Riflettere
Ti sembrerò incoerente
Poco affidabile inconsistente
Ti sembrerò un’emerita idiota
Facili entusiasmi improvvisi avvilimenti
Domandami ancora una volta se piango
Se ogni equilibrio si è rotto nuovamente
(Carmen Consoli – Novembre ’99)
Dal
Diario di Nymphadora Tonks.
Caro Diario,
che
poi diario non sei…. No, mi dispiace per te, ho troncato le tue ambizioni? Non
sei un Diario. Mai posseduti diari io. Né segreti né pubblici . E’ un cosa troppo
impegnativa per me un diario. Bisogna prestare attenzione a ciò che ti succede
ogni giorno, ricordarsi di scrivere puntualmente qualche riga ogni sera…troppe
responsabilità. Non è assolutamente una cosa da me. Se fossi una persona
come…Remus, ecco, lui sì che avrà un Diario. Pile di diari accatastati in casa.
Memorie di se stesso da sfogliare nei momenti di nostalgia, molto romantico,
molto fascinosamente antiquato, molto Remus. Non deprimerti, come vedi qualcuno
che apprezza la categoria c’è ancora. Però io non sono fra questi, te l’ho
spiegato prima. Quindi mi dispiace, ma non puoi essere un diario. Vediamo di
ricominciare allora…
Caro
Foglietto che Ho Trovato sul Tavolino,
come
detto prima, non dovrei neanche star scrivendoti, ma sono chiusa qui dentro da
una settimana, non posso uscire, non posso avere contatti col mondo esterno a
parte tra le cinque e le otto, e la Guaritrice Professionale Ester non mi
concede neanche di respirare rumorosamente.
La
cosa mi sta tirando scema e quindi ho deciso di mettere per iscritto le cazzate
che spara il mio cervello, così almeno quando sarò guarita potrò rileggere il
tutto e forse ci riderò sopra (se non ti perdo prima, mio caro foglietto…).
Iniziamo col dire che ho un mal di testa atroce e mentre scrivo le ossa mi
scricchiolano in maniera preoccupante. Mi sento come se fossi stata sbattuta
con uno Schiantesimo giù per una scala; il che probabilmente dipende dal fatto
che io SONO stata sbattuta con uno Schiantesimo giù per una scala.
E
questo mi costringe a trangugiare pozioni su pozioni che hanno il colore del
vomito e anche il sapore del vomito. E’ la Guaritrice Professionale Ester che
me le dà, due volte al giorno. Dice che mi faranno passare tutti i dolori. Io
dico che mi faranno passare tutti i dolori perché a furia di berle morirò, ma
alla Guaritrice Professionale Ester non l’ho detto e non ho neanche mai fatto
storie per berle. Ha la stazza di un Greezly quella donna, e ha anche il
comportamento di un Greezly. Mi fa paura. C’era un vecchietto accanto a me fino
a due sere fa che continuava a lamentarsi del cibo, del servizio, dei
medicinali,del colore delle pareti, di tutto, e ieri mattina è semplicemente
sparito.
Secondo
me se l’è mangiato.
…E
poi dicono che quelli pericolosi sono i Lupi Mannari. Si vede che non hanno mai
conosciuto a Guaritrice Professionale Ester.
L’uomo
è una creatura stupida, caro foglietto, me ne rendo conto sempre di più da
quando io e Remus siamo “colleghi”. Mettono una come la Guaritrice
Professionale Ester in un ospedale, e un uomo sensibile e intelligente e colto
e spigliato e raro come lui deve vivere di stenti. Neanche fosse colpa sua se è
stato morso. Neanche si divertisse ogni plenilunio. Che razza di idioti. Se io
potessi scegliere a chi affidare la mia guarigione, ma che dico, la mia vita,
tra la Guaritrice Professionale Ester e Remus, non avrei alcun dubbio su chi
scegliere.
Ma
sto divagando! Pare che qualunque discorso io faccia finisca col parlare di
Remus. E’ strana questa cosa, e ultimamente mi succede sempre più spesso…Mah.
Adesso
però, davvero basta a parlare di lui, foglietto, perché pensargli mi collega
inevitabilmente a notizie troppo tristi da lasciar girovagare in testa…vediamo
allora, stavamo parlando…della Guaritrice Professionale Ester e…oh, al diavolo.
Troppo tardi. Adesso non riuscirò a scrivere più niente che non sia deprimente
e patetico. Perciò addio a te, Foglietto che Ho Trovato sul Tavolino, la tua
carriera si conclude qui, è stato un vero piacere.
N.T.
