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Autore: ethelincabbages    20/01/2011    10 recensioni
Grimmauld Place non ti è mai sembrata così squallida e solitaria. Non c’è Kreacher a ingombrarti le orecchie con le sue lamentele continue; lo hai spedito a Hogwarts, lì forse sarà d’aiuto. E non c’è neppure la signora Black a strillare il suo disgusto per la tua presenza in questa casa: hai scaraventato il ritratto nello sgabuzzino. Non ti riesce di vivere in questa casa abbandonata da Dio e da tutti. Ma non riesci neppure ad andare via. È la tua punizione divina.
Raccontami di te, se hai voglia ancora di parlare,
un po' di verità stasera non può farmi male,
aiutami così almeno a non dimenticare
la vita che cos'è, raccontami, raccontami di te.

*Harry leggermente OoC*
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Oh, Harry

Il cigolio prodotto dai cardini di una porta ormai arrugginita e un bicchiere caldo di burrobirra sono i tuoi compagni per questa sera. Per tutte le tue sere.

Grimmauld Place non ti è mai sembrata così squallida e solitaria. Non c’è Kreacher a ingombrarti le orecchie con le sue lamentele continue; lo hai spedito a Hogwarts, lì forse sarà d’aiuto.  E non c’è neppure la signora Black a strillare il suo disgusto per la tua presenza lì: hai scaraventato il ritratto nello sgabuzzino. Non ti riesce di vivere in questa casa abbandonata da Dio e da tutti. Ma non riesci neppure ad andare via. È la tua punizione divina.

Grimmauld Place non è una casa in cui tornare alla sera, non è un posto in cui puoi aspettarti amore, famiglia, colori, e calore. Grimmauld Place non è la Tana. Ma tu all’amore, alla famiglia, ai colori e al calore della Tana ci hai rinunciato tempo fa. Quando hai rinunciato a comprendere Ginny, quando hai smesso di lottare per far funzionare il vostro rapporto. Perché Ginny non è lei. Non lo è mai stata, e mai potrebbe esserlo.

Amare la donna del tuo migliore amico. Harry Potter, hai violato il codice. E ora, ne sconti la pena. Grimmauld Place è la tua condanna.

Accendi la vecchia radio babbana di Ron - ecco un altro memento della tua colpa – sperando di trovare una qualche voce lontana che possa farti compagnia.

Harry Potter, tu non meriti compagnia. Hai tradito i tuoi due compagni più fedeli, i tuoi due amici più cari, innamorandoti di lei. E’ stato facile, non è vero? Innamorarsi di lei. La cosa più naturale del mondo. Il modo in cui ti sorride cercando di farti ragionare, il modo in cui si mordicchia il labbro quando si concentra su un libro, il modo in cui ti è rimasta sempre accanto; ogni maledetto anno a Hogwarts, ogni fottuta battaglia con quel viscido serpente, ogni stupida lotta con l’adolescenza o con la vita vera. Anche adesso, quando non meriti compagnia.

Senza avvisare salta in casa da quelle ceneri sparse, o bussa alla porta fino a quando non ti scoppiano le orecchie e sei costretto ad aprirle. O semplicemente, decide di buttare la sua educazione da una finestra, e appare di soppiatto nel salotto e ti sgrida fino a quando non abbassi gli occhi dalla vergogna.

Non ti fai sentire per settimane, scompari, non esci più con loro. Non parli più con loro. E cosa mai dovresti dire loro poi? I tuoi migliori amici. Li hai traditi.

Ti sgrida e poi ti prende la mano, con quel materno modo che ha di prendersi cura di te. E’ nel suo istinto. Ti trascina per la casa fino a quando non ti butta sul divano. Si siede accanto a te e vuol sapere come stai, cosa ti succede, come va il lavoro, e tutto il resto. Come se ci fosse un ‘resto’. E anche quando decidi che non hai voglia di spiegare un bel niente, lei resta lì. Ti guarda. Ascolta i tuoi silenzi. E certe volte ti sembra quasi che sia perfetto così.

E poi finisce sempre che la convinci a raccontarti di lei. Ti fa stare meglio sentirla parlare di sé, ti ricorda che il tuo sacrificio non è stato vano. Perché lei ama la sua vita.

