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Autore: Aching4perfection    19/01/2011    5 recensioni
-Lascia perdere gli elefanti rosa, io ce li ho in testa ancora adesso, e penso che stiano ballando la conga! Dai ragazze andiamo in cucina, ho bisogno di un caffè!
Così ci alzammo tutte e ci trasferimmo ciabattando in cucina, dove Hinata preparò premurosamente una massiccia dose di caffeina per tutte noi, che ci eravamo abbandonate intorno al tavolo boccheggiando come meduse spiaggiate.
-Allora Ino?- si rivolse a me la Hyuga versandomi il caffè nella tazza- ci vuoi dire perché l’amore fa schifo?
Presi un bel sorso di quella che ormai era diventata la mia droga e risposi biascicando le parole.
-Tanto per cominciare perché ha trasformato Ten in una pazza isterica che si sveglia allegra e pimpante di prima mattina
-Veramente é mezzogiorno e mezzo- s’intromise Sakura.
-Appunto e io che ho detto!
PROLOGO: QUI URGE UNA TATTICA
CAPITOLO UNO: LA TATTICA DELLA PREDA
CAPITOLO DUE: LA TATTICA DELL'ANIMA GEMELLA
CAPITOLO TRE: LA TATTICA DELLA GATTA MORTA
CAPITOLO QUATTRO: LA TATTICA DELLA DISPERAZIONE
EPILOGO: LA TATTICA DEL BASTARDO
Il prequel di Boom Demografico, come tutto accadde... cinque anni prima!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Shikamaru Nara, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un gioco da ragazze'
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La tattica della gatta morta


