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Autore: angelroy    22/12/2005    1 recensioni
Il biondino era addormentato profondamente. –Certo Malfoy che mentre dormi sembri persino normale... niente aria altezzosa, niente spavalderia, sei solo… tu- La mora si sciolse i capelli che quella sera erano raccolti in una coda alta e lasciò i boccoli liberi di ricaderle sulle spalle. Poi tornò a guardare quei lineamenti così fini del viso del ragazzo. Era così bello, così particolare e così dannatamente Draco Malfoy.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Appena finita la colazione Draco non aveva perso tempo a seguire il professore nel suo ufficio

 

Appena finita la colazione Draco non aveva perso tempo a seguire il professore nel suo ufficio.

“Severus…”

“Dimmi Draco” Piton faceva finta di nulla… scartabellava con pergamene varie senza guardare negli occhi il ragazzo che si era accomodato nella poltrona davanti alla scrivania e aveva pronunciato l’incantesimo per isolare la stanza.

“Come lo conosci?” alzò lo sguardo sul giovane.

“Cosa?”

“L’incantesimo che hai appena pronunciato…” il professore era stupito, quell’incantesimo non lo conoscevano i semplici studenti.

“Imparo in fretta Severus… te l’ ho visto fare due volte… ricordi?” Draco aveva puntato i suoi occhi argentati in quelli corvini del suo padrino che cercavano di evitarlo in ogni modo

 “ Allora hai delle nuove per me?”

“No” risposta troppo affrettata… avrebbe sicuramente capito che mentiva poiché quel ragazzo stava dimostrando sempre di più di avere la stoffa del mangiamorte.

“Sev.. dai.. ti ho visto in Sala Grande!”

“Signorino Malfoy!! Io esigo che mi porti rispetto!!! Non usi quel tono con me!”

Professor Piton, va meglio?” Il nervosismo di Piton era più che tangibile nell’aria e Draco voleva capire che cosa gli stesse nascondendo, perché sicuramente centrava lui. “Allora? Mi puoi informare??” si stava scaldando, il professore continuava a evadere il suo sguardo.

“Draco non sono cose che ti riguardano…”

COSA?! È solo il mio futuro! No? Certo che mi riguarda Severus! E con queste parole hai appena ammesso che siano arrivate novità in questione!” si era alzato,  le mani chiuse a pugno erano state poggiate poco aggraziatamente  sulla scrivania, nel suo sguardo si leggeva una nota molto forte d’ impazienza.

“Draco insomma… mi è solo stato mandato un biglietto per un incontro… e suppongo, data la stupidità e precarietà con cui sono stato avvertito,  sia stato mandato da Codaliscia… ci è mancato poco che Silente sospettasse qualcosa.. mi chiedo perché l’Oscuro tenga servitori del genere!” la sua voce tremava un po’ per la paura di essere scoperto, un po’ per l’odio più puro che provava per quell’uomo… Peter Minus…

“Un incontro? Bene.. voglio essere presente”

“Non è stato chiesto il tuo intervento”

“Ma dato che sono il diretto interessato e non mi piace che si parli di me e di ciò che mi riguarda in mia assenza, verrò. Severus insomma la vuoi smettere di proteggermi??!”

“Vai incontro a cose che non immagini neanche!”

“Sono io che scelgo questa via. Lo vuoi capire??”

Il professore dovette cedere a quelle parole.. stavolta non l’avrebbe avuta vinta… sapeva che Draco avrebbe preso parte a quell’incontro con o senza il suo assenso.  Non poteva più proteggerlo e metterlo in guardia da un destino che si era scelto da solo. Ormai era grande.. il piccolo ragazzino dai capelli biondi tiranti indietro che amava pavoneggiarsi davanti ai suoi amici , che seguiva il volere del padre  e lo cercava come conforto ormai non c’era più. Al suo posto un giovane ma molto abile mago dagli occhi di ghiaccio e i capelli un po’ ribelli che decideva da solo il suo destino. Solo ora gli sembrava così palese quel cambiamento.

Lo osservò risedersi sulla poltrona sempre senza distogliere lo sguardo dal suo… anche se i suoi occhi erano diventati ormai due fessure per il nervoso che lo divorava.

“L’8 gennaio… vieni nel mio ufficio… dovrò ancora vedere come poter far passare inosservata la tua assenza…” sembrava parlasse a se stesso, la sua voce era un sussurro.

