“Be..non
saprei…la fragola?” tentò.
“No”
rispose lei sempre con sguardo malizioso “Il
mirtillo”
L’uomo
restò spiazzato e non riuscì a formulare parola.
Mirtillo?
Mi stava prendendo in giro! Ecco perché rideva!
Non
riuscì a reprimere un sorriso. La severa professoressa
di Trasfigurazione tanto temuta ad Hogwarts, si stava divertendo con
uno
scherzetto tanto semplice e sciocco. Il fatto che lei stesse bene e che
stesse
ridendo, gli dava un senso di soddisfazione mai provato prima. Come se
fosse
riuscito nel suo intento, anzi come se fosse andato ancora oltre. Era
orgoglioso di sé stesso.
“Io
ti lascio sola, così che tu riesca a mangiare e
cambiarti. Nel frattempo preparerò un infuso che ti faccia
sentire meglio”
detto questo chiuse la porta e si diresse allo studio.
Schioccò di nuovo le dita e comparve
l’elfo
domestico.
“Vai
nelle stanze della professoressa e prendile qualcosa
con cui vestirsi dall’armadio” disse secco.
“Certo
, signore” rispose l’elfo scomparendo con uno
schiocco di dita.
Bene.
Ora l’infuso…
Minerva
spostò il vassoio vuoto dalle gambe con un sospiro
di soddisfazione ed un piccolo sorriso. Appoggiò la testa al
cuscino cercando
di godersi quei pochi momenti di riposo che le erano concessi da quando
era diventata
preside. Inspirò più a fondo.
Prima
o
poi la morte arriva per tutti, no? E’ inutile
rattristarsi…
Cercò
di distrarsi tentando di ricordarsi come era arrivata
nelle stanze di Lumacorno. Ricordava la sala grande…gremita
come sempre di
studenti, ma questa volta non c’era il solito chiacchiericcio
allegro degli
studenti, non poteva esserci. I ricordi successivi erano offuscati e
bui…troppo
bui per riuscire ad distinguere qualcosa. Sentiva una voce di
donna…Madama
Chips? Forse…poi ancora buio e improvvisamente luce. Le
stanze di Lumacorno. E
da lì in poi si ricordava a grandi linee cosa era successo,
ma i ricordi erano
interrotti da improvvisi sprazzi di tenebre. Si ricordava lo specchio
del bagno
in cui si era riflessa la sera prima. Buio. Il professore che le dava
un infuso
e di nuovo lo specchio del bagno. Buio. La camera da letto…
Aprì di colpo gli
occhi e girò la testa. I vestiti della sera prima erano
appoggiati alla sedia.
Anche il corsetto.
Oh,
mio
Dio…Cosa è successo? Pensò
spaventata.
Lumacorno
stava preparando un semplice infuso per la
professoressa nel suo studio. Era un po’ soprapensiero
perché stava cercando un
modo per trattenere la professoressa ancora per un poco di tempo nelle
sue
stanze. Le piaceva la sua compagnia. Era intelligente, molto
intelligente. Con
un sospiro prese la boccetta con la pozione finita e la
versò nella tazza, fece
girare il cucchiaino due volte in senso orario e una antiorario, poi lo
poggiò
sul tavolo. Lo sguardo gli scivolò sul bicchiere della sera
precedente
contenente la polvere di belladonna.
Forse
potrei…pensò
inarcando un sopracciglio e sorridendo malizioso, ma
subito si pentì. Voleva davvero far soffrire ancora quella
donna? Voleva davvero
provocarle
altro dolore?
No.
Non a lei.
Il
respiro accelerò involontariamente, mentre la
professoressa cercava di rimettere ordine nella sua mente.
Procedi
con ordine, Minerva. Eri in sala grande, hai bevuto del
vino…hai sentito la
voce di Madama Chips… pensò
numerando le azioni con le dita. Quindi
qualcuno deve averti portata
dall’infermiera…Lumacorno? Dopo sei arrivata nelle
stanze di Horace…deve avermi
portata per forza lui. Ma perché? Perché indosso
solo la sottoveste e ho
dormito…dormito nel letto di Horace? Cosa è
successo? Forse…c’era qualcosa
nella bevanda, questo spiegherebbe ragionevolmente i ricordi offuscati
e il
fatto che ho giramenti di testa, ma potrebbe essere successo qualcosa
d’altro…
Un rumore secco interruppe i suoi pensieri e voltandosi di scatto vide
la
piccola creatura che le aveva portato la colazione, reggere dei vestiti
piegati
con le sue esili braccia, con il viso rivolto a terra, per non creare
imbarazzo.
