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Autore: thatsmara    16/01/2011    1 recensioni
Nicholas aveva paura del futuro, aveva paura del giudizio della gente e delle critiche. Decise di rinchiuderai in casa, di abbandonarsi a se stesso. Nicholas non voleva più vivere, non senza di lei.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE. L'ennesimo riccio gli cadde sulla fronte e Nicholas si accorse di quanto fossero diventati lunghi, quei capelli. Una forza dentro di lui lo riporto' ai ricordi del passato, all'immagine di quei capelli ricci e corti, quei capelli che facevano impazzire le ragazzine. Lui non ci aveva mai trovato niente di particolare, erano di un riccio abbastanza banale e di un castano altrettanto banale, ma evidentemente avevano qualcosa di speciale.  Guardandosi allo specchio e vedendo la propria immagine riflessa, non gli usci' altro che una smorfia di dolore. Aveva ragione Joe, faceva proprio schifo.  Tiro' fuori dal cassetto della scrivania un paio di forbici di metallo e fece un lungo respiro. Era impazzito, completamente impazzito, ma andava bene così. Con la mano tremante tiro' su la prima ciocca di ricci e gli diede un taglio netto, come se volesse cancellare un brutto ricordo. E infatti era proprio così. Ogni ciocca tagliata, lo faceva stare meglio e man mano che per terra aumentava il mucchietto di capelli il suo respiro si faceva più leggero. Ed eccoli i capelli di una volta, erano sempre stati li. Certo, il taglio faceva abbastanza schifo, niente da negare, ma non era niente che non si potesse rimediare con l'aiuto di un barbiere.  Poi prese il rasoio e passo' alla barba. Ogni passata di rasoio lo ringiovaniva di dieci anni. Pian piano il viso del vecchio ragazzo, l'eterno bambino che era sempre stato dentro di lui, prendeva forma. O meglio.. Riprendeva forma.  Nicholas si guardo' allo specchio con aria soddisfatta, e gli angoli della bocca si sollevarono in una specie di sorriso. Le guance gli facevano quasi male, aveva perso l'abitudine di fare quel gesto. La sua faccia non aveva un'espressione famigliare messa in quel modo. Ma Nicholas non ci poteva fare niente, più ci pensava, più gli angoli della sua bocca si alzavano. E si piaceva, si piaceva così sorridente. Si piaceva così tanto che non smise di sorridere per tutta la mattina. Prese il cellulare, le ultime chiamate ricevute erano solo di suo fratello Joe. Così si decise, andò nella rubrica e la sfogliò fino a che il nome di suo fratello Kevin non gli apparve davanti. Spinse il tasto verde con il cuore in gola, sperando che suo fratello non gli riattaccasse il telefono in faccia. -Nicholas?- la voce stupita di suo fratello lo fece sorridere. Effettivamente, con che coraggio gli telefonava dopo tutto il tempo che non si erano sentiti? -Ciao Kev, si sono io- -Hai bisogno di qualcosa?- Nicholas sorrise di nuovo. No che non aveva bisogno di niente, cavoli.  -No Kev, tutto ok. Volevo sapere come ve la passavate tu e Danièlle... -  -Oh, ehm, ce la passiamo bene. Ehm, tu?- Nicholas si immagino' il fratello arrossire dall'altra parte del telefono, aveva sempre fatto così. Era una delle sua caratteristiche che ricordava meglio. Lui e Kevin erano sempre stati così simili, sia di aspetto che di carattere. Non si ricordava nemmeno perché si erano allontanati, dopo tutto quel tempo. -Sto meglio, non so perché ma.. Credo mi sia tornata la voglia di vivere che avevo una volta. Ho sentito Amelie ieri, mi vuole vedere, ed e' come se quella telefonata mi avesse ridato energia. Mi sono tagliato i capelli e perfino la barba e..- Nicholas rise sottovoce -conto di farmi una doccia dopo questa telefonata-  -Oh ma Nicholas e' fantastico!- il tono di suo fratello cambiò radicalmente. Ora la sua voce era decisa e squillante, si sentiva che era felice. -Dani e io eravamo così in pensiero. Volevamo venirti a trovare un po' di tempo fa, ma poi abbiamo pensato che non stessi molto bene quindi abbiamo rinunciato. Sai com'è, dopo tutto questo tempo non pensavo volessi parlarmi ancora e..- -Mi siete mancati, tutti e due- Nicholas interruppe il monologo di suo fratello, che come sempre si era trasformato in un blocco di parole sparate a caso, come faceva ogni volta che era agitato.  -Anche tu.- ci fu un momento di imbarazzante silenzio fra i due ma poi Kevin riprese -Noi domenica ci vediamo, come sempre, a casa di mamma e papà per pranzo. Vuoi venire anche tu?- -Certo, mi farebbe piacere rivedere mamma e papà- rispose Nicholas sorridendo. -Va bene, allora a domenica, ciao Nick. E ben tornato fra noi.- -Grazie, a domenica- 
   
 
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