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Autore: ichigo15    19/01/2011    0 recensioni
Ero a quella stupida festa da quanto? Circa quattro ore e mi annoiavo a morte, tutti a fumare o a bere ma chi non vuole che fa?
Scusate ma non posso mettere altro..spero vi piaccia^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera! Per quanto mi riguarda questo è l'ultimo capitolo, si finalmente smetto di scocciarvi ^^
Comunque non mi sono stancata di scrivere l'altra storia anzi ho gia due capitoli pronti, solo che in questo momento sono piena di compiti quindi vi lascio al capitolo e scappo!!


Chi è che fa tutto sto casino? Una fitta alla testa mi fa gemere, sento delle voci fuori e dei singhiozzi sommessi, ma cosa? Sento la porta aprirsi e chiudo gli occhi (sorry gesto involontario). -Credi che si sarebbe dovuta già svegliare?- un verso strozzato -Eve sono due giorni! Certo che si sarebbe dovuta svegliare!- (ma perché deve strillare cosi?) sento la porta cigolare e poi richiudersi ancora, -ehi ragazze nessuna novità?- (e questa voce di chi è?) un altro singhiozzo, (cosa diavolo sta succedendo? Si a regola mi basterebbe aprire gli occhi ma…) -di Nathan si sa niente?- (appunto mi hanno bloccata) sento un verso strozzato alternarsi con un ringhio, -ehi calme!- -scusa- -è solo che quel bastar…- -chi sarebbe cosa?- mi sento sobbalzare (perché sento di essere arrabbiata?) -tu brutto bastardo!- sento un tonfo, (credo di dover aprire gli occhi) o povera me.
Davanti a me ci sono Eve e Kay con i rispettivi fidanzati e anche (ehm che ci fa Nathan qui? Noi non ci odiavamo dalle elementari?), -datti una calmata, se ricordi l’ho chiamata io l’ambulan…- -e ci mancherebbe pure che la lasciassi morire!- (un momento! Chi dovrebbe morire!), purtroppo per me mi sento emettere un verso strozzato; prima di ritrovarmi cinque volti ognuno con un’espressione diversa. (l’ho già detto povera me?). Prendo fiato mentre Eve e Kay mi si gettano addosso, mi scappa un gemito facendole saltare in aria, -scusa!- gridano insieme, (ma gridare meno tipo?) -ragazze fate un po’ di silenzio!- ringhia Nathan guadagnandosi delle occhiate di fuoco dalle ragazze, mi schiarisco la voce, -Eve?- le faccio segno con la mano (mezza rotta tra l’altro) di avvicinarsi. Guarda Kay la prende per mano e insieme mi si parano davanti come per non farsi sentire dai ragazzi, lancio un occhiata dietro di loro e vedo che Dylan e Daniel sono usciti mentre Nathan è ancora li che mi guarda tra l’apprensivo e l’arrabbiato (cosa cavolo gli ho fatto poi, bo!); -mi spiegate una cosa?- chiedo io ancora fissandolo, sembra non sentire per fortuna. -solo una?- chiede ironicamente Kay, faccio un sorriso tirato -che ci fa Nathan qui?- urlo a bassa voce (lo so è un contro senso) loro mi guardano (ok perché adesso fanno finta di niente?) -ecco lui…sarebbe ehm, il tuo…diciamo ragazzo- spiega lentamente Eve guardandomi -che COSA!?- -J, calmati- (e da quando il mio soprannome è J? A si da sempre) lancio un occhiata verso Nathan che si agita nervoso sulla sedia prima di alzarsi e venirmi incontro (non sono nervosa! O porca miseria è troppo vicino!) -è il caso che voi due usciate- dice solo, loro guardano prima me, (cos’è vogliono chiedermi il permesso?) annuisco si girano e lentamente escono, -se solo provi a farla soffrire ti ritroverai senza una gamba- sputa Kay tra i denti, -facciamo due- continua Eve; poi si chiudono la porta alle spalle. Scoppio a ridere, (perché adesso mi guarda cosi?). -Ehi!- -ehi- che bel saluto (l’avete capito che è ironico vero?), tipo “ehi tu passami na birra” (ok, ok accontentiamoci) -senti- sbotto, (perché non parla? Eh? Eh? Viene in ospedale, almeno credo sia un ospedale, e non parla?) -si può sapere che vuoi?- lo vedo strabuzzare gli occhi e guardarmi come uno stoccafisso (questa mi piace è la battuta di Peter Pan ci ho riso per mezz’ora). -Come cosa voglio?- dice lui (ma è scemo!) -si cosa c’è? Per quanto mi ricordo tu non mi hai mai potuta sopportare- affermo -o sbaglio?- mi guarda sconvolto -eccoveramentenoistavamoinsieme- dice tutto d’un fiato (solo una parola, EH?) credo che la mia espressione sia molto esplicita perche lo vedo prendere fiato, -noi due stiamo insieme- si passa una mano tra i capelli (ok perché è cosi sexy?) -almeno fino a due giorni fa?- ok adesso sono io quella sconvolta, -ehm traduci? Scusa ma mi sono persa una parte della storia- sorride, un sorriso triste sul suo viso da angelo, si siede sul bordo del letto e con una dolcezza incredibile mi prende la mano.
 
