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Autore: ste87    19/01/2011    6 recensioni
Questa è la mia prima ff in assoluto!! siate buone!cosa sarebbe successo se dopo il bacio che Bella da a Jacob in Eclipse, Edward avesse reagito in maniera totalmente diversa da come ci ha proposto la Meyer?e se Edward e Bella si lasciassero? scordatevi tutto quello che succede dopo eclipse! si ritroveranno? il loro amore è così forte da poter sopravvivere a tutto? lo scopriremo strada facendo.. intanto spero di avervi incuriosito!dal prologo: Il cancello all’ingresso del campus mi metteva di fronte ad una realtà che avrei dovuto sostenere da li a breve. Era come se ci fosse scritto BENVENUTA ISABELLA SWAN!
Era il cancello della“DARTMOUTH UNIVERSITY”.Sapevo che varcato quello sarebbe cominciata la mia nuova vita.Mi sarei dovuta lasciare tutto alle spalle per il mio bene perché continuare a soffrire non mi avrebbe certo riportato lui.
Scossi la testa cercando di rimanere con la mente al presente ma irrimediabilmente ecco passarmi davanti tutti i mesi appena strascorsi..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Contente di trovarmi di nuovo qua dopo così poco tempo?? Io spero di si.. e spero anche che non vi annoiate a leggere la mia storia.. ma dovevo una piccola promessa ad un amica e allora eccomi qua.. Romiiiiii spero ti piaccia! Anche se sono sicura che alla fine del capitolo mi odierai, come buona parte di tutte voi che leggete!! Ma non lo faccio apposta, è che mi escono proprio così i capitoli... bando alle ciance vi lascio alla lettura!! Ci vediamo sotto ♥

Capitolo 7 

 
Per quanto potessi sentirmi elettrizzata all’idea di passare un’ intero pomeriggio in compagnia di Jacob, sentivo qualcosa dentro che non mi dava pace. Era come se sentissi di star tradendo qualcuno.. e questo qualcuno aveva anche un nome, cioè Edward. O più precisamente, sentivo di star tradendo il mio cuore e i sentimenti che ancora così forti mi legavano a lui. Sapevo di non dover considerare importante quest’uscita, infondo non era la prima volta che io e Jacob passavamo ore e ore insieme , ma avevo paura che lui la vivesse in maniera diversa da come la vivevo io.
Eppure all’epoca avevo deciso di confessare i sentimenti che mi legavano a Jacob. Soprattutto il primo che doveva venirlo a sapere era Edward, ma ad oggi ero pronta a giurare che nessun sentimento avrebbe mai eguagliato quello che provavo per quest’ultimo..
Cercai di non permettere a questi pensieri di innervosirmi maggiormente. Era solo un’uscita tra amici. Punto!

Avevo appena finito di ripulire la cucina e subito corsi di sopra per prepararmi. Mi diressi in bagno, mi feci una doccia e mi vestii in maniera molto semplice. Jeans, camicetta e scarpette da ginnastica. Raccolsi i capelli in una coda e presa la borsa mi diressi al piano di sotto ad aspettare Jacob.
Quando il giorno precedente avevo informato Charlie che sarei andata con il mio amico a Port Angeles si era subito mostrato molto felice. E oggi a pranzo guardava ogni secondo l’orologio per sapere a che ora sarebbe passato a prendermi. Erano le 3 del pomeriggio e i colpi alla porta d’ingresso mi comunicarono il suo arrivo.. 
-ei Bella!- disse appena gli fui di fronte - sei pronta?-
-si prontissima.- e insieme uscimmo di casa
Mi misi comoda sul sedile della sua macchina e aspettai che partisse..
-sai credevo di dover aspettare un’eternità.. voi donne ci mettete sempre un sacco di tempo a prepararvi quando dovete uscire –  mi fece ridere quell’osservazione
-si hai ragione. Ma io non ci metto mai tanto tempo per prepararmi, sono fatta così. – dissi quasi in imbarazzo
-si, tu sei diversa dalle altre..- lo disse con tale intensità che dovetti abbassare la testa per nascondere l’imbarazzo.

