Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Lady_blood    17/01/2011    3 recensioni
-Sebastian, quando la pianterai di seguirmi?
-Io non ti seguo.
-Ah no??
-No. Studio a fondo i tuoi movimenti.
-Sei un fottuto paraculo.
-Me ne rendo conto da me, senza il bisogno dei tuoi atteggiamenti scurrili, Veronika.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2:
Ciel

È ben risaputo da tutti che se una cosa deve andare male, andrà pure peggio delle nostre aspettative.
Anche di più lo è il fatto che tutti quanti sanno cogliere sempre i momenti sbagliati.. si, anche i demoni.
Infatti, prendere in braccio una ragazza completamente a me sconosciuta, portarla da uno shinigami innamorato del mio pseudo maggiordomo per cercare di convincerlo a sistemarle l’anima, e poi essere invitato a uscire dalla stessa non è esattamente l’ideale per un demone affamato e nel pieno di una crisi ormonale.
Ma torniamo alla visita.
“Oh, Sebas-chan!” mormorò languidamente Grell, abbraccicandoselo tutto. Povero Maggiordomo,
costretto.. ah, ma chi prendo in giro, era la scena più divertente che potevo sperare di vedere quel giorno.

Vidi Veronika leccarsi leggermente le labbra e irrigidirsi. Brividi e pelle d’oca attirarono il mio sguardo, e la strinsi piano per riscaldarla e lei avvampò. Sorrisi.
“Hai freddo?” chiesi, gentilmente, avvicinandola al mio volto.
Lei annuì, e vidi nei suoi grandi occhi viola il riflesso della sua anima. La fame mi attanagliò lo stomaco, ma feci sorriso a cattiva sorte.
“Beh, nonostante sia pieno luglio fa abbastanza freddo oggi.” Mormorai.
“Già..” rivolgemmo lo sguardo al cielo, e lo vedemmo più grigio del solito.
“Grell.. basta.. ti.. prego.. oddio.. LEVA QUELLA MANO… Non.. ma.. aspetta..” ridemmo piano guardando Sebastian lottare contro le mani di Grell.
“Grell.. smettila!”
“Oh, Sebastiaan… lo sai che mi devi ancora un bacio con la lingua, mio bel principe.”
“E pensare che Grell è più piccolo di Seb di novecentocinquant’anni..” mormorai, ridacchiando.
“Come scusa?” disse lei, inarcando un sopracciglio.
“AH, nulla, nulla. Grell, giuro che dopo Sebastian assolverà alla sua vecchia e cara promessa… però, puoi visitare questa ragazza? È flebile.”
“Debole.” Mi corresse lei.
“Sisi, debole.” Dissi, distrattamente.
“Ohoh… vediamo..” assottigliò lo sguardo e lo fissò sul seno della ragazza.
“Oh cielo.” Disse, portandosi una mano alle labbra.
“Cosa c’è?” esclamò lei, agitandosi su di me.
“Oh, cara mia, sei così fragile.. verginale.. oh cielo, sei un’anima d’oro.”
“COME DIAVOLO FAI A SAPERE CHE SONO VERGINE?” Urlò lei, alzando di scatto la testa, con l’unico risultato di colpirmi il naso con la testa.
“Ouch!” Esclamai, mollandola per tenermi il naso sanguinante.
Lei cadde a terra, ma si fece poco male visto che non ero molto alto.
“Hei! Ma ti pare modo di trattare una donna!” Grell la prese per un braccio, con il viso indignato. “Vieni, cara. Come ragazzo sei un frana, Phantomhive, anche se come demone non sei poi tanto male.” Arrossii mentre lo shinigami mi osservava come se mi dovesse fare una radiografia. Il mio avvampare fece avere la stessa reazione a Veronika. Cielo, che carina!
“Pha-Phantohive?!” balbettò lei.
“Si, perché?” esclamammo contemporaneamente io, Sebastian, Grell e Undertaker.
Aspetta. Ma da dove era uscito?!
“Ih ih ih..”
“No, perché nella mia vecchia scuola studiavamo la famiglia Phantomhive, visto che l’istituto era la sua residenza. Se si va in giro lì, si può ancora trovare roba dell’ultimo Conte. Anche del suo maggiordomo. Dalle foto, voi due siete uguali, anche se Sebastian è molto più giovane.” Disse lei con leggerezza.
