Pizza, Natura, Acqua.
When Steven wants something
"Sì,
e io ci entrai sordo
da un orecchio."
Stava
imprecando allegramente
contro il povero Steven; il quale si stava nascondendo dietro
all’imponente
Duff.
Imponente Duff. Avevo fatto una battuta, cazzo! Iniziai
a ridacchiare fra me e me.
Duff l’avrei steso pure io con un
colpo.
Mi
ritrovai di colpo gli
occhi degli altri quattro scimmioni addosso; che avevo fatto questa
volta?
-
Allora mangiamo?-
Steven,
con il suo solito
sorrisone che gli prendeva metà della faccia, si avvicinò a me,
battendomi un
colpo sulla spalla e mi lasciò uno dei cartoni della pizza fra le mani.
Quell’uomo
sapeva sempre
come farmi felice.
Li
distribuì a tutti; poi
stese a terra una coperta e vi si sedette sopra, invitandoci a
raggiungerlo.
E
lo facemmo. L’ultimo a
sedersi fu Duff, che stava sbuffando con una faccia imbronciata; si
tirò gli
occhiali da sole sui capelli, e poi strinse ancora di più le labbra in
disapprovazione.
-
Potete spiegarmi ancora
una volta perché cazzo non ci
siamo fermati in quel fottuto autogrill?- sibilò
puntando il dito verso qualcosa di indefinito dietro le mie spalle.
Steven,
al suo solito,
aveva insistito pesantemente perché noi non ci fermassimo in autogrill,
ma che
mangiassimo in mezzo alla natura. Natura.
Bello scherzo, Steve. Se la sua idea era quella di respirare aria
pulita di
montagna, pranzare con gli uccellini che cinguettavano felicemente a
destra e a
manca, rimanere seduti a chiacchierare tranquillamente mentre gli
adorabili
animaletti ci passavano di fianco, no, Steven non aveva capito un gran
fottutissimo cazzo. Tutto quello che stavamo facendo era intossicarci
di gas di
scarico delle auto e cuocerci sotto l’infame sole d’estate. Purtroppo,
ero
anche convinto che ormai anche la mia pizza sapesse di catrame.
Ma
sapete come è Steven
quando insiste, no? Se non lo sapete, vi spiegherò un po’ cosa succede
quando
Steven vuole veramente qualcosa.
Per
prima cosa, lancia un
urletto totalmente gay. E quando lo fa, iniziate a preoccuparvi.
L’unica cosa
che potete fare è evitare di chiedergli cosa sia successo. Dio,
evitatelo in
tutto e per tutto.
Ma
state tranquilli che,
se è proprio una pessima idea, ve la dirà lo stesso.
Poi
inizierà a saltellare
in modo convulso, e i suoi occhi si illumineranno come se avesse appena
avuto
la rivelazione divina o che so io.
Finalmente
vi spiattellerà
dritto nell’orecchio la sua pessima idea (state tranquilli che ogni
volta sarà
sempre peggio ed ogni volta voi sarete un po’ più sordi).
Tu
proverai a dirgli
gentilmente “No, Steven, non è una buona idea.”, “No, Steve, non si
può.”,
oppure “Steven, tua mamma non vuole!”; o, se avete più il carattere di
Axl o se
siete isterici alla maniera di Duff sarà più una scena come “Che
minchia hai
nella testa Steven?! Briciole?!” o “ Ti sei fottuto il cervello? Mai.”;
se sei
più come Slash gli scoppierai a ridere in faccia, ma nemmeno questo
servirà a
fermare la ferrea convinzione di Steven.
Ultimo
caso: se siete un
po’ come Steven, lo asseconderete subito. Ma al mondo basta uno Steven.
Insomma,
proprio quando
Steven vi avrà svelato il perché del suo fatidico urlo gay e voi avrete
già
cercato di dissuaderlo dal fare l’ennesima stronzata, lui inizierà a
tirarvi la
maglia o comunque a fare qualcosa che vi infastidirà, credetemi.
Quella
volta in
particolare si era messo a gridare qualcosa come “Mangiamo all’aperto
come veri
avventurieri!”, sfondando i miei e i
timpani di Axl. Quando gli abbiamo detto di no (in modo più o meno
duro;
insomma, solo Duff gli aveva mollato un pugno sulla spalla.) si era
improvvisamente zittito.
Poi,
tutt’ad un tratto si
era messo a cantare qualcosa di irriconoscibile e totalmente straziante
a
cinque millimetri dal mio orecchio, tamburellando con le mani sul mio
sedile.
Morale
della favola,
dovetti accostare dopo poco per non uscire di strada (e di testa.).
Fu
così che ci trovammo
tutti seduti a gustare quella pizza al gusto di catrame; che, comunque,
non era
poi così male, vista e considerata la nostra fame.
