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Autore: Cruel Angel    16/01/2011    2 recensioni
“Minerva!” esclamò preoccupato vedendo la donna barcollante
“Che cosa ti prende?”
“Sto per sentirmi male” sussurrò la collega premendosi una mano sulle labbra. L’uomo la prese per le spalle e l’accompagnò in bagno.
Quando la donna uscì stava barcollando visibilmente e aveva un colore cinereo.
Le si avvicinò velocemente e la sostenne. La fece sedere di nuovo sul divano e le diede una tazza fumante.
“Devi berlo.” le disse l’uomo visibilmente preoccupato.
Lei annuì e avvicinò la tazza alle labbra.
“Sa’ di mirtillo…” affermò la donna.
“Lo so’” rispose l’uomo compiaciuto. “Ho modificato personalmente la pozione per darle un gusto migliore…Ti piace?”.
La donna lo guardò un attimo. “A me non piace il mirtillo…”
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Horace Lumacorno, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Indovina il mio frutto preferito” chiese tutto d’un tratto. Lumacorno rimase spiazzato.

“Be..non saprei…la fragola?” tentò.

“No” rispose lei sempre con sguardo malizioso “Il mirtillo”

L’uomo restò spiazzato e non riuscì a formulare parola.

Mirtillo? Mi stava prendendo in giro! Ecco perché rideva!

Non riuscì a reprimere un sorriso. La severa professoressa di Trasfigurazione tanto temuta ad Hogwarts, si stava divertendo con uno scherzetto tanto semplice e sciocco. Il fatto che lei stesse bene e che stesse ridendo, gli dava un senso di soddisfazione mai provato prima. Come se fosse riuscito nel suo intento, anzi come se fosse andato ancora oltre. Era orgoglioso di sé stesso.

“Io ti lascio sola, così che tu riesca a mangiare e cambiarti. Nel frattempo preparerò un infuso che ti faccia sentire meglio” detto questo chiuse la porta e si diresse allo studio.  Schioccò di nuovo le dita e comparve l’elfo domestico.

“Vai nelle stanze della professoressa e prendile qualcosa con cui vestirsi dall’armadio” disse secco.

“Certo , signore” rispose l’elfo scomparendo con uno schiocco di dita.

Bene. Ora l’infuso…

Minerva spostò il vassoio vuoto dalle gambe con un sospiro di soddisfazione ed un piccolo sorriso. Appoggiò la testa al cuscino cercando di godersi quei pochi momenti di riposo che le erano concessi da quando era diventata preside. Inspirò più a fondo.

Prima o poi la morte arriva per tutti, no? E’ inutile rattristarsi…

Cercò di distrarsi tentando di ricordarsi come era arrivata nelle stanze di Lumacorno. Ricordava la sala grande…gremita come sempre di studenti, ma questa volta non c’era il solito chiacchiericcio allegro degli studenti, non poteva esserci. I ricordi successivi erano offuscati e bui…troppo bui per riuscire ad distinguere qualcosa. Sentiva una voce di donna…Madama Chips? Forse…poi ancora buio e improvvisamente luce. Le stanze di Lumacorno. E da lì in poi si ricordava a grandi linee cosa era successo, ma i ricordi erano interrotti da improvvisi sprazzi di tenebre. Si ricordava lo specchio del bagno in cui si era riflessa la sera prima. Buio. Il professore che le dava un infuso e di nuovo lo specchio del bagno. Buio. La camera da letto… Aprì di colpo gli occhi e girò la testa. I vestiti della sera prima erano appoggiati alla sedia. Anche il corsetto. 

Oh, mio Dio…Cosa è successo? Pensò spaventata.

Lumacorno stava preparando un semplice infuso per la professoressa nel suo studio. Era un po’ soprapensiero perché stava cercando un modo per trattenere la professoressa ancora per un poco di tempo nelle sue stanze. Le piaceva la sua compagnia. Era intelligente, molto intelligente. Con un sospiro prese la boccetta con la pozione finita e la versò nella tazza, fece girare il cucchiaino due volte in senso orario e una antiorario, poi lo poggiò sul tavolo. Lo sguardo gli scivolò sul bicchiere della sera precedente contenente la polvere di belladonna.

Forse potrei…pensò inarcando un sopracciglio e sorridendo malizioso, ma subito si pentì. Voleva davvero far soffrire ancora quella donna? Voleva davvero  provocarle altro dolore?

No. Non a lei.

 

Il respiro accelerò involontariamente, mentre la professoressa cercava di rimettere ordine nella sua mente.

