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Autore: Reghina    20/01/2011    2 recensioni
È una ZoroxRufy.
Storia a due capitoli, ritrovata per caso.
Ambientata subito dopo Enies Lobby.
La Sunny ha ripreso il suo viaggio, tutti i problemi sembrano essere stati lasciati a Water seven.
Robin però, ha un'ultima cosa da chiedere.
E Rufy non gradirà affatto la risposta di Zoro.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin, Roronoa Zoro | Coppie: Rufy/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'ZoroxRufy.'
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 La notte era tranquilla e la Sunny veleggiava senza intoppi.
Zoro si stiracchio, sbadigliando ampiamente “Maledetta Nami” borbottò, contrariato.
La navigatrice se ne fregava altamente che lui fosse stanco morto per tutta la faccenda di Enies Lobby, l'importante era che qualcuno facesse la guardia ai suoi tesori.
Dannata tirchia.
I suoi insulti alla ragazza furono interrotti da un lieve rumore di passi, al che subito Zoro tirò un po' fuori dal fodero la spada.
“Spadaccino-san?” il suddetto alzò appena un sopracciglio, riconoscendo Robin.
Rinfoderò la spada, chiedendosi che volesse da lui la donna.
Non avevano mai avuto un buon rapporto, anzi per dirla tutta non avevano mai avuto un rapporto e basta.
Zoro non l'aveva mai buttata in mare solo perché Rufy non voleva.
Ovviamente, adesso, con tutta la faccenda del Governo e del CP9 aveva cambiato idea su di lei, ma non c'era stato certo tempo per dimostrarlo.
“Ti ho portato del caffè” fece Robin, con un sorriso leggero, porgendogli una delle due tazze che aveva in mano.
Il Vice-Capitano l'afferrò con aria leggermente perplessa, borbottando qualcosa che doveva essere un ringraziamento, ma non la bevve.
“Se vuoi posso rimanere io a finire il turno di guardia” continuò l'archeologa, con tono quasi materno.
“Non serve” fece freddamente lui, continuando a rigirarsi la tazzina tra le mani.
Robin sospirò appena, sedendosi lì vicino “Ancora non ti fidi di me?” chiese, tentando di mantenere un tono leggero.
Zoro comunque poté giurare di aver percepito una certa malinconia.
“Figurati. Semplicemente è il mio turno” tentò di rassicurarla, leggermente impacciato“Ormai fai parte del gruppo” aggiunse.
“Vi ho causato solo guai” mormorò lei, fissando il liquido nel proprio bicchiere.
“Ora non esagerare. Rufy si è divertito” buttò lì, facendo finta d'ignorare che oltre a divertirsi Rufy fosse finito pure a un passo dalla morte.
“Posso farti una domanda?”.
Zoro era tentato di dirle che no, non poteva fargliela, e che se aveva ancora dubbi stupidi poteva anche andarsi di nuovo a consegnare al Governo così vedeva che loro andavano di nuovo a salvarla.
Poi però notò lo sguardo concentrato di lei, le gambe strette al petto, l'aria da bambina.
E sospirò “Spara”.
Robin esitò qualche secondo, prima di parlare con tono basso “Perché?” chiese, infine.
“Non mi metterò a farti discorsi su compagni e roba varia. Io non ti consideravo tale, quindi sarebbe ipocrita da parte mia” chiarì, brusco “Però...” la sua voce parve quasi addolcirsi, mentre continuava “Però il nostro Capitano ti considerava già una sua compagna e voleva salvarti anche a costo di andare da solo” sorrise appena, divertito “Non ti nascondo che mi pareva una pazzia, ma quando Rufy decide una cosa non si può far nulla per fermarlo. Potevano chiamarne anche venti, di Buster Call, lui ti avrebbe salvata comunque” sdrammatizzò, infine.
“Non ho mai conosciuto un Capitano più incosciente” ammise lei, sorridendo dolcemente “Però neanche una ciurma più fedele” aggiunse.
“Per noi non è altro che una sfida” spiegò Zoro “O almeno per me lo è. Fin dove sono in grado di seguire le mie scelte?” domandò, retorico “Riesco ad andare fino in fondo o al primo ostacolo me la do a gambe?” chiese ancora, divertito “Voglio solo vedere fin dove riesco a seguirlo. È la strada più difficile, ma allo stesso tempo è la migliore per raggiungere il mio scopo” concluse.
“Da come lo dici sembra che sfidare il Governo Mondiale sia una cosa all'ordine del giorno” fece notare lei, divertita.
“Siamo pirati” alzò le spalle lo spadaccino, con naturalezza “Marina e Governo Mondiale sono nostri nemici naturali. Come farebbe Rufy a diventare il Re dei Pirati se non li avesse contro?” scherzò.
“Non so se riuscirò mai a sdebitarmi con tutti voi” ammise Robin, con aria malinconica “Mi avete fatto venire voglia di vivere” confessò.
“Comincia con il chiamarci per nome” commentò lui, tranquillo “Smettila con formalità e distanze. Sei una nostra compagna, non un ostaggio”.
Robin parve rimanere stupita per un attimo, poi sorrise “Arigatoo...Zoro” lo spadaccino sogghignò, bevendo un sorso di caffè.
“Ringrazia il Capitano” disse, sicuro “Siamo tutti vivi solo grazie a lui” Robin annuì, mormorando un lieve 'Sì', prima di alzarsi.
Fece qualche passo in direzione della cabina, prima di voltarsi per ringraziare di nuovo.
Sorrise.
Zoro si era addormentato.

   
 
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