Guidava tranquillante lungo le strade che ci portavano a Port Angeles. Niente a che vedere con la guida spericolata a cui ero stata abituata quando viaggiavo con Edward o con chiunque altro della famiglia Cullen. Mi venne quasi da sorridere a ripensare a quando in Italia Alice rubò quella macchina super veloce e correvamo spedite per le strade della Toscana.. sembra passato un secolo.
Durante il viaggio parlammo di tutto e di più, gli chiesi che cosa dovesse comprare e lui mi disse che stava aggiustando una moto ad un suo amico e gli servivano dei pezzi di ricambio che avevano solo in città. Arrivammo a destinazione che erano quasi le 4..
Jacob perse parecchio tempo in quel negozio e io gli stavo dietro. Lo sentivo parlare di cilindri, pistoni,freni, telaio... e mi divertivo a vederlo destreggiarsi con quei paroloni che per me non avevano nessun significato.
-mi dispiace che abbia dovuto aspettare così tanto.. ti sarai annoiata, pensavo che ci volesse di meno, scusa.- disse appena uscimmo dal locale
-ma no figurati, non mi sono affatto annoiata.. sei bravo, mi è piaciuto vedere come rispondevi ad ogni domanda del commesso, ti piace proprio fare il meccanico eh?-
-si, è una cosa che ho sempre voluto fare..- disse quasi in imbarazzo
-allora, ti va questo gelato??-
-certo! Siamo qui per questo..- risposi
-Si, ma prima vorrei portarti a vedere una cosa, se non ti dispiace..-
Lo guardai sorpresa, non era certo nei piani fare un’altra sosta.
-dove dobbiamo andare??- chiesi incuriosita
-in un posto che sono sicuro ti piacerà, è una sorpresa, quindi non riempirmi di domande..-
Ero affascinata dalla sua risposta. Aveva fatto aumentare la mia curiosità alle stelle.
-ok, sarò muta come un pesce.-
-no, dai qualcosa puoi dirla..- e gli scoppiai a ridere in faccia
Salimmo sull’auto e iniziammo a girare per le vie della città. Mi spiegò che per arrivare alla sorpresa dovevamo spostarci per forza in macchina perché si trovava quasi vicino al mare.. praticamente dall’altra parte della città.
-è un posto a cui sono molto affezionato- mi spiegò – purtroppo lo mettono in funzione solo nel periodo estivo e quando ero piccolo ci venivo sempre...-

