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Autore: Aching4perfection    16/01/2011    4 recensioni
-Lascia perdere gli elefanti rosa, io ce li ho in testa ancora adesso, e penso che stiano ballando la conga! Dai ragazze andiamo in cucina, ho bisogno di un caffè!
Così ci alzammo tutte e ci trasferimmo ciabattando in cucina, dove Hinata preparò premurosamente una massiccia dose di caffeina per tutte noi, che ci eravamo abbandonate intorno al tavolo boccheggiando come meduse spiaggiate.
-Allora Ino?- si rivolse a me la Hyuga versandomi il caffè nella tazza- ci vuoi dire perché l’amore fa schifo?
Presi un bel sorso di quella che ormai era diventata la mia droga e risposi biascicando le parole.
-Tanto per cominciare perché ha trasformato Ten in una pazza isterica che si sveglia allegra e pimpante di prima mattina
-Veramente é mezzogiorno e mezzo- s’intromise Sakura.
-Appunto e io che ho detto!
PROLOGO: QUI URGE UNA TATTICA
CAPITOLO UNO: LA TATTICA DELLA PREDA
CAPITOLO DUE: LA TATTICA DELL'ANIMA GEMELLA
CAPITOLO TRE: LA TATTICA DELLA GATTA MORTA
CAPITOLO QUATTRO: LA TATTICA DELLA DISPERAZIONE
EPILOGO: LA TATTICA DEL BASTARDO
Il prequel di Boom Demografico, come tutto accadde... cinque anni prima!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Shikamaru Nara, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un gioco da ragazze'
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La tattica dell'anima gemella

Me ne stavo in camera mia, gettata sul letto, con la TV accesa e la porta sbarrata dalla montagna di carte di dolci vari che ricoprivano il pavimento...già...il pavimento...chissà dov’era finito.... Ormai ero completamente ed irrimediabilmente vittima della depressione, della più nera malinconia, di una tristezza che sapeva di sconfitta. Era passata una settimana, ed io ancora non mi capacitavo del disastroso fallimento riportato nel mio primo, disperato tentativo di conquistare Shikamaru, quella testa di ciuffolo che non si decideva ad aprire gli occhi ed accorgersi di come dipendessi completamente da lui e gli scodinzolassi dietro come un cagnolino (cosa che, nonostante tutto, continuavo a fare imperterrita).
Avevo appena finito di guardare l’ultimo, sdolcinato film d’amore della mia collezione (e deciso di infilare due dita nella presa della corrente), quando una voce familiare giunse alle mie orecchie dal corridoio dietro la porta.
-Si,si signora, non si preoccupi, penserò io a Ino
“Benissimo” pensai “sono arrivati quelli del manicomio a portarmi al mio giusto posto!”, e, infilatami sotto il piumone, me lo tirai su fin sopra la testa e rimasi lì in attesa del mio destino...il quale però non poteva entrare in camera mia, visto che non si riusciva ad aprire la porta...
-Ino? Mi apri per favore?
Riconobbi la voce di Ten (forse avevo ancora una possibilità di non venire ricoverata), la quale tradiva uno sforzo disumano, forse dovuto ai tentativi di riuscire ad entrare in camera, così decisi di risorgere dalle profonde oscurità del piumone e di andare a vedere cosa si poteva fare per quella porta.
Arrivai ciondoloni davanti all’ingresso, e dopo qualche secondo passato ad aguzzare l’ingegno mi venne una brillante idea: messami in ginocchio per terra, allungai un braccio e , usandolo a mo’ di spazzaneve, raccolsi tutto il delirio che ostruiva il passaggio e lo trasferii sotto il letto.
-Ino adesso sfondo la porta eh!
Sentii Ten fare qualche passo indietro, prendere una bella rincorsa, e, prima che potessi fermarla, lanciarsi furiosamente conto la porta aperta... e andò a schiantarsi dritta dritta contro il muro.
-Ahio!
-Tutto bene Ten?
-Si,si- rispose lei massaggiandosi la fronte -solo un piccolo trauma cranico....tu piuttosto...ti vedo conciata male...
La mia amica si diede un occhiata intorno, rabbrividendo a quella vista mostruosa, resa ancora più inquietante dalla penombra causata dalle tapparelle semichiuse.
-Hem...già...diciamo che ho passato momenti migliori
-E’ ancora per Shika?
Automaticamente a quel nome il mio labbro inferiore sporse in fuori ed i miei occhi si fecero più grandi e pieni di lacrime, rendendomi molto simile ad un bambino a cui è stato appena tolto il suo ciuccio.
-Si!!!!!!
-Oh dai Ino!
Mi prese poco sul serio la moretta.
-Non è possibile che tu stia così per quello! Scommetto che una bella passeggiata ed un gelato di rimetteranno a nuovo
E nel dire questo si lasciò cadere allegramente sul materasso, andando a finire proprio sul telecomando del videoregistratore: immediatamente la TV si accese e le immagini del film che stavo guardando prima dell’arrivo di Tenten ripresero a scorrere sullo schermo.
-Jack, sto per morire...
-Oh kate! Che ne sarà del nostro bambino!
-Digli che gli voglio bene
-Kate...mi dispiace...
-No! Amore significa non dover mai dire “mi dispiace”!