Ripensandoci,
anche parlare di avvenimenti patetici e deprimenti è meglio che fissare il
soffitto bianco e aspettare che si facciano le cinque, ora in cui arriva
Kingsley e si siede accanto al mio letto, e mi dice che non è successo niente
di eclatante e poi piomba in un profondo silenzio e rimane più o meno così fino
alle otto. Sì, foglietto, credo di essermi affezionata a te, e sono tornata per
mettere per iscritto i miei dolori. Lo dice anche il dottor Fredd. Lui lavora
qui, è un tipo dall’aria stitica con occhiali enormi e un beccuccio appuntito
da capra. Ha studiato la pizzicologia (una forma di medicina mentale babbana),
e sostiene che devo elaborare il lutto, devo parlarne fino a sviscerarlo, e poi
mi sentirò molto meglio. Si, si, SI: il lutto. Santo Cielo. “Il
lutto per la venuta a mancare del mio beneamato cugino di secondo grado”. Uso
le parole di Rufus Scrimgeour (è venuto tre giorni fa a portarmi una bandiera e
recitare due frasi di circostanza, fingendo un grande cordoglio da parte del
ministero per tutti gli errori di dodici anni passati. Una bella cerimonia,
foglietto, sì sì. Per poco non vomitavo.) perché non sono ancora capace di
scrivere quelle tre parole. Gli eufemismi sono incredibilmente comodi, lo sai?
Non sono bugie, ma ti nascondono la verità. Comodissimi. E se il dottor Fredd
sa che continuo a usarli mi spacca il cranio col suo bastone da passeggio,
perché sono nemici dell’elaborazione. Ma che importa? Io non lo metto per
iscritto che Sirius . non c’è più. Non sono capace. Dare a quella frase il
permesso di esistere, di sporcare il foglio…no, la renderebbe troppo reale.
Incredibile.
L’ho saputo una settimana fa, e ancora non lo accetto. Eppure non dovrebbe
essere così. Voglio dire…lo conoscevo appena, in fin dei conti. E’…Gesù…era mio
cugino, sì, dovrei essere triste, ma non dovrei piangere ancora dopo una
settimana. E’ solo che…se non fossi così impiastra. IO avrei potuto evitare che
succedesse. Stavo combattendo prima di lui con la sua assassina. Se solo non mi
fossi lasciata colpire… Il dottor Fredd la chiama sindrome del sopravvissuto,
dice che è normale in questi casi ma che devo cercare di superarla. Anche Remus
la pensa così.
E’
stato lui a darmi la notizia. L’ho trovato accanto al mio letto quando mi sono
svegliata (la Guaritrice Professionale Ester ha detto che nei giorni in cui ero
in coma veniva ogni giorno, anche per pochi minuti, a stare con me) e benchè
all’inizio non volesse, l’ho costretto a dirmi come fosse finita la battaglia.
Quando, dieci minuti dopo, finito il suo racconto, mi sono ritrovata a piangere
e singhiozzare come un cucciolo abbandonato ho capito perché non volesse
dirmelo. Aveva previsto che mi sarei sentita come se il mondo mi stesse
crollando sotto i piedi. Forse non aveva previsto che quando si precipita si
cerca subito un appiglio, perché l’ho sentito sussultare lievemente quando mi
sono stretta forte a lui. Sì, foglietto, hai capito bene, in circostanze
normali non lo avrei mai fatto, non siamo amici così intimi, ma in quel momento
mi è sembrata semplicemente la cosa più naturale del mondo, stare lì con la
testa affondata tra le pieghe della sua camicia, le sue mani poggiate sulle mie
spalle e il suo mento tra i miei capelli. Lui è speciale, foglietto…
Quando
ho riacquistato un barlume di lucidità e contegno mi sono allontanata subito.
Gli ho detto di vergognarmi moltissimo, perché dovevo essere sembrata una
bambinetta e perché gli avevo sporcato la camincia. Ha risposto di non pensarci
nemmeno, che non c’è niente di cui vergognarsi a piangere, a mostrare i propri
sentimenti, e che per la camicia…beh, avrebbe fatto pendant con il pantalone
infangato di quella mattina davanti al ministero. Non so come abbia fatto, ma è
riuscito anche a strapparmi un sorriso, molto molto piccolo ed effimero, perché
poi mi è venuta in mente un’altra cosa. Gli ho detto che era troppo buono con
me, quando invece avrebbe dovuto odiarmi perché sono una catastrofe ambulante,
perché era colpa mia se il suo migliore amico non c’era più. Lui mi ha guardata
un attimo come se fossi pazza, poi si è fatto serissimo, mi ha preso le mani tra
le sue e ha detto che non vuole mai più sentirmi dire una cosa del genere,
perchè moltissime persone, a cominciare da Silente per finire con Harry
passando da Piton e probabilmente anche da lui stesso, avevano colpe in quanto
era successo ma io proprio no. Ha detto che io sono stata coraggiosa, che mi
sono battuta contro un’avversaria palesemente più esperta, più forte e più
feroce di me, e che avrei potuto morire anch’io. E ha detto che lui, altro che
odiarmi, lui non avrebbe saputo che fare se avesse perso anche me.
