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Autore: Silver_Hex    21/01/2011    4 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo 24.

War, part one.

Sirius e Hermione si stavano godendo quelle poche ore di tranquillità, che Hermione aveva passato addormentata tra le sue braccia. Verso le quattro del pomeriggio cominciarono ad arrivare quei pazzi disperati con cui divideva la casa e lo staccarono dai sui ricordi della notte prima.

Harry e Ron avevano passato alcune ore in accademia, Ginny, invece, era di turno al San Mungo.

Molly era andata a trovare zia Muriel, che aveva bisogno, di non si sa bene cosa. Nessuno temeva per la sua incolumità, ma diventava così opprimente e stressante che per zittirla era necessario, talvolta, assecondarla.

Arthur era al ministero, i gemelli a Diagon Alley e Draco Malfoy, per la gioia di Sirius, da mamma e papà, a Hogwarts per il compleanno di Lucius.

Finalmente un pò tutti avevano ripreso a fare una vita pseudo normale, ora che avevano il supporto del ministero, era tutto diverso.

Dung, al termine della riunione con il ministro e il capo degli auror, aveva accennato a informazioni su i possibili luoghi d’incontro e di ritrovo della nuova e rinata associazione di Mangiamorte, e da allora era letteralmente sparito dalla circolazione.

Nei giorni successivi erano state stabilite delle riunioni organizzative per programmare le “incursioni”. Il capo degli auror non ne sarebbe stato felice, ma non avevano intenzione di farsi da parte.

Lo spiegamento di forze era rilevante. Il capo degli auror stava organizzando in segreto delle squadre di elementi fidati.

Anche alcune reclute furono richiamate in servizio attivo, poiché due a caso, Harry Potter e Ronald Weasley, avevano fatto il diavolo a quattro per partecipare.

Si erano guadagnati un invito ad andare nell’ufficio del capo al ministero.

Trovarono la McGranitt intenta a chiacchierata con il loro capo, che dopo la riunione era rimasta evidentemente a Londra. Fuori dalla porta, invece, c’erano James e Arthur intenti a chiacchierare.

«Non siete ancora in servizio che già il capo vi richiama?» chiese James con un sorriso compiaciuto.

«Non ditelo a Molly.» disse Arthur facendo ridacchiare tutti.

«Siamo venuti per convincere il capo a farci partecipare all’azione.» spiegò Harry.

«Già niente punizione, almeno per questa volta.» aggiunse Ron.

«Fate i bravi.» disse James.

«Ci vediamo a cena.» disse Arthur.

Harry e Ron avevano appena bussato alla porta dell’ufficio di Dalton.

«Avanti, avanti.» disse la voce forte e decisa di Charles Dalton. «Sono Potter e Weasley.» disse poi alla sua ospite.

«Quando mi hai parlato di grane, non pensavo a loro due, dovrebbero essere ancora in accademia.» disse la McGranitt sottovoce.

«Buongiorno.» dissero entrambi appena entrati nella stanza.

«Sono tutto orecchie, cosa posso fare per voi?» chiese il capo degli auror osservando i due appena entrati.

«Vogliamo partecipare alle azioni.» disse Harry deciso, sapeva perfettamente che il capo degli auror era a conoscenza dei motivi di quell’incontro.

«Mm, no.» disse con semplicità quello.

«Ma non potete lasciarci fuori.» disse Ron, lievemente irritato.

«In teoria dovremo proteggervi.» replicò il capo degli auror con calma.

«Oh per favore, abbiamo affrontato di peggio.» disse Harry quasi sbuffando.

«Sì ed io ci tengo al mio posto.» replicò con sarcasmo.

«Fiato sprecato.» disse la McGranitt ridacchiando. «Son davvero contenta di non dover più aver a che fare con loro.»

«Andiamo prof non era sempre per colpa nostra, io amo la vita tranquilla.» disse Harry triste.

«No Potter, è solo nella tua natura andare in cerca di guai.»

