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Autore: Mitchy    22/01/2011    2 recensioni
Breaking Dawn visto con glocchi di Edward
è facile scappare da qualcuno di cui hai paura, o tentare di combattere qualcuno che odi. Sapeva e sapevamo reagire a un genere preciso di assassini: vampiri e nemici.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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FIDANZATO

 

Chiederle di sposarmi era la cosa più egoista che avessi mai fatto. Ma la volevo, per sempre. Le cose erano molto cambiate da quando l’avevo conosciuta. Per circa ventiquattro ore avevo creduto che Bella fosse morta. Ora l’unica cosa che volevo era stare con lei, per sempre. Da quando l’avevo incontrata non avevo mai smesso di amarla, anche se avevo cercato di farle credere il contrario per proteggerla, da me. Ma dopo aver temuto di averla persa per sempre tutto era cambiato. Non le avrei fatto del male. Rifiutavo di credere di poterle fare del male. Neppure il suo sangue mi tentava più. O meglio, mi tentava, ma ormai era facile ignorarlo. Mancava un giorno al matrimonio. Ero agitato. Non di certo perché dovevo sposarla. Era la cosa che più volevo al mondo: legarmi a lei, per sempre. Il problema era il dopo matrimonio. Lei si aspettava una cosa da me. Ero spaventato. Ero sicuro che non le avrei mai fatto del male finché la mia mente dominava suoi miei istinti…ma quello che mi chiedeva lei lasciava poco spazio alla ragione. Non capivo come poteva fidarsi in modo così assoluto di me. Ero un mosto, un milione di volte più forte di lei, e i miei istinti potevano prendere il sopravvento in qualsiasi momento. Ma era quello che voleva.
Certo…anch’io la volevo. Avevo fantasticato molto su come poteva essere tenerla tra le mie braccia ma non pensavo fosse possibile stare con lei in quel modo. Non finché era ancora umana. Non ero sicuro di riuscire a controllarmi. Ma non potevo non mantenere la promessa. Avrei tanto voluto essere umano, per darle tutto quello che voleva. I miei pensieri ormai erano indirizzati tutti in quella direzione. Lei non pareva preoccupata per questo aspetto del matrimonio e questo non mi rassicurava. Aveva la tendenza a sottovalutare troppo il mio lato pericoloso.
Ma la amavo anche per questo. Era così fiduciosa, calorosa… Scossi la testa cercando di concentrami. Ero a caccia, anche se immaginavo che sarei tornato a casa con la sete perché non riuscivo a concentrarmi. Chissà lei dov’era? Rassegnato cercai di concentrarmi per trovare Emmett . Volevo tornare da Bella.
“Credo di aver bevuto troppo!”.Il pensiero di Emmett mi raggiunse poco dopo. L’avevo trovato.
Con un balzo arrivai alle sue spalle. Lui si voltò di scatto mostrandomi i denti, pronto ad attaccarmi. Quando mi vide si rilassò e mi sorrise. Lui sapeva delle mie preoccupazione. Non era riuscito molto ad aiutarmi. Lui e Rosalie non avevano di questi problemi: erano entrambi vampiri. E anzi, si lasciavano andare completamente in quei momenti, lasciando distruzione alle loro spalle. Erano, come dire, molto… focosi.
Io non avrei mai potuto essere così con la mia Bella, era troppo fragile.
“Gara?” chiese Emmett.
Emmett amava un sacco mettersi in competizione.Annuii. Sapevo di essere più veloce. Lui era più forte, ma io ero quasi imbattibile nelle gare di velocità. Quasi, perché con Alice a volte perdevo. Arrivai prima io ed Emmett grugnì arrabbiato.
“Mi darai la rivincita”.
“Senz’altro”, risposi, senza badarlo troppo.Dovevo andare da Bella. Anzi volevo andarci.Non volevo lasciarla troppo sola. Sapevo che stava male per Jacob. Era scomparso. Più che altro voleva starsene un po’ per i fatti suoi sotto sembianze di lupo, probabilmente per non soffrire troppo. Non riuscivo ad avercela con lui. Non mi piaceva che Bella lo pensasse troppo spesso, ma lo capivo. Probabilmente se Bella avesse scelto lui me ne sarei andato anch’io per un po’, come avevo fatto quando l’avevo lasciata sola. Una decisione imperdonabile. Ma Bella come sempre mi aveva stupito, riaccettandomi nella sua vita come se non le avessi mai spezzato il cuore. Era proprio unica. Bella aveva accettato la mia proposta di matrimonio, con mia immensa gioia. Era di me che aveva bisogno, aveva scelto me e io non potevo non essere immensamente grato e felice di questa sua decisione. Mi amava e questo mi bastava. Per sempre. Dirlo a Charlie non era stato per niente facile, per lei perlomeno. Seduta sul divano, aspettando il rientro di suo padre, Bella non fece altro che contorcersi per l’agitazione e sudare freddo.
“Dai Bella. Stai tranquilla, per favore. Non devi confessare nulla di male “, dissi, cercando di sdrammatizzare.