<< Una scuola? Casa mia.. in una scuola?! Quale scempio! >> sorvolavo sul fatto, però, che la cosa più sconvolgente per me era il fatto che lei probabilmente studiava dove io mi lavavo, o dormivo. O mi.. ehm.
Sospirando dissi “Beh, perlomeno il diario l’ho bruciato.”
“Tu hai letto il diario di Ciel Phantomhive?”
“Ciel Phantomhive aveva un diario?!” scattò Sebastian.
“Ih ih ih, beata ingenuità..”
“Ovviamente. L’ho letto, si, ma non c’era nulla di significativo dentro. Poi, però, quando c’è stato l’Incendio di Lon… di casa mia, è bruciato. Me lo regalò mio padre.. “ dissi, malinconicamente.
Lei sorrise intenerita e mi si avvicinò. Mi accarezzò una spalla ed io distolsi lo sguardo. Mi metteva ansia, quell’umana.
Nel girare la testa, vidi Sebastian leccarsi i canini mentre annusava l’aria.
“Quell’anima.” Sillabò, e poi chiesi a Veronika
“Dove hai preso quell’anello?”
“Me lo regalò mia madre. Mi disse che mi avrebbe aiutato a, testuale, eliminare l’impuro.” Rise.
Anche noi. Però quelle parole ‘eliminare l’impuro’ mi risultavano familiari in modo inquietante, e per qualche stana ragione sentii un gelido brivido corrermi lungo tutta la spina dorsale.
“Cambiando discorso. Come mai studiate i Phantomhive? Credevo che di loro si fossero disperse le tracce.”
“In effetti è così. Abbiamo trovato maggior parte delle informazioni nell’Istituto maschile Trancy.”
“Anche casa sua?!” Esclamò ridendo Undertaker. Si, ancora ci è ignoto da dove sia spuntato. In tutti questi anni non è mai cambiato di una virgola..
L’Angoscia è il suo elemento.
“Beh, tutte le residenze importanti sono diventati collegi. Per fortuna la Residenza Phantomhive è mista.”
La mia mente ebbe sprazzi di immagini oscene e sconce e avvampai di nuovo.
“C-Credo che Veronika debba essere visitata.” Dissi, spingendola verso Grell che la abbracciò e la portò in una saletta graziosa.
Poco dopo, sentimmo i familiari gemiti di piacere di chi si fa riparare l’anima.
Che avevate pensato, eh?!
Appena Veronika uscì dalla saletta mi venne in contro.
“Va tutto bene? Come ti senti?” le domandai più per cortesia che per reale interesse, o meglio l’interesse c’era, ma per la sua anima e non potevo certo divorarla senza che lei me lo concedesse.
“Mi sento molto meglio, grazie, il vostro amico è un genio!” mi abbracciò affettuosamente e per un attimo mi sentii avvampare.
Io e Sebastian la accompagnammo fin sotto casa sua, grosso sbaglio, perché Veronika fece una cosa che avrei preferito evitare.
“Senti Ciel domani c’è una festa in un locale in centro, ti andrebbe di accompagnarmi?” mi chiese bloccandosi sulla soglia di casa sua.
Inizialmente pensai di rifiutare, ma poi, riflettendoci un attimo capii che probabilmente così avrei avuto più possibilità di avvicinarmi alla sua anima. “Va bene, domani non ho nessun impegno quindi posso tranquillamente accompagnarti” risposi sfoggiando uno dei miei sorrisi migliori.
“Allora ti aspetto alle otto! Non deludermi” così dicendo entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle.
Mi voltai a guardare Sebastian e sul suo viso notai una nota di disappunto, ma anche sorpresa, probabilmente si aspettava che rispondessi in modo scorbutico come mio solito; sarò anche piuttosto giovane come demone, ma di certo non sono stupido, e farò qualsiasi cosa per avere l’anima di quella ragazza. La voglio e non me la lascerò sfuggire…

 

*****Angolo autrice*****
Ecco il secondo capitolo di questa storia, questa volta non è tutta opera della mia collega, ho dato una mano anche io =) Entrambe speriamo che sia di vostro gradimento e che continuerete a seguirla e a recensire ^^ 

  
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