Non sapevo cosa pensare.. vicino al mare c’era solo una cosa che riprendeva vita d’estate, me lo ricordavo bene perché anche io ci andavo quando ero bambina. Ma non poteva essere.. Jacob sapeva del mio stato d’animo e più di una volta parlando era uscito fuori che non avessi nessuna intenzione di dedicarmi a qualunque attività ludica, come uscire con gli amici,riprendere a frequentare ragazzi e quant’altro.. ma soprattutto ero stata chiara, niente Luna Park! E il fatto che gli avessi detto di aver intenzione di guardare avanti non significava riprendere a vivere così dall’oggi al domani.. Ricordo ancora quando un paio di settimane fa mio padre aveva intenzione di portarmici, ed ebbe la brillante idea di dirlo ad alta voce, diceva “Bella sarà fantastico vedrai, almeno ti riprenderai un po’..” in quell’occasione c’era anche Jacob e poté vedere personalmente la mia reazione.
Preferii aspettare prima di dirgli che avevo già intuito dove volesse portarmi. Magari mi sbagliavo, e avrei solamente rovinato il suo umore se gli avessi fatto capire che la sua sorpresa non saprebbe stata più un sorpresa.
Ma purtroppo non mi sbagliavo. Iniziò ad agitarsi sul sedile appena arrivammo nei pressi del parcheggio auto. Era come se avesse paura di una mia reazione..
-ok.. non arrabbiarti.. lo so come la pensi..-
-che hai intenzione di fare Jake? - mi stavo alterando, visto che sapeva come la pensavo non capivo perché mi ci avesse portato lo stesso.
-non voglio portarti tra le giostre a divertirti.. e non guardarmi così, come per dire “e allora che ci facciamo qui” perché voglio farti vedere una cosa e tu verrai con me..-
Era esattamente quello a cui pensavo..
-non ho nessuna intenzione di muovermi da qua dentro!-  e istintivamente arpionai le mani al sedile..si lo sapevo, stavo facendo la bambina.
- non fare la bambina adesso!- ecco appunto, come volevasi dimostrare.
-non sto facendo la bambina! Semplicemente non voglio venirci..-
-così mi ferisci Bella! Ti fidi talmente poco di me da non credermi quando ti dico che ti piacerà, e che il posto dove voglio portarti non ha niente a che vedere con i giochi, le giostre spericolate, i tiri al bersaglio e lo zucchero filato?-
Adesso ero veramente in difficoltà.. mi fidavo di lui?? Ma si, certo! E allora perché non dovevo credergli. Male che vada potevo sempre tornarmene indietro.
Mi rassegnai e mollai la presa dal sedile, aprii di scatto la portiera della macchina e scesi giù.
Mi raggiunse subito e iniziò a condurmi all’ingresso del Luna Park. Pagò i biglietti per tutti e due, e si beccò un’occhiataccia dalla sottoscritta..
-non preoccuparti, tu pagherai il gelato..- mi disse trionfante
Dopo poco arrivammo al chioschetto dei gelati, c’era un po’ di fila e dovemmo aspettare il nostro turno. Il Luna Park non era affollatissimo, ma non era neanche deserto. Tra un po’ ci sarebbe stato il tramonto e poi via tutti a casa..
Mi potei guardare in giro e notai con gioia che non era cambiato quasi niente. Ricordavo indistintamente il suono di mille Carillon vibrare nell’aria, il profumo inconfondibile di mandorle tostate e caramellate, lo zucchero filato..in quel momento vidi un bambino mangiare il suo con difficoltà, e ricordavo quando da bambina capitava anche a me. Era difficile mangiarlo, non senza imbrattarsi tutte le mani di zucchero e sentirle appiccicose fino all’inverosimile, e mio padre che cercava di ripulirmi mani e viso. Mi scappò un sorriso nel ricordare la mia infanzia e a quanto mio padre si sforzasse di essere un papà modello. 
-a cosa devo questo sorriso?- mi chiese defilato Jacob
-mmh niente, ricordavo che da bambina ci venivo spesso anche io. Era una delle cose che mi piaceva fare di più in compagnia di mio padre..-
-già, lo ricordo con gioia anche io..-
-prego signorina!- disse il gelataio con un vocione che mi fece quasi spaventare, non mi ero accorta che fosse arrivato il nostro turno.
-si.. si ecco un cono pistacchio e cioccolato, grazie.. e per lui..- mi interruppi non sapendo quali fossero i suoi gusti preferiti, stavo quasi per dire i suoi gusti preferiti.. lui  amava la fragola accompagnata alla vaniglia.. aveva pochi ricordi di quando era umano ma diceva che quello lo ricordava bene perché era anche il sapore della mia pelle e allora ogni volta che gli ero accanto non poteva fare a meno di pensarci, così un giorno me lo disse e allora non lo dimenticai più.
-per me vaniglia e cioccolato grazie..- disse Jacob al posto mio
-ei Bella ci sei?? Tutto bene?-
-si.. si scusa è che mi sono resa conto di non averti nemmeno chiesto quali fossero i tuoi gusti preferiti..-
-non preoccuparti.. e così abbiamo la stessa passione per il cioccolato, ma non sapevo ti piacesse il pistacchio!-
-si, e accompagnato al cioccolato è ancora più buono!- dissi con più naturalezza possibile senza fargli scorgere nessun turbamento.
Come d’accordo pagai io e piano ci allontanammo verso le giostre..
-vieni, è di qua..- e mi condusse nella zona laterale del parco dove faceva bella mostra di se un enorme ruota panoramica...
-è questa la sorpresa?- dissi mentre si avvicinava al banco per prenotare un giro
-si! E non immagini che spettacolo sarà vedere la costa tutta illuminata dalla luce del tramonto, è bellissimo ti piacerà!-
Non sapevo se dirgli o meno della mia piccola avversione all’altezza.. ma sapevo che con Jacob non correvo alcun rischio, e poi non volevo rovinargli la festa. Mi ritrovai ad annuire al suo invito, e lo raggiunsi. Era più raggiante di un bambino che vince un peluche gigante al tiro al bersaglio.