Ten sgranò gli occhi, ed io ripresi a piangere urlando più forte di prima.
-Oh Ten! Com’è triste! L’amore fa male!!!
-....Ok....in effetti forse un gelato non basta...ma ora svelta- si affrettò a dirmi prendendo dei vestiti per me e spingendomi fuori dalla camera -usciamo da quest’inferno!!!!

Fuori la primavera stava ormai diventando estate, nell’aria già c’era odore di vacanze, piscina, amici, feste...amore....ed io che tanto amavo l’estate ed i girasoli, non mi sentivo felice come avrei voluto essere, e non provavo quel desiderio di libertà che mi aveva sempre caratterizzata.
-Ino?
La voce di Ten mi scosse.
-Si?
-Non ce la faccio più a vederti così
-Così come?- Feci finta di niente.
La mia amica portò lo sguardo verso l’orizzonte e cominciò a parlare come con se stessa, mentre camminavamo lentamente in mezzo al parco ricco di profumi e colori, ancor più bello e triste a quell’ora della sera, quando il sole si accingeva a tramontare, e la luce, anche se fioca, era più intensa.
-Sei triste, taciturna, solitaria, malinconica: questa non sei tu.
Chinai lo sguardo sentendomi quasi in colpa
-Tu che sei sempre così allegra e logorroica, tu che pur di non restare sola ad annoiarti ti attacchi alle gambe delle persone, tu che pur di divertirti scavalchi il muro della piscina pubblica e ci trascini tutti a fare il bagno a mezzanotte
Sorrisi ricordando le estati trascorse della mia esistenza con orgoglio...modestamente, se si trattava di godersi la vita, io ero una vera fuoriclasse...
-E ora non sei più tu, sei così nera da trasmettere malinconia a chiunque ti stia vicino
Alzai lo sguardo di scatto e la fissai stranita.
-Non ti diverti più, non ridi più è davvero orrendo pensare di dover passare l’estate con una persona così!
-Cosa?!
TenTen si bloccò e mi guardò con aria comprensiva.
-Tesoro lo sai che ti voglio bene e che non ti lascerò nel momento del bisogno, ma così non si può andare avanti
-Hai ragione!
Ammisi con un urlo quasi scoppiando a piangere.
-Ti serve Shika per essere felice? Benissimo. Allora ti aiuterò ad avere Shika, basta che ti levi quel broncio dalla faccia, ti lavi, ti vesti come cristo comanda e ce ne andiamo a far baldoria!
-Si...
-Cosa hai detto?!
-Si
-Non ti ho sentito bene!
-SI!!!!!!!!!!!!!!
-Così mi piaci!
La mia amica mi sorrise ed io la abbracciai stringendola forte.
-Grazie
Sussurrai, e lei mi afferrò per le spalle e mi guardò dritta negli occhi.
-E promettimi un’altra cosa
Aggrottai le sopracciglia curiosa.
-Se ti dovesse andar male anche questa volta, non ricadermi in depressione che non ho voglia di rifarti tutto questo discorso serio di nuovo! Ho 17 anni, le cose noiose lasciale a tua madre!