-Wow mi sono persa parecchio- sospiro, nella mia mente si fa largo una strana musica, lo sento irrigidirsi e stringere la mia mano -quindi noi stiamo insieme da quella festa- chiedo, (perché questa musica mi ricorda qualcosa?) -si però ecco credo che dovremmo lasciarci- (dite che se faccio finta di dormire ci casca?) lo guardo -perché?- domando, solo ora vedo il bagliore al suo orecchio; cerco di alzarmi, aiutandomi con le braccia e per fortuna ci riesco senza umiliarmi ancora, lo vedo guardarmi interrogativo e gli sorrido, (da quando sono cosi?) sono davvero troppo vicina, il mio viso davanti a suo. Allungo il braccio e sfioro l’orecchino, rigirandolo appena, c’è inciso qualcosa all’interno, -my love will be forever- leggo ad alta voce, (ok non sono un asso in inglese ma questo lo capisco). Sento il sapore salato delle lacrime in gola prima di sentire realmente la canzone che aleggia nella stanza, (my immortal). Sento gli occhi offuscarsi e una strano sogno, una specie di ricordo lontano riaffiorare sulle mie palpebre chiuse.
 
-Che canzone è questa?- -My immortal- -cavolo è triste- -già sembra una di quelle da colonna sonora di film tristi-… -ha rifiutato- -wow sarà andato contro i suoi principi- -non dire cosi è stato…dolce-…-quindi lui ti piace davvero?- -credo che…ecco, mi sa che mi sono innamorata-...-ho visto Nathan- -era in laboratorio con Sophie-
 