Mi prese la mano e piano mi condusse nella cabina. Il ragazzo addetto alla manutenzione chiuse per bene la porta e in meno di un minuto mi ritrovai sola con Jacob, in uno spazio chiuso e per di più lontano da occhi indiscreti..
Per un attimo potei notare come apparisse quella situazione vista dall’esterno.. e speravo tanto che Jacob non avesse fatto lo stesso ragionamento!
Dopo poco venne avviato il motore e la ruota partì..
Io mi sedetti su una delle panchine e continuai imperterrita a mangiare il mio gelato. Non volevo pensare alla situazione in cui mi ero cacciata. Jacob dal canto suo era più che rilassato e attendeva con ansia che prendessimo quota..
-Bella vieni a vedere.. è uno spettacolo!-
Mi alzai di malavoglia, non volevo lasciare il mio arpiglio sicuro. E di fatti come mi alzai venni quasi scaraventata a terra dalle oscillazioni della cabina.
-attenta, che fai? Così rischi di farti male..- e allora venne in mio aiuto
Mi accompagnò piano al vetro della cabina e mi trovai davanti uno spettacolo unico.. senza eguali!
Il sole stava per tramontare e faceva capolino in mezzo alle nuvole che gli stavano davanti e che venivano illuminate a loro volta dai raggi arancioni.. i gabbiani volavano sul mare, illuminato anch’esso dalla luce del tramonto..
Mi si fermò il cuore. Era un’immagine bellissima che pensavo di non poter mai vedere vicino la piovosa Fork, sicuramente era tutto attribuibile all’inspiegabile flusso di aria calda che ci investì durante quella settimana e che aveva contribuito a spazzare via anche l’ultimo banco di nuvole cariche di pioggia.
-Jacob è.. è semplicemente bellissimo!-
-lo sapevo che ti sarebbe piaciuto. Quando ero piccolo non volevo scendere mai da quassù, mi perdevo ad ammirare questo spettacolo per minuti interi e quando una corsa finiva subito ne ricompravo un’altra.- disse emozionato
-e adesso com’è? è cambiato a distanza di anni?- chiesi nel tentativo di prenderlo in giro
Mi prese per un braccio e mi fece girare
-veramente.. adesso è ancora più bello! Perché i miei occhi non arrivino subito alla luce del tramonto, si fermano prima.. ad osservare la creatura più bella di questo mondo..- e piano mi accarezzò una guancia
Caspitaaaaa!! E quella cos’era?? Una dichiarazione d’amore in piena regola? O era l’altezza che non gli faceva arrivare l’ossigeno al cervello e di conseguenza sparava cavolate? Optai per la prima ipotesi certa che ad un licantropo l’altezza non avrebbe procurato nessun sintomo strano..
Arrossii di botto non sapendo cosa dire e ritrovando il suo viso a pochi centimetri dal mio..
-Jake..- sussurrai a malapena. Ma era come se le mie forze fossero state annientate. Piano piano lo vidi avvicinarsi sempre di più, mettendo quasi fine alla distanza che ricopriva le nostre bocche.
Invocai un aiuto divino affinché mi venisse in soccorso, ma ero sicura di quello che sarebbe successo di li a poco.. ormai mi teneva ferma per le braccia con entrambe le mani e sentivo il suo calore vicinissimo sfiorami il petto.
All’improvviso una scossa alla cabina ci fece sobbalzare. Mi ritrovai ansimante alla ricerca di equilibrio che per fortuna non tardò ad arrivare proprio da una mano cocente che mi afferrò prima che potessi cadere a terra.
-stai bene?- mi chiese tutto preoccupato
-si, sto bene. Ma cos’è successo?-
-forse un blocco improvviso del motore, ma visto che la ruota non si è fermata sarà stato sicuramente una sciocchezza..-
-bene.. menomale, pensavo che la cabina stesse per staccarsi. Già mi vedevo schiacciata al suolo..- dissi con una risata isterica
-ah Bella.. credi davvero che lo avrei permesso?-
-mmh no! Ma il mio punteggio sul tabellone della sfortuna è aumentato sicuramente!-
Mi guardò e scoppiò a ridermi in faccia, e allora anche io mi unii a lui.
-mi dispiace per il gelato.. ti è caduto a terra..- abbassai il viso e notai il mio gelato tutto impiastricciato al suolo
-non preoccuparti.. non ne avevo più voglia.-
-senti.. quello che è successo prima..-
Lo interruppi prima che potesse aggiungere altro
-no Jake! Sta tranquillo, non è stato niente.-
-ho capito..- disse mestamente e si girò di spalle, ma potei giurare di aver sentito uscire dalla sua bocca un frase tipo “solo per te non è stato niente”
A quel punto eravamo arrivati al capolinea. La ruota aveva quasi compiuto il giro completo. Lo sentii sospirare
-ahhh come mi mancherà questo paradiso!-
-si anche a me.. ma ricordati, la prossima volta che decidi di farmi vedere il paradiso cerca di farlo con i piedi ben piantati per terra. Soffro di vertigini!-