«Tecnicamente sono i guai che hanno sempre trovato noi.» disse Ron ridacchiando.

«Weasley occhio a quello che dici, potresti rimpiangere le punizioni del professor Piton.»

Non si sa come e quando ma Minerva McGranitt da qualche tempo mostrava una sottile vena ironica e talvolta sadica.

Come non capirla quei tre, perché anche Hermione Granger era parte indissolubile di quel gruppo, avevano causato più danni in sei anni di permanenza a Hogwarts che molte generazioni di studenti.

«Signore possiamo partecipare?» chiese Harry imperterrito con voce seria.

«Potter cosa non è chiaro del concetto che voi siete sotto protezione. E come minimo se vi permettessi di partecipare mi ritroverei con mezzo ordine tra i piedi, no?» disse ridacchiando.

«Le informazioni provengono tutte dall’ordine. Direi che ci meritiamo un pò di sano divertimento.» disse Harry sbottando seccato.

«Mm direi che prima devo parlarne con il ministro.» disse con fare vago il capo degli auror facendo arrabbiare Harry e sorridere divertita la McGranitt. «In caso potrò aver l’onore di vedere il trio all’opera.» concluse con un ghigno perfido.

«Il ministro sa perfettamente che non resteremo con le mani in mano.»

«Lo so bene, dato che ha scaricato a me questa grana.» sbuffò Dalton irritato.

«Vuol dire che possiamo partecipare?» disse Ron sorridendo in direzione di Harry.

«La domanda giusta sarebbe: “Ve lo posso impedire?”.»

«Grazie signore.» disse Harry sorridendo felice. «Preside io e Sirius vorremo venire a Hogwarts per il fine settimana.»

«Solo voi due?» chiese la preside.

«Sì.» confermò Harry.

«Bene… A sabato Potter.»

«Grazie prof.»

Dopo che Harry e Ron uscirono dalla stanza la preside prese a ridacchiare.

«Caro Charlie, Kingsley ti ha scaricato una bella patata bollente.»

«Non ti preoccupare troverò il modo per ripagare il favore… C’è qualcos’altro che devo sapere?»

«Potter è la testa calda del gruppo, ma il signor Weasley e la signorina Granger sanno compensare egregiamente. Peccato che anche lei non abbia deciso di intraprendere la stessa strada.»  disse la preside fermandosi un attimo a riflettere su cos’altro aggiungere. «La signorina Granger ha davanti a se un futuro molto roseo.» terminò infine.

«A partire dal diventare la signora Black.» disse con un ghigno.

«Ah sono sorpresa quanto te. Non me lo aspettavo, ma sono felici assieme. Era dai tempi di Hogwarts che non vedevo Sirius così felice. Gli sono stai tolti dodici anni di vita.» concluse con tono severo.

«Ricordo bene quel giorno. Ero nella squadra speciale che l’ha arrestato. In quel periodo tante cose non funzionavano come si deve.»

«Sono molto soddisfatta del programma di lavoro del ministro…»

«Di cui fanno parte i tuoi pupilli.» rispose lui con lieve sarcasmo.

«Sì, e ne hanno ogni diritto.»

«Non lo metto in dubbio, ma…» replicò con tono scettico.

«Ma?» inquisì la McGranitt.

«Non capisco la vostra smania di elevarli alla gloria. Personalmente attenderò i risultati sul campo.» disse esprimendo le sue perplessità.

«Più che sconfiggere colui che non deve essere nominato? Farsi carico di enormi responsabilità. No questo non è da te!» sbottò lei incredula di sentire quelle parole.

«Troppo spesso grandi speranze si son rivelate meteore.» replicò massaggiandosi le tempie.

«Vedrai sarai talmente occupato a liberarti dalle noie che ti creeranno che non penserai più a loro come meteore.»

«Mi aspettano lunghissime giornate.»

«Suvvia se sono sopravvissuta io, ce la puoi fare anche tu. Charles non ti buttare giù prima del tempo.»

«Minerva è sempre un piacere parlare con te.»