“Bene. Dov’è previsto l’incontro?”

“Diagon Alley”

“Useremo una passaporta?”

“Non saprei… sono controllate…”

“Possiamo passare attraverso il platano picchiatore per arrivare fino alla stamberga e lì smaterializzarci… e non mi chieda come so del passaggio perché non ho intenzione di rivelarglielo” il ragazzo, intuendo negli occhi del professore la domanda gli servì già la sua risposta. Non gli avrebbe certo detto che usavano quel passaggio sin dal 3° anno di scuola per fare delle passeggiate notturne o, prima che lui imparasse a far apparire gli alcolici e le altre cose, per fare i rifornimenti per le feste del dormitorio… dopotutto era un insegnante!

“Mi sembra un buon piano…”

“Bene.. allora arrivederci Severus!”

Draco, senza attendere la risposta dell’interlocutore sciolse l’incantesimo alla stanza e vi si allontanò.

 

 

“Bre.. ti va di andare in biblioteca? Devo finire alcune pergamene per quella megera della McGranitt…”

“Sì.. prendo la borsa” la mora si alzò dal divano della sala comune su cui si era accoccolata a giocare con Lunayt.

“Ma dov’eri finito?” gli disse prendendo la mano di Draco nella sua.

“In giro”

“Dove?”

“Perché mi fai l’interrogatorio? Non ti devo dare spiegazioni su ciò che faccio!” la voce del serpeverde era risuonata nel corridoio vuoto che conduceva alla biblioteca.

“Draco vedi di calmarti hai capito?” Brenda era stata glaciale. Draco era il suo ragazzo, anche se da poco, e non voleva certo che le si rivolgesse così!

Entrò nella biblioteca, sistemò le sue pergamene e prese alcuni tomi di pozioni decisa a terminare i compiti assegnatele da Piton, senza degnare di uno sguardo il biondo che le si era seduto di fianco.

“Brenda… insomma hai finito di fare così?” i suoi occhi puntavano da un po’ la ragazza che non faceva altro che tormentarsi una ciocca di capelli e scrivere una pergamena con aria assorta.

“Così come?” gli occhi sempre puntati sul foglio…

“Guardami… ti sto parlando!”

“Ah.. ti sento ti sento!”

“Brenda guardami per la barba di Merlino! Non sopporto che quando parlo non mi si guardi in faccia!” era alterato. Quella ragazza se voleva riusciva proprio a fargli saltare i nervi. Finalmente alzò lo sguardo, sbuffando. Fissò i suoi occhi scuri cui le pagliuzze colorate davano una nota luminosa in quelli ghiaccio di lui.

“Dimmi Draco.. che c’è?”

-quando ci si mette è peggio di Piton a farmi imbestialire… ma un Malfoy non chiede mai scusa!! Ricordalo Draco!! Mai  chiedere scusa!!!-  “Non mi va che tieni il broncio” disse semplicemente…

La mora lo guardò stupita… “E quindi?”

“Quindi cosa? Non mi va e basta.. quindi  smettila di non guardarmi nemmeno!”

“Tsk… se sono delle scuse fanno schifo sai!?”

NON sono scuse… è solo che non mi piace vederti con quell’espressione da bambina scontenta sul viso… non rende onore alla tua bellezza” – Punto debole delle donne… ho colto nel segno- ghignò nella sua mente.

-Pensi che mi sciolga per un complimento mio caro Draco? Sbagli persona…- “Strano… molti ragazzi dicono che da arrabbiata sono ancora più bella…”

Il ghigno mentale sparì, la luce dei suoi occhi tremò per un secondo “Chi ha detto questo?!”

“Bah… Potter… se non ricordo male” ora era lei che se la rideva di gusto. Quella era la prima volta che vedeva su Draco gli effetti della pura gelosia.

Potter?”  ora le mani divennero prudevano, il sangue saliva alla testa… “E quando?”

“Al banchetto di Natale… perché?”

I suoi occhi erano divenuti due piccole fessure che sembravano dover lanciare un incantesimo per disintegrare il mondo intero… Potter… sempre lui a mettersi in mezzo in ogni cosa della sua vita! Tutte!! Ma Brenda no.. non la doveva nemmeno pensare!!! Si alzò con fare molto poco garbato facendo ruzzolare la sedia per terra.