-NOIOSA! NOIOSA CAPISCI?!!
-Calmati Ino...magari hai sentito male.....
-HO SENTITO MALE UN CORNO!!! MA TI GIURO CHE QUESTA E’ L’ULTIMA VOLTA! APPENA LO INCROCIO E’ MORTO E’ UNA PROMESSA!!!!!!!!!
Mi trovavo a casa di Sakura, il mattino dopo la mia seconda disfatta: ero pienamente uscita dallo stato di catalessi che mi aveva stordita la sera prima, passando in tal modo allo stadio superiore della reazione, ovvero l’incazzatura più nera!
Mi ero svegliata nel mio letto ricordando di aver fatto uno strano sogno, un sogno nel quale quel farabutto di Shikamaru Nara in un secondo mandava a puttane tutto il mio cervellotico piano per conquistarlo; pensando a quel sogno mi era venuto da ridere, così le mie labbra si erano inarcate in un lieve sorriso. Ad un certo punto però avevo realizzato che il sogno era realtà... e non mi era più sembrato così divertente.
Quindi ora ero da Sakura, la quale ascoltava pazientemente tutta la mia infinita e spietata sfuriata contro Shika, Ten, l’amore, la seduzione, la fame nel mondo, la guerra, la pioggia ed il minestrone di mia madre!
-Ok Ino, ora calmati...
-NO!
Urlai come una bambina che fa i capricci.
-Ino...dai non fare la bambina...
-NO!
-Ino...
-NO!
-Oh, ma la finisci?!
-Scusa....sono ancora un po’ sottosopra perchè mi sono innamorata di uno psicopatico!
La mia amica corrugò la fronte e mi guardò comprensiva e materna.
-Ino...lo capisco che sei giù...ma non devi arrenderti alla prima difficoltà
-All’ennesima difficoltà vorrai dire!!
Urlai spazientita lasciandomi cadere sul divano.
-Ok il tuo piano di conquista si sta dimostrando più difficile di quanto credessimo... ma l’unica alternativa è arrendersi, e dopo tutta la fatica che hai fatto non ne vale la pena non credi?
-....si....
Abbassai gli occhi umidi e presi a fissarmi i piedi, che giocherallavano sospesi a mezz’aria.
-Dai Ino! Ti ricordi quando ci litigavamo Sasuke?
Riandai con la mente a qualche anno prima, quando io e Sakura avevamo cominciato ad odiarci e a farci la guerra per quel ragazzo tanto bello quanto sociopatico.
-Si ricordo... ma che c’entra?
-Sei stata un’avversaria formidabile, sul serio molte volte avevo perso le speranze di riuscire a batterti
La mia amica mi sorrideva dolcemente cercando di darmi un incoraggiamento.
-Ma alla fine non ti ho battuta Sakura... Sasuke ora è tuo
-Certo perchè quando se n’è andato tu hai perso ogni interesse, mentre io che sono masochista ho continuato a scodinzolare per lui!
Cara, dolce, insicura e autolesionista amica...
-Ok, ma anche ammesso che sia vero, resta il fatto che con Shika non riesco a combinare niente! Davvero io non so più cosa provare! Ho cercato di essere più dolce, di essergli più affine, e quel crucco non si accorge assolutamente di niente! Ma cosa devo fare spogliarmi nuda per attirare la sua attenzione??
-Ma certo è un’idea geniale!
Un’inquietante bagliore scintillava negli occhi della mia amica.
-...cosa?!!!!
Chiesi visibilmente preoccupata dalle sue intenzioni.
-Massì non capisci?
Sakura mi guardava tutta emozionata, con sorriso a 36 denti che ricordava l’espressione che ha Bugs Bunny quando architetta un piano malefico
-Cioè...tu vorresti farmi spogliare? ...Beh non era proprio quello che avevo in mente, ma se per te funziona...
-Ma no, che hai capito imbecille,il fatto è che non avevamo ancora pensato alla soluzione più ovvia!
-....quindi non mi devo spogliare...
-No Ino, fai funzionare quella nocciolina che chiami cervello! Rifletti: tu come ti sei accorta di essere innamorata di Shikamaru?
Improvvisamente la mia mente tornò ad un recente pomeriggio di fine febbraio: faceva incredibilmente freddo,gli alberi erano ancora tutti spogli, e il cielo era plumbeo...c’era odore di neve...Quel giorno ero sul balcone di casa mia, con Shika, che stava fumando; parlavamo del più e del meno ed io lo guardavo...come mi piaceva guardarlo...guardare la sigaretta fra le sue labbra morbide, la sua nuca scoperta, le sue spalle...e lo vidi cresciuto...lo vidi uomo. All’improvviso lui mi aveva guardata negli occhi e mi aveva rivolto uno dei suoi soliti sorrisetti sghembi. Ma quella volta, mi sembrò la cosa più sensuale del mondo, mi girò la testa dall’eccitazione ed il freddo sparì.
Scossi la testa e tornai al presente.
-Allora?
Mi incalzava Sakura.
-Ecco io...è stato quando ho cominciato a vederlo come un uomo, quando mi sono sentita attratta da lui credo...
-Ok... per prima cosa, dopo mi dovrai spiegare come si fa ad essere attratti da Shikamaru, dai... ha il sex appeal di un comodino scheggiato!
-De gustibus...
-Secondo:hai capito qual’è il problema? Probabilmente Shika ti vede ancora come la sua compagna di giochi, non si è ancora accorto che sei una donna!
-Il solito spirito d’osservazione...
-Devi fare il modo che si senta fisicamente attratto da te
Scattai in piedi terrorizzata e risposi con voce acuta agitando le braccia.
-Cosa sei pazza? No ma come faccio! Dai, è assurdo insomma... Shika è troppo complicato, è un tipo di ragazzo geneticamente modificato...e se non sono il suo tipo?
-Sciocchezze- sbuffò Sakura -è un uomo, qualsiasi donna è il suo tipo!
Sakura era da sempre una vera esperta della mente maschile, basti pensare che era riuscita ad incastrare Susuke, un tipo non certo facile e socievole!
Forse aveva ragione, e la dura verità è che gli uomini aprono gli occhi solo quando gli ci metti davanti un bel paio di tette...forse Shika, per quanto tutti lo ritenessero un genio ed un tipo eclettico, poteva essere tranquillamente ricondotto alla forma elementare di “essere con buona parte dei neuroni spostati ai piani inferiori”...Poteva funzionare.
-Si ma...allora che dovrei fare?
-Devi smetterla di cercare di capire a cosa pensa Shika e cominciare a capire con che cosa pensa, e fare quello che fai con tutti i ragazzi Ino...devi sedurlo!