«Quando posso, volentieri. Quasi, quasi do le dimissioni per chiacchierare tutti i giorni con te.»

«Se mai farai una cosa simile, mi assicurerò di tenerti alla larga da me.» rispose lui sorridendo.

«Ingrato.» disse la McGranitt allacciandosi il mantello.

«Per la mia prof preferita sono un ingrato? Ah questo non so se riuscirò a sopportarlo.» disse con tono fintamente offeso.

«Meno scene Dalton e non far tardi, Caroline ti aspetta per cena.» rispose dandogli una lieve pacca sulla spalla.

«Certo prof.»

«Se ci sono problemi…»

«So dove trovarti, specie per Potter e Weasley.»

«Esatto.»

Nel frattempo a Grimmauld Place faceva ritorno l’eroe. Avevano il permesso di scendere in campo.

Per tanto tempo aveva desiderato una vita pacifica, ma affrontare i nemici era quasi un bisogno fisiologico.

Harry e Ron progettavano di far “tornare” sulla retta via Hermione. Non avevano preso bene la sua decisione di non diventare auror.

Voleva coinvolgere anche Sirius, e aveva anche gli argomenti per farlo. Chi sa se facendo pressione sulla gelosia per il biondo, riusciva a convincerlo.

O forse sarebbe stato tutto inutile dato che Hermione quando prendeva una decisione, quella era.

In fin dei conti poteva fare tanto per la società magica come magiavvocato.

Kingsley era stato molto esplicito con loro tre e i piani per il loro futuro.

La verità era che lui e Ron avrebbero sentito terribilmente la mancanza della loro amica nella loro vita futura.

E a questo punto col cavolo che Sirius lo avrebbe aiutati.

Come previsto lo trovò nel salotto intento a cullare il riposo di Hermione. Poteva passare così anche un’intera giornata. Non si sarebbe mai stancato

«Ehi, ho appena parlato con la McGranitt, ci aspetta per sabato. Spero di non aver interrotto nulla.» chiese sottovoce.

«Come vedi dorme, e ho controllato non ha GiraTempo con sé.» disse Sirius parlando anche lui sottovoce. «Ron?»

«Doveva passare in negozio da George, ci raggiunge per la riunione. Dung?» chiese Harry.

«Non ne ho idea. Allora che altro ti hanno detto al ministero.»

«Abbiamo il permesso di partecipare all’azione.»

«Hn come se ci servisse. Quindi eri da Dalton?»

«Si è stato un colloquio proficuo.» disse Harry soddisfatto.

«Che ne pensi?»

«Tante cose sono diverse e mi pare che Dalton sia uno apposto.»

«Era nella squadra che mi ha arrestato.» disse con voce atona ricordando quella strana giornata.

«Non dovresti più pensarci. Ti hanno assolto, e per me lo sei stato da subito.» rispose Harry preoccupato.

«Era una semplice constatazione di fatto.» replicò senza particolare interesse per la cosa.

«Ci pensi ancora?»

«Ogni tanto. Ma ho te, lei, e da due anni James e Lily sono di nuovo qua a tenermi in salvo.»

«E Remus.»

«Remus è un santo, me, mia cugina…» disse ridacchiando piano.

«Beh sabato li rivedremo tutti.»

«Ti mancano così tanto?» chiese con lieve sarcasmo.

«Come se mancassero solo a me.» replicò a tono Harry.

«Che si fa in questi quattro giorni prima della partenza?» chiese Sirius.

«Organizziamo gli attacchi. Come ha detto Kingsley, no?» rispose Harry con ghigno perfido.

«Ero convinto che dovessimo aspettare l’invito.» disse Sirius.

«Non credo proprio. Le informazioni le forniamo noi, quindi organizziamo noi. Chi la sente poi Herm…» disse scoccando un’occhiata verso l’amica ancora addormentata.

«Meglio lasciare che dorma, ne ha bisogno.» rispose Sirius.

«Ehi ragazzi!» disse Dung irrompendo nel salotto beccandosi un soprammobile in testa da Sirius.