“La fai tanto facile Edward “, rispose secca.
In realtà non trovavo niente di spaventoso in quello che stava per dire a Charlie, ma come sempre le reazioni di Bella non erano logiche, ed era spaventata per i motivi sbagliati. Quando sentì la porta di casa aprirsi ormai era presa dal panico più assoluto. Sentivo il suo cuore pompare intensamente e non la sentivo più respirare. Mi stava veramente facendo preoccupare. Le sue reazioni come sempre erano immensamente esagerate: o era troppo calma o si agitava troppo.
“Respira Bella”, ripetei piano al suo orecchio.
La porta si chiuse sbattendo e lei sobbalzò spaventata sul divano. In realtà era super terrorizzata. Neppure io le avevo mai fatto quell’effetto.
“Charlie”, salutai educatamente ascoltando i suoi pensieri.
Era tranquillo.
<>, sibilò Bella a bassa voce.
Cosa avevo detto?
<>, sussurrai.
<>.
Ridacchiai. Come se potessi avere paura di una pistola o di Charlie. Come sempre Bella non ricordava di avere un vampiro per fidanzato.
Charlie entrò in salotto, ancora armato e ci osservò stranito. Aveva capito che c’era qualcosa che volevamo dirgli e come sempre era infastidito dalla mia presenza. Cercava di essere più gentile con me, ma nei suoi pensieri c’era sempre un filo di rabbia e di risentimento nei miei confronti. Ma anche questo dovevo accettarlo. Dopotutto avevo ridotto io Bella in quello stato catatonico che l’aveva avvolta per mesi.
“Ciao ragazzi!Tutto bene?”, esordì Charlie.
“Dobbiamo parlarti “, dissi.” Di una cosa bella”, mi affrettai a precisare.
Ormai stavo perdendo Bella, sarebbe svenuta da un momento all’altro. Meglio prendere l’iniziativa.
“Cosa dovete dirmi di tanto bello?”, ringhiò Charlie.
La sua mente era molto confusa, piena di immagini sovrapposte che si accatastavano l’una sull’altra. Aveva già pensato ad una miriade di cose, ovviamente non indovinando il vero motivo della conversazione.
“Papà, è meglio che ti metti seduto”, gli ordinò Bella. Per fortuna si era ripresa.
Charlie la fissò ansioso di sapere cosa stesse succedendo e si sedette ,teso, sulla poltrona in attesa della rivelazione.
“Non agitarti papà. Non è niente di negativo”, precisò Bella. Doveva fargli proprio paura la reazione del padre se si affrettava a mettere in chiaro che non era una brutta cosa. Feci una smorfia:non capivo come una cosa tanto meravigliosa come il nostro matrimonio potesse risultare tanto terrificante da annunciare.
“Bella, ti potrei anche credere. Ma mi spieghi perché sei completamente sudata?”
L’aveva notato anche lui. Bella ormai era fuori di sé dall’agitazione.
“Non sono sudata, sto benissimo”, mentì.
Si strinse contro di me e si passò la mano sulla fronte sudata. Bene. Charlie era giunto alla conclusione sbagliata. Dalla catasta di immagini che aveva invaso la sua mente aveva estratto l’opzione più sbagliata e la più impossibile.
“Aspetti un figlio?”, urlò.
Certo, come se fosse stato possibile. Era proprio la cosa più ridicola che potesse dire, ma forse era quella l’impressione che davamo.
Probabilmente Bella aveva ragione. Per sposarsi a diciotto anni poteva esserci solo un motivo:aspettare un figlio. E anche Charlie era giunto a quella affrettata conclusione. D’altro canto non sapeva che Bella era fidanzata con un vampiro sterile che mai avrebbe potuto renderla madre. Risi per non piangere:odiavo privare Bella di questa possibilità.
“Papà no! Cosa vai a pensare? Sei completamente fuori strada “, si affrettò a precisare Bella dandomi una gomitata sulle costole.
Charlie iniziò a calmarsi. Tenevo sotto controllo la sua mente, non volevo reagisse in modo esagerato. Fissò Bella e capì che stava dicendo la verità. Bella era una pessima attrice e si capiva subito se stava mentendo.
“Davvero non sei incinta?Beh, allora…scusa”.
“Scuse accettate”, rispose Bella.
Charlie si era calmato. Al contrario di Bella che rientrò nel suo stato di agitazione. Nessuno parlò. Aspettai che Bella si calmasse e che iniziasse a spiegare il motivo della conversazione, ma non lo fece. Alzò i suoi grandi occhi marrone cioccolato imploranti e mi fissò. Non sapeva come dirlo al padre. L’avevo capito. Avevo immaginato che avrei dovuto farlo io e mi ero preparato il discorso, ben impresso nella mente. Le sorrisi, respirai a fondo e mi rivolsi a Charlie. In un certo senso ero contento di dargli io la notizia. Charlie si voltò verso di me in attesa di una spiegazione.
“Charlie, siamo pronti per fare un passo importante. Io amo Bella più di ogni altra cosa al mondo e lei sembra ricambiare ogni mio sentimento. Abbiamo deciso di sposarci Charlie e vorrei la tua benedizione. Ti prometto che mi prenderò per sempre cura di lei. E’ la sola cosa che voglio al mondo”.