Questo
mi ha lasciata di sasso. Credo che neanche lui avesse programmato di dirlo,
perché ha scosso subito la testa, stupito dalle sue stesse parole, e per
qualche secondo non mi ha più guardata negli occhi mentre parlava. Ma poi ha
ripreso a consolarmi dolcemente e normalmente, con tanta convinzione che credo
entrambi ci siamo dimenticati di quella frase almeno momentaneamente. Se ne è
andato solo quando è riuscito a calmarmi. Mi ha salutata dicendo che doveva
essere al Quartier Generale mezz’ora prima, ed ha fatto un commento su come
Alastor dovesse star dando di matto. Non me lo ricordo bene, ma ancora una
volta mi ha fatto accennare un sorriso. Ha anche promesso che sarebbe tornato a
trovarmi, ma da allora non l’ho più visto. Mi manca moltissimo.
Merlino,
foglietto, che fiume di parole…e siamo inevitabilmente tornati a parlare di
Remus. Vorrei sapere perché non riesco a togliermelo dalla testa. Vorrei sapere
perché non voglio togliermelo dalla testa… Veramente ne ho un’idea
piuttosto precisa, ma non la scriverò qui: mi fa paura. Meglio chiuderla a
doppia mandata e tenerla sotto stretta osservazione. Forse un giorno ti
riprenderò in mano e ti racconterò gli eventuali sviluppi, ma ora basta. Sono
stanca, su di te rimane poco spazio, e sono quasi le cinque. Addio Foglietto,
sei stato un confidente simpatico.
Domandina facile facile: cosa c’è che non va in questo
capitolo? Ditemelo voi, perché io proprio non lo so. So solo che più lo
rileggo, più mi fa SCHIFO. Lo trovo superficiale, sopra le righe, scontato,
melenso…insomma è carta straccia. Senza contare che ci ho messo davvero TROPPO
a scriverlo, ed ho odiato ogni singola parola, perché ho dovuto strapparla con
le unghie e con i denti dal Paese Delle Parole, e il risultato è ai miei occhi
un decoupage di termini alquanto pacchiano.
Ma Clara sostiene che il capitolo è geniale (o almeno
l’ha sostenuto per la metà che le ho fatto leggere) quindi forse la domandina
di prima doveva essere “cosa c’è che non va in me?” perché ho questo senso di
rigetto più o meno verso TUTTI i miei capitoli (anche se mai come questa
volta)…Beh, come direbbe Manzoni “ai recensori l’ardua sentenza…” fa schifo, è
geniale, o è semplicemente “un capitolo tra i capitoli”??
Rispondo alle recensioni, ma ragazze, sarò brevissima, ho
una marea di cose da fare e devo postare!!!
Call: e questa volta credo proprio che un altro “uaao” me
lo sogno, eh? Comunque, sei stata gentilissima nella recensione precedente, e
spero davvero di non aver deluso (troppo) le tue aspettative! Grazie
Tonks&Remus4Ever: No, non era una critica, mi
dispiace se ti ho offeso perchè non era mia intenzione. Volevo dire solo quello
che ho detto, cioè che mi hai lasciato un commento carino, che mi ha fatto
sorridere, senza scriverci un romanzo. Spero che continuerai a recensire!
LilyBlack: oddea, non è facile liberarsi di
te? devo preoccuparmi?? XD scherzo…grazie per la comprensione e per aver
continuato a recensire…spero di trovarti ancora! E a proposito, ho notato le
tue fic, sembrano tutte molto interessanti! Appena avrò un po’ di tempo correrò
a leggerle, promesso (adesso sono in un mare di mer…avigliose quantità di
pagine di storia da studiare ed esami da reparare -.-)
Klaretta: amore non offenderti ma visto che
ci si sente ogni giorno, quello che ho da dirti te lo dico a voce alta, non ho
proprio tempo di rileggermi il papiro che mi hai scritto per l’ultimo capitolo
e di pensare un risposta degna della mia Grande Capa adorata!! Un bacione, ti
adorissimo.
AleLupin: oddea, e qui Electra comincia a
piangere. Come faccio a rispondere alla recensione di una persona che con le
sue parole mi fa diventare ogni volta color rosso semaforo dopo aver scritto un
obbrobrio del genere? Ti prego perdonami, giuro che il prossimo capitolo sarà
migliore…
Elbereth: intuisco dalle tue parole che le
Remus/Tonks non sono proprio tra le tue fic preferite…il che mi fa dubitare
della tua sanità mentale XD scherzo, ovviamente, e anzi grazie per i bellissimi
complimenti. Ci metto molto impegno, almeno per quanto riguarda gli
stravolgimenti di carattere (la sintassi è solo un caso XDXD), e sentirsi
gratificata per tanto sforo è un piacere immenso. Grazie ancora, e spero di non
aver distrutto la tua opinione della mia fic con questo capitolo.
Grazie come
sempre anche a chi non recensisce perché farlo va contro i suoi principi
religiosi,
BUON NATALE
RECENSITE!