“Dove vai?” la voce della ragazza riecheggiò vagamente nella sua testa… “Amore… aspetta…” lo aveva fermato. Aveva un sorrisetto stampato in faccia… si divertiva.. Ah! Ora il nervoso era alle stelle.

“Sei geloso?”

-che domande… certo che no… odio solo che quel verme lurido di Potter ronzi intorno a ciò che è mio… e poi non si può permettere di farti certi complimenti… insomma…-

“Allora… sei così geloso che non riesci nemmeno a rispondermi!?” con le braccia gli cinse il collo, gli sussurrava quelle parole a fior di labbra. Draco scosse la testa per riordinare i pensieri.

“No”

“No?!” un ghigno divertito. Molto divertito le incurvò le labbra. “allora torna a sederti con me…”

“Torno più tardi… devo… andare a fare una cosa…”

“Draco…”

“Che c’è?!” i suoi occhi si  spalancarono e fissarono quelli della mora che lo stringeva.

“Mi piaci quando fai il geloso sai?!”

IO    NON    SONO    GELOSO!!!!  Chiaro?” aveva scandito bene quelle parole… quasi volendo convincere anche se stesso.

“Ok… sarà.” Brenda liberò il biondo dalla sua presa e si riavvicinò al tavolo “Comunque se cerchi Potter è andato via stamattina con Silente… L’avevi dimenticato?”

Il ragazzo si fermò a quelle parole… non poteva nemmeno rompergli il naso! Che nervi! Uscì lo stesso a prendere un po’ d’aria. Gli avrebbe fatto sicuramente bene.

 

 

-Tsk..quando serve non c’è mai… Potter sei proprio inutile… - Draco stava passeggiando sulla riva del lago completamente ghiacciato. Alla fine, lui che doveva essere il ‘duro’ della situazione, si era fatto prendere da una crisi di gelosia. 

-Certo che si deve essere divertita Bre… ma che mi succede?? Io con le crisi di gelosia?? Ma figuriamoci…. Se il Lord sospettasse anche solo una minima debolezza come questa non mi farebbe certo entrare nella sua cerchia più ristretta di fedeli… e finirei come Severus… a fare la spia! Che squallore…- i suoi pensieri divennero molto più seri… la preoccupazione per l’incontro che sarebbe avvenuto tra tre giorni cominciò a salire piano piano…

Una palla di neve lo colpì in pieno volto riscotendolo dalle sue riflessioni.

“Bre… oggi hai deciso di farmi innervosire al massimo livello??” c’era una nota sarcastica nella sua voce… ormai si era tranquillizzato.

“Spiacente mio caro… ma non sono stata io!” la mora si avvicinò al suo ragazzo e gli tolse quella poca neve che gli era rimasta tra i capelli… inutile. Un'altra palla lo colpì… stavolta sulla nuca.

“Ahia!! Ma chi?? BLASIE! Sei tornato!”

Il moretto era appena arrivato ad Hogwarts e non si era lasciato scappare l’occasione di riempire il compagno di palle di neve vedendolo tutto assorto nei suoi pensieri!

“Ciao Drac-” una palla di neve lo colpì proprio in mezzo alla faccia non facendogli nemmeno terminare il saluto.

I due serpeverde cominciarono a bombardarsi come dei bambini. Brenda si era fatta da parte. Non amava mettersi in lotta con loro, si sarebbero coalizzati contro di lei sicuramente!! Però guardarli era uno spasso… erano arrivati addirittura ad incantare le palle di neve in modo che inseguissero l’obiettivo…

Dopo che si furono inzuppati per bene, decisero che sarebbero stati meglio a chiacchierare davanti al camino della sala comune o a pranzo!

 

 

 

 

“Beh… buonanotte ragazzi… sono distrutto.. e domani rincominciano le lezioni…”

“Buonanotte Blasie…” Brenda gli scoccò un bacio sulla guancia prima che questo si alzasse dal divano su cui era seduto con la ragazza e Draco.

“Hei.. da quando tutta sta confidenza?!” il biondo si finse offeso, l’amico fece le spallucce e sparì per il corridoio che conduceva alle stanze da notte.

“Dra..”