Procedi con ordine, Minerva. Eri in sala grande, hai bevuto del vino…hai sentito la voce di Madama Chips… pensò numerando le azioni con le dita. Quindi qualcuno deve averti portata dall’infermiera…Lumacorno? Dopo sei arrivata nelle stanze di Horace…deve avermi portata per forza lui. Ma perché? Perché indosso solo la sottoveste e ho dormito…dormito nel letto di Horace? Cosa è successo? Forse…c’era qualcosa nella bevanda, questo spiegherebbe ragionevolmente i ricordi offuscati e il fatto che ho giramenti di testa, ma potrebbe essere successo qualcosa d’altro… Un rumore secco interruppe i suoi pensieri e voltandosi di scatto vide la piccola creatura che le aveva portato la colazione, reggere dei vestiti piegati con le sue esili braccia, con il viso rivolto a terra, per non creare imbarazzo.

“Grazie, appoggiali sul letto.” Rispose distratta all’elfo domestico “Puoi andare” La creatura appoggiò i vestiti sul letto, mantenendosi ad una rispettosa distanza e fece un profondo inchino prima di sparire con uno schiocco di dita. La professoressa fisso per un attimo i vestiti sul bordo del letto, poi sospirò alzandosi. Doveva chiarire la questione con il suo collega.

Può essere stato anche lui a mettermi qualcosa nel bicchiere, per poi…approfittare della situazione. Le tremavano le gambe al solo pensiero. Si appoggiò al comodino per non cadere in ginocchio.

Non sarà successo, te lo ricorderesti. I vestiti le scivolavano tra le dita tremanti e ci mise il doppio del tempo. Con un gesto della bacchetta si allacciò il nastro dietro al vestito e si sistemò i capelli nella sua solita crocchia. Prese un respiro profondo chiudendo gli occhi.

Calmati, calmati…devi parlarci. Va bene. Pensò decisa, abbassando la maniglia della porta e uscendo dalla stanza.

“Lumacorno?” chiamò la professoressa. Si portò una mano davanti alla bocca, accorgendosi che le tremava la voce. Forse non è il momento giusto…dovrei andarmene. Guardò la porta a lungo prima di ripensarci. No, maledizione Minerva! Cosa fai? Vuoi scappare? Suvvia, ragiona! Devi parlarci. Fece un altro respiro profondo e si sedette sul piccolo divano vicino al camino, aspettando Lumacorno.

 

No, non lo merita. Avrò altre occasioni. Pensò, disprezzandosi per quel piccolo momento di debolezza. Sentì una voce arrivare dalla sala e interrompere i suoi pensieri. Minerva. Pensò con insolita contentezza. Sorrise e prese l’infuso, avviandosi verso la porta. Si bloccò a metà strada, voltandosi verso il bicchiere che lo aveva tentato poco prima e che lo stava tentando anche adesso. Magari una piccola quantità non le avrebbe fatto tanto male…Solo una piccola dose, poi non lo avrebbe più fatto Promise a sé stesso, ma già sapeva che non avrebbe rispetto quella promessa.

 

 

Finito quarto capitolo! Voglio dedicare questo capitolo a Sevy, perché continua ascrivere recensioni fantastiche e a sostenermi! Comunque voglio dividere il merito con le persone che recensisconograzie mille, siete fantastici! Nel prossimo capitolo tutto si chiarirà e tutto si complicherà, ovviamente. E in modo altrettanto ovvio voglio ringraziare quelli che mettono tra le seguite, quelli che seguono comunque senza metterla nel loro account e quelli che mettono tra i preferiti! Grazie grazie grazie! Un ringraziamento speciale per chi recensisce:

 

SEVY: Ho appena letto ciò che mi hai scritto. Inizio col dire che resterà sempre quella la “coppia”, ma ogni tanto voglio provare cose nuove. Sinceramente non so se sentirmi in colpa o soddisfatta per averti fatto leggere una fic con questo pairing! Mi fa piacere, comunque, che ti piaccia. Sono sicura che tu sia un ottimo giudice =). Assolutamente!! Continuerò a scrivere storie su Silente e Minerva, anzi! Ho già bozzetti che invadono il mio pc! Non ti preoccupare troppo per il tempo, finchè la fan fiction è bella, guarda me! Trovo comunque che lasciare spazio alla trama sia un ottima idea, perché rende più realistici i personaggi, ottimo lavoro comunque! Ehi, bellissima l’immagine personale!

 

MARIK1989: Bene bene! E’ bello il fatto che ti piaccia, mi fa molto piacere. Sì, in effetti sono buffi insieme, ma almeno sdrammatizza un po’, no?

 

CHARME: Oh, mio Dio. Non so cosa dire, mi si scioglie il cuore davanti a queste recensioni! Grazie mille!!

   
 
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