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Autore: Enio    18/01/2011    4 recensioni
“La verità si è fatta mito e leggenda. Ciò che creammo viene frainteso.
Sta in guardia contro la croce: saranno molti i tuoi nemici.
Messaggio recapitato. Ora lasceremo questo mondo. Tutti noi.
Non possiamo fare di più. Il resto è in mano tua Desmond. “
Genere: Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Desmond Miles , Lucy Stillman
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Mythi
( Miti )



Il silenzio e il freddo dell’alba avvolgevano Monteriggioni nella sua staticità, la nebbia circondava le mura e rendeva difficile la visuale del borgo per intero e nei dettagli, all’orizzonte nascevano i primi raggi di sole, portando con loro quel po’ di speranza che ormai nei cuori di molti si credeva perduta. Molti intitolerebbero questo momento “la quiete prima della tempesta”, io lo vedo un po’ come rituale, un rituale che anticipa il sangue che verrà versato. Se chiunque provasse a guardare con occhio esterno, si renderebbe conto di quanto stupida sia la mente umana nel lacerarsi a vicenda. E’ nella natura umana così come in quella animale.
Quel silenzio, così familiare. Sarà capitato a tutti di sentire quel silenzio, che paradossalmente ci reca fastidio, come se fosse un rumore assordante. Eppure il silenzio è silenzio, è sinonimo di nulla, ma la nostra mente non può accettare il nulla, tanto da arrivare a crearsi il qualcosa, il rumore.
E quello stesso rumore offuscava le menti dei mercenari; l’insuccesso, la famiglia, la morte. La paura guidava le loro menti al contrario del nostro non più giovane assassino. Non si può certo negare che mente e corpo fossero tesi, ma la bravura nel sapersi controllare lo distingueva da molti, un’abilità che avrebbe portato lontano, tanto lontano da non poterselo nemmeno immaginare.
Cesare era venuto per riscuotere ciò che voleva dopo numerosi ammonimenti e se non l’avesse avuto avrebbe sicuramente attaccato la villa. Vuole la guerra? E che guerra sia!

Sappiamo tutti che il Valentino era conosciuto all’epoca per la sua crudeltà e la sua ferocia, perciò non potremmo non immaginare in cosa consistessero i suoi ammonimenti o come tentasse anche il minimo approccio con gli Assassini. Diede ordine ai primi quattro plotoni, schierati parallelamente alle mura, a circa dieci metri di distanza tra di loro, di sparare i primi colpi coi cannoni; le prime quattro palle di cannoni arrivarono dunque, con una tale brama di devastare ogni cosa, ed effettivamente procurarono non pochi danni alle mura, alla villa, e al borgo. Dopo questi, il Borgia, avanzò seguito da una schiera di guardie papali alle spalle, al suo fianco la bella e lussuriosa Lucrezia scintillava colma sfarzi avvolta in un lungo abito rosso come il peccato, vellutato come il suo essere. Alla sinistra del Borgia, v’era un uomo dalle vesti e volto ignoti.
La notte, aveva ufficialmente ceduto il ruolo principale al giorno ed i primi raggi del sole, che uscivano dalla loro culla, sfiorarono spauriti la superba armatura del Duca, rifinita con decorazioni altamente pregiate e ne illuminarono il volto, un volto che per chi fosse stato appena più attento, avrebbe appreso che un certo senso di spossatezza balenava nelle sue scure iridi. Non v’era uomo più acuto di lui d’occhio e d’orecchio. Mai in alcuno, infatti, erano unite, come in lui, le più rare doti dell’intelletto con sì perfette facoltà animali.
E non appena raggiunse la porta principale, pronunciò a gran voce < Auditore! Vi ho avvertito! Sapete cosa dovete darmi oppure non avrò pietà nel far torcere i capelli alla vostra amata madre! ..una volta assediata Monteriggioni, è ovvio. > E l'eco della risata spaventò un gruppo di piccioni appollaiati sulle tegole delle case più vicine alla Porta.
Frattanto il nostro assassino aveva già da un pezzo lasciato la sua stanza, avendo indossato l’armatura di Altair, che pochi minuti prima era collocata addosso ad un manichino, dunque si diresse all'esterno ove incontrò suo zio che lo avvertì invano dell’imminente attacco.
< Insieme per la vittoria! > Ripete così, Ezio, l’istante prima di allontanarsi verso la parte opposta della fortezza, al fine di guidare i mercenari a ostacolare l’attacco nemico.
Giunto sulle mura, aiutò i mercenari a sparare con i cannoni per distruggere quelli nemici. Sparò il primo colpo, ma essendo scosso da tali avvenimenti, non riuscì a mirare perfettamente, dunque i proiettili arrivano a colpire il soldato impiegato al cannone nemico. Il secondo colpo fu di gran lunga migliore, mise fuori gioco il cannone. Seguirono allo stesso modo gli altri colpi che distrussero il resto dei cannoni..
La speranza, che un istante prima aveva trovato un piccolo riparo nel cuore di Ezio, adesso, non appena all’orizzonte sorsero sproporzionate catapulte in scuro legno guidate da ingenti drappelli di guardie, lo abbandonò lasciandolo solo nel suo vuoto, così come le sue iridi nere che si smarrirono nel vuoto della angoscia, un angoscia dedicata alla tanto amata madre, così come alla sorella, e tutta la brava gente..