Riapro gli occhi è stato un secondo, un solo secondo, ma adesso ricordo tutto. Mi stacco di colpo e ricado sul letto, -perché l’hai fatto?- chiedo guardandolo tra le lacrime (è contro i miei principi piangere davanti a qualcuno, ma non riesco a fermarmi) -tu hai detto di…- si ferma la voce fredda e pungente, -credo che dobbiamo fare una pausa- -che bello insieme da quanto? Tre giorni? Che record!- dico ironicamente, sembra trapassarmi con lo sguardo, -mi riferivo a me testa dura- (questa sono io! La ragazza dal cuore di ghiaccio che non crede a nessuno, sarebbe dovuto essere sempre cosi) -già come al solito, ti riferisci sempre a te stessa!- dice alzando la voce ma usando sempre il suo tono freddo, si alza lasciando la mia mano, (sento freddo adesso che non è più accanto a me) impreco mentalmente; e mi impongo di rimanere concentrata, mi guarda ancora -è vero parlo sempre di me, ma solo perché tu non parli mai di te- sbotto io alzandomi di scatto da quel letto (non chiedetemi come ho fatto) -stai giù che sei ancora convalescente- sbraita venendomi accanto, poi sembra ripensarci e fa un passo indietro, (ah adesso balla pure) roteo gli occhi al cielo, -io sarò ancora convalescente ma almeno questo tra qualche giorno mi passa- dico guardandolo dritto negli occhi, -a te invece la stupidità non sparirà mai- -come? Cosa?...- balbetta -sono le uniche parole che conosci?- lo sbeffeggio mettendomi le mani sui fianchi (si ora sembro una “so tutto io”); lo sento grugnire qualcosa prima di ritrovarmi tra le sue braccia e con le labbra incollate alle sue.
-Mi dispiace, era l’unico modo per farti stare zitta- sentenzia, mossa sbagliata! Gli butto le braccia al collo e lo riavvicino, -mi dispiace- soffio sulle sue labbra, -era l’unico modo per farti capire quanto ti odio- lo sento sorridere -e tu le persone che odi le baci cosi?- chiede mettendomi le braccia intorno hai fianchi e stringendomi a lui (non sento più il vuoto che c’era prima, o povera me sono diventata come quella di Twilight!) -bè a dire la verità il primo ragazzo che ho baciato sei stato tu- dico staccandomi leggermente -anche se tecnicamente sei stato tu a baciare me! E ancora non ho capito perché!?- adesso sta sorridendo (ma non stavamo litigando fino a due secondi fa?).
Sento le sue mani sotto la mia maglietta e mi ritrovo sdraiata sul lettino, (ehm si, meno male che le tende sono chiuse…) -perché?! Ma non te l’ha mai detto quello stupido di mio cugino?- -eh?- -love is forever- mi dice prima di baciarmi ancora. La mia lingua incontra la sua, mi stacco due secondi per prendere fiato, -ok ma che centra tuo cugino? E tra l’altro non lo insultare!- scoppia a ridere mentre lentamente mi leva la maglietta (ok e questo cosa mi significa?) -ti ricordi il giorno del mio compleanno?- annuisco -gli ho chiesto di farci rimanere soli in camera per dirti che ecco…per parlarti- (sbaglio o sta tergiversando?) sorrido -infatti mi ha detto di andare in camera tua e sono salita- dichiaro -ma tu eri piuttosto occupato- ringhio, -ecco quella ragazza mi è saltata addosso, era piuttosto sbronza- cerca di spiegare, (credo che lo sguardo scettico renda l’idea) -e io dovrei credere che quella ragazza era sbronza e ti è saltata addosso? Quando tu aspettavi me?- il mio tono rasenta lo stridulo, anche perché adesso la sua maglietta a raggiunto la mia (no come potete pensarlo non gli sto sbavando addosso!).
-È quello che è successo!- -ok mettiamo che ti credo, ma adesso spiegami perché eri in lab con la tro…ehm Sophie?- lo sento irrigidirsi -per quello che hai detto, ero…infuriato, davvero tanto- -o ma che carino- lo sbeffeggio -e sentiamo cosa avrei detto?- -lo sai benissimo!- (cioè ma si può litigare in un letto d’ospedale mezzi nudi e abbracciati?) -no l’amnesia mi impedisce di ricordare vorresti spiegarmi?-  -hai detto di non amarmi- dice guardando il mio reggiseno (credo che se non stessimo diciamo litigando lo avrebbe già tolto…non ho detto niente!) -io ho detto esattamente il contrario!- -no quando la tua amica ti ha chiesto se ti piacevo davvero tu hai rispondo di no- (aaaah…è scemo!) scoppio a ridere -Lo. Sai. Che. Sei. Un. Vero. Idiota?- dico intrecciando una ciocca dei suoi capelli con la mano, -eh?- chiede lui guardandomi stralunato (chupa!) -è vero ho detto che non mi piaci- lo guardo negli occhi e vedo un lampo di tristezza o forse rabbia, -perché è vero tu non mi piaci- mi appoggio al lettino con i gomiti e alzandomi un po’ lo bacio: non risponde, non si sposta, mi stacco leggermente -io ti amo-  vabè io l’ho detto…mi guarda sconvolto, prima di spostare i miei gomiti e levandomi il punto d’appoggio, scoppia a ridere, -non rider…- mi zittisce con un bacio, -ti amo- soffia sulle mie labbra. Credo di aver sentito la canzone dei Muse (love is forever) prima di diventare una cosa sola con Nathan. (Non è molto romantico farlo per la prima volta in un lettino di un ospedale, anche se in questo momento non me ne frega un caz…ehm niente, e poi abbiamo tutto il tempo di rifarci a casa mia credo che Kay e Eve passeranno la notte a casa dei loro ragazzi). 

Fine

Ok tiratemi pure quel che volete XDXD
Intanto mi defilo molto velocemente!

 

  
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