PIANO B: L’ANIMA GEMELLA
Il profumo dell’erba mi avvolgeva, sopra di me l’alto albero di ciliegio in fiore, cresciuto con me nel mio giardino, mi faceva un po’ d’ombra, e mi ricordava quando, da bambina, giocavo ad arrampicarmici sopra sbucciandomi le ginocchia. Tutti i miei amici mi imitavano volentieri in quel gioco, tutti tranne uno. Lui era troppo pigro e “troppo serio per quei passatempi da bambini” (vecchio già a dieci anni), e mentre io e Choji sedevamo sui rami dell’imponente albero, Shika se ne restava svaccato sul prato a guardare le nuvole, ignorando i fiori che io e l’altro gli gettavamo addosso sperando di smuoverlo.
Per questo ora stavo anch’io sdraiata sull’erba guardando il cielo.
Stavo per mettere in atto la tattica suggeritami de Ten, la sua infallibile “tecnica dell’anima gemella”: -Ti assicuro che è portentosa, è grazie a questa tattica che sono riuscita a conquistare Neji
-Ma sei sicura che funzionerà anche con Shika? Sai lui non è esattamente un tipo normale...
-Fidati, funziona con chiunque
-...ok...e ...in che cosa consisterebbe?
-È molto semplice: lo scopo è fargli credere che tu sia perfetta per lui, la sua anima gemella
-Grazie...ma come?
-Ci stavo arrivando! Allora: devi seguire tre semplici regole
-Avanti, la suspance mi uccide!
-Regola numero uno:imitare i suoi comportamenti abituali
-Questo è facile, basterà svaccarsi tutto il giorno!
-Regola numero due: accettare ogni sua proposta
-Vedi sopra!
-Ed infine, regola numero tre: fargli credere che tutto quello che dice, pensa o fa è esattamente quello che diresti, penseresti o faresti tu
-...a me sembra una lecchinata...
-Convinta te...oh, aspetta, mi sta chiamando Neji. Pronto? Amore ciao...come?...vuoi portarmi fuori a cena?...e poi farmi un regalo?...e poi tornare a casa a fare sesso sfrenato? Si, certo tesoro...ok...ci vediamo stasera...bacio!...Hem, scusami Ino, dicevi?
-Comincerò domani stesso!