Di quel giorno possiamo di certo dire che rimasero solo le rovine della ancor più affascinante e misteriosa Monteriggioni; i soldati del Valentino non si seppero spiegare come tutta la gente del luogo possa essere scomparsa così, senza lasciar tracce.





Quando, sfortunatamente per me, fui chiamato per continuare la seduta dopo aver pranzato, Lucy mi spiegò che grazie al nuovo animus e a nuove opzioni, erano riusciti a saltare moltissimi ricordi velocizzando il lavoro, poi, accennando un sorrisetto malizioso mi annunciò che per oggi avremmo lasciato perdere la seduta ma che avremmo continuato l'indomani.
< Perfetto! Grazie Lucy! >
< Non ringraziare me Desmond, tutto merito dei miei assistenti che hanno progettato quest'Animus. Và a cambiarti adesso, preparati che ti aspetta un lungo pomeriggio! > Mi ammiccò un sorriso e mi fece cenno di andare.


Quando mi recai al Campo vidi la sola figura di Victor, illuminata da raggi pomeridiani, pronta e scattante e come al suo solito in tuta, poiché non solo dirigeva gli allenamenti, ma durante quelli, preferiva allenarsi anch’egli.
< Desmond, finalmente! Quest’oggi vorrei attenzionare il tuo allenamento. Vediamo quanto siamo riusciti a fare questo mese. >
Gli ammiccai semplicemente un sorriso sincero, in quanto ero davvero entusiasta all’idea di potermi allenare invece di rimanere bloccato all’interno dell’Animus.
In effetti, io e lui iniziammo ad avere un rapporto abbastanza aperto ed amichevole. Ovviamente non mi parlò della sua missione in quanto considerata “top secret”. Non capivo ancora perché gli assassini mi celassero così tanti segreti, forse non l’avrei mai capito. Talvolta mi sorgeva il dubbio su chi fossero quelli buoni. Ma ricacciavo abitualmente quella sensazione indietro, perché sapevo che era infondata. Ma tralasciando questi fatti, Jane si dimostrava leale e divertente, a prima vista sarebbe potuto sembrare uno dei miei colleghi al bar, comunque un normalissimo ragazzo.
Però i suoi occhi celavano tanto, ed erano proprio quelli a regalargli un gran fascino. Non era italiano, diceva che fosse del Texas ma che si fosse trasferito in tenera età con i suoi genitori. In seguito scoprii molte altre cose sul suo conto. Giorno dopo giorno rimanevo sempre più stupito da ciò che apprendevo su di lui. Come un abisso, dai uno sguardo e ti perdi nell’intensità del buio. Le iridi scure spiccavano sul volto dall’abbronzatura dorata, erano delineate da un taglio tipicamente occidentale, il naso prorompeva nell’armonia del volto essendo lungo ma stretto e una piccola gobbetta nasceva proprio nell’attaccatura, ma tutto ciò lo rendeva paradossalmente bello. Gli zigomi erano sporgenti e le due labbra irregolari, di cui il labbro superiore era più spesso rispetto a quello inferiore, completavano il volto donandogli un’aria misteriosa. Era più alto e più muscoloso di me, senza che però eccedesse. I capelli corti e castano chiaro, ondulati lievemente, gli incorniciavano il volto.