Raccontami di te, se hai voglia ancora di parlare, 
un po' di verità stasera non può farmi male, 
aiutami così almeno a non dimenticare 
la vita che cos'è, raccontami, raccontami di te, 

di come riesci a respirare 
questi giorni soffocati dalla solita allegria, 
vuoti a perdere sui prati, che la gente butta via, 
questo tempo senza tempo, che non ci accarezza mai, 
dentro a un labirinto di cemento, questa fabbrica di eroi.
 

E ti ritrovi a sorridere. A sorridere della sua corsa impellente con le parole, dei casini al Ministero, delle fesserie di Ron, dell’ultima trovata di Molly per tenere sotto controllo tutti i nipotini. Oppure cambia tono all’improvviso e lei si arrabbia, e tu con lei. Certe volte è dura anche da quelle parti, quando tutti si aspettano di vederla diventare il più giovane ministro della magia di sempre, quando Rose non dorme per nottate intere, quando la vita va stretta persino a chi la ama, quando le chiedono di Harry Potter. E tu lo sai. Le chiedono sempre di Harry Potter.

Ma Harry Potter si nasconde, no? Ti nascondi. Sedici ore di corsa quotidiana contro i terroristi del mondo magico, sperando che, finalmente, qualcuno ti faccia fuori. E glielo dici. Non sai perché, ma glielo dici. E lei ti prende a schiaffi. Ti ricorda il fottuto sacrificio dei tuoi genitori. E ti ritrovi a maledire persino quella notte. Se solo fossi morto quella notte …

“Voldemort avrebbe distrutto tutto. Era questo che volevi?”

“Ed è questo che devo essere? Il braccio del bene. E niente più?”

“Oh, Harry.” Ecco un’altra cosa che non ti meriti. L’inflessione speciale che ha solo lei quando pronuncia il tuo nome, gli occhi grandi e scuri, velati dalle lacrime, e l’abbraccio stritola polmoni che ti tira fuori l’anima. “Quante altre volte dovremmo ripeterti che non sei solo?” Dimmelo tu. Non a nome altrui. Solo a nome tuo. “C’è un sacco di gente che ti vuole bene. Che ti ama. Ron, Molly, Arthur, Ginny, tutti gli altri, io.”

Raccontami di te, da quando mi hai lasciato solo, 
soffrendo più di me, spiccando il volo verso un'altra te, 
teneramente forte come sei,

insegnami a non vergognarmi mai 
d'innamorarmi dell'amore. 
 


E si ritorna a quel punto. A quando la guerra è finita, e vi leccavate le ferite. E tu credevi che ci sarebbe stato un domani, un meraviglioso domani di cui raccontare, un meraviglioso futuro su cui ridere di cuore. E poi ti sei accorto che le tue ferite non si curavano così facilmente, che il sorriso splendente di un’incantevole rossa dal cuore d’oro non ti bastava, che non era quello che volevi. Quello che volevi era sempre rimasto accanto a te, ma non te n’eri accorto. E adesso lei rideva tra le braccia di un altro, si arrabbiava per gli errori di un altro, e si coccolava le paure di un altro. Del tuo migliore amico.

L’amore non ti era mai sembrato così sbagliato. Così sporco. Così ingiusto.

Lei diventava sempre più bella, sempre più forte, sempre più felice. Hermione Granger conquista il mondo. L’avevi sempre saputo. Ron saltellava dalla felicità. E tu iniziavi a nasconderti, a vergognarti di te stesso. Perché se, forse, fossi riuscito a sparire, nulla avrebbe intaccato la loro perfetta felicità.

Raccontami di te, se sei riuscita a perdonare 
tuo padre che non c'è, non piangere, raccontami di te, 
di come riesci a sopportare 
questi eterni fallimenti di ogni splendida utopia, 
la processione dei rimpianti, nel freddo dell'ipocrisia, 
questo vivere aspettando che qualcosa cambierà, 
in questo indifferente girotondo, oltre questa libertà! 