Slash,
in particolare,
stava divorando la sua silenziosamente; e, ragazzi, era proprio strano
non sentirlo.
Proprio
in quel momento
alzò gli occhi dal suo cibo, guardandomi spaesato.
Iniziò
a battersi il petto
con forza (cazzo, proprio con violenza! Ad ogni colpo sentivi un
profondo
“BOOM” partire dall’interno del suo corpo).
Lo
raggiunsi allarmato.
-
Slash?! Tutto bene?-
Stava
iniziando a tossire
in modo convulso e le sue guance iniziavano a diventare rosse come
estintori.
-
Smettila di fare questi
fottuti scherzi.- borbottò Axl che stava osservando la scena tutto
sbavicchiante di sugo e mozzarella. Avrai commentato la sua signorilità
e la
sua eleganza, ma tornai a concentrarmi su Slash.
-
Sai, Axl, forse non
scherza.- commentai.
-
Ma sì che scherza…-
borbottò Duff, che stava tentando di allontanare con la mano delle
mosche
fastidiose che gli gironzolavano intorno.
Slash
intanto si teneva la
gola sforzandosi di parlare.
Avvicinai
l’orecchio alla
sua bocca e aspettai.
-
Acqua, stronzo, acqua!-
capii quando il farfuglio ormai era diventato un basso ringhio.
-
ACQUA!- urlai spaesato.
L’acqua, ma certo! E chi si era mai pensato di portarsi dietro l’acqua?!
Steven
si alzò in piedi
tenendosi le mani fra i capelli, più spaventato di me. Iniziò a battere
la
schiena di Slash con vigore, urlando qualcosa come “Ti salverai
sicuramente,
Slash! Stai tranquillo, lo zio Steve ti salverà!”.
Axl
invece era ancora
fermo a terra, paralizzato con la pizza a mezz’aria; erano totalmente
inutili
gli sguardi di supplica che gli lanciavo.
Duff…
era sparito.
Lo
cercai e lo vidi
appoggiato a novanta alla macchina, sfoderando il suo prezioso culo.
Era
forse il momento di
mostrare al mondo il suo fottuto deretano?!
Poi
riemerse dall’auto
tenendo in alto qualcosa che splendeva alla luce del sole; con
nonchalance si
avvicinò a noi e porse con calma la bottiglietta d’acqua a Slash; il
quale,
l’afferrò con ferocia e iniziò a trangugiarla come se fosse caro zio
Jack dopo
un concerto.
Quando
lo scimmione si fu
ripreso, si alzò in piedi in un modo tale che mi fece accapponare la
pelle.
Poi,
tendendo la
bottiglietta vuota a Duff, sibilò: - Con calma, mi raccomando. Stronzo.-
Duff
non si scompose dalla
sua aria da figo. Mi avvicinai a lui quando Slash ormai si era
concentrato su
Steven e lo stava pregando di non dargli mai più colpi del genere sulla
schiena; ridacchiai leggermente prima di focalizzarmi sulla faccia
impassibile di
Duff.
-
Dove l’hai trovata la bottiglietta
d’acqua?- domandai, incuriosito.
Lui
si voltò leggermente
verso di me, calandosi gli occhiali sul naso.
-
Se te lo dicessi poi ti
dovrei uccidere.- disse; poi, come se niente fosse tirò fuori la lingua
e se ne
andò con la sua solita nonchalance.
Sentii
una mano
appoggiarsi sulla mia spalla.
Quando
vidi che la mano in
questione era di Axl, trasalii leggermente.
-
Bella vacanza, eh?-
-
Rilassante.- risposi e
lui ridacchiò per un po’.
Io
no.
Eravamo
partiti da
qualcosa come tre ore ed ero più nervoso di quando ero partito.
Forse avrei dovuto buttarli fuori di casa, mandarli a farsi un bel giro di una settimana. Avrebbe funzionato meglio.
To be continued...
Hola gente caliente! :D
Ecco qui un capitolo un po' inutile. C'è un motivo però, se è inutile! Prima di iniziare l'intreccio volevo cercare di dare un accenno a come erano i comportamenti di questi cinque (secondo la mia mente malata, ovviamente!). Quindi sopportate questo povero capitolo!
Dal prossimo (forse fra due) inizierà a succedere qualcosa di interessante, giuro!
Intanto volevo ringraziare le persone che seguono, leggono e recensiscono, non smetterò mai di farlo!Poi, una cosa interessante: oggi c'è stato l'ultimo aggiornamento di Mr. Brownstone di VickyDepp; per chi non l'abbia già letta, consiglio vivamente questa storia!
Con questo ho concluso e noi ci sentiamo al prossimo aggiornamento, little fuckers!
Peace <3