“Grazie,
appoggiali sul letto.” Rispose distratta all’elfo
domestico “Puoi andare” La creatura
appoggiò i vestiti sul letto, mantenendosi
ad una rispettosa distanza e fece un profondo inchino prima di sparire
con uno
schiocco di dita. La professoressa fisso per un attimo i vestiti sul
bordo del
letto, poi sospirò alzandosi. Doveva chiarire la questione
con il suo collega.
Può
essere stato anche lui a mettermi qualcosa nel bicchiere, per
poi…approfittare
della situazione. Le
tremavano le gambe al solo pensiero. Si
appoggiò al comodino per non cadere in ginocchio.
Non
sarà
successo, te lo ricorderesti.
I vestiti le scivolavano tra
le dita tremanti e ci mise il doppio del tempo. Con un gesto della
bacchetta si
allacciò il nastro dietro al vestito e si sistemò
i capelli nella sua solita
crocchia. Prese un respiro profondo chiudendo gli occhi.
Calmati,
calmati…devi parlarci. Va bene. Pensò
decisa, abbassando la
maniglia della porta e uscendo dalla stanza.
“Lumacorno?”
chiamò la professoressa. Si portò una mano
davanti alla bocca, accorgendosi che le tremava la voce. Forse
non è il momento giusto…dovrei andarmene. Guardò
la porta a
lungo prima di ripensarci. No,
maledizione Minerva! Cosa fai? Vuoi scappare? Suvvia, ragiona! Devi
parlarci.
Fece un altro respiro profondo e si sedette sul piccolo divano vicino
al
camino, aspettando Lumacorno.
No,
non
lo merita. Avrò altre occasioni.
Pensò, disprezzandosi per quel
piccolo momento di debolezza. Sentì una voce arrivare dalla
sala e interrompere
i suoi pensieri. Minerva.
Pensò con
insolita contentezza. Sorrise e prese l’infuso, avviandosi
verso la porta. Si
bloccò a metà strada, voltandosi verso il
bicchiere che lo aveva tentato poco
prima e che lo stava tentando anche adesso. Magari
una piccola quantità non le avrebbe fatto tanto
male…Solo una piccola dose, poi
non lo avrebbe più fatto Promise a sé
stesso, ma già sapeva che non avrebbe
rispetto quella promessa.
Finito
quarto capitolo! Voglio dedicare questo capitolo a Sevy,
perché continua ascrivere recensioni fantastiche e a
sostenermi! Comunque voglio
dividere il merito con le persone che recensisconograzie mille, siete
fantastici!
Nel prossimo capitolo tutto si chiarirà e tutto si
complicherà, ovviamente. E
in modo altrettanto ovvio voglio ringraziare quelli che mettono tra le
seguite,
quelli che seguono comunque senza metterla nel loro account e quelli
che
mettono tra i preferiti! Grazie grazie grazie! Un ringraziamento
speciale per
chi recensisce:
SEVY:
Ho appena letto ciò che mi hai scritto. Inizio col
dire che resterà sempre quella la
“coppia”, ma ogni tanto voglio provare cose
nuove. Sinceramente non so se sentirmi in colpa o soddisfatta per
averti fatto leggere
una fic con questo pairing! Mi fa piacere, comunque, che ti piaccia.
Sono sicura
che tu sia un ottimo giudice =). Assolutamente!! Continuerò
a scrivere storie su
Silente e Minerva, anzi! Ho già bozzetti che invadono il mio
pc! Non ti preoccupare
troppo per il tempo, finchè la fan fiction è
bella, guarda me! Trovo comunque che
lasciare spazio alla trama sia un ottima idea, perché rende
più realistici i personaggi,
ottimo lavoro comunque! Ehi, bellissima l’immagine personale!
MARIK1989:
Bene bene! E’ bello il fatto che ti piaccia, mi fa
molto piacere. Sì, in effetti sono buffi insieme, ma almeno
sdrammatizza un po’,
no?
CHARME:
Oh, mio Dio. Non so cosa dire, mi si scioglie il cuore
davanti a queste recensioni! Grazie mille!!