 Ma la felicità perfetta non esiste. E mentre le coppie si amano, il mondo va a pezzi comunque. E non sei mai riuscito a sparire davvero, perché avevi bisogno di lei. E lei aveva bisogno di te, sì, anche di te, dell'amico traditore.

Eri lì quando il dottor Granger si è tirato indietro. Non chiama la figlia da sette anni. Non sai come sia possibile, ma se la tua Herm si confessa tra le tue braccia tu puoi solo lasciarla fare. Ti toglie il respiro.

Eri lì quando l’hanno costretta a mollare il C.R.E.P.A. e lei si è rimboccata le maniche e ha fondato la sua nuova associazione in difesa degli elfi domestici. Perché niente e nessuno può fermare le convinzioni di Hermione Granger.

Eri lì, a tenerle la mano, e a testimoniare di fronte a Dio del suo amore per un altro, a sentirti mancare e morire, a celebrare i tuoi errori, e la tua ipocrisia. Ma lei è felice e tanto ti basti.

Raccontami di te, adesso che ti sei sposata, 
di quanta vita c'è in quel bambino che assomiglia a te, 
perdutamente bella come sei

da questo sogno non svegliarti mai, 
lo sai quanto ti voglio bene.

Eri lì, dietro un muro del San Mungo quando hai sentito quel primo pianto felice, e il viso di Ron era impagabile. C’era un esserino tra le loro braccia. Piccola e innocente. Bella, quasi quanto lei. In quel quadro tu non potevi far altro che inficiare i colori. Vivi il tuo sogno, amore mio.

“C’è un sacco di gente che ti vuole bene. Che ti ama. Ron, Molly, Arthur, Ginny, tutti gli altri … Io ti amo.” Lascia il suo nome per ultimo, e te lo sussurra contro il timpano. Io ti amo. Le asciughi una lacrima. Forse è questa la tua più grande sconfitta, il tuo più grande rimpianto: ti ama, tanto quanto te. Ma lei è una vera Grifondoro, tu un serpente che tenta d’indossare una maschera da leone.

Si scansa, restate a fissarvi nel vostro amato silenzio. Sospira, e inizia a succhiarsi il labbro inferiore. Vuole dirti qualcosa.

“Sono … incinta.” Di nuovo. E tu ti perdi un battito in quel sorriso di pura felicità.

La tua felicità è un treno in corsa verso il mare, 
tu vivila per me, amore mio, raccontami di te.

Ti scocca un bacio sulla guancia e ti passa una mano in testa per scompigliarti i capelli. “Oh, Harry, dovresti passare dal barbiere ogni tanto sai?”


NdA: Ehi, son tornata all’ ‘ascolta, scrivi e pubblica’ come con Finché dorme l’Aurora e Quali colombe dal disio chiamate. Potrebbe risultare davvero avventata, frettolosa, molto spontanea e poco lavorata come storia, ma sapete I Beatles no? Take a sad song and make it better, remember to let her under your heart, than you can start to make it better. Così finché la scrittura funziona bene come esorcismo delle proprie emozioni, conviene usarla. La canzone è Raccontami di te di Marco Masini, dall’album Raccontami di te, i personaggi sono quelli che abbiamo imparato ad amare leggendo la saga di Harry Potter di J.K. Rowling. EDIT 14/03/2011: Pensavo di condividere con voi una delle mie 'recensioni' preferite, un commento che ho ricevuto da parte della mia sorellina minore che dopo aver letto questa storia, ha bussato alla mia porta, è entrata, mi ha guardato con una faccia allibita, forse disgustata, forse ammirata in qualche strano modo, ma vi giuro, ho amato quello che mi ha detto poi. Non molte parole, anzi solo tre: 'sei una stronza'. Con questo non vi do il via libera per insultarmi in maniera pesante nelle recensioni, anche perché andrebbe contro il regolamento di EFP, è solo per condividere con voi questo commento un po' particolare, ed essenzialmente lusinghiero per me, perché anch'io mi darei della stronza per tutto quello che faccio passare a 'sti due nelle mie storie XD, vuol dire che il messaggio arriva. Anche all'ultima persona che ti aspetteresti ... Un bacione!

   
 
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