Iniziammo il solito riscaldamento che consisteva in venti giri di campo e stretching. Poi ci dirigemmo al Poligono di Tiro dell’Ordine, lì mi accinsi a prendere la pistola divenuta ormai mia ma la grande mano di Jane mi placcò in tempo per poi porgermene un’altra di gran lunga migliore.
< Ellen mi ha parlato di come la prima volta hai rischiato di ucciderla.. > Ridacchiò sonoramente < Ma mi ha anche detto di come sei migliorato.. E voglio proprio vedere. >
< Amico non c’è bersaglio che io non prenda! >
< Staremo a vedere. >


Tenni a mente gli insegnamenti di Ellen e perciò mantenni la giusta posizione dinnanzi il bersaglio a venti metri di distanza, poi sparai andando a colpire la parte gialla. Jane mi guardava soddisfatto e mi spronò a continuare a sparare sugli altri bersagli: su 10 bersagli, 6 li presi al centro, 4 di striscio. Gli allenamenti erano intensi dopotutto, Ellen a un mese di distanza dalla partenza di Jane, era riuscita a fare di me un cecchino.. Ok ok , non esageriamo.
Ma comunque non si può certo dire che io non sia preparato a questa guerra.


< Mi devo congratulare con Ellen e ovviamente con te, hai fatto progressi! >


Mi allenai ancora per un’ora o forse due, poi Victor mi condusse in un altro edificio, dalla parte opposta a quello in cui ero.
Non appena aprì la porta, oltre quella soglia si materializzò una sterminata serie di ostacoli intricati tra di loro. Rimasi sbigottito perché finora non avevo mai visto niente di simile.. ma soprattutto così complicato.
< Tu scherzi.. !? >
< No, affatto.. > Seguì poi una risata. < Inoltre, grazie all’effetto osmosi, la maggior parte di questi può risultarti persino familiare. >


Jane rimase lì fermo, rigido, io per un attimo esitai poi mi avvicinai al ostacolo più vicino; c’erano tre percorsi, o forse quattro.. ma comunque tutti collegati, e disposti su più livelli.
Il primo era una non tanto semplice scalata su un muro bianco abbastanza alto, con minuscole rientranze che facevano da appigli, salendo bisognava appendersi su delle aste lignee, circa cinque, e giungere su una palizzata mobile, di cui si poteva cambiare velocità a comando.

Superata quest’ultima c’era un bivio, a destra ti recavi al livello superiore, a sinistra si continuava sullo stesso livello e bisognava traversare una parete sostenendosi su una piccola rientranza poi eseguire un salto della fede verso un piano sotterraneo.
Una volta lanciatosi il percorso si diramava nei sotterranei dell’edificio. Seguendo a destra invece, e salendo sul livello superiore, gli ostacoli si intensificano; dal tetto pendevano delle corde alquanto spesse, molto distanti tra loro. Ok qui mi ammazzerò sicuramente.


< Bene, vediamo quanto ci stai ad arrivare qui facendo tutto quel percorso > E Victor mi indicò il percorso da fare mentre prendeva il cronometro per dare inizio alla sfida. Si, era una sfida. La mia contro me stesso.
Iniziai.
Scalai il muro facilmente, mi appesi alle aste e avanzai fino ad arrivare alla palizzata mobile, esitai.
Quest’ultime accelerarono tutto d’un tratto. Avrei detto che fossero impostate al massimo. < Ahhh.. > I pali avevano un diametro alquanto stretto, al massimo potevo metterci un piede e mezzo, e si muovevano orizzontalmente l’uno verso l’opposto del seguente. Saltai sul primo e subito dovetti accostarmi al seguente, così feci per i rimanenti, ovviamente mi si presentò più volte la possibilità di cadere. Riuscii finalmente a oltrepassarle, dunque continuai il percorso con non poche difficoltà. Sudavo, e con le mani umide non riuscivo a tenermi sugli appigli.
Avrò fatto non so quanti tentativi per finire il percorso senza cadere una volta. Il mio tempo record fu 8 minuti e 34 secondi. Victor mi parlò della sua prima volta che si era allenato con questo percorso e mi disse che fece peggio di me. Il percorso è lungo e intricato, il record massimo è stato eseguito dal Maestro dell’Ordine, 2 minuti esatti.

