all’12 distretto, peccato non aver potuto scegliere un luogo più adatto, romantico, peccato non avere tempo per organizzare un evento da mille e una notte …
Ma lui del tempo non ne può più, troppo ne è passato straziandogli il cuore, ora voleva tutto quello che non aveva potuto avere, ora voleva recuperare il tempo perso è basta.
Una volta all’12 distretto ha avuto solo il tempo di scegliere l’ascensore (le scale gli avrebbero fatto venire il fiatone) che lei era lì davanti hai suoi occhi, bella nel suo ambiente, alla sua solita scrivania, nella naturalezza e famigliarità data dal luogo in cui si trovano.
Finalmente dopo tanto il suo sorriso sincero ritornava sulle labbra, finalmente provava di nuova gioia, finalmente poteva di nuovo tornare a vivere.
Il mondo attorno ruotava ma a lui non importava, non vedeva Esposito, Ryan o chiunque altro ora nel distretto lo salutava, non c’era niente oltre a Kate Beckett che studiava la lavagna.
Il mondo riprese a girare solo quando gli occhi color nocciola della detective inondarono la sua figura e solo allora qualcosa scatta.
D’istinto attraversa l’enorme open space ritrovandosi davanti a lei come in un sogno, la sua mano afferra saldamente quella della detective, è pronto anche a trascinarla ma non trova resistenza.
Conosce abbastanza bene il distretto da sapere dove trovare un po’ di privacy per quello che sogna di fare da una vita intera ormai.
Passano corridoi e porte chiuse, la cucina e i bagni, girano a destra e a sinistra, accelerando quasi ad ogni passo e poi finalmente ecco la porta che cercava: lo sgabuzzino.
Nessuno dei due ha ancora fiatato ma a cosa servano le parole?
Castle, che con le parole vive, ora non trova l’esigenza di usarle, non gli importa neanche se esistano o no.
La porta si apre, Castle entra e chiude la porta dietro di se, non sa come sia avvenuto, sa solo che l’odore di Kate è forte e lo circonda.
Lei è ferma al centro della piccola stanza ed è bella.
La sua mano è ancora nella sua.
L’attira a se, con il braccio libero gli cinge la schiena e lentamente avvicina le sue labbra a quella della detective, un lieve contatto che dura pochi secondi ma che si ripete cento, mille volte.
Castle aveva immaginato un bacio appassionato, un bacio da togliere letteralmente il fiato, aveva immaginato passione allo stato puro ben consapevole che non si sarebbe potuto fermare … ma poi eccola lì è l’amore ha vinto su qualsiasi altra cosa.
Era bella la sua Kate e non gli avrebbe mai più dato l’opportunità di allontanarsi.
- Ti amo Kate.
- Ti amo Richard.
E’ quelle parole furono come un dolce unguento per il suo cuore ferito.
Troppo belle da sembrargli irreali.
– Non sto sognando?
In risposta un pizzico sul braccio.
– Ripetilo?
- Ti amo Richard Castle.
La bacia con tutto l’ardore che prova, la bacia come se non ci fosse vita oltre a quelle labbra calde che lentamente si aprano e accolgono le sue.
Passano cosi quelle che potevano sembrare ore a scambiarsi baci bollenti, stringendosi e sfiorandosi per la prima volta. Castle sa bene che non può fare l’amore con lei in quel luogo, anche se vorrebbe tanto …
Di scatto si allontana da lei, appoggia le spalle alla porta e resta in silenzio a osservarla.
Osserva Kate cercare più aria, che cercare di scoprire cosa gli passa per la mente dello scrittore, le labbra leggermente rosse e aperte, i capelli spettinati e i vestiti leggermente sgualciti.
Pensa in fretta e poi agisce.
In un lampo è di nuovo sulla detective a impossessarsi delle sue labbra, avidamente assapora la sua Kate, gusta la sua bocca e si sente vivo.
 Quando si separa si avvicina all’orecchio di Kate è bisbiglia:
- Stasera a casa tua avremmo tempo e comodità per altro … Ora dobbiamo risolvere il caso e un altro piccolo problema ... Hai la pistola?
– Perché?
– Per farci strada ovvio! Tutto il distretto sarà dietro la porta …
  
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