***********

-grazie per la bellissima giornata..- dissi appena fummo giunti di fronte casa mia, vidi la macchina di mio padre parcheggiata al solito posto e visto l’orario non mi stupivo che mi stesse aspettando per la cena.
-figurati, è stato un piacere!-
-allora ci vediamo in questi giorni ok?-
-si va bene..-
Mi avvicinai a scoccargli un bacio sulla guancia ma improvvisamente mi ritrovai a baciare le labbra ardenti di Jacob. Si era girato nel momento esatto in cui mi ero avvicinata e adesso mi teneva il viso saldamente ancorato al suo.
Ero arrabbiata e cercavo di allontanarmi, ma più cercavo di farlo più lui aumentava la stretta.
Inaspettatamente mi ritrovai a ricambiare il bacio. Non fu urgente come l’ultimo che ci scambiammo.. ma era speciale lo stesso. Sapeva di casa e di sicurezza. Ero totalmente incapace di decifrare quello che mi stava succedendo.. ero partita con l’idea che stessi tradendo i sentimenti che mi legavano a lui, e adesso mi ritrovavo a baciare un altro uomo. Non sapevo se sentirmi in colpa o no, se sentirmi incoerente o no. Ma non volevo rinunciare ad un momento che mi rendeva felice. Non dopo che la mia nuova filosofia di vita portava il titolo di “vivi il presente”. Decisi di pormi quelle domande in un secondo tempo. Per il momento l’unico problema me lo ponevo nei confronti di Charlie. Non volevo che mio padre aprisse la porta e mi scoprisse a sbaciucchiarmi con Jacob di fronte casa sua..   e allora cercai di interrompere il bacio.
Lui mi lasciò andare ma non smise di tenermi il viso tra le mani.
-grazie..- disse solamente
-e di cosa?- chiesi al massimo dell’imbarazzo con le guance arrossate
-per avermi fatto vedere il paradiso mantenendo i piedi ben piantati per terra!-
Al quel punto sentii solo un rumore sordo.. era il mio cuore. Aveva ricominciato a battere!

METTETE GIU’ IL FORCONEEEE!! Mi ritiro in un angolino in attesa del vostro giudizio.. siate buone mi raccomando!!! Ringrazio sempre chi legge e recensisce e chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite e quelle da ricordare..
Alla prossima ragazze!! ♥

   
 
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