PIANO C: LA GATTA MORTA

E così eccomi lì, in pieni preparativi per la festa di Lee, una festa a bordo piscina: l’ideale per creare l’atmosfera. Ero stata dal parrucchiere e dall’estetista, avevo girato ben 12 negozi per trovare vestito e scarpe abbinate adatti all’occasione, ero stata a dieta mangiando gambi di sedano per due settimane, ed infine avevo trascorso un’ora in bagno per dedicarmi al trucco. Perfetto.
Ora dovevo solo attendere che Shika e Cho passassero a prendermi, e che mi vedessero scendere le scale con il mio vestito attillato bianco e semitrasparente, la mini vertiginosa e il tacco 12, dopodichè i cari vecchi ormoni avrebbero fatto il resto.
Finalmente udii il suono brillante del campanello...il momento era finalmente giunto!!! Ma proprio mentre cominciavo ad esibirmi in una ridicola danza della vittoria, ecco che un dubbio atroce mi assalì: come facevo a fare la mia entrata se dovevo aprire la porta? Problema idiota direbbe chiunque, ma per una ragazza rincitrullita dall’amore che ha passato gli ultimi venti minuti in cima alle scale, in piedi sui tacchi a spillo, senza aria per poter tenere la pancia in dentro, e immobile per non rovinare vestito, trucco, e capelli...beh...per una ragazza che ha passato tutto questo vedere la propria entrata che le fa ciao ciao col dito medio è semplicemente catastrofico.
Fortunatamente le sofferenze patite avevano acuito la mia astuzia, così feci un’imbranata corsa giù per la scalinata in legno e, dopo aver evitato per un pelo di schiantarmi contro la porta, gridai:
-Ehy ciao!!! Scusate, ma non è che già che siete fuori mi ritirereste la posta?
In effetti ora che l’avevo detto ad alta voce non mi sembrava più una trovata tanto geniale, comunque ormai ero in ballo, quindi non mi restava che ballare...
-O...ok...-sentii rispondere Choji da fuori.
-Grazie mille!!!
Non appena ebbi sentito i suoi passi allontanarsi feci scattare la serratura, e con una corsa ancora più imbranata di quella di prima ritornai in cima alle scale e mi rimisi in posa: mani sui fianchi, una gamba leggermente piegata, pancia in dentro e poppe in fuori, ed un espressione in volto che sembrava dire “oh siete qui, non vi aspettavo così presto..”. Il campanello suonò nuovamente, allora io feci uno sforzo immane per nascondere il fatto che avevo il fiatone e risposi:
-Entrate pure...uff...è aperto!
E mentre lo dicevo per poco non mi era venuto un embolo!
La porta si aprì lentamente, mentre il mio cuore correva all’impazzata risuonandomi in gola...del resto non poteva che essere finito lì visto come quel vestito mi strizzava le tette! Ma ecco entrare Choji. Mi guardò dal basso verso l’alto e rimase a bocca aperta, con gli occhi che gli luccicavano dall’ammirazione.
-Oh Ino...sei bellissima stasera...
-Grazie caro- risposi con finta noncuranza.
Cominciai a guardare un po’ intorno, attendendo l’entrata di Shika, ma non riscontrando la sua presenza infine domandai:
-Choji...amicone...dove diavolo è Shika?!
-Oh non te l’ho detto?
-No non me l’hai detto!!!!
Le orecchie mi fumavano come in un cartone animato.
-Shika doveva passare dall’Hokage andando alla festa, quindi ci becchiamo lì
Rimasi interdetta per qualche secondo.
-Ci...ci becchiamo lì?
-Si ci becchiamo lì
-...Ci becchiamo lì...bene Choji...sai che ti dico? Se stasera dovessi bere un po’ troppo e cominciassi a fare cose imbarazzanti di cui potrei pentirmi, come baciare sconosciuti o picchiare gente a caso...non mi fermare, ne ho bisogno fidati! Ora andiamo a fare fiesta!!!
Ridiscesi le scale con l’eleganza di un camionista nel pieno di un indigestione e uscii di casa sbattendo la porta; ero così tremendamente incazzata che non me ne fregava un fico secco che Choji fosse ancora dentro.