Così adesso ero svaccata nel mio giardino, aspettando che Shika, come d’accordo, arrivasse per consegnare a mia madre la nuova, rivoluzionaria ricetta della torta di limoni di sua madre: certamente sarebbe stato scazzato come una merda, ed io sarei allora giunta come un angelo del cielo a chiedergli “che vuoi fare?”, al ché lui avrebbe certamente risposto: “svaccarmi!”, io avrei dunque accettato, e lui, con la sorpresa e l’amore negli occhi avrebbe realizzato che ero la sua anima gemella, ci saremmo svaccati insieme, vicini, vicini e poi lui, col cuore colmo di folle passione mi sarebbe saltato addosso, e lì il gioco era fatto!
Un piano semplice e geniale, oserei dire infallibile, assolutamente perfetto.
Distesa in mezzo al giardino tenevo la lingua fuori dalle labbra e ghignavo soddisfatta immaginandomi con gusto la scena.
-Oh, Shikamaru caro sei arrivato!
Quando la voce squillante di mia madre mi mise in allarme (l’aveva chiamato “caro”...sarebbe stato ancora più scazzato di quel che speravo!).
Dopo alcuni minuti di attesa la porta finestra si spalancò e ne uscì uno Shikamaru non scazzato, ma assolutamente e straordinariamente scoglionato come un gatto bagnato...praticamente ce l’avevo già in pugno!
-Ehilà!
Ringhiò stizzito sedendosi accanto a me.
-Cia...
Sbiascicai io con aria assonnata.
-Che sclero oggi! Sono stato costretto da mio padre a fare i compiti tutta la fottutissima mattinata, mi hanno rifilato minestrone per pranzo, e poi, proprio quando ero a letto sul punto di raggiungere l’abbraccio di Morfeo, arriva quell’isterica di mia madre e mi spedisce a consegnare la sua ricetta del cazzo!
-Che sbatta...
Lo compatii svogliata.
Il ragazzo mi guardò sconvolto, traumatizzato da quel mio commento comprensivo, così diverso dal mio solito “oh povera stella che ha dovuto alzare le chiappe e risvegliarsi dal coma narcolettico per un’intera giornata!”, ma alla fine decise di ignorare quella mia strana uscita e di cambiare argomento.
-Che tempo fastidioso eh?
Io sbarrai gli occhi senza farmi vedere: c’era un tempo meraviglioso, caldo, ma arieggiato, soleggiato, ma non troppo, gli uccellini cantavano e le coccinelle si accoppiavano, meglio di così!
-Già...
Mi costrinsi a concordare.
-E’ proprio quello che stavo pensando...
Come mi facevo schifo!
Rimanemmo in silenzio per un po’, per un po’ troppo a mio parere, ma io assunsi un’aria di assoluto godimento, come se quel silenzio per me fosse nient’altro che pace, tranquillità, svacco...pura libidine. Mentre invece ai miei occhi quel mutismo significava solo ansia, angoscia, ed una serie di “oddio che silenzio imbarazzante! Perchè non parla?! Perchè non parlo io?!, e se si è addormentato?!”
-Allora che programmi hai per oggi?
Grazie a dio mi chiese infine.
-Boh...
-Ce l’avrai un programma
-Oh che ne so...
Certo che lo imitavo alla perfezione!!!! Stesse risposte, stesso tono sbiascicato, stessa aria da “perché tutto il mondo mi rompe le palle?!”
-Svaccarmi
“Eccoti illustrato il programmino dei tuoi sogni: allora? Ti sei già perdutamente innamorato di me?”
-Si vabbé, a parte quello?
Evidentemente ancora non cedeva, mi voleva far lavorare eh?
-Boh...tu cosa vorresti fare?
-Boh..
L’ho detto che le risposte erano identiche!
-E senti, domani che non c’è scuola qual’è il piano?
Ormai sapevo a memoria tutte le frasi da rifilargli
-Io per me...non farei nulla...poi boh...-gli risposi chiudendo gli occhi, mentre pian piano entravo sempre più nel personaggio
-Ok ho capito....e nel weekend?
“Oh ma questo è un osso duro! E va bene. Vuoi mettermi alla prova? Ci sto!”
-Dunque io pensavo: dormire fino all’una, mangiare, dormire ancora fino alle sei, farmi un bagno rilassante, cenare, chiamare te e Cho e svaccarci tutti insieme...
Shikamaru mi guardava basito come se avesse appena sentito Choji rifiutare un pacchetto di patatine. Ero totalmente soddisfatta del mio operato, ma sapevo di poter raggiungere ben altri livelli...
-Ehy Shika?
Domandai così, quasi per caso.
-Non è che hai una sigaretta?
-COSA?!
Nara scattò in piedi con una prontezza che non gli apperteneva completamente spaesato.
-Ino ma tu fumi?!
-Quando capita...
-Quando....capita...Ino....sigaretta...vabbé comunque....
Cambiò argomento cercando di riprendersi dallo shock.
-Questo weekend hai detto che vuoi svaccarti?
“Ecco ci siamo!...forse comincia a muoversi qualcosa...
-Ma non dovremmo comprare un regalo a Lee?...fra un paio di settimane è il suo compleanno...c’è quella festa con cui mi hai rotto le scatole per giorni
-Ah si....
Cazzo me n’ero scordata!
-Beh...troppo sbatta...anzi stavo pensando...e se non ci andassimo alla festa? Sai che rottura vestirsi, truccarsi, uscire, ballare...
Trattenevo le lacrime nel forzarmi a dire quelle oscenità.
-Ino...
Shikamaru mi si rivolse con serietà. Oddio c’eravamo! Tutta quella fatica e quella sofferenza stavano per ricompensarmi! L’indomani stesso sarei andata a baciare in fronte Ten: il suo consiglio di imitare Shika si era rivelato miracoloso!
-Non ti facevo così...
E poi ovviamente, subito dopo Ten sarei duvuta passare da Sakura e Hinata a dare la bella notizia, e anche da Cho e tutti gli amici, e i parenti...forse mi conveniva appendere dei cartelli...
-Insomma io...
No, ecco la soluzione: bigliettini! Tipo partecipazioni di nozze! “Ino e Shikamaru finalmente
insieme”...perfetto!
-Non pensavo che tu fossi così...
No troppo costoso...forse era più semplice affidarsi al caro e vecchio passaparola...
-Così noiosa!
Sì, il passaparola, come il telegrafo senza fili di Pongo e...COSA?!
Quando realizzai e mi misi velocemente a sedere, Shika si stava già incamminando a grandi falcate verso il cancello, con le mani affondate nelle tasche ed un’aria ancora più scazzata di quando era arrivato.
Io, dal canto mio, me ne rimanevo seduta sul prato con le bracia abbandonate a terra e la mascella di piombo, ancora cercando di capire cosa diavolo fosse successo, come diavolo fossi passata dalle partecipazioni di nozze all’essere noiosa in meno di due secondi.
Caddi in uno stato di catalessi irreversibile, mi persi nei meandri della mia mente, in un mondo fitto ed oscuro, dove scoprii che la logica non esisteva, come dimostrava il fatto che sebbene fosse Shika quello con problemi di autostima (infatti aveva dato della noiosa alla copia di se stesso), alla fine ero io quella che rimaneva fregata...
Interrogativi di tale risma mi tennero impegnata altrove, mentre il mio corpo continuava a giacere sotto il ciliegio.
-Ino!
E fu proprio lì che mi ritrovò mia madre verso le otto di sera, quando venne a cercarmi per dirmi che era pronta la cena.

********Note Dell'autrice********

Buon pomeriggio, scusate il ritardo ma l'influenza mi impedisce di stare al computer per più di trenta secondi senza che mi brucino gli occhi... comunque!
Per Ino non si mette affatto bene, adesso si che avrebbe ragione a farsi venire qualche nevrosi...
La prossima tattica sarà quella suggerita da Sakura!

Grazie infinite a coloro che sono stati così gentili da voler recensire questo capitolo. Grazie mille a coloro che hanno già inserito la storia tra i seguiti e le preferite e, ovviamente, a chi a deciso di passare per dare una sbirciatina al parto del mio bisogno impellente di scrivere!

Kiss by Aching4perfection!

   
 
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