Pensandoci, non avevo ancora avuto l’occasione di incontrare il Maestro degli Assassini, perciò chiesi a Victor chi fosse e se avessi la possibilità di conoscerlo, ma mi rispose che non era il momento e che come tutti, era alle prese con i Templari. In effetti questo era un momento poco probabile per incontrarlo. C’era altro a cui pensare.



Ero madido di sudore e stremato al massimo, i muscoli di tutto il mio corpo mi dolevano nonostante fossi abituato a pesanti allenamenti e l’acido lattico intorpidiva i miei quadricipiti. Victor fortunatamente notò il mio sfinimento e solo alla quarantanovesima volta che feci il percorso, pronunciò quelle fatidiche parole. Parole che mi sembrarono amorevoli in confronto alle parole che mi pronunciava la mia ex. La mia ex.. Da quando sono qui ho scordato di ciò che faceva parte della mia vita passata, non che lo facessi apposta, semplicemente non ne avevo il tempo: non durante il giorno, impegnato dagli allenamenti e dalle sedute sull’Animus, né nella profondità della notte, poiché sfinito dalle lunghe giornate, non avevo nemmeno la forza necessaria per poter concludere un pensiero o addirittura connettere più parole tra loro. Oggi più che mai, avevo voglia solo di rintanarmi nel mio letto, tanto comodo quanto provocatorio. Si, perché ti suscitava la voglia di rimanere a letto per non alzarsi mai più, peccato che questa fosse solo un’utopia, una fottutissima utopia.