Mi emozionai nel dirlo. Erano le parole più vere che potessi dire. Amavo Bella più di qualsiasi cosa al mondo e desideravo “solo” averla per sempre al mio fianco. Sentii quasi salire le lacrime agli occhi, anche se ovviamente era impossibile. Bella mi osserva rapita,probabilmente colpita dall’intensità delle mie parole. Charlie ci guardò esterrefatto e fissò l’anello al dito di Bella. Aspettai la sua reazione. La sua mente era completamente vuota, non pensava a niente, probabilmente stava digerendo la notizia. Bella tratteneva il respiro. Si stava agitando. Le strinsi la mano. Charlie aveva bisogno di un altro momento prima di parlare.
“Ancora un attimo” le sussurrai.
Charlie rimase in silenzio ancora a lungo. Da una parte era sollevato perché si aspettava molto di peggio. D’altro canto non digeriva l’idea che Bella si sposasse così presto, anche se non sembrava particolarmente stupito della nostra decisione. Non si aspettava il matrimonio, ma aveva compreso l’intensità della nostra relazione e sapeva che, prima o poi, in un modo o in un altro, saremmo andati a vivere assieme.
I suoi pensieri erano relativamente calmi.
“Chissà perché questa notizia non mi ha stupito più di tanto? “, borbottò,”era da un po’ che mi aspettavo una notizia simile! “.
Bella ricominciò a respirare. Ma siete sicuri vero?E’ una decisione importante, chiese, lanciandoci un’occhiataccia.
Io non potevo essere più sicuro, ma la domanda era rivolta in modo particolare a Bella.
“Sono sicura che voglio passare il resto della vita accanto a Edward, papà, rispose Bella senza esitare. Il mio petto si gonfiò di calore. Come sempre sapeva stupirmi prendendo delle posizioni chiare e precise. “Si certo. Ma perché sposarsi subito?Non potete aspettare ancora un po’?Finire gli studi perlomeno? chiese Charlie. Domanda che si era posta anche Bella. Ora era difficile spiegare che avevo più di cento anni e che mi sembrava naturale sposare Bella dal momento che l’amavo immensamente. Andremo all’università assieme a settembre e vorrei fare le cose per bene. Sono stato educato così. risposi. Bene, ero riuscito a dire una mezza verità. Certo c’era tutta la questione della trasformazione di Bella anche, ma era meglio sorvolare. Comunque era vero:mi sembrava naturale sposare Bella prima di andare troppo oltre.
Avevo una moralità antica, in fin dei conti. Charlie non era soddisfatto della mia risposta. Gli sembrava un motivo troppo banale per sposarsi. Stava addirittura consigliandoci di andare a vivere assieme senza sposarci, ma si trattenne. In fin dei conti ci ammirava per la decisione presa:era una decisione matura e responsabile.
“Sapevo che era inevitabile. Mi aspettavo di dover affrontare una decisione del genere” mormorò tra sé rassegnato. Un lampo illuminò la sua mente. Aveva trovato un appiglio per rendere la cosa più difficile.
“Papà?”, lo chiamò Bella vedendolo improvvisamente serio e composto. Charlie iniziò a ridere rumorosamente. Aveva trovato un’altra spina dolente del matrimonio, almeno per Bella. Bella lo osservava stranita, meravigliata dalla sua inaspettata reazione.
“Si, si”, disse Charlie,”Sposatevi pure, però…”
“Però cosa?”chiese Bella ansiosa.
“Affronta tu Renée. Sono proprio curioso di sapere la sua reazione. Non la prenderà mai bene come me”.
Bene, Charlie lo avevamo affrontato ora toccava la madre di Bella. Sapevo che non sarebbe stato un problema. Bella la sottovalutava e non si rendeva conto dell’immensa fiducia che riponeva Renée in Bella. Bella sbiancò lo stesso. Sapeva che la madre non condivideva l’idea di sposarsi troppo giovani, conscia dei suoi errori giovanili. Renée , però, come avevo previsto, aveva accettato la decisione con immensa gioia.
Avevo origliato i suoi pensieri durante la nostra visita la primavera precedente. In qualche modo aveva capito l’intensità della nostra relazione e le sembrava il passo più naturale possibile il matrimonio dopo averci visto così coinvolti. Ovviamente Bella aveva sottovalutato i pensieri della madre dando per scontato che la sua avversione per i matrimoni tra giovani coinvolgesse anche lei. Ma Renée conosceva Bella ed era sicura delle sue decisioni. Questo mi rasserenava non poco:era piacevole conoscere meglio Bella attraverso i pensieri della madre.
Così la mia famiglia e quella di Bella si diedero da fare per organizzare il matrimonio. Ovviamente Alice era su di giri e anche Esme non scherzava. Era proprio un bel periodo. Ero fiducioso e convinto che tutto sarebbe andando per il meglio. Se Bella era al mio fianco, il resto perdeva di importanza.

  
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