«Fai piano…» ringhiò Sirius.

«Scusa non sapevo che ci fosse la bella addormentata.» disse Dung allisciandosi i baffi e riponendo il sigaro in tasca.

«Fa meno lo spiritoso.»

«Tranquillo amico non te la tocco la ragazza.»

«Meglio per te…» disse Harry con un ghigno. «Potresti rimpiangere la compagnia di Kreacher.»

«Dannato elfo quando raggiunge i suoi simili?» chiese, alludendo alle teste appese nell’ingresso.

«Hermione non lo permetterà mai.» disse Sirius riprendendo a carezzare gli indomabili ricci.

«Avete già deciso la data?» chiese Dung con fare circospetto.

«La data?» chiese Sirius incerto sul senso della domanda.

Se avesse dovuto rispondere Kreacher sarebbe stata quella del suo funerale, ma per lui?

«Dai da amico… sai potrei darti una percentuale..» disse scoccandogli un occhiata complice.

«Di che parli?» ripeté un po’ seccato.

«Girano scommesse interessanti circa la vostra data di matrimonio. I più pensano che vi sposerete solo perché lei resterà in cinta. Ma io, amico, credo nel vero amore…» disse tra gli sguardi increduli dei due.

«Forse quella che rende di più, no?» disse Harry sarcastico.

«La cena è pronta. Devo andare a chiamare la signorina?» disse Kreacher apparendo nel salotto.

«La bella addormentata è qui.» disse Dung sollevandosi da terra.

Sirius con la bacchetta lo aveva fatto volare giù.

«C’è anche il ladrone… Ah se la padrona sapesse.» disse l’elfo borbottando mentre se ne andava.

«Basta così, qui è entrata gente peggiore. Arriviamo subito.» disse Sirius borbottando. «Ti raggiungo subito. Sveglio Hermione.»

«A dopo…» disse Harry uscendo nell’andito dove incontrò Arthur, James e la McGranitt.

«Herm, è ora di cena.»

«Cosa?» disse svegliandosi all’improvviso. «Se è uno scherzo, sappi che è di pessimo gusto.» disse strofinandosi gli occhi. Quando vide l’orologio e l’ora fulminò Sirius con lo sguardo.

«Andiamo avevi bisogno di riposare. Rischi un esaurimento. Andiamo ci aspetta una lunga nottata.»

«Te lo puoi scordare. Tu dormi in salotto.» disse mettendo il broncio.

«Non parlavo di quello.» rispose ridacchiando facendola arrossire. «Ma secondo me sarebbe solo uno spreco, se lo vuoi sapere.» disse tentando di darle un bacio.

«E allora a che cosa ti riferivi?» disse allontanandosi un po’ da lui.

«Riunione, Dung ha delle novità e il capo degli auror ci permette di partecipare alle azioni.» disse avvicinandola a sé.

«Hn loro permettono a noi, questa si che è bella.» rispose Hermione alzandosi in piedi per sottrarsi all’abbraccio di Sirius.

Se fosse rimasta ancora un po’ tra le sue braccia, a farsi coccolare e baciare, gli avrebbe perdonato qualunque cosa. Questa volta doveva sudarsi il perdono.

Sirius prese quel gesto come l’inizio di un nuovo gioco molto divertente, lui adorava andare a caccia. Se lei voleva essere rincorsa, beh lui non si sarebbe tirato indietro.

Ridacchiando alla vista di lei che si affrettava a raggiungere la porta, si alzò dal divano per seguirla in sala da pranzo. Una volta giunto là vide James ridacchiare.

«Che cosa succede?» chiese James avvicinandosi all’amico.

«Caccia.» rispose Sirius con fare enigmatico.

«Caccia?» replicò James.

«Ha dormito tutto il pomeriggio e non ha studiato, quindi si è arrabbiata con me perché non l’ho svegliata. E per punizione ha deciso di sfuggirmi.»