“Mh”

“Smetti di fare l’offeso! Andiamo a parlare un po’ camera tua… qui l’aria sta diventando un po’ pesante…” la mora accennava al fatto che erano rimasti solo loro due con tre o quattro studenti  del primo o secondo anno che provavano disperatamente a fare degli incantesimi che proprio non gli riuscivano… e Pansy che continuava a lanciare occhiate al di sopra del libro che stava leggendo.

“Ok.. andiamo”

 

Brenda si buttò sul letto, Draco le di sdraiò accanto. Era pensieroso… il giorno successivo era il giorno dell’incontro… era l’8 gennaio… avrebbe fatto buona impressione? Ci sarebbe stato lui in persona? O un semplice servo some Codaliscia?

“Hei… tutto bene?” la mano della ragazza disegnava ampi cerchi sulla schiena perfetta e muscolosa del biondo “Sei un po’ teso…”

“Sono solo stanco…” mentì. Ma poteva dirle veramente ciò che pensava? No, era troppo presto. Troppo.

“Dai.. togli la maglietta che ti faccio un massaggio così ti rilassi un po’…”

Draco ubbidì. In effetti un bel massaggio gli poteva fare solo bene.

La mora non era molto brava ma se la cavava… e poi massaggiare quella schiena così perfetta era anche stimolante… il ragazzo sembrava su un altro pianeta… ad ogni tocco o pressione di quelle mani sentiva una sensazione di benessere nascergli dentro… le sue preoccupazioni scivolarono via per lasciare spazio solo alla tranquillità.

Draco voltò la testa fino ad incrociare quelle pagliuzze dorate… “Vieni qui” un sussurro. Una supplica. Un desiderio.  Il desiderio di tenerla stretta a sé.

Brenda si accoccolò in quell’abbraccio ed entrambi si addormentarono.

 

 

 

 

 

Sera del 7 gennaio. Riddle Manor

“Mio Signore…”

“Codaliscia… Codaliscia… sai che ti dovrei uccidere…?”

L’uomo inginocchiato sul pavimento prese a tremare visibilmente, gli occhi acquosi gli si sbarrarono dalla paura. “M-mio Si-Ssignore i-io…”

“Non balbettare. Mi dai sui nervi!” Voldemort si alzò dal suo trono scuro e si avvicinò al servo scrutandolo con i suoi occhi rossi “un gufo… hai mandato un gufo! Che incapace…. Ma perché ti tengo ancora qui a strisciare ai miei piedi?!”

Codaliscia cominciò a singhiozzare.

“Zitto! Ho detto silenzio!”  Ma i singulti dell’uomo non ne volevano sapere di terminare.

CRUCIO!!” . il respiro gli si mozzò in gola… prese a contorcersi dal dolore.

“Così va meglio… comunque… per questa volta è andata bene… e domani presiederò io stesso all’incontro.. sono stato chiaro?”

“Sì, sì Padrone…”

“E ringrazia che non ti ho ancora ucciso… stupido verme!”

“Gra-grazie Mio Signore”

“Ora sparisci dalla mia vista…” Codaliscia si smaterializzò.

 

 

 

 

Brenda si sveglio di soprassalto. “Che ore sono??!”

“Bre, calmati.. sono le 6 e 15” Draco accanto a lei era perfettamente sveglio.

“Uf! Pensavo già di essere in ritardo per la lezione della McGranitt… perché non dormi?”

“Non ho sonno… e poi mi piace guardarti mentre stai dormendo”-Mi dai una sensazione di pace sconosciuta sai piccola?!-

“Ah sì? Non deve essere molto divertente però…”  la mora fissò quegli occhi che la facevano rabbrividire ogni volta che incontravano i suoi… erano celati da un’ombra scura… qualcosa lo preoccupava, lo teneva sveglio… ma evidentemente non si sentiva ancora sicuro di parlargliene… non importava. Avrebbe aspettato. Era una persona paziente. Poggiò la testa sul suo petto permettendogli di giocare con i suoi boccoli. Lei si riaddormentò.

 Draco continuava a fissare il soffitto del suo letto a baldacchino… proprio non riusciva a chiudere occhio. 

7 e 20. Decise di prepararsi. Facendo attenzione a non svegliare Brenda, andò nel suo bagno e si preparò.

Baciò la fronte della ragazza che dormiva ancora rima di uscire dalla sua stanza e dirigersi nell’ufficio di Piton.

 

 

 

  
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