< Lucy, credo di aver scovato qualcosa.. vieni a vedere. >
< Fa vedere Rebecca. >
Le voci delle due ragazze rimbombavano nella sala ormai ristrutturata a differenza del silenzio di Shaun, seduto in un angolo appartato a fare continue ricerche; l’edera non ricopriva più alcuna parete, le statue brillavano di luce propria, le pareti in marmo erano lucide e alcune spaccature tra le pareti erano diventate un pretesto per creare degli incavi, trasformati subito in librerie. Il centro della sala era occupato da una grande schermata, da cui convergevano tutti i PC. La luce proveniva da una serie di lampadine incastrate nel soffitto del locale, disposte esattamente a forma circolare.
< Ti ricordi che grazie al soggetto 16 siamo venuti a conoscenza di quegli artefatti? La spada impugnata da Alessandro Magno.. e dallo stesso Re Artù ? E lo scettro papale? Il frutto? Tutto potrebbe essere collegato in qualche modo.. >
< Si certo Rebecca, ma tutto ciò che collegamento potrebbe avere coi templi? >
< Forse, si tratta di una chiave.. per aprire i templi. Una mappa forse.. >
< Uhmm.. >
< Non so Lucy, tu hai detto che Al Mualim considerava Gesù come uno dei tanti che ebbero in mano quello strano potere.. Era sicuro, terribilmente sicuro che Gesù usasse qualche manufatto per compiere i suoi miracoli.. qualcosa come la Sindone o il Graal.. potrebbe darsi! >
Ma la Rebecca sognatrice fu subito smorzata dal realismo di Lucy.
<.. O potrebbero anche essere discorsi campati per aria, però non abbiamo altri indizi se non questi. >
< E’ vero > concluse in un attimo di delusione, poi si rianimò. < Sto facendo una ricerca su un certo Ur-Hekaw, un bastone di origine arcaica, per gli Egizi era una sorta di chiave verso i cieli, si dice che Iside lo abbia donato all'umanità come arma per respingere l'effetto di eventi pericolosi.. Potremmo iniziare da questo! >
< E in quale parte dell’Egitto dovremmo incominciare per trovarlo?! E’ una follia! >
< La leggenda narra che questo bastone fu nascosto all’epoca del Faraone Micerino.. > Rebecca fu subito interrotta da Shaun, che s’aggiunse col suo fare di chi sapeva tanto. < o Kakhet, uhmm.. si tratta della quarta dinastia egizia se non mi sbaglio. Antico Regno, si si. Queste cose sono scritte sui libri di storia, ma quello che non si sa, o che, a modo loro si reputa futile, è che egli era solito frequentare una profetessa. Ora.. normalmente la classe sacerdotale era interamente maschile però il Faraone permise solo a quest’ultima di poter entrare a far parte di quella classe. Di questa profetessa, Khentkaus, si sa che dal suo nome deriva quello della figlia di Micerino, poiché infatuatosi, la volle onorare ricordandola nel nome della sua amata figlia. La profetessa inoltre custodiva un tempio a Menphi.. il tempio di Osiride. Osiride.. che vi dice Osiride? >
< Osiride era un dio egizio. > Fece Lucy.
< Precisamente dio e guardiano dell’Oltretomba, sposo e fratello di Iside. E di Iside dunque, che ne pensate? > Continuò imperterrito Shaun.
< Beh, Iside è la dea della fertilità e maternità.. ma non vedo cosa ci sia di.. >
< Lucy, Lucy, Lucy. > Canzonò.. < La storia è piena di dettagli. Infiniti dettagli da cui trarre tanti, tantissimi indizi. Sentite qua, Iside e Osiride civilizzarono l’umanità insegnandole l’arte dell’agricoltura.. così come Prometeo aveva consegnato il dono della conoscenza all’uomo, tramite il fuoco, scatenando dunque, l’ira di Zeus. E questo cos’altro vi ricorda? >
< Beh.. il mito è sempre la stessa solfa.. >Rebecca tagliò corto, quasi fosse annoiata dal discorso di Shaun che subito ribattè. < Ti sbagli, sembra quasi che l’uomo si copi.. ma chi ti dice che qualcuno come Minerva, o anche chiamata Atena, o se vuoi Menrva, o Belisma, Sekhmet, Ishtar.. non esista davvero..? Pensa, tutte queste dee, un’unica persona. La verità è che l’uomo ha sempre avuto sotto i propri occhi grandi, immensi, ingenti reperti storici che parlano di questa “stirpe”. Noi li chiamiamo dei.. ma che vengano dai cieli? >
< Va bene, va bene.. Ho capi.. > Rebecca non riuscì a concludere la frase che la voce di Lucy la interruppe.
< Così come Adamo ed Eva ricevettero la conoscenza tramite la Mela!.. dal s..serpente.. però nella Bibbia il serpente è rappresentato come un malvagio e Dio è .. >
< Non possiamo sapere chi sia veramente il buono. Tutti o quasi tutti i miti narrano di un dio che non vuole far dono della conoscenza all’umanità. Ovviamente, ognuno ha le sue sfumature, ma la base è la stessa. Tutti i miti ci insegnano che la conoscenza ci era stata proibita. >





~ Angolo Autrice:

Salve ragazzi! Eccomi tornata! Chiedo venia! Vi ho fatto aspettare troppo!.. beh.. si, siete quattro gatti a leggere ( peggio di Manzoni coi suoi venticinque lettori XD)
Spero vi piaccia il capitolo..Beh ecco, voi che ne pensate riguardo la prima parte? E della parte finale?
Non sono molto convinta della parte dell'Allenamento di Desmond.. mmmm che ne pensate?
Spero di non avervi annoiato..( mi raccomando, dite anche questo nelle recensioni! u.u)!
Eeeeeh si! Avete visto questo gran miscuglio di religioni e miti.. Per quanto riguarda tutti fatti storici che trascriverò, alcune cose sarò costretta ad inventarle.. altre no.
Al solito, apprezzo le critiche costruttive più dei complimenti.. quindi non vi risparmiate.
ringrazio i recensori ma anche i lettori silenziosi! E ringrazio anche chi ha messo tra le seguite/preferite la mia storia. Non faccio la lista perché lo sapete voi. Sono davvero commosa :’)
Eventuali spiegazioni le aggiungo dopo e sempre qui!
A presto!

Testo rielaborato grazie agli utilissimi consigli di Micho! :)

Enio
   
 
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