«Quindi caccia.» rispose James ridacchiando. «Occhio sono tremende quando decidono di fartela pagare…»

«Ramoso, vecchio mio. Sai che mi divertono queste cose. E poi guardala ti pare una che può resistere troppo a lungo senza di me.»

«Ahah questa poi… I ruoli s’invertono amico, come te a Hogwarts ora te lo dico io, abbassa le piume.»

«Ah che pessima imitazione.»

La cena passò abbastanza velocemente e terminò con l’arrivo di Dalton e alcuni capo-squadra degli auror. Avevano del lavoro da fare.

«Signori un poco di silenzio.» disse Hermione richiamando tutti all’ordine.

C’era un vero e proprio putiferio avevano appena comunicato la decisione del ministro e del capo degli auror di farli partecipare all’azione.

I più entusiasti erano stati i membri dell’esercito di Silente.

Se a qualcuno era sfuggita l’entità numerica e caotica di quel gruppo, ora ne aveva una dimostrazione.

Niente li avrebbe fermati.

La vecchia guardia, invece, sorrideva entusiasta. Specie per la faccia attonita di Dalton.

«Inizia a ringraziare che siano solo pochi di loro tra le file degli auror.» sussurrò la McGranitt.

«Grazie Minerva hai sempre parole gentili.»

«Non ti sarai già pentito di aver avallato la loro scelta di partecipare.»

«Se accade qualcosa, sarò io a rimetterci il posto. Ma sappi che né tu, né Kingsley vi libererete di me.» disse imprecando.

«Vedrai andrà tutto bene.»

«Bene stando alle ultime informazioni si trovano tutti nel Dorset, precisamente a Portland, dove si riuniscono e organizzano i loro traffici, oltre le aggressioni.» spiegò Harry seduto nel lato più lungo del tavolo ovale della sala pranzo. Affianco a Lui Hermione e Ron.

«Che traffici?» disse Dalton perplesso guardando verso il due capo-squadra arrivati con lui.

«Materiale oscuro. Sostanze, oggetti e libri proibiti.» spiegò Hermione in breve. «La prossimità al porto di Portland è poi un ottimo modo per coprire le loro attività.»

«Come mai al ministero non ne sappiamo mai nulla?» domandò uno dei capo-squadra.

«Meglio che non risponda.» disse Sirius anticipando lo sguardo severo della McGranitt.

«Basta sapere a chi chiedere…» rispose Hermione conciliante.

«Almeno con quest’operazione ripuliremo un pò i bassifondi.» replicò Dalton.

«Mi avvisi quando fate le pulizie di primavera al ministero.» rispose Sirius con sarcasmo.

«Sirius siamo tutti a conoscenza del fatto che se certe persone possono svolgere le loro attività è anche a causa delle mele marce. Credo che abbia ragione Dalton, iniziamo con loro e poi arriveremo anche agli infiltrati al ministero.» disse la McGranitt intervenendo nella discussione.

«Sabato notte riunione tattica. Non possiamo aspettare ancora. Signor Potter dovrà rimandare la gita a Hogwarts.» propose Dalton.

«Voi quanti siete?» chiese Harry.

«Due squadre di elementi scelti composta da cinque auror.» spiegò il capo-squadra.

«Noi siamo circa una cinquantina, ma non tutti potranno esserci, credo.»

«Intanto convochiamo la riunione.»

«Dove? Non qua non ci stiamo.»

«C’è sempre Hogwarts, la zona est dei sotterranei è chiusa e potete arrivare dal lago senza passare dentro i cortili principali.» spiegò la McGranitt.

«Bene appuntamento per le 23.00 sotterranei.» disse Dalton.

✎ Info & Co.

Capitolo bello corposo questa settimana. Il prossimo capitolo sarà dedicato in parte all’organizzazione del piano contro i “cattivi”.

Wow 70 persone hanno inserito questa storia tra le seguite. VOI fate la mia gioia, non credo di meritare tanto, ma sono contenta che in qualche modo questa storia vi appassioni.

Grazie, grazie, grazie.

Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .

©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
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