Si fece mezzanotte, ero alla festa di Lee e sentivo un intrinseco bisogno di spararmi un colpo...Shika era arrivato alla festa mezz’ora dopo di noi e a stento mi aveva salutata...aveva passato tutta la sera seduto su una sdraio a trincare e sparare cazzate con i suoi amici idioti. Io avevo provato a bere con lui, e mi aveva detto di andarci piano o sarei finita in piedi su un tavolo a cantare “voulevuz cushè avec moi” con le scarpe in mano, avevo provato a farlo ingelosire flirtando con i suoi amici, ma avevo rimediato solo una pacca sul sedere (e non da Shika!!!), avevo provato a ballare sensualmente di fianco a lui, e mi aveva detto con la voce impastata che, cito testualmente, “disturbavo il suo pisolino”.
Nel mentre, come se non bastasse, le mie tre care amiche andavano via come il pane senza il minimo sforzo apparente: Hinata ballava con Kiba, mentre da lontano Naruto li guardava ribollendo di rabbia; Tenten stava limonando alla grande con Neji ed era quasi disgustoso per quanto ci davano dentro; per quanto riguarda Sakura...beh lei in giro non si vedeva, ed era sparito anche Sasuke...quindi probabilmente si erano imboscati al piano di sopra!
Guardavo queste scene con un misto di odio ed invidia, chiedendomi perchè mentre quelle facevano le ragazze allegre io dovessi rimanere lì, ad una festa piena di alcol e feromoni, senza poter combinare assolutamente niente. Mi sentivo come un cieco in un cinema porno!
Dopo svariati altri vani tentativi di smuovere un po’ quella specie di cataplasma per il quale il mio cuore palpitava, alla fine ero rimasta a corto di idee e mi ero scolata quattro mohito per trovare l’ispirazione. Fortunatamente questa non tardò ad arrivare, il suo nome era: Kiba completamente sbronzo. L’Inuzuka era arrivato ridendo come un cretino, mi aveva sollevata di peso ignorando i pugni che gli tiravo e aveva gridato:
-E’ l’ora del bagno!!!!
Udito quel grido di battaglia tutti presero ad incoraggiarlo e lo accompagnarono con un coro nella sua corsa verso la piscina. Fu così che nell’esultanza generale venni buttata in acqua.
Quando riemersi in superficie la prima cosa che pensai fu “Kiba sei morto, mi devi 100 euro di parrucchiere”, la seconda fu che il mio vestito bianco semitrasparente era ora completamente trasparente, che non portavo il reggiseno, e che il mio perizoma era fucsia.
Se fossi uscita dalla piscina in quello stato tutti mi avrebbero vista seminuda e mi avrebbero lanciato disgustose battutine a doppio senso per anni, eleggendomi a protagonista delle loro perverse e deviate fantasie adolescenziali...tutti...magari anche Shika...
-Ah ah, molto divertente ragazzi ora esco! Guardate tutti come mi ha ridotta il vostro scherzone! GUARDATE!
Man mano che salivo i gradini della scaletta della piscina, molto simile alla pubblicità del Brancamenta, vedevo i ragazzi intorno a me sgranare gli occhi, sbavare, sussurrare chissà quali porcate agli amici, addirittura uno svenne... ma quando mi voltai verso Shika alla ricerca del suo sguardo voglioso... lo trovai che stava dormendo.
Shikamaru Nara, l’uomo per il quale avevo appena fatto mostra gratuita delle mie grazie, era ancora preso dal suo “pisolino”.
Bagnata, infreddolita, e visibilmente umiliata recuperai un asciugamani, mi coprii, e implorai Choji di portarmi a casa.

********Note Dell'autrice********

Buona sera a tutti.
Questa era di sicuro la disfatta più umiliante per la povera Ino. Io, se avessi a che fare con un uomo ottuso come Shikamaru, come minimo lo avrei già preso a testate, altro che provare tattiche su tatti che si rivelano un disastro dietro l'altro!
La prossima tattica è decisamente quella di Ino!

Grazie infinite a coloro che sono stati così gentili da voler recensire questo capitolo. Grazie mille a coloro che hanno già inserito la storia tra i seguiti e le preferite e, ovviamente, a chi a deciso di passare per dare una sbirciatina al parto del mio bisogno impellente di scrivere!

Kiss by Aching4perfection!

   
 
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